A)
1. Le case del vedovo: denunzia dell’ipocrisia del mondo borghese, giovane scopre che la
ricchezza del futuro suocero è dovuta ad affitti usurai imposte alle famiglie povere;
2. La professione della signora Warren: tema del passato scabroso del protagonista, la signoria
Warren, proprietaria di un bordello dimostra alla figlia l’origine della sua ricchezza, senza
vergogna, come se la prostituzione fosse l’unico strumento di emancipazione.
B) LE COMMEDIE GRADEVOLI
Opere brillanti, dotate di lieto fine, smascherano i falsi ideali della vita con la discussione sulle
istituzioni e i valori dell’epoca per mostrarne l’inadeguatezza. I protagonisti falliscono nei propri
progetti e assistono al trionfo dei personaggi che sanno vivere con coraggio.
1. Le armi e l’uomo: satira antimilitarista, protagonista parte per la guerra con le tasche piene
di cioccolatini.
2. Candida: triangolo amoroso, dove la moglie alla fine sceglie il marito e non l’amante, perché
comprende che è suo compito stare con il più debole, per l’educazione ricevuta che non gli
fa affrontare la realtà.
3. Non si sa mai: distruzione opinioni comuni sui rapporti padri/figli, ironico capovolgimento
delle situazioni comuni nella drammaturgia romantica.
C) LE COMMEDIE PER PURITANI
Struttura ricavata dal melodramma, dimostra come l’affermazione dei propri ideali non si ottiene
con la vendetta ma con il rispetto nei confronti altrui (Cesare e Cleopatra).
1. Uomo e superuomo: rapporto uomo-donna nella società, rivisitazione in chiave moderna il
mito del Don Giovanni.
2. Il maggiore Barbara: problema dell’ineguale distribuzione della ricchezza, della povertà del
mondo e delle soluzioni per eliminarla.
3. Pigmalione: satira del linguaggio dell’alta società, umile fioraia trasformata in una lady,
dall’intuizione del modo che sta per cambiare dopo la Grande Guerra.
4. Casa cuorinfranto: il mondo della bella società che perde il suo smalto, rivelandosi come
confusionario che presagisce il suo futuro disfacimento. I personaggi vivono in isolamento,
mentre il mondo esterno è in guerra, fino a autodistruggersi: un improvviso
bombardamento porta i presenti ad accendere tutte le luci di casa per renderla più facile da
colpire, come se nella morte risieda l’ultima risorsa per sentirsi vivi. Pagina 27 di 42
9.3.6 LA DRAMMATURGIA - GLI STATI UNITI D’AMERICA
A metà dell’Ottocento gli Stati Uniti non presentano una drammaturgia originale, fatta eccezione
per alcuni drammi di ispirazione patriottica. Solo agli inizi del Novecento si sviluppano gruppi
teatrali che cercano di creare un’espressione originale nazionale.
• EUGENE O’NEIL
I suoi primi testi sono indicati come Drammi marini, predilige il taglio realistico, personaggi
essenziali tratti dalla realtà quotidiana. Fondamentale è il motivo del mare, luogo di
ambientazione e presenza che affascina e distrugge i personaggi.
Oltre l’orizzonte: contemporanea vita americana, con attenzione rivolta alle atmosfere e alle
1. psicologie dei personaggi, in conflitto con il destino che li ha lasciati soli.
L’imperatore Jones: le zone oscure della coscienza. Il protagonista, evaso dal carcere, si fa
2. sovrano di un’isola, per sottrarsi ai sudditi ribelli fugge attraversando una foresta, dove
tramite delle allucinazioni rivede il passato, fino alla cattura e a alla morte.
Tutti i figli di Dio hanno le ali: tema del razzismo, dimostrare l’atteggiamento dei bianchi e il
3. pessimismo nella solidarietà umana.
Il grande Dio Brown: l’autore introduce le maschere per i personaggi, usate ogni volta che
4. agiscono sull’apparenza, e vengono tolte quando confessano i veri sentimenti.
