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DALLE APERTURE EMOZIONALI ALLE TONALITÀ EMOTIVE

Abbiamo distinto sensazioni affettive/emozioni e all'interno delle emozioni riverberi emotivi/aperture emozionali. Valori e oggetti interpellano il sé in quanto sono desiderabili: si tratta di un desiderio relativo a chi desideriamo essere. Sono possibilità con cui il sé si è identificato. Cosa permette il manifestarsi dei valori e il farsi avanti degli atti nei quali essi si annunciano al soggetto? Ad esempio, perché una manifestazione di protesta poteva coinvolgerci in certi anni, determinando la nostra vita, e invece adesso ci lascia indifferenti? In un certo periodo un individuo può essere stato così devoto a certi valori tanto da compiere atti gravi, ma dopo molti anni, in un altro clima, quegli stessi atti e valori possono apparire allo stesso soggetto sotto una luce diversa al punto da avvertirli come estranei a lui. Da qui capiamo che esiste una quarta classe.

di emozioni le tonalità emotive. Nascono col pensiero di Heidegger, soprattutto con Essere e Tempo (la sua discussione era già presente anche in generale nell'epoca, spaziando dalla psicologia di Dilthey e Stumpf ed in seguito fece parte di Husserl), all'estetica e nell'arte cinematografica per riprodurre certe "atmosfere" o appunto "tonalità emotive". Indicano il clima emotivo, l'atmosfera, l'aria che si respira in un certo momento storico o esistenziale. Heidegger: una tonalità emotiva c'è già sempre. È una sorta di atmosfera nella quale ci immergiamo e veniamo poi pervasi ed intonati. Ad esempio, ciò che distingue un film da un documentario è che il film, se è ben fatto, riesce ad entrare nella tonalità emotiva e restituisce attraverso le immagini una certa atmosfera emotiva, il clima e l'aria che si respirava. La tonalità emotiva diventa allora una condizione di possibilità dellaper comprendere bisogna essere in sintonia, "tonalizzati" con quanto risuona, altrimenti questo qualcosa non si manifesta e quindi non ci tocca.

LE TONALITA' EMOTIVE STORICIZZANO LA NOZIONE DI PSICHE

Così abbiamo iniziato a distinguere le tonalità emotive dalle emozioni intenzionali.

Peculiarità delle tonalità emotive:

  • Husserl: un sentimento che si diffonde sui contenuti di coscienza, colorando con la sua luce tutti gli oggetti a differenza delle altre emozioni (che hanno come correlato oggettuale singoli oggetti) le tonalità emotive si diffondono su tutti gli oggetti, rappresentando un modo di sentire
  • Dilthey: le tonalità emotive prive di oggetto formano solo lo sfondo di un altro atteggiamento, come le luci e le ombre prodotte da un astro nascosto dietro le nubi diventano manifestazione di qualcosa che nella vita psichica si manifesta solo nei suoi effetti, senza mai darsi sulla scena es. a differenza
della paura che rivela l'essere minaccioso di qualcosa e quindi porta a manifestazione un determinato oggetto, l'angoscia non ha un oggetto particolare, ma investe il mondo nella sua totalità: qui è la totalità delle nostre possibilità d'azione che si allontana da noi o iniziano ad esserci estranee. - Dà il tono all'uomo all'inizio del pensiero, disponendolo per una certa essenza, parte della sua totalità → Allora se il mondo del Sé è la totalità delle cose che può fare → allora le tonalità emotive fanno diventare possibile ciò che prima, all'interno di un diverso stato emotivo, sarebbe stato impossibile. L'uomo è storico in quanto la sua apertura al mondo è pervasa da tonalità emotive nelle quali si apre un'apertura di senso: il mondo viene consegnato all'uomo ogni volta in modo diverso (Heidegger). - In questo modo capiamo

Perché una certa morale fa parte di alcuni uomini strutturando o ristrutturando la psiche: perché apre un orizzonte di senso, valori, scopi che può organizzare la vita. Le tonalità emotive sono la giuntura tra psiche e storia. È a partire dalle tonalità emotive che l'esistenza può esperire se stessa e l'agire come sensati, cioè come dotati di una direzione che orienta l'esistenza.

L'aprirsi del possibile e il sorgere del sé è l'aprire al possibile delle tonalità emotive a differenziare l'uomo dall'animale: negli animali le emozioni sono reazioni all'ambiente. Questo significa pensare il corpo, e la psiche, come strutturati dal possibile: l'apertura al mondo produce un soggetto intenzionalmente riferito ad esso. Le tonalità emotive hanno un significato energetico: la pulsione subisce una deviazione all'origine attraverso la catena di significati.

Inscritta nel corpo, cioè dato che noi non esprimiamo pulsioni, ma significati per la nostra esistenza, ogni evento è per il soggetto un segno per seguire la strada del suo piacere, ma affinché un momento energetico possa trovare la sua strada, la pulsione deve fare un giro attraverso questo universo di senso aperto e sostenuto dalle tonalità emotive.

