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Sono stati individuati nel primo caso e costruiti i 6 tipi di indici: lo status professionale
ad alta scolarizzazione (25,6%), lo status professionale elevato con bassa
scolarizzazione (7,3%), lo status professionale medio con bassa scolarizzazione
(15,2%), lo status professionale medio con elevata scolarizzazione (9,2%), lo status
professionale basso con elevata scolarizzazione (31,2%), lo status professionale basso
con bassa scolarizzazione (11,5%).
Incrociando l'indice di status socio-professionale con la caratterizzazione socio-
economica dei municipi, emerge che la scolarizzazione, quale componente di status, è
presente soprattutto nei municipi centrali e forti, mentre quella bassa su municipi
periferici e deboli. Per quanto riguarda la dimensione meso, l'attenzione si è
focalizzata sul capitale relazionale intrafamiliare, calcolato tenendo conto dello status
socio-professionale dei genitori. Attraverso le cluster analysis, abbiamo costruito due
tipi di clima intrafamiliare riscontrato nelle famiglie intervistate nella ricerca: quello
collaborativo democratico (60,6%) e quello non collaborativo democratico (39,4%)
all’interno del nucleo familiare. Sono soprattutto famiglie a bassa scolarizzazione che
sembrano confermare un ruolo di bonding, piuttosto che bridging, ovvero manifestano
una forte coesione interna tanto da mostrare spesso atteggiamenti di chiusura verso
l'esterno. Il terzo passaggio di questo l'iter, relativo alla dimensione micro, consiste in
un'analisi più accurata del corpus dei valori alla base degli stili educativi delle famiglie
intervistate per status, da cui emergono distinzioni più marcate tra i vari gruppi dei
genitori intervistati. Ad esempio, la generazione over 50, appartenente ad uno status
socio-professionale elevato, costituito prevalentemente da intellettuali, sembrerebbe
più orientata a uno stile educativo ispirato ai valori sociali per l'avvenire dei figli, in tal
senso i genitori intervistati considerano rilevanti in primis avere un lavoro e ideali in
cui credere, nonché relazioni sentimentali e amicizia soddisfacenti, rispetto degli altri e
impegno sociale. Secondo questa prospettiva, le famiglie gli entranti in questo stato
sembrano orientare figli verso un capitale sociale comunitario allargato, ovvero
proteso ad incentivare relazioni con la comunità o gruppi sociali più ampi della
famiglia, oppure un capitale sociale generalizzato, rivolta la diffusione di un
sentimento di fiducia per le istituzioni e la collettività. I genitori under 40, provenienti
prevalentemente da categorie professionali meno elevate, come ad esempio quelli
degli impiegati e dei tecnici, degli operai lavoratori non specializzati o disoccupati,
sembra che invece empatizzare di più valori di natura individualista, ovvero orientati
sul miglioramento del self e il potenziamento delle proprie capabilities, come ad
esempio l'onestà e l'autorealizzazione, che spesso si materializza con l’avere una
famiglia e dei figli, ma anche con il curare il proprio aspetto esteriore, avere un
comportamento anticonformista, farsi rispettare dagli altri, avere i contatti importanti,
raggiungere obiettivi, prestigio sociale e coltivare fede religiosa.
5.2.1 Stili educativi e comunicativi dei genitori
Il grado di scolarizzazione dei genitori genera differenze nell'approccio, con una bassa
scolarizzazione, le famiglie di status elevato adottano un approccio educativo
protezionistico e caratterizzato da regole comportamentali; ad un'altra scolarizzazione
invece le famiglie sembrano investire di più sullo spirito competitivo del figlio,
soddisfacendo le sue richieste, spronato alla competizione e monitorando forme di
riconoscimento esterno, istituzionale, dei traguardi ottenuti. Lo stile educativo
relazionale poi diventa un prerequisito delle classi di status inferiore, soprattutto se
ispirato a motivazioni di natura utilitaristica piuttosto che consumatori attivi. Le
famiglie di status elevato e con una scolarizzazione elevata sono più orientate al
controllo delle azioni dei propri figli quando navigano on-line. Il loro stile di mediazione
è dunque restrittivo e regolativo. In alcuni casi tuttavia, i genitori parlano spesso con i
figli di quello che fanno su internet, ma raramente sono seduti accanto a loro durante
la navigazione. La carenza di competenze digitali dei genitori dunque sembra indurre
questi ultimi ad assumere uno stile di controllo e censura rispetto alla condivisione e
alla discussione dei contenuti trovati on-line. Gli stessi genitori tuttavia non sembrano
possedere competenze per discriminare cosiddetti siti buoni da quelli cattivi, ma
forniscono spesso suggerimenti su come comportarci on-line con gli altri e come
navigare in modo sicuro. Per quanto riguarda poi il grado di permissività nell'uso dei
dispositivi digitali, e se risulta molto ridotto nelle famiglie di status medio elevato,
mentre le famiglie di status socioprofessionale basso hanno un atteggiamento più
permissivo, quasi considerassero digitale come uno strumento di riscatto sociale e
culturale per i loro figli.
