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La prospettiva e l'importanza dell'angolo visivo

Il giorno dopo si scoprì che non era la terra, ma era il cielo quello avvistato dai navigatori -> tutti avevano sostituito alla faccia della Terra. Fin dall'antichità si è compresa l'importanza dell'angolo visivo, cioè l'angolazione che i corpi stessi hanno rispetto all'osservatore. Alberti pensò che quello che si intravedeva attraverso la finestrella del portico era l'infinito, l'assenza di un centro fisso, quindi il contrario dello spazio. A Firenze, si iniziano a vedere le cose come non sono, cioè si comincia a guardare il mondo dal punto di vista spaziale. La prospettiva implica, quindi, l'infinito, ma è anche la matrice di un piano di trasformazione dell'esistente. Il simbolo è l'occhio alato scelto da Leon Battista Alberti, un occhio staccato dal corpo che può volare autonomamente; il motto è "Quid tum" = "che cosa diventa".

Ora il mondo se l'occhio diventa autonomo e non è costretto a =˃ la trasformazione del finito attraverso l'infinito: la grande contraddizione mettersi d'accordo con gli altri sensi?" E la risposta non esiste ancora. che sta alla base dalla modernità.=˃ la prospettiva lineare è la copia della proiezione di Tolomeo, la prima Il Vasari racconta l'accoglienza che il popolo fiorentino diede a lavora in orizzontale e la seconda in verticale. Michelangelo nel 1504, soprattutto la reazione del magistrato del comune, Brunelleschi costruisce la prima architettura secondo la modernità: il Pier Soderini. Portico dell'ospedale degli Innocenti. In quell'epoca a Firenze tutti gli artisti erano sottoposti alla critica delle Una volta che si è sotto il portico, ci si deve collocare esattamente dove proprie opere d'arte da parte dei cittadini. Brunelleschi ha voluto che lo spettatore si mettesse cioè in corrispondenza

Soderini criticò al David un naso sproporzionato. Michelangelo raccolse una delle porte cieche a una delle due estremità, le rette del pavimento sono po' di polvere di marmo da terra, e facendo finta di modificare il naso, fece parallele, e tutto è normale = mondo classico. cadere un po' di polvere. Soderini ora diede la sua approvazione alla statua. Sul fondo del portico, in corrispondenza del punto di fuga rappresentato dal finestrino sulla parete opposta, le rette appaiono convergere lievemente, dando l'impressione che se allungate all'infinito, finirebbero per unirsi in un punto solo = mondo moderno =˃ l'occhio dice qualcosa che il tatto non comprende; per la prima volta, Soderini si permise di criticare perché a quell'epoca il discorso critico e il discorso politico erano in stretta connessione.

La vista afferma il contrario di quello che Questo viene motivato dagli storici dell'economia, partendo da Genova afferma il tatto. Lungo il 400, quando si utilizzava un sistema impostato su strutture da questa dissociazione nascono la schizofrenia, perché la mente non sa più flessibili. I mercanti traevano vantaggio dalle differenze di valore della a quale senso dare fiducia, e la pornografia, perché tra il vedere e il toccare c'è un abisso.

La piccola finestra dove convergono le due linee parallele era la cassa. A Firenze la strategia utilizzata era quella di accumulazione sistematica continua dentro la quale si infilavano i trovatelli, il passaggio da un mondo territorialista, quindi investire i propri capitali nel territorio = conquistare la all'altro.

cioè dall'anonimità biologica al riconoscimento come cittadino di regione vicina controllata dal feudalismo → progetto per uno Stato dalle dimensioni regionali. Il portico degli Innocenti contribuì a questo progetto perché era la più grande struttura di cui si potevano servire i fiorentini ma anche le persone della campagna come opera pubblica. I fratelli Alinari ebbero la supremazia grazie alle loro foto che vennero prese. L'esempio fiorentino divenne il modello dello Stato territoriale centralizzato come riferimento dalla seconda metà dell'800 fino agli anni '70. I due fratelli fiorentini produssero fotografie analoghe alle altre migliaia, → "lo stato è un'opera d'arte": senza la prospettiva lo stato moderno.

Poiché era necessario un canone, uno schema di lettura da cui non poteva europeo non esisterebbe o avrebbe forma diversa, perché è la prospettiva emergere alcuna soggettività => La fotografia passa dallo stadio artigianale che garantisce la traduzione in spazio del territorio. a quello industriale.

Le fotografie sono fatte in maniera prospettica: al centro un monumento, o Dodicesimo capitolo un architettura e ai lati degli elementi che fanno da fuga prospettica.