Nell'ambito del possibile, l'esistenza non si trova a scegliere e a scegliersi davanti a tante possibilità tutte uguali per essa, perché le emozioni intenzionali fanno sì che qualcosa nell'ambito del possibile sia per noi già da sempre emerso imponendosi come valore: il mondo come possibile è un sistema olistico gerarchizzato di valori. Ad esempio, qualcosa viene sentito come buono, desiderabile, ma davanti ad un valore superiore, diventa un disvalore.

Quel mondo e quel soggetto nascono insieme quando una tonalità emotiva entra in quel mondo.

L'ARTICOLARSI

TRIADICO DELLE TONALITÀ EMOTIVE ANALIZZATO CON LA DISPERAZIONE Abbiamo quindi alluso che le tonalità emotive strutturano la psiche. Per chiarire questo punto, analizziamo una tonalità emotiva: la disperazione. Quale tipo di strutturazione psichico-esistenziale la rende possibile? Non sempre il progetto è movimento di trascendenza e apertura, ma può divenire accecamento. Progetto → movimento di trascendenza se è movimento di anticipazione e di disponibilità ad accogliere il nuovo e quindi a ristrutturarsi e riposizionarsi. Si delineano due strutture psichiche-esistenziali: modo diverso di rapportarsi al futuro, quindi al tempo in generale riguardo l'anticipazione di senso → 1. progetto come ricerca di sé normalmente, un essere umano organizza il possibile in un progetto secondo una struttura gerarchica, partendo da uno scopo ben preciso (ovvero progetto come ricerca del proprio Sé) così nasce lapsiche: unità di comprensione del mondo, del volere e del sentire. In questo si predelinea il proprio essere nel mondo, il soggetto è disponibile a modificare il progetto, avendo coscienza della differenza tra progetto e apertura al possibile, facendo mantenere al soggetto una certa distanza dal progetto che abbozza. Qui ogni delusione non arresta il movimento di trascendenza, perché viene vissuto nel modo del "non è questo quello che cercavo, c'è ancora altro da cercare". Il futuro viene vissuto come possibilità del nuovo e ci si rapporta al proprio Sé come a ciò che non si è ancora potuto manifestare. Qui la psiche si articola dipendendo dal modo in cui il futuro entra a costruire il progetto e nel progetto la volontà prosegue ciò che era stato sentito come desiderabile. Il progetto si identifica col Sé. Tuttavia un progetto può rapportarsi all'apertura di senso equindi aSé, in modo differente, presentandosi come un movimento senza il quale nessuna psiche potrebbe sorgere. È qui che subentra la disperazione: può annunciarsi in un'esistenza nella quale l'articolazione del possibile si è contratta, riducendosi al progetto, essendo l'unico possibile: c'è la volontà di scegliere se stessi, quindi scegliere le infinite molteplicità del proprio io, come storia e come relazione col mondo, diventando l'unica ipotesi di senso abitabile. Le possibilità si contraggono nel progetto che coincide con Sé il progetto blinda il futuro e rende ciechi e sordi verso il nuovo; "io sono quel progetto". Definisce in anticipo ciò che deve accadere affinché l'esistenza abbia senso. Il futuro è già passato, si annulla il tempo e non si è aperti al mondo e gli altri, cioè l'alterità, il possibile.l'altro e dunque sestesso come differenza temporale. La psiche si struttura a partire da una fissazione, si fonda su sestessa, senza avere a che fare con ciò che sfugge al controllo del soggetto e al suo pianificarsi. Il progetto diviene una struttura di chiusura: il possibile e gli altri possono entrare nel campo di esperienza solo nella misura in cui sono pre-visti dal progetto, altrimenti saranno fastidiosi e rischiano di minacciare il progetto: emerge così una tonalità pronta ad esplodere, poiché già quando va tutto bene, il soggetto è disperato e la disperazione si ridesta quando il progetto si disintegra e l'alterità in ogni senso lo rendono impossibile. L'esistenza non ha un mondo, è svuotata e senza futuro: gli è caduto il mondo addosso. Il venir meno del mondo e futuro sono caratteristiche delle tonalità emotive disperate e in generale delle tonalità depresse. La disperazione ci

starà sempre in un'esistenza fino a quando non fa spazio ad un'altra tonalità emotiva in cui la psiche si rapporta al progetto nel modo dell'anticipazione non identificatoria. Le tonalità emotive sono possibilità implicite in un certo modo di essere aperto al mondo e agli altri e vanno comprese a partire dalla struttura che il movimento dell'esistenza assume.

LA TONALITÀ EMOTIVA DELLA NOIA

Dato che le tonalità emotive sono legate al tempo, ora come le tonalità emotive sono il modo in cui il Sé si sente intaccato dal proprio poter essere, cosicché le tonalità emotive, come il tempo, sono un'autoaffezione pura? → la psiche è un certo disporsi del possibile, cioè il modo in cui un mondo si inscrive in un soggetto → Il tempo media il rapporto tra il Sé e la possibilità. Questa configurazione del Sé, tempo e mondo costituisce la struttura delle

tonalità emotive→Angoscia non indica una tonalità emotiva, ma semplicemente la consapevolezza di essere finiti

L’analisi dell’angoscia

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Publisher
A.A. 2018-2019
64 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marl_Cap di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia della mente e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof De Leo Daniela.