Strano Interludio: personaggi alternano il dialogo con i loro interlocutori all’illustrazione dei
5. propri pensieri a voce alta, tecnica del monologo interiore, in quanto il personaggio esprime
in forma di monologo il flusso disordinato della propria coscienza
Il lutto si addice ad Elettra: Il ritorno, L’agguato, L’incubo. Tema del dramma è la gelosia
6. morbosa di tutti i personaggi, incapaci di liberarsi di un passato ossessivo, vivono tra amore
e odio finché non ci si toglie la vita. Le vicende riguardano l’uccisione di un uomo da parte
dell’amante della moglie, e i due figli che cercano vendetta.
O’Neil si colloca nel pessimismo, e produce opere dalla trama esile, con personaggi scossi da
crisi esistenziali e religiose:
Giorni senza fine
1. Arriva l’uomo del ghiaccio: ubriachi in un bar aspirando a un cambiamento che non avverrà
2. mai, come Hickey che uccide la moglie sperando di cambiare vita, ma finisce nelle mani
della giustizia.
Lungo viaggio verso la notte: dramma autobiografico, dove vengono tracciate le vicende
3. dei Tyrone, ritratto impietoso della famiglia, mettendo a nudo i rapporti di amore/odio e il
malessere che può portare solo alla morte.
O’Neil è stato il primo ad aver portato al proprio paese una drammaturgia autentica e originale,
svincolandosi dal melodramma europeo. Pagina 28 di 42
9.3.8 LA DRAMMATURGIA - L’ITALIA
A fine Ottocento anche in Italia si introducono nuovi modelli drammaturgici stranieri, si viene a
conoscenza del teatro simbolista e continua a prevalere un teatro legato al verismo e alla vita
regionale, spesso in dialetto ma sempre accolti dal pubblico.
• GABRIELE D’ANNUNZIO
Figura italiana predominante nella reazione al naturalismo in teatro. Lo spettacolo teatrale è
mezzo di comunicazione di massa, capace di coinvolgere un pubblico ampio. Avverte
l’inadeguatezza del repertorio corrente, vincolato a rappresentare il mondo borghese,
opponendo un teatro di poesia che prevede un rinnovamento del linguaggio scenico. Per lui è
fondamentale il rapporto con Eleonora Duse, interprete dei suoi primi drammi. Elabora una
concezione originale di dramma rifacendosi alla drammaturgia greca, per la sua forza
rivoluzionaria e di suggestione; progetta insieme alla Duse un teatro all’aperto, che offra
spettacoli importanti. La sua poetica teatrale si fonda sulla tragedia classica, definendola
“tragedia moderna”: evento scenico che racchiude elementi verbali, musicali e costumistici.
L’impegno teatrale si rivela rivoluzionario, seppur non riscuotendo molto successo agli inizi. Il
successo arriva con La città morta, rappresenta il tentativo di fondere passato e presente: il
fascino della civiltà greca, il conflitto di passioni che investe i personaggi rimanda agli eroi mitici
della classicità. Il richiamo non è solo tematico, ma si propone di recuperare la valenza di rito
collettivo (altre tragedie moderne furono La Gioconda e La gloria, primi insuccessi del poeta).
Francesca da Rimini: d’Annunzio sceneggia il V canto dell’Inferno di Dante, ricostruendo
1. maniacalmente l’ambiente medievale insieme al valore del testo in chiave poetica,
determinano il successo e l’affermarsi della moda teatrale storica.
La figlia di Iorio: ambientata in Abruzzo, dove Mila muore accusandosi di avere indotto con
2. un filtro magico il pastore di cui era innamorato Aligi, a uccidere il padre, ripropone la
grandezza del gesto dell’eroe tragico antico che si sacrifica per il bene della comunità.
La fiaccola sotto il moggio: storia di una vendetta famigliare. Gigliola troverà la morte nel
3. finale, senza portare a compimento il suo gesto, senso della sua esistenza.
