vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Monet provoca nella storia dell'arte la morte del paesaggio
Primo elemento essa sembrò degno di attenzione e osservazione macchina perfetta, ordine inerente al perturbatore la presenza di macchie che designano sia la natura sia l'atto di mondo induce a studiarla nei più piccoli dettagli. Natura era lo specchio più fedele di Dio, rappresentarla.
Secondo elemento impossibilità dello spettatore di orientarsi nel quadro. il suo studio e la sua trascrizione divengono così un obbligo morale. Essa è al centro della.
Nel corso del XVII secolo, passo successivo nella costituzione del paesaggio: ecco è filosofia e della scienza (Copernico, Newton, Keplero, Bruno). Natura positivizzata, contemporaneamente il mezzo e il risultato del nuovo modo di vedere la natura, divenuta insieme delle sue meraviglie porta i poeti e i pittori ad entrare in una sorta di simbiosi con indispensabile nel momento in cui nella sua.
totalità esigeva di essere riconosciuta. essa, si misero tutti a "far parlare la natura" operazione semiotica che caratterizza il XVIII secolo. La vittoria del soggetto sulla natura avrà come conseguenza l'affermazione di quell'io stesso: il soggetto dà un senso alla natura, la domina attraverso l'esperienza paesaggistica. L'incontro visuale con essa sollevava ancora dei problemi: costruire un'immagine della natura sul posto, incontrarla in quanto paesaggio, non era cosa scontata, ma andava appresa. ciò che è richiesto per costituire un paesaggio, la totalità, non è mai semplicemente dato al momento dell'incontro con la natura.
Contatto con la natura=sublime. La vittoria universale sulla natura implica la fine del paura e frustrazione è la stessa cosa che contemporaneamente provoca godimento.
[Hirschfeld]. timore: per trovare delle realtà naturali che provochino reazioni sublimi, il soggetto dovràL'incontro tra il soggetto e la natura porta, a causa della sovrabbondanza di dati visivi, ad spostarsi senza sosta, cercare sempre oggetti nuovi. Questa "vittoria finale" sulla naturaun fallimento: lo spettatore si trova nell'impossibilità di organizzare lo sguardo e di farsi ha come conseguenza che essa non desta più interesse. Così si comincia ad andare allaun'immagine di ciò che va oltre le sue capacità cognitive e immaginarie. La costruzione ricerca di angoli inviolati di terra, degni di attenzione, con obbiettivi e aspettative enormi.del legame visivo con la natura avviene gradualmente. Trasformazioni che hanno avuto luogo nel XVIII: all'inizio del Settecento non vi èXIX secolo approccio estetico che deriva sempre da una mediazione, non è mai→ paesaggio o ve ne è molto poco,
alla fine del secolo ve ne sarà troppo, il fenomeno apparedirettamente dato. Il soggetto impara ad essere sorpreso dalla natura dopo averla esplorata così superato. Il successo della Bildung estetica ha raggiunto un punto in cui le immaginie dopo essersi appropriato dei meccanismi e degli effetti da essa suscitati. prodotte cominciano a svalutare l'incontro con la natura. Giunge così al capolinea la breveRi-conoscimento della natura paesaggio ridente, malinconico, romantico.→ stagione culturale durante la quale la natura interessava visivamente, fino all'ossessioneGiplin insegna il modo di guardare la natura, cioè in quale maniera gli elementi sparsi→ collettiva. La pittura è stata per lunghi secoli il luogo esclusivo dell'incontro con la naturaincontrati sul posto potevano essere organizzati come un'immagine strutturata, secondo il finché nel XVIII secolo l'incontro ebbe infine luogo nel soggetto stesso enon più nel modello del paesaggio ideale classico. attraverso un artefatto artistico. Al momento del confronto con la natura, in particolare con quella selvaggia o estesa, la vera vita era fuori, nel vero contatto con la natura, trasformabile dove si voglia in prima reazione è di stupore e vertigine: il movimento non permette un inquadramento. paesaggi belli, sublimi, o pittoreschi. Una volta compresa la parte proiettiva del soggetto Bisogna imparare a controllare la velocità per rendere il fermo-immagine possibile. Il e confrontata ai paesaggi-cliché, la riflessione sulla natura passò di nuovo nel dominio problema nella ricerca dell'immagine vera della natura consiste nell'assenza o dell'arte. nell'abbandono di un punto di vista prestabilito. Nel XVIII secolo la natura deve sorprendere e parlare di sé. La vista non arriva a controllare la complessità dei dati sensibili. L'intero secolo lavorerà sul recuperodel controllo perduto dalla percezione visiva. 