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I problemi circa un adeguato controllo statale furono risolti solo dopo il 1945
Le situazioni variavano da paese a paese, ma i sindacati ottennero ciò portò il fordismo alla maturità, quale regime di accumulazione ben (soprattutto negli USA) molto potere e riuscirono a mantenere un certo controllo su qualifiche, sicurezza sul posto di lavoro, promozioni, salari, assistenza, pensioni in cambio di un atteggiamento collaborativo nei confronti delle organizzazioni fordiste e strategie volte ad aumentare la produttività.
Come tale esso rappresentò la base per un lungo boom post bellico che rimase immutato fino al 1973, che permise un miglioramento delle condizioni di vita, contenere la tendenza alla crisi, preservare la democrazia.
Il fordismo portò anche all'introduzione del consumo di massa e ciò implicò un'estetica assolutamente nuova e una mercificazione della cultura.
L'eterno problema dell'assuefazione del lavoratore a sistemi di lavoro così routinizzati.
dequalificati e degradati continua a • Il fordismo contribuì all’estetica del modernismo, con particolarepersistere• riferimento alla propensione di quest’ultimo per la funzionalità e
Le grandi aziende facevano uso del loro potere per assicurare un l’efficienzaregolare incremento degli investimenti in modo da aumentare la •produttività, garantendo la crescita e alzasse i livelli di vita Il lungo boom del dopoguerra dipendeva fondamentalmente da unaassicurando così uno stabile conseguimento di profitti espansione del commercio mondiale e dai flussi degli investimenti• internazionali. Fu Lento a svilupparsi fuori dagli Stati Uniti prima delCiò implicava l’impegno nei processi di sviluppo tecnologico, grossi 1939 quando si consolidò in Europa e Giappone anche grazie allaimmobilizzi, crescita della conoscenza manageriale nella produzione necessità degli USA di nuovi sbocchi all’estero per
superare i limiti nel marketing e attivazione di economie di scala attraverso la della domanda effettiva interna. Lo sviluppo degli investimenti e del standardizzazione del prodotto, la gestione scientifica e studiata di commercio esteri fece si che la capacità produttiva eccedente degli tutti gli aspetti dell'attività aziendale. Inoltre era necessario Stati Uniti fosse assorbita altrove, mentre il progresso internazionale mantenere la domanda effettiva a livelli sufficienti per assorbile la del fordismo significava la formazione di mercati mondiali di massa e crescita costante della produzione capitalistica e ciò implicava che i l'assorbimento della massa della popolazione mondiale lavoratori potessero permettersi un buon tenore di vita.- L'apertura del commercio estero, significava la globalizzazione
Costose e portò con sé economici con un adeguato mix di politiche monetarie e fiscali che si tutta una serie di attività come banche, assicurazioni, servizi, rivolgevano alle aree degli investimenti pubblici – trasporti servizi alberghi, aeroporti e turismo. Ciò condusse a una nuova cultura pubblici etc. – che erano vitali per la crescita della produzione e del internazionale permessa dalla diffusione delle informazioni consumo di massa e che avrebbero anche garantito la piena occupazione. I progressi internazionali furono garantiti dall’ “ombrello egemonico” del potere finanziario e economico degli Stati Uniti. Nel 1944 il Analogamente i governi si muovevano per dare una solida base al dollaro divenne la valuta di riferimento mondiale e lo sviluppo benessere sociale con spese che si occupavano di previdenza sociale, economico mondiale fu legato alla politica monetaria e finanziaria assistenza sanitaria, istruzione, casa.
Inoltre il potere statale veniva degli USAutilizzato per influenzare gli accordi salariali e i diritti dei lavoratori •nel processo produttivo. I governi nazionali di diverse ispirazioni Il fordismo comunque si diffuse in maniera disuguale dove gli Statiideologiche riuscirono ad assicurare una crescita economica stabile e Uniti avevano una posizione predominante grazie a uno specialissimoil miglioramento del livello di vita materiale attraverso un “cocktail” sistema di alleanze militari e di rapporti di potere•walfare state, gestione economica keynesiana e controllo delle Non tutti trassero benefici dal fordismo, infatti alcuni ne uscironorelazioni salariali. impoveriti, le trattative salariali del fordismo si limitavano a certi• Il fordismo postbellico quindi, deve essere visto non solo come un settori dell’economia e a certi stati•sistema di produzione in serie ma anche come uno stile di vita. La Senza la possibilità di accedere a lavoriprivilegiati della produzione produzione in serie voleva dire standardizzazione del prodotto e in serie, una grande parte della forza lavoro si vedeva negare l'accesso al favorevole consumo di massa
- valuta internazionale di riferimento. Gli Stati Uniti diminuirono laNumerosi furono i movimenti per i diritti civili che scossero le città loro capacità di regolare il sistema finanziario internazionale. La(es movimenti femministi o delle minoranze)
- concorrenza internazionale si intensificò e l'Europa occidentale e ilLo stato doveva cercare di garantire un minimo di benessere sociale Giappone, affiancati da paesi in via di industrializzazione, sfidarono a tutti, oppure doveva impegnarsi in politiche di ridistribuzione o in l'egemonia americana all'interno del fordismo fino a che venneroazioni legali che ponessero rimedio alle diseguaglianze e meno gli accordi di Bretton Woods e il dollaro fu svalutatoaffrontassero il problema
dell'impoverimento e esclusione delle minoranze.
