Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 22
Riassunto 'esame di sociologia, prof. Di Meglio, libro consigliato Saperi Sociali, Ricerca Sociale, Lentini Pag. 1 Riassunto 'esame di sociologia, prof. Di Meglio, libro consigliato Saperi Sociali, Ricerca Sociale, Lentini Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto 'esame di sociologia, prof. Di Meglio, libro consigliato Saperi Sociali, Ricerca Sociale, Lentini Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto 'esame di sociologia, prof. Di Meglio, libro consigliato Saperi Sociali, Ricerca Sociale, Lentini Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto 'esame di sociologia, prof. Di Meglio, libro consigliato Saperi Sociali, Ricerca Sociale, Lentini Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto 'esame di sociologia, prof. Di Meglio, libro consigliato Saperi Sociali, Ricerca Sociale, Lentini Pag. 21
1 su 22
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

/FRIEDRICH LIST – I LIMITI DEL LIBERO SCAMBIO/

Friedrich List fu un attivo esponente del movimento per l’unione doganale tedesca che

svolse una fondamentale funzione di critica nei confronti del paradigma divenuto modo di

rappresentazione mondiale, basato sulla visione di Adam Smith.

(Infatti, la visione smithiana veniva spesso criticata come “ideologia britannica” dalle borghesie

locali di quei Paesi ancora svantaggiati)

Contesto storico: Germania del XIX secolo.

Germania (=insieme degli Stati e delle entità politiche di lingua tedesca esclusa l’Austria)

- inizio 1800: società prevalentemente agricola, basata sulla supremazia degli Junker

(=aristocrazia terriera) e sulla servitù della gleba.

- dopo il 1810: gli Junker, approfittando della più libera circolazione di manodopera e della

trasformazione capitalistica dell’agricoltura, accrebbero le loro proprietà e sfruttarono

senza limiti la forza lavoro (avvio della “via prussiana al capitalismo”)

- anni ‘30: anni in cui il movimento per l’unione doganale (Zollverein) diede una prima

spinta al dibattito sull’unificazione inizio di una vera e propria industrializzazione

- anni ‘60: abolizione delle gilde e affermazione della libertà di commercio definitivo

compimento dell’industrializzazione

(questa crescita graduale è stata frutto di un impegno convergente da parte delle varie componenti

della “nazione tedesca” nella creazione di un’area economica competitiva che porterà alla

formazione di un potente stato capace di tenere testa sia a Francia che a Gran Bretagna)

A livello culturale, dopo la Rivoluzione Francese e l’invasione napoleonica, nei paesi di lingua

tedesca vi fu un “risveglio” che accese gli ambiti della filosofia e della storiografia, con Kant,

Fichte, Schelling ed Hegel, entrando in sintonia con il pensiero inglese e francese.

Infatti, la geocultura del sistema-mondo deriva dalla convergenza di 3 culture nazionali della

rappresentazione (britannica, francese e tedesca), ma deve la sua sistematizzazione soprattutto

al contributo della Germania.

A causa di una serie di vicissitudini politiche, List è costretto a emigrare negli USA dove:

• svolge funzioni di imprenditore, costruttore di ferrovie, giornalista, esperto di economia

economica e di console a Lipsia;

• trae un forte stimolo dallo sviluppo economico americano per impostare

correttamente il problema dello sviluppo tedesco;

• svolge una serie di eventi su commissione a sostegno di una politica di protezione delle

imprese e delle industrie, finendo per criticare l’intero paradigma del libero scambio.

Ritorno in Europa ruolo di primo piano nel sostegno dell’ integrazione economica della

Germania

“Il sistema nazionale di economia politica” (opera più importante)

[riformulazione della storia economica europea attraverso l’analisi dei suoi protagonisti sia di

successo che di relativo ritardo] capitalisti = protagonisti del nuovo modo di pensare il mondo

Critica ad Adam Smith:

List definisce polemicamente il paradigma smithiano come “cosmopolitico” (non tiene conto

delle specificità nazionali dello sviluppo), quindi: Libero scambio Dannoso per i Paesi

Utile per lo sviluppo semiperiferici o

Paesi centrali o egemoni periferici

Questi Paesi che hanno bisogno di una fase intermedia,

durante lo sviluppo competitivo delle loro attività economiche

dovranno servirsi della “protezione”.

Per la Germania, prima fase dello sviluppo paradigma dell’economia politica nazionale

[prima del commercio estero – importante solo per i Paesi

centrali – bisogna occuparsi di sostenere un armonico

sviluppo di agricoltura, industria e commercio

all’interno del Paese, perché è questa la condizione

per renderlo competitivo sui mercati mondiali]

Quindi, secondo List, il libero commercio e la creazione di un mercato internazionale sono

solo proiezioni organizzative premature, forze “realizzabili fra secoli”, in quanto nella

condizione mondiale a lui contemporanea non porterebbero a una “repubblica universale”, bensì

alla “soggezione universale delle nazioni meno progredite alla supremazia della potenza

preponderante”.

Divisione mondiale del lavoro

(determinata dalle egemonie di Olanda e Gran Bretagna)

Zone calde

Zone temperate [esportatrici di materie

[produttrici ed esportatrici prime]

di prodotti manufatti]

Tale divisione non è una selezione naturale di tipo razziale, ma un’inevitabile conseguenza dovuta a

determinanti ambientali e geopolitiche.

(List è infatti convinto che le distinzioni di razza non abbiano alcuna rilevanza

economica e che si debba favorire l’incrocio tra le diverse popolazioni del mondo.)

