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ISTITUZIONI DI DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Anno scolastico 2017-2018 Università degli Studi di Trento PARTE PRIMA: DIRITTO DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA CAPITOLO I CENNI STORICI. Per riacquistare un ruolo significativo nel contesto internazionale, i Paesi europei dovevano intraprendere la via della collaborazione, sia sul piano economico che su quello politico. Non tutti erano disponibili a farlo. I maggiori Paesi europei, in quel momento Gran Bretagna e Francia, non erano affatto disposti a rinunciare al proprio prestigio internazionale e a limitare la propria sovranità. Difatti in quegli anni, l’ideale di un’Europa unita nel segno della pace della cooperazione tra Stati apparteneva solo a una ristretta élite di uomini politici di diversa ideologia che divennero i padri fondatori ​del progetto europeo: i francesi J. Monnet (politico francese) e R. Schumann (Ministro degli Esteri della Francia), K. Adenauer (Cancelliere della Germania), e gli italiani A. De Gasperi (Presidente del Consiglio dell'Italia) e A. Spinelli (Parlamentare europeo). Le opinioni su come bisognasse operare per vincere le resistenze di tipo nazionalista erano molte. ● Alcuni sostenevano la necessità di presentare subito un progetto di Europa federale; ● altri sostenevano l’opportunità di procedere in modo graduale. La prima idea fu lanciata a Ventotene, un'isola del mar Tirreno dove venivano confinati molti antifascisti italiani tra cui Altiero Spinelli. Nel '41 essi elaborarono un progetto di Manifesto "Per l'Europa libera e unita", che gettò le basi per la nascita, nel '43, del Movimento federalista europeo fondato da De Gasperi e guidato da Spinelli. Tale programma venne poi rinominato “Il Manifesto di Ventotene” e venne pubblicato clandestinamente a Roma nel 1944. Gli autori di questo progetto, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, stilarono una proposta di iniziative concrete per un organismo europeo. Alla fine prevalse la ​linea gradualista​ proposta dal francese Monnet. La sua tesi era che gli europei dovessero venire coinvolti prima in una collaborazione economica e, in un secondo momento, sarebbe stato possibile iniziare a lavorare su una unione politica. Si avverò solo la prima parte da lui sostenuta. ​I TRATTATI. Inizialmente J. Monnet gettò le basi per una collaborazione economica puntando sulla nascita di un’organizzazione sovranazionale che assumesse il compito di regolare un mercato comune europeo nel settore carbo-siderurgico (​scopo​: controllare i traffici di carbone e acciaio per prevenire armamenti). Fu così che nel ​1949​ si formò il ​Consiglio d'Europa​ e nel ​1951​ nacque la Comunità economica del carbone e dell’acciaio (​CECA​). Essa intensificò la collaborazione economica tra sei paesi: Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. I positivi risultati di questa esperienza convinsero gli stessi sei Stati a dar vita nel ​1957​ con il Trattato di Roma​ ad altre due comuni
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A.A. 2017-2018
55 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anniemarie di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Benacchio Gian Antonio.