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-LAYOUT IN LINEA CON FUNZIONAMENTO PER CICLI INTERMITTENTI: la linea

funziona a intermittenza -> su di essa si avvicendano diversi cicli di produzione

Vantaggi di costo -> aggravi generati da costi e tempi di riattrezzaggio della linea

-LAYOUT A ISOLE: macchine raggruppate a isole o celle che eseguono FASI

COMPLESSE di produzione comuni a più cicli produttivi

Le macchine sono disposte in SEQUENZA

Prerequisito: individuazione di FASI TECNOLOGICHE COMPLESSE comuni a più cicli di

lavorazione

Dalle isole si ottengono COMPONENTI di prodotto -> giacciono temporaneamente in

magazzini primi di confluire sulle linee di assemblaggio

La DISPOSIZIONE CELLULARE associa i guadagni di flessibilità consentiti dalla

PRODUZIONE ED ASSEMBLAGGIO DI PARTI DI PRODOTTO -> consente la

contemporaneità di cicli diversi di lavorazione senza le diseconomie

Questo tipo di layout riesce a coniugare PRODUTTIVITA’ e FLESSIBILITA’

Flessibilità vs produttività dell’impianto industriale

Le fabbrica si FOCALIZZANO su specifici compiti produttivi o su più compiti -> focalizzarsi

comporta:

-destinare l’impianto a un prodotto o a un limitato numero di prodotti, tecnologie e mercati

-assegnare all’impianto uno/pochi compiti produttivi

-assicurare coerenza tra le scelte produttive e quelle di mercato

SKINNER DICOTOMIA -> sacrificare FLESSIBILITA’ o PRODUTTIVITA’?

Sosteneva che il successo di ciascun prodotto dell’impresa dipendesse dall’abilità

dell’impresa stessa di saper coordinare le proprie capacità produttive con le

caratteristiche dei mercati -> l’impresa doveva sempre organizzare separatamente le

proprie capacità produttive -> per soddisfare meglio le esigenze di lavorazione

Ciascun impianto dell’impresa deve essere FOCALIZZATO su pochi compiti compatibili

fra loro e su una particolare tipologia di prodotto

La TEORIZZAZIONE DI SKINNER ha generate binomi di incompatibilità fra compiti della

funzione della produzione:

-produttività vs flessibilità dell'impianto industriale

-flessibilità vs elasticità nei volumi

-personalizzazione prodotti vs produttività delle strutture di fabbrica

Skinner per primo ha riconosciuto l’importanza della funzione della produzione nel

sistema d’impresa, affermando che le scelte operate dal MANAGEMENT in tema di

fabbrica devono derivare dalla strategia aziendale.

La relazione tra OPERATIONS e STRATEGIA AZIENDALE era stata mal interpretata,

sottovalutata.

STRATEGIA AZIENDALE -> comprende i PIANI COMMERCIALI (strategie di

MARKETING) e i PIANI DI PRODUZIONE (scelte inerenti ai sistemi produttivi

CONCORRENZIALI) -> entrambi si declinano in funzione del vantaggio competitivo

ricercato dall’impresa

La STRATEGIA COMPETITIVA dell’impresa assegna specifici compiti (flessibilità,

velocità, qualità) a tutte le funzioni aziendale e tra queste alla produzione -> contribuire x

raggiungere OBIETTIVI STRATEGICI dell’impresa; il vantaggio competitivo dipende

anche da scelte di MANUFACTURING

PROCESSO DI PRODUZIONE

-analisi della situazione competitiva

-analisi dell’impresa

-formulazione della strategia competitiva

-definizione dei compiti della produzione -> progettazione e gestione della fabbrica in

modo coordinato con la strategia

-produttività -> produrre a costi unitari che tendono verso il basso al crescere del volume

produttivo

-performance del prodotto

-affidabilità del prodotto -> aumenta il valore

-velocità e puntualità di consegna

-flessibilità

-elasticità -> l’impresa varia la quantità prodotta in funzione della domanda

-analisi aspetti economici e tecnologia del settore industriale

-definizione della politica di produzione -> formulazione decisioni riguardanti la struttura

produttiva

CAP.2 Il ruolo della produzione nel sistema

d’impresa

L’approccio per processi all’organizzazione e gestione dell’impresa

L’analisi di Skinner segna l’inizio del pensiero moderno negli studi sui sistemi di

MANUFACTURING.

Recentemente l’APPROCCIO PER PROCESSI alla gestione dell’organizzazione

aziendale ha precisato un analogo ruolo per la funzione della produzione.

Un processo ORGANIZZATIVO è un insieme integrato di attività specialistiche, progettato

e gestito per produrre un prodotto specifico, destinato ad un particolare cliente o mercato.

La SODDISFAZIONE DEL CLIENTE è il traguardo certo da cui un processo di business

deve iniziare e deve terminare.

Quando un prodotto soddisfa esigenze e desideri di un cliente si dice che esso crea

VALORE per il cliente medesimo.

Un PROCESSO è un insieme di attività che utilizzando INPUT di varia natura, produce

OUTPUT che hanno VALORE per i clienti.

La SODDISFAZIONE del cliente è misura sintetica di EFFICACIA ed EFFICIENZA del

processo. Nell’ottica dell’APPROCCIO FUNZIONALE i processi aziendali sono le attività

svolte all’interno delle aree specialistiche dell’impresa.

Processi aziendali -> quelli che perfezionano l’ìOUTPUT destinato al cliente risultano

dall’aggregazione dei contributi parziali e specialistici offerti dalle funzioni in modo

sequenziale.

