Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 19
Riassunto esame Fondamenti anatomo-fisiologici, prof. Guariglia, libro consigliato Fondamenti anatomo-fisiologici Pag. 1 Riassunto esame Fondamenti anatomo-fisiologici, prof. Guariglia, libro consigliato Fondamenti anatomo-fisiologici Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti anatomo-fisiologici, prof. Guariglia, libro consigliato Fondamenti anatomo-fisiologici Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti anatomo-fisiologici, prof. Guariglia, libro consigliato Fondamenti anatomo-fisiologici Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Fondamenti anatomo-fisiologici, prof. Guariglia, libro consigliato Fondamenti anatomo-fisiologici Pag. 16
1 su 19
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CLASSIFICAZIONE DELLE FIBRE NERVOSE

Le fibre nervose sono state classificate secondo il loro diametro e le loro proprietà funzionali. Esistono due classificazioni: 1) Una prima classificazione si deve a Erlanger e Gasser. Essa prende in considerazione sia fibremotorie che quelle sensitive e distingue tre tipi di fibre: A; B; C, appartenenti sia al sistema nervosodi relazione che al sistema nervoso autonomo. Le fibre del gruppo A: sono mieliniche; il loro diametro varia da 1-20 um e la loro velocità di conduzione da 6 a 120 ms. Sono fibre cerebrospinali motrici e sensitive. Le fibre del gruppo B: sono anch'esse mieliniche; il loro diametro varia da 0,5 a 3 u e la loro velocità di conduzione fra 3 a 15 ms. Sono le fibre pregangliari del sistema nervoso vegetativo, sia ortosimpatico che parasimatico. Le fibre el gruppo C: sono amieliniche; il diametro varia tra 0,5 e 1,2 um. La velocità di conduzione varia fra 0,7 a 2,3 ms. sono le fibre ortosimpatiche postgangliari.

Le fibre dolorifiche sono contenute anche nelle radici dorsali del midollo spinale e conducono impulsi dolorifici soprattutto di origine cutanea.

La seconda classificazione è stata effettuata da Lloyd e prende in considerazione solo fibre sensitive. Le riparte in 4 gruppi: I, II, III, IV, caratterizzate da un diametro via via decrescente.

GRUPPO I: sono mieliniche e di grosso diametro tra i 12 ai 2 um e per questo sono più veloci da 70 a 120 ms. Corrispondono al gruppo A. Si tratta di propriocettive cioè conducono informazioni originate all'interno del corpo e vengono distinte in due sottogruppi: IA e IB.

Le fibre IA si originano dalle terminazioni anulo-spirali dei fusi neuromuscolari; esse vengono attivate dallo stiramento di questi e inviano informazioni sulla lunghezza muscolare, in condizioni sia statiche (muscolo fermo) che dinamiche (durante il movimento). Queste sono responsabili del riflesso miotatico.

Le fibre IB originano invece dagli organi tendinei di Golgi.

stimolo. Le fibre del gruppo III sono anche coinvolte nella trasmissione delle sensazioni di calore e freddo. Per attivare le fibre del gruppo II, è necessario eseguire uno stretching dei tendini. Questo tipo di stimolo provoca la sensazione di forza muscolare e attiva il riflesso miotatico inverso. Le fibre del gruppo II hanno un diametro compreso tra 5 e 12 micrometri e una velocità di conduzione di 30-70 metri al secondo. Queste fibre sono sia propriocettive, provenienti dalle terminazioni a fiorame dei fusi neuromuscolari, sia esterocettive, cioè conducono impulsi originati da stimoli provenienti dall'esterno. La componente propriocettiva fornisce informazioni sulla lunghezza muscolare in condizioni statiche, mentre la componente esterocettiva trasporta informazioni sulla sensibilità tattile e di pressione provenienti dalla cute. Le fibre del gruppo III hanno un diametro compreso tra 2 e 5 micrometri e una velocità di conduzione di 12-30 metri al secondo. Queste fibre trasportano impulsi termo-dolorifici e sono responsabili del riflesso nocicettivo, che provoca la retrazione involontaria di un arto in risposta a uno stimolo dolorifico. Le fibre del gruppo III sono anche coinvolte nella trasmissione delle sensazioni di calore e freddo.

dolore.Le fibre del gruppo IV: diametro 0,5-1 um, velocità 0,5 -2 ms. Sono amieliniche e trasportano impulsi dolorifici. Il dolore di tipo pungente, lancinante o trafittivo, viene trasportato dalle fibre III, mentre il dolore urente, cronico o gravativo, viene trasportato da fibre IV.

