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CODICE DEL TURISMO

Dlgs n°79/23 maggio 2011 due temi: nel Codice del Consumo (multiproprietà) - Codice del Turismo. Atto avente forza di legge prodotto dal

Governo, fonte primaria la quale necessita alla base una legge delega (art 76 Cost). Due norme parlamentari di delega in risposta a questo

decreto:

- legge n°96 del 2010 ha portato al Dlgs 79/2011 di cui art.1 legge di delega chiede al governo di disciplinare direttive comunitarie europee fra

cui la Direttiva 122/2008 CE sui contratti di multiproprietà, modifiche al capo I del Dlsg 206/2005 inerente al codice del consumo (modifiche

contenute nell’art 2 Dlgs n°79/2011)

- legge n°246/2005 (art 14 – norma di delega: legge taglia leggi): “leggi di semplificazione”, richiesta al governo di individuare verificare le leggi

precedenti il 1°gennaio 1970 per stabilire quali mantenere, armonizzandole con le leggi attuali (costituendo testi unici: corpi normativi di

riassetto e semplificazione – codice del consumo competenza esclusiva statale) e quali abrogare per tutti i settori.

Legge n°246/28 Novembre 2005: è la legge delega del codice del turismo (caso particolare in quanto la legge delega difficilmente supera i due

anni), comma 12 art 14 sostiene la necessità del governo di revisione della legislazione precedente il 1° Gennaio 1970 entro 24 mesi (Legge

n°246/28 Novembre 2005 Dopo la Vacatio legis 13 Dicembre 2005 - termine massimo di risposta al Parlamento perciò 13 dicembre 2007), il

governo presenta in tempo (11 Dicembre 2007) una Relazione inerente alle leggi da mantenere/abrogare, la quale però non ha valore legislativo

in quanto non proveniente dal Parlamento

comma 14 art 14: entro 24 mesi dal 13 dicembre 2007 – primo termine, il governo doveva mandare il primo Decreto Legislativo Ricognitivo (non

più relazione), il quale è modificativo rispetto alla relazione poiché la prima è una fonte primaria (scadenza 11 dicembre 2009). 1° dicembre 2009

Dlsg n°179 viene emanato nei termini ed entra in vigore il 15 dicembre 2009 (inoltre altri 24 mesi di tempo per introdurre ulteriori decreti

correttivi del Dlsg n°179 entro 15 dicembre 2011). Il 23 maggio 2011 viene emanato un decreto correttivo (Dlsg n°79) rispettando i termini

Armonizzazione fra la norma delega 246 (si estende a tutta la legislazione) ed il codice del turismo. Della legislazione rimasta in vigore fino al

1970 sono rimasti:

- RDL (regio decreto legge) 23 Novembre 1936 relativo alla disciplina delle AdV e turismo

- legge n°702/4 Agosto 1955: contributi annuali come incentivi all’iniziativa privata in materia di turismo

Il codice del turismo (statale) non ha armonizzato queste leggi non citandole, trascurando inoltre l’aspetto residuale della materia (Ministro

Brambilla), perciò lo Stato non aveva titolo per intervenire mediante il Codice (soprattutto in quanto turismo materia residuale). Nonostante ciò

lo Stato è intervenuto in modo unilaterale per modificare la materia facendo leva sul principio della chiamata in sussidiarietà collegandosi alla

funzione legislativa senza partire dalla funzione amministrativa (secondo invece il principio di legalità)

Incostituzionalità del codice del turismo: il codice del turismo ha ridisciplinato l’intero settore in base alla legislazione vigente senza

armonizzarla, sostituendo lo Stato alle Regioni (ente competente) il quale ha legiferato sulla base del principio di sussidiarietà legislativa, tanto

che Toscana, Puglia, Umbria e Veneto hanno impugnato il Dlgs. 79 davanti alla Corte Costituzionale per incostituzionalità.

La sentenza n°80/2012 sostiene l’applicazione di tale principio solo alla funzione amministrativa (secondo i criteri di distribuzione delle

competenze fra Stato e Regioni – art 117), dichiarando inoltre 18 articoli del codice incostituzionali. Per la funzione legislativa lo Stato NON ha

titolo a legiferare distribuire le competenze (la sussidiarietà vale solo per la funzione amministrativa, non legislativa). Le norme del codice del

turismo relative all’impresa (che si rifanno al diritto commerciale/civile) ed alle professioni turistiche sono rimaste invariate, mentre quelle

inerenti alla classificazione alberghiera/strutture ricettive, AdV sono dichiarate incostituzionali. Il Codice stato esaminato articolo per articolo: art

2 incostituzionale (rapporti Stato-Regione: lo stato non può intervenire in modo autonomo), art 4-5 relativi ad imprese turistiche con e senza

scopo di lucro, art 6-7 mantenuti in quanto lo Stato può legiferare, art 8 classificazione alberghiera incostituzionale in quanto non di competenza

statale Operazione di tipo politico: siccome le regioni non hanno legiferato in maniera adeguata, lo Stato è intervenuto (nonostante

alcune materie è bene che siano co-decise es classificazione alberghiera). Sia Stato che Regioni devono cooperare per la

finalità economica comune

Il codice del turismo ha abrogato:

- la seconda legge quadro 135/2001 tramite la norma contenuta nell’art3 lettera 1)

- la legge Bersani (ex ministro dello sviluppo economico), la quale sosteneva la liberalizzazione delle professioni turistiche

Le uniche norme attinenti sono quelle relative alle professioni turistiche (materia concorrente) ed alle imprese turistiche le

quali si rifanno al codice civile. La corte costituzionale ha preferito valutare articolo per articolo del Codice

