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Diritti sindacali in azienda

RSU: l'elezione di tale organo avviene con voto segreto, con metodo proporzionale e si prevede il periodico rinnovo. Inoltre, vi è la possibilità di presentare liste non solo alle organizzazioni rappresentative ammesse alle trattative, ma anche ad altre organizzazioni sindacali, purché costituite in associazione con un proprio statuto e purché abbiano aderito agli accordi o contratti collettivi. In ogni caso, la legge affida agli accordi o contratti collettivi i criteri in base ai quali sono trasferite ai componenti eletti dalla RSU le garanzie spettanti alle RSA.

I diritti sindacali in azienda sono riconosciuti a determinati soggetti. Tali diritti sono contenuti nel Titolo III dello Statuto e sono:

  • Art. 20: riconosce ai lavoratori il diritto di svolgere assemblee durante o fuori l'orario di lavoro
  • Art. 21: riconosce al datore di lavoro la possibilità di svolgere referendum, al di fuori dell'orario di lavoro, su

materie inerenti all'attività sindacale 16 di 29.

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fiDiritto del lavoro- art 22: il trasferimento dall'unità produttiva da parte dei dirigenti delle rappresentanze sindacali, dei candidati e dei membri di commissione interna, può essere disposto solo previa autorizzazione delle associazioni sindacali di appartenenza- art 23: i dirigenti delle rappresentanze sindacali, per lo svolgimento del loro mandato, hanno diritto a permessi retributivi- art 24: i dirigenti sindacali hanno diritto a permessi non retribuiti per la partecipazione a trattative sindacali o a congressi e convegni di natura sindacale- art 25: le rappresentanze sindacali hanno diritto di affiggere pubblicazioni, testi e comunicati inerenti a materie di interesse sindacale e del lavoro e in luoghi idonei.- art 26: i lavoratori hanno diritto di raccogliere contributi e di svolgere opera di proselitismo, rispettando alcune regole: a)continenza, cioè

linguaggio appropriato;

pertinenza, cioè esistenza di un effettivo interesse a conoscere il fatto;

veridicità, cioè corrispondenza tra i fatti riferiti e i fatti accaduti realmente-

art 27: nelle unità produttive di almeno 200 dipendenti, il datore di lavoro ha l'obbligo di mettere a disposizione delle rappresentanze sindacali aziendali un locale idoneo dove esercitare le loro funzioni-

art 30: i sindacalisti componenti di organi direttivi provinciali e nazionali delle associazioni hanno diritto a permessi retribuiti per esercitare le loro funzioni-

art 31: attribuisce ai lavoratori, chiamati a ricoprire particolari cariche sindacali nazionali o provinciali o altre funzioni pubbliche elettive, il diritto di essere collocati in aspettativa non retribuita per tutto il mandato-

art 32: riconosce ai lavoratori eletti alla carica di consiglieri comunale o provinciale, il diritto di astenersi dal servizio per il tempo necessario all'espletamento del mandato.

senza alcuna decurtazione della retribuzione6.I diritti sindacali nelle pubbliche amministrazionI diritti sindacali nel lavoro pubblico subiscono qualche modi ca e bisogna farriferimento all’accordo quadro del 1998- i dipendenti pubblici hanno diritto di partecipare, durante le ore di lavoro, adassemblee sindacali in luoghi idonei, concordati con l’amministrazione- per il diritto di af ssione, si prevede l’utilizzazione anche di sistemi informativi: la c.d.bacheca informatica- i dipendenti pubblici, che sono componenti degli organismi direttivi statuari delleproprie confederazioni ed organizzazioni sindacali, hanno diritto al distacco sindacalecon mantenimento della retribuzione per tutto il periodo del mandato- i permessi sindacali, retribuiti, possono essere usufruiti da: componenti delle RSU,dirigenti sindacali delle RSA, dirigenti sindacali che hanno titolo a partecipare allacontrattazione collettiva- i dirigenti sindacali che ricoprono delle cariche

All'interno degli organismi direttivistatuari e delle organizzazioni sindacali, possono fruire di aspettative sindacali non retribuite per tutta la durata del loro mandato e hanno diritto a permessi sindacali non retribuiti per la partecipazione a trattative sindacali o a congressi e convegni di natura sindacale.

Diritto del lavoro- il dipendente o il dirigente che riprende servizio al termine del distacco o dell'aspettativa sindacale può chiedere di essere trasferito in altra sede dove ha svolto l'attività sindacale o dove è stato domiciliato nell'ultimo anno.

I diritti di informazione e consultazione

Gli orientamenti comunitari tendono ad ampliare il ruolo partecipativo del sindacato in azienda, attraverso i diritti di informazione e consultazione delle rappresentanze sindacali.

