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Estratto del documento

Glosse di Reichenau con traduzioni di espressioni della Bibbia diventate difficili e un

• piccolo lessico alfabetico

Glosse di Kassel manualetto romanzo-tedesco ad uso dei bavaresi diretti in Francia

• Glosse Emilianensi e Glosse Silensi in zona Iberica

• Glossario di Monza dove delle parole romanze sono spiegate in greco volgare

Interpretazione delle fonti

La tecnica di interpretazione delle fonti si basa principalmente sugli errori.

Errori : Possono essere utili per risalire a dei cambiamenti a livello linguistico

Ostis Hostis

• Caduta della “h” che non si pronunciava più in grafie come per

Errori di metrica, perché se la metrica latina si basava sulla distinzione di vocali

• lunghe e brevi, tale distinzione di perderà poi nelle lingue romanze (Pompei)

Ipercorrettismi : il parlante o lo scrivente si corregge, sostituendo una forma che

percepisce come sbagliata sulla base degli errori più comuni e frequenti, con un’altra

forma, di fatto errata, nell’intenzione di avvicinarsi ai registri alti e di imitare lo standard

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Fenomeni morfologici e sintattici

I. L’ordine delle parole in latino

le lingue romanze si sono allontanate dall’ordine latino (verbo sempre posto alla fine

della frase, seguito da S e CO), tanto che tale rigidità non è conservata in nessuna delle

lingue. il V segue il S e precede il CO.

In tutte le lingue romanze a differenza del latino,

Viene invertito anche l’ordine di altri elementi della frase come l’aggettivo, l’avverbio e

l’ausiliare.’ordine delle parole in latino le lingue romanze si sono allontanate dall’ordine

latino (verbo sempre posto alla fine della frase, seguito da S e CO), tanto che tale

rigidità non è conservata in nessuna delle lingue.

II. Riduzione e caduta dei casi

I casi latini, di eredità indoeuropea, caratterizzati da morfemi che possono esprimere

informazioni di genere, numero e caso.

allo stesso tempo eliminando quella

Le lingue romanze mantengono soltanto le prime due funzioni

casuale (nella fase più avanzata, come nel francese, anche queste informazioni

vengono perse e saranno delegate all’articolo).

a causa dell’effetto di ridondanza

Questo cambiamento è avvenuto prodotto

quando si sono iniziate ad usare le preposizioni, per cui il significato di un

complemento era specificato sia dal caso che dalla preposizione.

il caso era già prevedibile dalla preposizione

Il più delle volte e quindi non si

sentiva più necessario di specificare il caso della parola seguente.

(es. Pompei “cum sodales”, cioè cum+Acc. Invece che Abl. caso di ipercorrettismo)

[Il francese ha eliminato da tempo questa distinzione mantenendo solo la forma che era originariamente

obliqua, come pure nell’articolo definito: sing. le mur, pl. les murs. Anche il romeno ha realizzato

l’eliminazione della distinzione tra Nominativo e Accusativo, probabilmente in età molto antica ma ancora

oggi è l’unica, tra le lingue romanze, ad avere un sistema casuale basato sulla distinzione tra Nominativo-

Accusativo e Genitivo-Dativo. Distinzione che appare solo nei nomi femminili singolari. Il sistema del

romeno, quindi, è una preziosa sopravvivenza del sistema latino]

III. Condizionale e futuro

In tutte le lingue romanze appare un nuovo tempo verbale: il condizionale. Si

e dall’ausiliare HABERE

sviluppa da forme perifrastiche ottenute dall’infinito

Lo stesso sistema verrà utilizzato per esprimere anche il tempo del futuro

IV. Pronomi critici

Mentre il latino presentava una sola serie di pronomi personale, tutte le lingue

romanze ne svilupperanno una doppia serie pronomi personali obliqui (funzione di

complemento):

Pronome libero: forma tonica, indipendente. Si serve spesso delle

• preposizioni (me, a me, per me…)

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Pronome clitico: forma atona, che è sempre unita sintatticamente e

• fonologicamente al verbo. Ha conservato i casi e continua direttamente il

latino (es. MI > MIHI “mi” dai qualcosa = dai qualcosa “a me”, dativo)

Dalla loro presenza in tutte le lingue romanze si può pensare che fossero già

presenti nel latino volgare

V. Posizione dei pronomi clitici

Oggi la posizione preverbale (proclisi) o postverbale (enclisi) del pronome clitico

dipende dalla forma finita o infinita del verbo. Infatti

Forma infinita: enclisi

posizione postverbale del pronome =

• (ad accezione del francese che ha posizione preverbale anche all’infinito e il

)

dialetto napoletano -es. “pe tte vverè”

Forma finita: proclisi

posizione preverbale del pronome =

• (con eccezione dell’imperativo italiano che richiede l’enclisi)

Negli antichi testi romanzi, tuttavia, il sistema era diverso poiché non dipendeva

dalla forma del verbo, ma dalla sua posizione. L’alternanze delle forme è

Legge di Tobler-Mussafia,

individuata dalla secondo cui

posizione iniziale enclisi

Il verbo è in di frase allora si ha

• non è a inizio proclisi

Il verbo frase allora si ha

VI. Le declinazioni nominali 5 declinazioni si riduce.

La complessa morfologia nominale del latino formata da

Le declinazioni che contenevano meno parole (IV-V) scompaiono, assorbite nella I e

tre tipi:

II. Come conclusione di questo processo di semplificazione abbiamo

maschile in -u, femminile in -a, maschile e femminile in -e.