5.2.2 Consumo digitale e culturale delle famiglie
Rispetto all'uso dei dispositivi digitali, ad un'altra qualifica professionale corrisponde
una frizione mediale diversificata che oscilla dalle tecnologie digitali ai media più
tradizionali, utilizzati soprattutto a scopo informativo, oppure per migliorare la qualità
della vita attraverso la gestione dei conti e l'acquisto dei beni su internet. Le attività
più comuni e condivise sono quelle di base legate all'accesso tecnologico, quale ad
esempio l'uso dei motori di ricerca e delle e-mail, mentre le attività meno frequenti
sono quelle che richiedono più attivismo e partecipazione, come ad esempio usare
blog o wiki, oppure esprimere opinioni e partecipare iniziative politiche e sociali che
comunque richiedono competenze più specialistiche. Il grado di consapevolezza del
web in queste famiglie è più alto soprattutto quando la scolarizzazione è più elevata.
Le famiglie intervistate appartenente uno status medio-alto sono sempre orientate
verso l'informazione, ma soprattutto usano i social network quali spazi di condivisione
e consultazione, mentre risultano poco partecipative e creative online. Infine, le
famiglie appartenenti uno status basso presentano una scarsa vivacità culturale con i
media digitali. I social network sono i servizi più utilizzati a scopo soprattutto di
intrattenimento, anche il livello di consapevolezza fruitiva è basso, si caricano video
immagini sul web anche di natura personale. La partecipazione politica e sociale è
completamente assente, così come la navigazione on-line per natura informativa e
culturale. Per quanto riguarda i comportamenti culturali fuori casa, le famiglie di stato
elevato svolgono molte attività, come il cinema, il teatro, la bici, le conferenze, ma
anche stare a casa a fare piccoli lavoretti.
5.2.3 La relazione tra competenze digitali dei preadolescenti e capitale sociale
familiare
Spostando il focus di attenzione dai genitori ai figli, il quadro generale sembra quello
di una generazione che gravità intorno alle dimensioni di accesso tecnologico e di
analisi critica ma solo rispetto ai media mobili utilizzati di più e per cui si sviluppano
conoscenze e abilità tacite. Questa generazione sembra ancora lontana dalla
dimensione della produzione creativa con il digitale, dalla maturazione di alcune forme
di consapevolezza comportamentale ed allo sviluppo di un comportamento valutativo
autonomo rispetto ai contenuti e al sistema produttivo e frigo dei media digitali. I figli
provenienti dei municipi centrati e forti di Roma, le cui famiglie hanno uno statuto
socio-professionale medio-alto, hanno competenze digitali elevate e rientrano
prevalentemente nel cluster dei critici estetici, mentre quelli provenienti dai municipi
periferici e deboli, le cui famiglie hanno stato medio-basso, presentano competenze
digitali basse e appartengono a quella dei tecnologi taciti. Nello specifico, i figli delle
famiglie di periferia con uno status socio-professionale basso presentano una
competenza critica di base. Aumentando la scolarizzazione, a parità di status e,
aumentano anche le loro abilità critiche di base. Ad uno stato più elevato e spostando
l'attenzione sulle famiglie del centro di Roma, le competenze critiche diventano più
complesse, e se ad esempio non riguardano più solo il linguaggio dell'interfaccia
digitale, ma anche la capacità del sito di costruire relazioni comunicative con i suoi
utenti punto sulla ad un livello elevato infine la competenza critica diventa più
sofisticata. La partecipazione politica on-line non fa parte delle abitudini culturali dei
preadolescenti intervistati.
5.3 Tipi di famiglie e capitale sociale
In conclusione, sintetizzando i risultati emersi dall'indagine sul capitale sociale
familiare dei preadolescenti coinvolti nella ricerca, sono stati individuati e costruiti i
quattro tipi di famiglie con specifici profili di capitale sociale.
Le famiglie forti multimediali e orientate all'informazione, ma con uno stile
educativo mediale regolativo restrittivo. Si tratta di famiglie del centro urbano di
Roma, con uno stato socioprofessionale elevato assoluto, costituito
prevalentemente da dirigenti e funzionari, intellettuali con un'elevata
scolarizzazione. Dal punto di vista educativo, questo tipo di famiglie predilige in
orientamento competitivo premiale, regolativo restrittivo e poco permissivo
rispetto all'uso dei mezzi di comunicazione dei loro fisici. Nella prospettiva
micro, tali famiglie sono orientate ai valori sociali, in quanto considerano
importante avere relazioni sentimentali di amicizia, essere tolleranti e rispettare
gli altri.
Le famiglie forti multimediali orientate all'intrattenimento social, con uno stile
educativo mediale protezionistico. Si tratta di famiglie sempre del centro urbano
con uno strato socio-professionale elevato relativo, ovvero costituito
prevalentemente da dirigenti funzionari e intellettuali con una bassa
scolarizzazione. Per punto di vista educativo, la prospettiva micro,
l'atteggiamento è prevalentemente protezionistico, nonostante l'apertura
sociale, anche rispetto all'uso dei media digitali dei propri figli, enfatizzando un
basso grado di permissività fruitiva. I media privilegiati sono social e le attività
digitali preferiti riguardano il gioco on-line e l’uploading.
Le famiglie orientate all'informazione social e con uno stile educativo relazionale
individualista ma con i media. Si tratta di famiglie di status socio-professionale
medio, costituito prevalentemente da impiegati e tecnici. Lo stile educativo di
queste famiglie infatti è generalmente relazionale e accondiscendente,