-

Teoria delle forze produttive

• Esse si creano e si muovono in contesti nazionali definiscono la natura di uno Stato;

• Il loro sviluppo deve coincidere con lo sviluppo delle istituzioni politiche liberali;

• Scopo di ogni politica di sviluppo = favorire lo sviluppo di tutti i settori

(infatti, una nazione è “completa” solo se ha sviluppato armonicamente tutte le sue forze

produttive, comprese quelle “intellettuali”, considerate strategiche)

• vera ricchezza = ricchezza prodotta (e non quella accumulata)

List è inoltre uno dei primi a indicare come fattore determinante dell’espansione dei mercati lo

sviluppo dei trasporti e delle comunicazioni.

-

scopo della società industriale = universalismo concreto

La politica deve rendere le nazioni simili

tra loro, perfezionando le forze produttive,

Sulla linea di questo discorso, List prevede un la cultura e il regime politico

programma di imperialismo esteso a tutti i Paesi

centrali del sistema, in quanto essi devono aiutare i

Paesi periferici a integrarsi attraverso

l’immigrazione, l’introduzione della religione

cristiana, della cultura europea ecc.

List aveva inoltre previsto il ruolo degli Stati Uniti come forza egemone successore della

Gran Bretagna.

-

Un altro importante contributo di List è stata la ripresa dello studio dello sviluppo

organizzativo in termini di stadi dello sviluppo economico dei popoli:

→ → →

stadio selvaggio pastorizio agricolo agricolo+manifatturiero

agricolo-industriale-commerciale

Ha così costruito una solida base per l’analisi comparata dei divari socio-economici e culturali su

scala mondiale.

Quella di List è stata una proposta di economia politica concreta, e per questo il suo lavoro è stato

variamente sottovalutato per una serie di ragioni, come il suo legame alla borghesia tedesca, il

ritardo rispetto alla necessità di una critica dal punto di vista del proletariato, l’incapacità di

comprendere i meriti dell’economia politica “classica”.

Tuttavia, oggi il suo approccio è considerato come uno dei più lucidi precorrimenti delle future

teorie della mondializzazione.

//

/HERBERT SPENCER – CENNI ALL’EVOLUZIONISMO NELLE

SCIENZE SOCIALI/

Herbert Spencer era un ingegnere inglese ultraliberista, collaboratore dell’Economist.

Negli stessi anni, Charles Darwin formulava la sua teoria dell’evoluzione, naturalizzando il

passato dell’umanità

Ispirato dalla sua teoria, Spencer delinea un modello evoluzionista (“darwinismo sociale”), per

cui il mutamento sociale è segnato dalla lotta per la sopravvivenza,

dalla selezione naturale, in cui prevale la legge del più forte.

Tuttavia, Stephen Jay Gould ha pubblicato molti libri in cui sottolineava come nella visione

reale darwiniana non vi fosse alcuna logica di progresso, poiché caratterizzata da

variazioni casuali. Tuttavia, era l’epoca del positivismo ed era molto semplice che le sue parole

fossero interpretate male.

Così come Marx non era marxista e Smith non era smithiano, allo stesso modo Darwin non era

un darwinista.

Spencer credeva che tra società e organismo umano vi fosse una forte analogia.

Infatti, così come il nostro organismo, la società si è evoluta dal semplice al complesso,

dall’indefinito al definito, attraverso un processo di differenziazione.

Teoria dell’evoluzione sociale legge “monista” (coinvolge ogni cosa: la terra, l’industria, il

governo, l’arte, la scienza ecc.)

Nella sfera psicologica, essa si manifesta attraverso la trasmissione ereditaria di orientamenti

mentali “intelligenza della specie”

Il progresso sciale procede lentamente e per questo non va forzato con interventi riformisti. Lo

Stato non deve occuparsi di nulla.

Ammesso che la geocultura del sistema-mondo sia quella liberal-marxista, e dunque basata sulla

ricerca del compromesso tra imprenditori e lavoratori, il pensiero di Spencer si pone come

“paradigma di resistenza” alla formazione di tale geocultura.

//

/IL SISTEMA DELLE MACCHINE, LA FABBRICA E L’INDAGINE

SOCIALE/ →

Avvento delle macchine e della grande industria –---- nuovo tema di studio =

divisione tecnica del lavoro

(o modo materiale di produzione)

vera e propria scienza basata sull’analisi dell’attività di produzione industriale

Così, nasce un “modo industriale” di vedere e costruire il mondo, una nuova “cultura

industriale” .

Charles Babbage ed Andrew Ure, nella prima metà del 1800, rappresentano gli esponenti più

importanti di questo movimento intellettuale concentrato sulla fabbrica e sul sistema di

fabbrica come nuovi centri delle relazioni umane.

Charles Babbage:

(ingegnere e matematico)

◦ è considerato uno dei più grandi precursori dell’organizzazione scientifica del lavoro;

◦ sviluppa un’analisi della fabbrica come luogo specifico dell’applicazione della

“scienza della produzione”;

◦ nesso industria-scienza riforma sociale:

(eleva il contenuto tecnico del sapere operaio e

coinvolge i lavoratori nel profitto d’impresa);

◦ nonostante la consapevolezza di come la divisione tecnica del lavoro sia cambiata, nella

sua analisi persiste ancora l’idea che il processo lavorativo debba adattarsi alle capacità

operaie.

Andrew Ure :

fase delle macchine automatiche = forma di produzione dominante

fabbrica = “vasto automa composto da molti organi meccanici e intellettuali che agiscono senza

interruzione per produrre un medesimo oggetto e stando subordinati ad una forza

motrice che si muove da sé”.

Principio del sistema automatico sostitui

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
22 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher hickou1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Di Meglio Mauro.