L’approccio per PROCESSI INTER-FUNZIONALI all’organizzazione aziendale, ridisegna

le strutture aziendali con l’emergere di UNITA’ ORGANIZZATIVE che integrano buona

parte dei compiti tradizionalmente assegnati alle singole funzioni -> appiattimento

gerarchia -> le strutture funzionali passano da VERTICALI a ORIZZONTALI

I processi aziendali consentono lo sviluppo delle CAPACITA’ ORGANIZZATIVE DI

ORDINE SUPERIORE -> consistono nella potenzialità di un insieme di risorse e capacità

eterogenee di svolgere attività complesse.

PRODUZIONE AZIENDALE = processo che integra attività specialistiche o funzionali che

vanno dalla progettazione alla realizzazione e consegna del prodotto.

PRODUZIONE INTEGRATA PER IL VANTAGGIO COMPETITIVO = supera la visione

funzionale del MANUFACTURING includendo attività specialistiche

I PROCESSI PRODUTTIVI INTEGRATI sono anche flussi di INFORMAZIONI e

CONOSCENZE DA GESTIRE.

La PRODUZIONE INTEGRATA va dalla PROGETTAZIONE alla LAVORAZIONE, dagli

APPROVVIGIONAMENTI alla DISTRIBUZIONE ai clienti, dalla PIANIFICAZIONE DELLA

PRODUZIONE ai SERVIZI POST-VENDITA

Il CLIENTE è la PRINCIPALE FORZA che realizza l’integrazione delle attività

specialistiche interessate dalla produzione al di là delle regole e dell’intervento della

gerarchia manageriale.

Il VANTAGGIO COMPETITIVO dipende dal possesso, presidio e sviluppo delle

CAPACITA’ PRODUTTIVE.

L’approccio funzionale e i modelli tradizionali di gestione del mercato

Approccio manageriale FUNZIONALE-SEQUENZIALE fondato su:

RIGIDA SPECIALIZZAZIONE E NETTA SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI: attività

2. di ciascuna funzione richiede competenze altamente qualificate, specializzazione

compiti -> garanzia di efficienza nello svolgimento di ciascuna attività

CONTROLLABILITA’ E GOVERNABILITA’ DEI PROCESSI: l’approccio

3. manageriale funzionale-sequenziale vuole semplificare e razionalizzare

l’organizzazione e la gestione del sistema aziendale

L’EMERGERE DELLA FUNZIONE “DOMINATE” NEI MODELLI MANAGERIALI

4. FUNZIONALI: ogni stadio del processo è presidiato da funzione aziendale

chiamata a esercitare funzione specialistica

L’approccio manageriale funzionale alla gestione delle imprese ha generato MODELLI DI

IMPRESA -> caratterizzati da diversi orientamenti funzionali e da una comune LOGICA

SEQUENZIALE nei processi di gestione del mercato

IMPRESA ORIENTATA ALLA PRODUZIONE

Sono quelle imprese che assegnano alla produzione il ruolo di area specialistica

dominante rispetto alle altre funzioni aziendali -> strategia più adottata: LEADERSHIP DEI

COSTI

Vantaggio competitivo raggiungibile con il conseguimento di economie di scala ed

apprendimento.

Se l’impresa intende controllare il mercato con prezzi competitivi del prodotto l’area

specialistica DOMINANTE nell’impresa è la PRODUZIONE

L’ambiente concorrenziale di riferimento è quello dell’ECONOMIA DI MASSA -> domanda

omogenea

L’impresa è TRAINATA dalle decisioni prese nell’area del MANUFACTURING

IMPRESA ORIENTATA ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Assegnazione all’area specialistica della RICERCA E SVILUPPO il ruolo di funzione

specialistica dominante all’interno del sistema di impresa.

Strategia della DIFFERENZIAZIONE

Vantaggio competitivo -> capacità organizzative di innovazione radicale e incrementale

dei prodotti e processi che consentono alle medesime imprese di precedere la

concorrenza e anticipare le preferenze dei consumatori

L’impresa TECHNOLOGY DRIVEN non realizza il successo se non è in grado di

controllare unilateralmente il cliente -> deve generare il valore per il cliente e ciò avviene

solo se questi riconosce nei servizi innovati benefici al suo stato di bisogno

IMPRESA ORIENTATA AL MARKETING

es. Coca Cola

L’impresa può assegnare al MARKETING la FUNZIONE CENTRALE nel sistema

d’impresa.

R&S si attiva proponendo un PROGETTO DI BENEFICI che soddisfino bisogni “scovati”

dal marketing attraverso tecniche d’indagine di mercato.

L’impresa orientata alle capacità organizzative

Abbandona la logica della sequenzialità delle fasi nella progettazione a favore della

LOGICA DELLA SIMULTANEITA’ o OVERLAPPING LOGICO-TEMPORALE DELLE FASI

che mira a realizzare l’integrazione delle attività specialistiche al di là dell’intervento della

gerarchia manageriale e dell’applicazione di regole e procedure.

-> informali nell’organizzazione -> conoscenza tacita -> più efficace di quella esplicita ai

fini dell’apprendimento

Il cliente è il FOCUS delle attività d’impresa che promuove l’integrazione funzionale al di

là delle regole e procedure e dell’intervento della gerarchia manageriale.

La SODDISFAZIONE dei clienti è STRUMENTALE alla creazione del valore per tutti gli

altri STAKEHOLDERS.

L’impresa deve possedere, sviluppare e presidiare capacità organizzative e concepirle

come ARMI CONCORRENZIALI.

Le CAPACITA’ ORGANIZZATIVE sono STRATEGICHE -> per esserlo devono consentire

la soddisfazione dei bisogni dei consumatori

La progettazione e la gestione dei processi inter-funzionali

Affidata ai TEAM

PROGETTARE un processo significa definire:

Gli OBIETTIVI del processo, esprimendoli secondo para

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
27 pagine
23 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher itscay di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Gallinaro Silvana.