La Carta di Nizza prevede:

  • il diritto dei lavoratori all'informazione e alla consultazione

Nell'ambito dell'impresa, il diritto di negoziazione e di azione collettiva è regolato dalla direttiva CE del 2002. Questa direttiva mira a promuovere il coinvolgimento dei lavoratori nella conduzione dell'impresa e a rafforzare la competitività dell'impresa stessa. Inoltre, sposta l'attenzione sull'evoluzione dell'azienda.

Il nostro ordinamento ha recepito tale direttiva, dando alla contrattazione collettiva la definizione delle modalità di informazione e consultazione.

La direttiva CE del 2009 prevede l'istituzione del comitato aziendale europeo e di una procedura per l'informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese o nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie, soprattutto alla luce della trasnazionalizzazione delle imprese.

Tale direttiva è stata recepita dall'Italia, che ha affidato la scelta dei componenti del CAE a 1/3 delle organizzazioni sindacali stipulanti il contratto.

collettivo nazionale e a 2/3 delleRSU dell’imprese Il CAE deve riguardare la struttura, l’occupazione, la situazione economica- nanziariae la probabile evoluzione dell’impresa comunitaria La direttiva CE del 2001 nell’ambito della Società europea. Tale disciplina prevede l’istituzione di un organo di rappresentanza, quale interlocutoredegli organi competenti della SE e gli organi di rappresentanza dei lavoratori La direttiva fornisce una speci ca de nizione di- consultazione: apertura di un dialogo e di uno scambio di opinioni tra l’organo dirappresentanza dei lavoratori e l’organo competente della SE- partecipazione: notevole in uenza dell’organo di rappresentanza dei lavoratori, infattiesso può: 1)eleggere alcuni dei membri dell’organo di vigilanza o di amministrazionedella società; 2)o raccomandare la scelta di alcuni o di tutti i membri dell’organo divigilanza o di amministrazione della società La necessità,

Da parte dell'Unione, di promuovere le relazioni sindacali partecipative all'interno dell'azienda nasce consapevolezza che ha il legislatore europeo per quanto riguarda l'impossibilità di individuare un modello omogeneo di coinvolgimento dei lavoratori nell'enorme spazio comunitario 18 di 29.

Tale circostanza permette di porre in collegamento l'ordinamento nazionale con quello comunitario, soprattutto attraverso l'art 46 Cost., che riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende.

Bisogna ricordare l'introduzione della prima parte del contratto collettivo nazionale per i dipendenti dell'industria metalmeccanica, che ha previsto l'istituzione di osservatori aziendali, che svolgono attività di analisi su specifiche tematiche, e osservatorio nazionale, che è il luogo di confronto tra le parti sulle.

Tendenze economiche dell'industria metalmeccanica

Per quanto riguarda la formazione professionale e la sicurezza sul lavoro, sono stati costituiti enti bilaterali, cioè enti privati costituiti liberamente dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro. Tali enti non solo hanno riconosciuto espresso riconoscimento legislativo, ma risultano essere anche una dimensione efficace e adeguata per consolidare una democrazia pluralista.

Vengono disciplinate anche le procedure di informazione e consultazione in relazione all'esercizio di poteri e prerogative manageriali in situazioni di crisi aziendale, al fine di assicurare un bilanciamento tra la libertà di iniziativa economica e i diritti del lavoro.

Si può dire, quindi, che la mancata attuazione dell'art. 46 Cost. non ha impedito la nascita di prassi autonome, caratterizzate dalla consapevolezza che l'impresa non è solo il luogo della libera iniziativa economica, ma ha anche una

dimensione sociale- interna, come complesso si relazioni umane tra i lavoratori- esterna, dato che incide sull'ambiente circostante. 8.Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Per quanto riguarda la sicurezza del lavoro, l'art 9 dello Statuto dei lavoratori riconosce ai lavoratori il diritto di controllare, tramite le relative rappresentanze, l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la salute. Poi, abbiamo la direttiva CEE del 1989 che si muove in questo senso, assicurando: - la partecipazione dei lavoratori all'attuazione delle misure di sicurezza - una preventiva attività di programmazione delle misure di sicurezza - un'azione di prevenzione del rischio. A tutela della sicurezza sul lavoro è stato introdotto il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il quale: - ha diritto di ricevere la formazione.

La funzione tradizionale del sindacato in azienda rimane quella contrattuale, cioè stipulare contratti la cui efficacia è limitata alla sola azienda; la contrattazione collettiva nazionale stabilisce ambiti, modalità e limiti della contrattazione aziendale.

Al riguardo bisogna sottolineare due aspetti: la specificità e la diversificazione delle funzioni. L'accordo interconfederale del 2011 vuole promuovere l'effettività e garantire una maggiore certezza alle scelte operate d'intesa fra aziende e rappresentanze sindacali. Il Testo Unico sulla rappresentanza sindacale riafferma la necessità per esercitare il suo ruolo- è titolare di specifici diritti di informazione e consultazione- promuove l'elaborazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
29 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fran_93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi del Sannio o del prof Santucci Rosario.