5. Dal pittoresco al postmoderno Il successo nel tentativo di controllare la natura percettibile rinvia dunque a un punto di vista elevato eminentemente sociale e politico attraverso il controllo esercitato sulla natura come paesaggio. La contraddizione fondamentale dell'incontro visivo con la natura è che la natura si afferma il soggetto (la borghesia). L'atto di far parlare la natura (semiotizzazione), avviene quando l'immaginazione entra in gioco al fine di dare un significato al materiale è l'altra faccia, culturale, della sua conquista e sottomissione. La possibilità di appropriarsi del bruto trasmesso dai sensi e di trasformarlo in paesaggio, fonte di piacere estetico. La difficoltà iniziale fa spazio a un processo chePermette di riconoscere l'oggetto dato. La sua trasformazione in immagini rinvia al fenomeno del sublime. [Settecento, secolo Mentre la natura bella evoca associazioni, la natura sublime deve essere ancoradella scoperta del sublime naturale]. La natura selvaggia, adulata come sublime, è all'inizio addomesticata per funzionare a sua volta come oggetto di piacere estetico.uno spettacolo nuovo: la prima reazione è di paura, choc dovuto a qualcosa che non si L'immaginazione agisce come un amplificatore che permette di andare oltre gli effetticonosce. primari o immediati della percezione generando effetti secondari secondo il principio diL'approccio alla natura caratteristico della seconda metà del XVII secolo appare come analogia e contiguità. Analogia: possibilità, per esempio, di vedere in un paesaggioun'impresa contraddittoria: il soggetto moderno ricerca la natura, desidera occupare primaverile un'immagine della vita o
della giovinezza. Contiguità: da luogo advisivamente tutte le terre nuove, ma una volta esposto alla vista della natura, non smette associazioni illimitate in quanto individuali.di constatare la propria impotenza. Infine libero, il soggetto è già frustrato, dato che il suo Epoca di sgretolamento: il bello annoia e il sublime stanca. Il pittoresco rappresenta unasguardo non sa reggere ciò che egli voleva scoprire "Sentimento misto" permette risposta alla crisi dello sguardo paesaggistico. Il pittoresco è la negazione delle altre due→l'applicazione del sublime retorico alla natura [Dennis]. forme dell'estetica della natura, il bello e il sublime, esso corrisponde a ciò che attira a sé per sé lo sguardo dello spettatore, l'effetto immediato. Per esempio di pittoresco: un dal "paesaggio ordinario". C. durante il suo viaggio decostruisce sia il pittoresco sia ilcottage abbandonato, villaggi
e sentieri solitari. Il pittoresco agisce per contrasto, sublime, non lo toccano, anche l'immaginazione, vera fonte del piacere estetico, resta asimmetria, attraverso la sorpresa che suscita. Vista la saturazione causata dalla bloccata. Lo spettacolo alpino è un teatro in cui bisogna occupare il posto giusto perché sovrabbondanza di immagini belle e sublimi, è la sorpresa in quanto tale ad essere ricercata. tutto si mostri come un quadro riuscito. Il territorio alpino obbliga ad ammirare i paesaggi. Difficoltà crescenti da parte del soggetto disincantato di avere un approccio corretto alla Il pittoresco appare come il superamento del bello e del sublime. Il pittoresco possiede un natura, cerca di trovare nel corso di una vita condotta senza progetti un appiglio nella effetto immediato e fornisce ogni volta immagini nuove della natura. Per questo rappresenta sia un'illusione che un'alternativa. Pittoresco ovvero degno di essere dipinto, natura. Lanatura non parlerà alla sua immaginazione. L'alta montagna, scena privilegiata di sensazioni sublimi, non è più un luogo di incontro con la natura, ma un luogo di esclusione del soggetto; la natura genera qui la "discordanza" e appare uno spettacolo di sensazioni pittoresche fino ad organizzare veri e propri viaggi pittoreschi. Si privilegia qualsiasi componente che crei contrasti. Il pittoresco diventa così nella sua forma più radicale superato. Sono sintomi che annunciano, agli albori di un secolo che conoscerà un incontro sempre più significativo tra uomo e natura, un impoverimento qualitativo sorprendente. Il paesaggio diventa un'appare come il recupero dell'innocenza, dell'effetto primo e potente della natura. Nel 1800 paesaggio diventa un
valore commerciale, un bene come tutti gli altri. l'Inghilterra è sottoposta ad una campagna di "presa di immagini" di tipo letterario e Il XIX secolo periodo dell'espansione territoriale e sociale del paesaggio, ciò che viene pittorico senza precedenti, con finalità politiche ed economiche. Tre esempi che mostrano → elaborato in patria sarà trasposto nelle colonie e poi nel globo intero. Per esempio la lo spostamento di attenzione: Svizzera sarà esportata fino ad avere le Svizzere. - il panorama: grazie ad essi l'immagine della natura ritorna nella città, luogo d'origine La condizione postmoderna dell'epoca in materia di paesaggio non fa più distinzione tra dello sguardo che ha portato alla sua stessa scoperta. Permette di uscire dalle limitazioni originale e copia, anzi permette l'invenzione di innumerevoli altri territori mai veramente imposte dall'inquadratura, funzionano come immagini fisse,
l'effetto dinamico ha luogo nuovi. Il progresso economico fa si che il numero degli osservatori effettivi aumenti senzasolo nell'immaginazione. I panorami circolari permettono di spezzare il quadro creando sosta: per farli circolare, un numero crescente di immagini circola a sua volta nel mondo.l'illusione del paesaggio infinito, visione cara ai romantici. L'immagine arriverà fino a sostituire il reale a trasformarlo o a ricrearlo nelle men