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MOTIVAZIONE
La motivazione indica ciò che spinge le persone ad agire e a comportarsi in un determinato modo. Ha la capacità di influenzare la direzione, la forza e la persistenza dell'azione. Essa è la base del comportamento individuale e determina i risultati, a parità di capacità e attitudini. Kotter indica la capacità di motivare tra gli aspetti fondamentali della leadership. Teorie del processo: - Teoria dei rinforzi (Skinner) La motivazione è influenzata dalla gestione delle conseguenze dei comportamenti che sono: - Premi o rinforzi: danno conferme all'individuo e fanno sì che il comportamento si ripeta - Punizioni: riducono la probabilità che il comportamento sia ripetuto - Goal Setting (Locke) Principi: - Gli individui sono motivati ad agire in base alle caratteristiche degli obiettivi che gli sono assegnati - La domanda fondamentale per questa teoria è: come gli obiettivi che l'organizzazione assegna agli individui influenzano la loro motivazione?loro motivazione e la loro prestazione? Gli obiettivi motivanti devono essere: - Specifici, non generici - Partecipati, cioè i dipendenti devono essere coinvolti nella definizione degli obiettivi, avere informazioni dettagliate su di essi e la possibilità di decidere autonomamente come raggiungerli - Associati ad un processo di feedback Un principio importante da considerare è l'aspettativa-valenza di Vroom e Yetton. Secondo questo principio, gli individui sono motivati a concentrare i propri sforzi sulle attività che ritengono di poter gestire con le proprie competenze e che possono produrre conseguenze positive e desiderabili. In altre parole, le persone si concentrano sulle attività che ritengono più vantaggiose in termini di costi e benefici. Ad esempio, se si offre a un venditore un bonus annuale basato sul numero di auto vendute (e non sulle tecniche di vendita innovative introdotte), è probabile che il venditore concentri i suoi sforzi sulle vendite di auto.vendere e nonnell'innovare. è la probabilità di raggiungere un obiettivo. Si divide in:
Aspettativa:
- aspettativa di sforzo-prestazione = probabilità che lo sforzo mi porterà a raggiungere l'obiettivo.
- Aspettativa prestazione-risultato = probabilità che il raggiungimento dell'obiettivo si traduca in premio.
è il valore attribuito al raggiungimento di un obiettivo.
Valenza:
Sono più motivato tanto maggiori sono la valenza e l'aspettativa.
Critiche:
La teoria dell'aspettativa-valenza assume delle "capacità razionali" dell'individuo che sono poco plausibili quando si considerano processi motivazionali molto complessi:
- Prendere in considerazione tutte le alternative;
- Considerare i loro costi/benefici;
- Scegliere l'alternativa più vantaggiosa;
- Benefici immateriali considerati solo se quantificabili.
Equità (Giustizia)
di Adams: La motivazione secondo Adams ha anche una radice sociale, derivante dalla comparazione tra sé e altri. La percezione di equità influenza la motivazione dei lavoratori e si divide in: - rapporto tra contributi e ricompense distributive: equità dei processi con cui vengono distribuiti i risultati. - equità procedurale: la percezione della giustizia legata al confronto tra il trattamento che riceviamo noi e quello che ricevono i colleghi. La motivazione quindi, viene da una comparazione interpersonale. Gli elementi della giustizia distributiva sono: - Output/Ricompense: ciò che il lavoratore riceve dall'organizzazione; - Input/Contributi: il contributo che il lavoratore dà all'organizzazione; - Riferimento: il termine di paragone del lavoratore (es. colleghi). La percezione di giustizia si basa su un confronto del rapporto "output/input" con il nostro riferimento: se penso di mettere nel lavoro lo stesso impegno e competenza di un collega (input) ma ricevounaretribuzione inferiore (output) non percepisco equit .Come ristabilire il senso di equit distributiva?
Modi care gli input: si riduce il proprio impegno, il proprio contributo- Modi care gli output: si cerca di ottenere di più dalla propria organizzazione (stipendio, privilegi, potere)- Agire nei confronti del riferimento: agire sui comportamenti del collega, convincendolo ad aumentare- l'impegnoCambiare il riferimento: cambiare termine di paragone per ristabilire l'equit psicologica- Arrendersi: cercare una situazione più equa in un'altra organizzazione
APPRENDIMENTO:
La qualità dei processi di apprendimento individuale influenza:
- le capacità logiche e il pensiero critico (capitolo sulla decisione);
- la capacità di acquisizione e valutazione informazioni (cap. Percezione ed eurismi);
- la formazione della personalità;
- la capacità di adattamento all'ambiente.
un processo di trasformazione al termine del quale l'individuo si ritrova cambiato per L'apprendimento conoscenze,
Abilità e attitudini. Si tratta di un cambiamento non momentaneo, ma che permane nel tempo e produce uno sviluppo stabile dell'individuo (Hilgard e Bower 1975). (Watson 1913):
Approccio comportamentista
L'apprendimento determina una trasformazione comportamentale (nella sua parte osservabile).