Gli artisti italiani venivano richiesti all'estero solo perché erano in possesso Questo era uno stile soggettive che diventò oggettivo perché l'Italia fu del segreto dello spazio. fotografata secondo questo canone, secondo una certa visione del mondo In Italia nacque anche l'ingegnere militare, colui che diffonde la "traccia che sistema in termini moderni il rapporto tra soggettività e oggettività => italiana" = fortificazione moderna che

soddisfaceva lo sguardo e garantiva gli italiani sono consapevoli di essere dotati di una cultura unitaria. La totalità del controllo. Kant, nella Critica della Ragion Pura, spiega che l'oggettività corrispondeLa strategia genovese e fiorentina funzionano secondo il principio spaziale, alla soggettività trasferita su un piano trascendentale, e la prospettiva è ilquindi secondo uno standard capace di sintetizzare e controllare in anticipo modello di questo trasferimento.e ricomprendere ogni espressione di valore locale => la lira di buonamoneta => prospettiva lineare, entrambe mettono a punto un ordigno che Tredicesimo capitolo stabilisce un rigido criterio di equivalenza generale che cancella ogni Utopia, l'opera di Moro, rappresenta la prima regione che dalla tensione tradifferenza qualitativa, attraverso uno standard che trasforma ogni valore in luogo e spazio nasce e rimane in bilico tra realtà e irrealtà.

frazione di una quantità astratta. Moro descrive il suo sogno di conciliare la logica spaziale e la logica locale,La prospettiva colonizza il territorio e anche l'immaginario collettivo delle ricreando un luogo che diventa spazio senza smettere di essere luogo.Per capire che cos'è Utopia bisogna concentrarsi sul finale dellapersone. "Repubblica" di Platone, dove Er racconta il cammino che i defunti devonoPicasso notò come tutte le generazioni hanno gli stessi problemi, le stesse fare sulla pianura dell'Ade, la cui natura assomiglia molto a quella di Utopia.paure ma comunque sono diverse. Il motivo è perché sia la generazione Utopia è un isola, ma all'inizio era un penisola, quindi un isola a cui mancapassata che quella seguente hanno visto e vedranno cose diverse da quella qualcosa e quel qualcosa è l'unica che può rappresentare la città dellapresente. filosofia, e questo

Perché Utopia detiene viene trasmesso agli uomini da cuiessa trae le cose migliori. => La doppia concezione: come ecumene la Terra piatta ed abitabile, come=> All'inizio, c'è qualcosa che per diventare quel che sarà ha bisogno di una corpo celeste e sferico la Terra dal punto di vista astronomico.modifica: quello che c'è di più concreto si trasforma in qualcosa di filosofico Tra 400 e il 500 questa concezione viene messa in crisi dai naviganti e daie ideale, pur restando quel che è. marinai.=> Quel che possiamo pensare e quindi rappresentare dipende dalla nostra I due schemi sono schemi molto antichi che provengono dalla Bibbia e dallamente e da una struttura concreta e artificiale che già lo incorpora. filosofia stoica, soprattutto da Cratete di Mallo, il quale si accostava adRappresentare mette allo scoperto la forma della struttura, ma modifica la Aristotele.forma e la natura del piano materiale sul quale la

rappresentazione si 1. Modello di Mallo: una sfera ricoperta d'acqua, dove sorgevano quattrosvolge. E il piano è la mappa, e su questo piano i defunti di Platone minuscole isole tra loro opposte. L'incomunicabilità tra le isole prevedevacompiono il loro viaggio. che solo una poteva ospitare l'umanità cristiana, e questa era l'ecumene; leI nomi di Utopia sono cartografici quindi designano la natura cartografica altre tre erano rimanevano deserte.del paese a cui si riferiscono = i nomi affermano la loro realtà storica nella 2. Modello di Aristotele: quattro sfere concentriche (terra, acqua, aria,misura in cui il loro significato corrisponde a nulla, affermano fuoco); la proporzione di 1/10 tra i volumi delle sfere spiegava l'ordinel'appartenenza all'epoca dell'immagine del mondo. decrescente della loro densità e l'ordine crescente della loro estensione.Grazie alla Divina Provvidenza che

provocò il ritiro delle acque del diluvio

Utopia è il luogo che diventa spazio senza smettere di essere luogo, è il paese secondo il nome non esiste soltanto perché Utopia è una mappa. universale, la piccola porzione di sfera terrestre emerse dalle acque.

Utopia è un'isola perché ogni mappa è un'isola, quindi rappresenta un pezzo di faccia della Terra separato. Due ghiacciate ai poli inabitabili; una torrida a cavallo dell'Equatore inabitabile; due temperate, una per emisfero, abitabili.

Utopia esiste e non esiste perché la sua esistenza è limitata all'immagine cartografica, ed è per questo che è considerata un congegno spaziale, cioè il prodotto della tavola è lo spazio. Dal 200 al 300 si accettavano due dottrine in contraddizione: la Terra piatta,

Ciò che esce dalla mente di Moro si condensa nel valore

del luogo, nel l'ecumene (teoria corografica); la Terra degli astronomi, quella tonda.rispetto del naturale, ma anche nell'idea che luogo e spazio non debbano I problemi riguardo la verità venivano taciuti piuttosto che affrontati.essere per sempre incompatibili. L'ecumene cristiano del Medioevo: un cerchio con al centro una T => ilQuattordicesimo capitolo cerchio diviso in due, in alto l'Asia, in bas
Dettagli
A.A. 2021-2022
14 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nobody_scuola_1990 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Farinelli Franco.