Le coniugazioni verbali

VII. Sono 4 e sono state conservate in maniera maggiore rispetto alle declinazioni.

metaplasmi

Tuttavia sono presenti dei ( il mutamento di categoria morfologica di una parola

capĕre "prendere",

nel passaggio da una lingua a un'altra. Per esempio, il mutamento dal verbo latino ) e

III coniugazione, tema in e breve, capire IV coniugazione, tema in i lunga

al verbo italiano

analogia.

regolarizzazioni dei verbi irregolari per

La formazione del passivo

VIII.

Mentre nel latino si utilizzavano delle forme sintetiche (es. amor), nelle lingue

romanze saranno continuate soltanto le forme analitiche (es. amatus sum).

Scompaiono quindi i verbi deponenti.

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IX. L’articolo romanzo definitivo,

Nel latino tardo abbiamo già traccia dell’articolo non nel caso in cui

questo sta ad indicare una classe, ma nel caso in cui è utilizzato per designare una

cosa nota al parlante (soprattutto in presenza di casi di catafora e anafora,

richiamo tangibile nel testo),

inizialmente la sua presenza è infatti legata a un

ILLE IPSE.

rappresentato da i pronomi e Egeriae.

Tra le prime opere in cui appare questo uso c’è l’Itinerarium

indefinito differenza

Per quanto riguarda l’articolo invece, inizia ad apparire una

QUIDAM,

tra pronome di indefinitezza specifica (ad esempio un uomo specifico

UNUS, più generico.

anche se non identificato) e articolo Gregorio di Tours.

Tra le prime opere in cui appare questo uso c’è

X. Genesi degli ausiliari romanzi forme verbali perifrastiche l’espressione

Nelle lingue romanze si creano delle per

dell’anteriorità. Il tipo più diffuso in tutte le lingue romanze è quello in cui il

participio passato del verbo è accompagnato dal verbo avere.

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Evoluzione fonologica

I. La lunghezza sillabica e l'accento

Il sistema fonologico latino possedeva una doppia serie di vocali e di consonanti,

lunghe brevi.

e

Mentre le consonanti lunghe venivano segnate nella grafia, le vocali non erano distinte.

lingue romanze hanno perso questo sistema,

Tutte le dato che non hanno più alcuna

tranne l’italiano

opposizione tra vocali o consonanti lunghe e brevi, che lo prosegue in

lunghezza distintiva delle consonanti.

parte, poiché conserva la

Alcune iscrizioni pompeiane dimostrano che il sistema fonologico latino si era

semplificato già nel I secolo d.C. e l’opposizione tra vocali lunghe e brevi non era più

complementarità di vocale

distintiva, ma perdicibile in base al contesto, attraverso la

e consonante. (VL+CB; VB+CL) Legge della Penultima,

La posizione dell’accento in latino dipendeva dalla secondo

cui l’accento cadeva sulla penultima sillaba se questa era lunga, mentre se breve,

passava sulla terzultima.

Con la semplificazione del sistema fonologico, la legge non è più attuabile e nelle lingue

l’accento si è fissato

romanze nella posizione che occupava prima della scomparsa

della distinzione vocalica.

Fonologizzazione dell’Accento,

Si ha quindi una che da accessorio assume un

carattere distintivo.

II. Il Vocalismo tonico

La riduzione del sistema vocalico tonico è il principale fenomeno del passaggio dal

latino alle lingue romanze.

I parlanti lontani da Roma avevano difficoltà a distinguere le vocali lunghe da quelle

vocalismo, basato sull’intensità della vocale

brevi e questo porterà ad un cambio di

(con accento intensivo). Il primo grande fenomeno che ricadrà su tutto il passaggio dal

riduzione del vocalismo tonico che si

latino volgare alle lingue romanze è la

differenzia per area geolinguistica.

L’area più ampia (il tipo maggioritario quindi penisola iberica, Francia, Italia ecc.) si

riduce a un sistema vocalico di sette vocali.

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1. Tipo 1, il Sistema Maggioritario o Comune

7 vocali

Riduce il sistema vocalico latino da 10 a e interessa diverse aree

Francia, Penisola Iberica, Aree Ladine, Istria)

geografiche (Italia,

a) “I” lunga “i”

La dà vita alla nostra

PRĪMU(M) > it. Primo

b) “I” breve “e” lunga “e” chiusa

La e la confluiscono in una sola

SĬNUM > it. Seno TĒLAM > it. Tela

c) “E” breve “e” aperta

La diventa la

in italiano, francese e spagnolo dittonga in sillaba libera

TĔMPUS > it. Tempo TĔNES > it. Tieni PĔDE(M) > it. Piede BĔNE > fr. Bien, sp. Bien

pensa che il mancato dittongamento di BĔNE in italiano sia dovuto alla posizione proclitica

[Si

in cui questi vocaboli si vengono frequentemente a trovare, cioè al fatto che essi appoggiano il

loro accento sulla parola successiva (cfr. espressioni come ben detto) e di conseguenza la loro

vocale tonica è trattata come se fosse atona e in quanto tale non si dittonga.]

d) “A” lunga e breve “A” intermedia.

La convergono ad un’unica

MĀTREM > Madre PĂTREM > Padre

[Nella lirica trobadorica c’era la percezione di una “a” chiusa e di una “a” aperta tant’è che non

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
17 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabri.m di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia e linguistica romanza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Marinetti Sabina.