Su questa trasformazione esterna si focalizza l'approccio comportamentista:
- Apprendimento come condizionamento del comportamento attraverso associazione ripetuta fra stimoli e comportamenti attivati in risposta agli stimoli.
- Apprendimento significa memorizzazione della risposta giusta a fronte di uno specifico stimolo.
Esempi di comportamentismo:
1. Il condizionamento classico di Pavlov (1849-1936):
Negli esperimenti di Pavlov i cani, posti di fronte ad uno stimolo, attivano in modo innato i loro riflessi. Grazie a un processo di numerose ripetizioni, apprendono nuove associazioni, quelle fra uno stimolo neutro e una risposta condizionata.
stimolo e una condizionata risposta condizionata. Il cane ha imparato che il campanello indica il cibo.
I rinforzi di Skinner (1904-1990): I topi, a fronte dell'attivazione o non attivazione della giusta catena stimolo-risposta, sono premiati o puniti.
Rispetto a Pavlov, l'aggiunta di Skinner è che il rinforzo è un modo di velocizzare l'apprendimento della connessione stimolo-risposta.
In pratica, la teoria dei rinforzi postula che la risposta allo stimolo viene determinata dalla natura delle conseguenze che si producono.
Elementi fondamentali:
- Ruolo attivo del docente e passivo dello studente.
- Centralità della tecnica di lezione frontale.
- Utilizzo del metodo preventivo e punitivo dell'errore: l'errore ha un valore negativo perché è lo scostamento rispetto allo standard, la deviazione nella sequenza progettata stimolo-risposta. Le pratiche comportamentiste sono preventive dell'errore (error-avoidant training). Si guida il discente passo per passo con
Procedure di dettaglio che evitano l'errore fornendo regole e indicazioni specifiche per raggiungere la risposta "giusta" nel minor tempo possibile:
Progettazione di luoghi didattici con la "prospettiva dello spettatore".
Limiti approccio comportamentista:
- durata nel tempo del condizionamento del comportamento;
- riduzione di comportamenti esplorativi;
- mancata considerazione della dimensione sociale dell'apprendimento.
Si tratta di un e che da una apprendimento breve conoscenza semplice.
Approccio costruttivista:
Il processo di apprendimento:
- non porta a cambiamento solo comportamentale;
- ma porta a un cambiamento al livello cognitivo negli individui (comprendere le logiche);
Ne derivano prassi didattiche che non mirano solo a condizionare il comportamento del discente, ma si propongono di supportare il discente nell'attivazione della sua propria costruzione di significati e nel confronto con le interpretazioni altrui.
3 meccanismi
fondamentali di apprendimento:- meccanismo attraverso cui l'individuo incorpora eventi ed oggetti nelle strutture cognitive che già possiede. In contatto con il mondo esterno l'individuo prova dapprima a decodificare gli elementi già noti. In questo modo apprende ciò che è compatibile con le strutture preesistenti;
- modificazione della struttura cognitiva per accogliere nuovi oggetti o eventi fino a quel momento ignoti all'individuo. In questo modo apprende anche ciò che è radicalmente nuovo (Piaget, 1975) e attiva un processo di profondo cambiamento;
- influenza delle dinamiche sociali in cui l'individuo è immerso. Le dinamiche sociali hanno un impatto sul comportamento: l'apprendimento si attiva quando il comportamento di un individuo si modifica in funzione del comportamento di un altro individuo, che assume la funzione di modello (modeling).
Il costruttivismo amplia le dinamiche sociali alla dimensione cognitiva. La costruzione individuale di significati è radicata in uno specifico contesto sociale che la influenza e le dà forma specifica. È il processo di costruzione di significati nasce proprio dall'integrazione fra i processi cognitivi individuali e i processi sociali.
Le servono ad attivare dinamiche come l'adattamento e costruire prassi di insegnamento costruttiviste nuove strutture cognitive utili all'astrazione, al problem solving ... Esse hanno elementi comuni:
- Ruolo attivo del discente;
- Diffusione di una pluralità di tecniche didattiche attive e collaborative;
- Utilizzo di metodi supportivi dell'errore (learning by mistakes);
- Ruolo di guida del docente;
- Progettazione di luoghi didattici con la 'prospettiva del giocatore'.
Esempi: esperimenti (anche di gruppo), research project, film, e-tools, discussioni e field trips.
IDENTITÀ:
La società e le organizzazioni non sono dei luoghi
neutri rispetto alle identità individuali: chi siamo e da dove veniamo giocano un ruolo di primo piano che deve essere analizzato, capito e gestito. Prospettiva interna: 1. Nelle scienze sociali riguarda la concezione che un individuo ha di se stesso nella sfera individuale e nella società. 2. Appartenenza a gruppi o categorie decisa dall'individuo stesso (identificazione): categorizza se stesso rispetto a figure a cui si sente uguale e con le quali condivide alcuni caratteri; l'identificazione produce il senso di appartenenza ad un'entità collettiva definita come "noi". Prospettiva esterna: 3. Appartenenza a gruppi o categorie decisa da altri (categorizzazione). Ovviamente in tutti