ORGANIZZAZIONE TURISTICA NELLA LEGISLAZIONE REGIONALE VIGENTE: ovvero attività di promozione del turismo che le pubbliche autorità

sono chiamate a svolgere per costituzione. Per promozione si intende la creazione da parte di pubblici poteri di presupposti affinché un

fenomeno si realizzi (governance: ovvero un settore gestito sia da pubblici che privati l’autorità regionale agisce legiferando a livello

promozionale con i soggetti interessati). Tre obiettivi da raggiungere: sviluppo economico sociale/territoriale/regionale, consentire agli operatori

di ottenere utili, far sì che il turista sia soddisfatto

La Repubblica (in questo caso Regioni) è OBBLIGATA a promuovere mediante contributi a fondo perduto, agevolazioni fiscali. Lo Stato non può

essere imprenditore/fornire servizi turistici statali standardizzati, interviene indirettamente a fini promozionali in un settore gestito da privati

come sostegno nella fornitura di servizi introducendo inoltre un nuovo modello organizzativo – ad esempio gli STL incentivati mediante fondo

statale). Le modalità di incentivo possono essere agevolazioni fiscali e contributi a fondo perduto INTERVENTO INDIRETTO

Il servizio è fornito da privati, (campo iniziativa economica privata – art 41: turismo ed imprese turistiche, si tratta di un’economia mista

pubblico/privata (il privato agisce, il pubblico interviene come sostegno) perciò l’autorità pubblica interviene per mantenere la libertà di

concorrenza, principio derivante dal diritto europeo adottato poi dall’art 117 comma 2 allo scopo di evitare monopoli. L’autorità pubblica

STATALE mira a garantire l’uguaglianza di opportunità

RSO: 15 politiche differenti (ciascuna ha la propria esercitando il potere). Elementi chiave: promozione turismo ed accoglienza turista,

organizzazione territoriale. Criteri: principio di leale collaborazione fra istituzioni pubbliche/concertazione (sia nella decisione che nel momento

attuativo, senza distinzione nella legislazione regionale - generalizzato); principio di sussidiarietà

Due livelli istituzionali:

1) MOMENTO POLTICO AMMINISTRATIVO: decisione politica sulla 2) MOMENTO TECNICO FUNZIONALE: momento attuativo ed

promozione, accoglienza ed organizzazione territoriale turistica di amministrativo della decisione politica:

ogni regione (riferimento specifico alle RSO). - Livello A: la Regione attua le decisioni politiche istituendo un’Agenzia

Livello politico: come indirizzare il turismo, ovvero 1) istituita sulla base del codice civile (figura nuova dotata di personalità

programmazione – istituto tramite cui si fa politica dal DPR 616- giuridica basata su principi di imprenditorialità, ovvero che la struttura

del turismo mediante un Piano turistico regionale triennale (ogni deve produrre utili ed economicità – diritto privato), la quale attua il

Regione ne elabora uno ad esempio piano regionale di sviluppo del programma triennale di turismo sulla base di una strategia precedente

turismo sostenibile – Calabria e Lombardia), il quale è annualmente A differenza dell’azienda assume capitale di rischio con al possibilità di

attuato dalla Giunta Regionale/organo esecutivo la quale ha potere fallire, mira al guadagno ed è volta a soddisfare interessi di tipo

di iniziativa ovvero propone (azioni di coordinamento pubblico- regionale e locale

privato, monitoraggio, controllo risultati ottenuti sotto il Consiglio

Regionale/organo politico legislativo). Sia pubblici che privati – Esse si possono presentare:

organi misti- svolgono funzioni di consiglio orientamento ed - in forma accentrata – un’agenzia per tutto il territorio (Puglia/Umbria)

indirizzo - in forma decentrata – tante quante i ATR: funzioni attribuite agli enti

Il piano turistico è integrato con il generale piano di sviluppo locali (province e comuni)- compresenza di un’agenzia centrale,

regionale, una volta dato l’indirizzo ogni anno viene attuato con un agenzia per la promozione turistica- con altre distribuite nel territorio

piano esecutivo tutte private senza scopo di lucro

L’agenzia può assumere natura pubblicistica o privatistica

2)indirizzo e promozione dell’immagine in Italia ed all’estero di (privatizzazione formale, non sostanziale): nell’Agenzia pubblicistica la

una Regione, 3) incentivi dell’offerta, 4) informazione ed legge regionale disciplina tutto, mentre in quella privatistica lascia

accoglienza, 5) assegnazione risorse finanziarie. La Regione mette le margine di trattativa con i privati mediante convenzioni (atto tipico che

risorse mette insieme pubblici/privati)

decisione politica promozionale, la quale si divide in:

-livello A: Regione attua la decisione politica della promozione - Livello B: la decisone politica è svolta da enti locali sulla base del

-livello B: enti locali ed istituzioni pubblico-private attuano la principio di sussidiarietà istituzionale o verticale, coinvolgendo altre

decisione politica (livello amministrativo) istituzioni pubblico/private (sussidiarietà orizzontale o sociale – STL).

quadro organi misti: Erogazione servizio derivante da un progetto pubblico-privato

-Forum permanente del turismo regionale abruzzese: assessore Le province si occupano dell’industria alberghiera (classificazione

regionale del turismo, 4 sindaci, organi dell’organizzazione turistica strutture turistiche, funzioni amministrative relative alle agenzie di

regionale (presidenti delle province, Confcommercio, un viaggio e turismo, fissano i prezzi dei servizi e le tariffe riferite alle

rapp

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
17 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FraSche95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto regionale e del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof La Porta Salvatore.