6. FISIOLOGIA GENERALE DELLA TRASMISSIONE SINAPTICA.

Ciascun neurone stabilisce un rapporto di integrazione con altri neuroni, formate dai neuroni e dai loro prolungamenti. Questi rapporti di contiguità avvengono tramite giunzioni specializzate, denominate sinapsi. Esistono sinapsi di diverso tipo:

  1. sinapsi asso- somatiche: stabiliscono contatti sinaptici soprattutto con il soma.
  2. sinapsi asso- dendritiche: stabiliscono contatti sinaptici con i dendriti.
  3. sinapsi asso- assoniche: queste sono ben poche, stabiliscono contatti sinaptici con il tratto iniziale dell'assone.

La relazione tra due neuroni avviene attraverso due tipi di comunicazione, che differiscono sia dal punto di vista, sinapsi di tipo

La sinapsi è un processo di comunicazione tra le cellule nervose che avviene attraverso due tipi di sinapsi: elettrica e chimica.

La sinapsi di tipo elettrico è meno diffusa ma consente una trasmissione rapida. Viene anche chiamata giunzione comunicante o gap-junction. Questo tipo di sinapsi comprende diverse strutture che permettono la comunicazione tra la membrana pre e post sinaptica. Le due strutture sono costituite da due emi-cilindri, uno appartenente alla cellula pre sinaptica e l'altro alla cellula post sinaptica. Questi emi-cilindri si trovano a contatto nella fessura sinaptica, formando un canale di comunicazione diretto tra i citoplasmi delle due cellule. Questo canale è chiamato poro canale. L'emi-canale è chiamato connessone ed è suddiviso in sei subunità, dette connessine, che consentono l'apertura e la chiusura del canale ruotandole leggermente. Attraverso questo canale passa una certa quantità di corrente che trasferisce cariche positive, depolarizzando la membrana post sinaptica.

(genera potenziale d'azione). La maggior parte delle trasmissioni elettriche avviene in entrambe le direzioni, questa è una caratteristica che contraddistingue la sinapsi di tipo chimico.

FUNZIONI DELLE SINAPSI ELETTRICHE: Le sinapsi elettriche hanno un ruolo predominante che si svolgono con una certa rapidità, come ad esempio reazioni di difesa. Poiché queste sinapsi, contengono un poro-canale ampio, permettono la trasmissione di messaggi coinvolti nella relazione metabolica neuronale.

SINAPSI DI TIPO CHIMICO: Nella sinapsi di tipo chimico hanno particolari proprietà e per questo si differenziano da quella elettrica.

Fessura sinaptica: La posseggono più ampia rispetto a quella di tipo elettrico.

Terminazione presinaptiche: si presentano con estremità appiattite, denominate bottoni sinaptici. All'interno dei bottoni sono racchiuse le vescicole sinaptiche, contenenti il neurotrasmettitori - una sostanza chimica che regola la trasmissione

degli impulsi nervosi. Le funzioni delle vescicole:

  1. prima di addentrarsi dentro il bottone, percorrono l'assone, trasportano il neurotrasmettitori dal soma verso il terminale nervoso pre-sinaptico.
  2. la sintesi del trasmettitore si completa nelle vescicole.
  3. i neurotrasmettitori vengono immagazzinati fino a quando non vengono rilasciati.
  4. una volta rilasciato, il neurotrasmettitori può essere ripreso, ricaptato dal terminale pre sinaptico → re-uptake = riapteic.