Più che l’amore: teorie del superuomo e la ribellione del mondo borghese
4. Fedra: esaltazione della passione di morte dell’eroina, che nell’autodistruzione vede la
5. realizzazione eterna del suo amore per Ippolito.
Il teatro dannunziano rivolta la concezione drammaturgica fondata sull’osservazione oggettiva
del reale, il suo filone drammatico viene definito dannunzianesimo, costituito dalla ripresa
scenografica e tematico a sfondo storico, fastose messinscene e costumi sgargianti.
Pagina 29 di 42
• LUIGI PIRANDELLO (+ APPUNTI)
Massimo drammaturgo italiano del Novecento il cui esordio è legato a Martoglio e Musco, con il
quale promuove un repertorio siciliano dialettale composto da atti unici traendo i personaggi
da alcune sue novelle. Pirandello introduce il problema della finzione teatrale in Pensaci,
Giacomino dove i rapporti familiari vengono ribaltati da personaggi che danno vita a situazioni
inaccettabili, consapevoli della contraddizione tra ruolo sociale e veri sentimenti. La prima fase
scardina gli ideali e gli schemi essenziali del dramma borghese, ambientando le vicende nei
salotti della mediai società e incastrando finzione e realtà: gli stessi fatti cambiano in base alla
prospettiva con la quale vengono esaminati.
Nasce un nuovo dramma, privo della fiducia nella rappresentazione oggettiva del reale, fondato
sul tema della follia come fonte dolorosa di conoscenza del vero, l’impossibilità di arrivare a una
verità unica e di vivere secondo le proprie inclinazioni. In ogni opera appare un personaggio
problematico che da voce ai pensieri dell’autore, suscitando dubbi nei personaggi, integrati
nelle convenzioni borghesi.
Così è (se vi pare) dimostra attraverso una serie di pettegolezzi borghesi l’identità inafferrabile
della signora Ponza, l’impossibilità di stabilire una verità sempre valida, essendo sfuggente e
legata alla proiezione di ciascuno.
La svolta si ottiene con Sei personaggi in cerca di autore dove si mette in scena un dramma nel
suo farsi: vengono messi a nudo i meccanismi del teatro che si mettono a confronto con la realtà
dei personaggi. Alla finzione del teatro i personaggi oppongono la volontà di vivere la loro vita
dolorosa, e l’incapacità degli attori a rappresentarla sulla scena conferma che è impossibile
traspare la verità a teatro, divenendo così posto di discussione.
Il conflitto fra la vita e la finzione di vita è riassumibile nella trilogia del teatro nel teatro (Sei
personaggi, Ciascuno a suo modo, Questa sera si recita a soggetto), dove Pirandello scompone
le strutture tradizionali prendendo in esame il rapporto tra vicenda scenica e pubblico, un
meccanismo drammatico che esce dai confini del palcoscenico, dato che i reali protagonisti
sono i presenti in sala. In Ciascuno a suo modo gli attori si contrappongono al pubblico
esprimendo l’opposizione tra finto verosimile e il vero, che scaturisce le reazioni degli spettatori.
Con queste opere l’azione teatrale non presenta più una sequenza lineare di eventi, ma livelli
differenti. Pagina 30 di 42
CAPITOLO 10
TRA REGIA E SPERIMENTAZIONE: LA RIFORMA DEL TEATRO
INTRODUZIONE - IL TEATRO DEI NOSTRI GIORNI
Il secondo Novecento, essendo un periodo teatrale non ancora concluso è destinato a produrre
risultati solo parziali,
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
-
Riassunto esame Fondamenti di teatro moderno e contemporaneo, Prof.sa Garavaglia, libro consigliato Storia del teat…
-
Riassunto esame Teatro moderno e Contemporaneo, prof. Garavaglia, libro consigliato Teatro e Media, Barsotti, Titom…
-
Riassunto esame Fondamenti di teatro, prof. Garavaglia, libro consigliato Teatro e spettacolo nella società multime…
-
Riassunto esame Storia del teatro, prof. Bentoglio, libro consigliato Storia del teatro dell'occidente, Bosisio