In generale, nel periodo compreso fra il 1965 e il 1973 divenne sempre più evidente l'incapacità del sistema fordista e keynesiano di tenere sotto controllo le contraddizioni del capitalismo, che possono essere incluse nella parola: rigidità.
Doveva trovare i modi di assicurare su larga scala, in modo umano e sensibile, assistenza sanitaria, casa, istruzione.
La capacità di fornire beni collettivi dipendeva dalla continua accelerazione della produttività dei lavoratori nel settore delle grandi aziende. Soltanto in questo modo era possibile il welfare state keynesiano.
Rigidità negli immobilizzi a lungo termine e sugli investimenti su larga scala nei sistemi di produzione in serie, che impediva un'adeguata flessibilità di progetti e presumeva una crescita stabile in mercati di consumo immutabili.
Rigidità nei mercati del lavoro, nell'allocazione
della forza lavoro e nei• Malgrado tutte le insoddisfazioni e tensioni, i capisaldi del regime contratti di lavoro. Ciò provocò ondate di scioperi di operai dal 1969 al 1972.fordista ressero almeno fino al 1973 e mantennero intatto il boom c) Rigidità degli impegni statali che si accentuò con la crescita dei programmipost bellico che forniva lavoro sindacalizzato e diffondeva i benefici sul piano della sicurezza sociale, dei diritti pensionistici ecc.della produzione in serie e del consumo di massa. Crebbe cosi il • L’unico strumento di risposta flessibile stava nella politica monetaria,livello di vita materiale. nella capacità di stampare moneta a qualsiasi velocità sembrasse• Soltanto la severa recessione del 1973 distrusse questo quadro e così necessaria per garantire la stabilità dell’economia, pertanto si diffuseebbe inizio, nel regime di accumulazione, una grande un’ondata inflazionistica
che le economie occidentali cercassero nuovi sbocchi produttivi all'estero. Questo portò alla nascita dell'accumulazione flessibile, un nuovo modello economico basato sulla flessibilità produttiva e sulla globalizzazione dei mercati. Durante gli anni '70, il boom post bellico iniziò a declinare a causa di diversi fattori. Innanzitutto, la politica monetaria disinvolta degli Stati Uniti e della Gran Bretagna portò a una forte inflazione, che erose i profitti delle imprese e ridusse la capacità di investimento. Inoltre, il sistema fordista, che era basato sulla produzione di massa e sulla standardizzazione dei prodotti, iniziò a mostrare segni di crisi. Le economie occidentali erano già saturo dei loro mercati interni e cercavano nuovi sbocchi all'estero. Tuttavia, la concorrenza dei paesi emergenti come il Giappone e i paesi dell'Europa occidentale, che avevano completato la loro ricostruzione, rese difficile l'esportazione dell'eccedenza di produzione. Infine, la decisione dell'OPEC di alzare i prezzi del petrolio nel 1973 portò a un crollo mondiale nei mercati immobiliari e ad altre difficoltà economiche. Tutti questi fattori contribuirono alla fine del boom post bellico e alla necessità di adottare nuovi modelli economici basati sull'accumulazione flessibile.l'allontanamento di un numero crescente la decisione dei paesi arabi di bloccare le esportazioni di petrolio aidi lavoratori nel settore industriale. Il conseguente paesi occidentali durante la guerra arabo-israeliana.ridimensionamento della domanda effettiva fu bilanciato negli Stati • Tutto questo influì sul costo dell’energia e spinse i settoriUniti dalla guerra alla povertà e dalla guerra in Vietnam. Ma il declino dell’economia a cercare forme di risparmio energetico con il ricorso adella produttività e della redditività delle grandi aziende implicò un cambiamenti tecnologici e organizzativi e inoltre portò a problemi diproblema fiscale risolvibile solo con l’inflazione, che a sua voltacominciò a indebolire il ruolo potere del dollaro e il suo ruolo qualericiclaggio dei petrodollari in eccedenza, che accentuò l’instabilità dei possibile la diffusione immediata di informazioni eDecisioni in unomercati finanziari mondiali. Spazio sempre più grande.
- Le grandi aziende si trovarono in una capacità produttiva inutilizzabile (macchinari fermi) e ciò portò un periodo di lavoro indebolita da due selvagge crisi deflazionistiche che avevano portato la disoccupazione a livelli senza precedenti nel dopoguerra nei paesi capitalisti avanzati.
- Queste doti di flessibilità e mobilità hanno permesso ai datori di lavoro di esercitare maggiori pressioni nel controllo di una forza lavoro razionalizzazione, ristrutturazione, intensificazione del controllo dei lavoratori, cambiamenti tecnologici, ricerca di nuove linee di prodotto e di nicchie di mercato, trasferimento geografico in zone di più agevole controllo, rappresentavano le linee guida nelle strategie delle aziende che volevano sopravvivere in una situazione di disoccupazione strutturale rapida.