Il rilascio dei neurotrasmettitori: quando un neurone pre sinaptico si depolarizza, le sue terminazioni assoniche rilasciano il neurotrasmettitore nella fessura sinaptica. Il rilascio avviene per un meccanismo di esocitosi: un certo numero di vescicole si accostano alla superficie interna del bottone e si fondono con essa, per poi aprirsi e riversare il neurotrasmettitore nella fessura. Il fenomeno dell'esocitosi è calcio dipendente, poiché l'apertura delle

vescicole viene promossa dall'ingresso di calcio nel bottone. Ritardo sinaptico: Un potenziale post-sinaptico purché possa generarsi, impiega un certo tempo. Deve prima depolarizzarsi la membrana pre-sinaptica, cui segue l'apertura dei canali CA++, devono poi rompersi le vescicole sinaptiche per riversare il neurotrasmettitore nella fessura sinaptica. Una sequenza di eventi così numerosi, giustifica il ritardo della sinapsi di tipo chimico rispetto alla trasmissione elettrica. Fatica sinaptica: la causa principale della fatica sinaptica sarebbe l'esaurimento delle riserve del neurotrasmettitore. Ciò avviene quando gli impulsi elettrici sono ad alta frequenza. Potenziamento post-tetanico: Se una sinapsi viene stimolata ad una frequenza alta per un certo lasso di tempo, si ottiene una scarica di potenziali post sinaptici; se si fa cessare per breve tempo la stimolazione e poi la si riprende con la stessa frequenza di prima, la risposta post-sinaptica.

sarà molto maggiore e la scarica rimane aumentata per alcuni secondi o minuti.

Legame del neurotrasmettitore con il recettore della membrana post-sinaptica. Non appena il neurotrasmettitore viene rilasciato nella fessura sinaptica, esso viene captato da recettori specifici presenti nella membrana post-sinaptica e si lega con essi. Il legame neurotrasmettitore-recettore, determina l'apertura di canali ionici nella membrana post-sinaptica con un effetto finale: depolarizzazione o una iperpolarizzazione.

I recettori della membrana post-sinaptica con cui i neuroni interagiscono presentano due importanti componenti: a) componente legante, che sporge nella fessura sinaptica e capta il neurotrasmettitore. b) componente ionoforo: che invece sporge all'interno del neurone post-sinaptico.

A sua volta lo ionoforo è di due tipi: ionotropico: quando è formato da un canale ionico attivato chimicamente e metabotropico: quando è costituisco da un enzima.

Disattivazione dei

neurotrasmettitori: dopo che il neurotrasmettitore ha interagito con il recettore, viene rilasciato all'indietro nella fessura sinaptica e da qui scompare in breve tempo. I meccanismi grazie ai quali il neurotrasmettitore viene rimosso sono diversi: basso peso molecolare o neuropeptidi.

Effetti fisiologici dei neurotrasmettitori sulla membrana post-sinaptica.

Effetti eccitatori: questi possono instaurarsi nella membrana post-sinaptica attraverso tre meccanismi diversi.

  1. apertura di canali di NA+ nella membrana post-sinaptica. È quello più comune e permette l'entrata di cariche positive all'interno della membrana. (depolarizzazione).
  2. diminuzione della permeabilità della membrana post-sinaptica agli ioni K+ e/o CL-. A causa di ciò gli ioni positivi resterebbero imprigionati all'interno e quelli negativi rimarrebbero bloccati all'esterno. In entrambi i casi, il risultato è l'aumento della positività intracellulare con effetto eccitatorio.

(depolarizzazione)3) aumento dei recettori eccitatori e diminuzione di quelli inibitori.Eventi elettrici eccitatori nella membrana post-sinaptica: si considera il caso di un neurone post-sinaptico con un potenziale di riposo di -65 mv, dove in superficie vi sia presente una quantità di neurotrasmettitore dotato di attività eccitatoria. Quando il neurotrasmettitore eccitatorio, si lega ai recettori della membrana post-sinaptica, si ha l'ingresso di cariche positive. La negatività che esiste all'interno della membrana post-sinaptica allo stato di riposo, viene in parte in parte, cosicché il potenziale di riposo si porta a -60mv. Questo nuovo potenziale meno negativo, viene definito potenziale post-sinaptico eccitatorio (EPSP). Se nulla altro succede, questo si estingue in breve tempo senza dar luogo ad alcun potenziale d'azione. Ciò significa che la quantità di neurotrasmettitore rilasciato dalle vescicole e legatosi ai recettori

mi: post-sinaptici è risultato insufficiente per modificare il potenziale di riposo. L'EPSP possiede due caratteristiche pri
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
19 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marc.Us di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di fondamenti anatomo-fisiologici dell'attività psichica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" di Enna o del prof Bellomo Antonello.