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STESSO DIFFERENTE
STESSO Riposizionare l’immagine Riposizionare il prodotto
target DIFFERENTE Riposizionare l’intangibile Riposizionare il tangibile
e l’intangibile
riposizionare l’immagine
L’impresa mantiene sia lo stesso prodotto/servizio che target ma cambia l’immagine
del prodotto
riposizionare prodotto/servizio
L’impresa modifica il prodotto/servizio per renderlo più adeguato alle esigenze del
target. Agisce su tutti gli elementi del marketing mix.
riposizionare l’intangibile
L’impresa mantiene lo stesso prodotto/servizio, ma cambia il target individuando un
differente segmento di mercato. Le ricerche di mercato possono rivelare l’esistenza di
una domanda potenziale in un segmento di mercato diverso da quello a suo tempo
individuato e possono rivelare che tali esigenze possono essere soddisfatte con il
prodotto di cui l’impresa già dispone.
riposizionare sia il tangibile che l’intangibile
L’impresa cambia sia il prodotto/servizio sia il target. Ne consegue che il
riposizionamento avviene sia attraverso una nuova immagine sia attraverso nuove
prestazioni.
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Prodotto
Prodotto Ciò che è offerto sul mercato e può rispondere alle esigenze di un compratore, si
tratta di un complesso di attributi e di attese che vengono considerate dal compratore al
momento della decisione di acquisto.
Es. acquistando un profumo non si acquista solamente una formula chimica, ma acquisto
bellezza, accettazione sociale etc.
Il prodotto può essere definito sulla base di 3 aree concentriche.
1) Benefici che l’acquirente ottiene con l’acquisto e dagli attributi del prodotto quali
design, materiali, qualità e sicurezza (es. lavatrice compro design, qualità, materiali e
il beneficio di ottenere la biancheria lavata a casa e spendendo poco).
2) Servizi forniti dal venditore, quali assistenze garanzie, istruzioni, tempi e modalità di
consegna (es. compro lavatrice e ricevo la garanzia o una dilazione di pagamento).
3) Elementi che il produttore o il distributore può fornire al compratore allo scopo di
aumentare i benefici o l’attrattività di quanto vende (es. software per gestione scorte
di cosmetici a parrucchiere)
Più i prodotti sono standardizzati più la concorrenza si sporta verso i servizi offerti ai clienti.
Per quanto riguarda le aspettative del cliente il prodotto può essere:
1) Basic product offre i benefici essenziali di un prodotto (es. camera hotel con
bagno)
2) Expected product consiste in una serie di attributi supplementari che il consumatore
si aspetta quando acquista (es. camera con wifi)
3) Augmented product supera le aspettative del cliente, rendendogli il prodotto una
piacevole sorpresa
4) Potential product raccoglie tutte le possibili augmentation e trasformazioni del
prodotto
Principali attributi di un prodotto
1) design: attributo di carattere estetico che le aziende studiano per migliorare
l’efficienza della produzione e per rendere il prodotto più facilmente utilizzabile e più
sicuro per il consumatore
2) materiali: la scelta di questi è fondamentale per alcuni prodotti; chi acquista un abito
valuta attentamente i tessuti, gli accessori ecc. Dai materiali dipendono efficienza e
durata.
3) qualità: rappresenta la capacità di dare le prestazioni attese e l’estensione nel tempo
di queste, molti consumatori sono disposti a pagare di più per avere una qualità più
alta, quindi l’azienda può adottare un premium price o a parità di prezzo mantenere
a lungo la fedeltà dei clienti.
4) sicurezza: è trascurabile per alcuni prodotti (es. giornali)e fondamentale per altri
(elettrodomestici).
5) varietà: ogni compratore ha le proprie esigenze, spesso preferisce un prodotto ad un
altro se può sceglierne alcune caratteristiche quali : colore, formato, accessori.
Tuttavia questa personalizzazione alza i costi di produzione.
6) servizi ai clienti: si tratta di tempestività della consegna, garanzia, assitenza post-
vendita, concessione di credito. Quando i prodotti sono standardizzati la
competizione si sposta su questa strategia che, tra l’altro, aumenta la fedeltà del
cliente alla marca.
Classificazione dei prodotti e dei servizi
1) beni di consumo
- durevoli e non durevoli
- voluttuari e di prima necessità
- largo consumo, qualità e prezzo elevati
2) beni industriali
3) servizi
1) beni di consumo
Beni non durevoli: esauriscono l’utilità per il compratore con una sola prestazione (es.
bibita).
Beni durevoli: quelli che il compratore acquista con l’attesa di ottenere una
prestazione distribuita lungo un certo periodo di tempo.
Beni di largo consumo: prodotti che il compratore acquista frequentemente e di cui
conosce le caratteristiche. Hanno prezzi unitari bassi e fortemente standardizzati. Il
consumatore sa che non bisogna dedicare molto tempo ad un confronto fra i
prodotti perché le differenze di prezzo sono modeste e le differenze di qualità
difficilmente individuabili.
Beni di acquisto ponderato: sono prodotti per i quali il compratore in genere vuole
fare un confronto circa la qualità, il prezzo e altri attributi prima di decidere per
l’acquisto. Hanno prezzi elevati e sono differenziati.
Beni speciali: il compratore conosce il prodotto e la marca che vuole comprare, ed è
disposto a dedicare tempo e a spendere più denaro per trovare esattamente quello
che cerca. Il consumatore li considera unici e raramente accetta sostituti (es. ferrari)
2) beni industriali
Sono prodotti o servizi venduti a imprese industriali e commerciali e ad altre organizzazioni
che li utilizzano per produrre a loro volta altri beni o servizi oppure rivenderli.
Un bene strumentale può consistere in:
materia prima: bene destinato a essere trasformato e a fare quindi parte del prodotto
componente: entra anche esso a fare parte del prodotto ma ha già subito un primo
processo di lavorazione
attrezzature e macchinari: hanno un prezzo più elevato e servono per produrre altri
beni
costruzioni: edifici destinati alla produzione industriale
materiali di fornitura: beni accessori (es. cancelleria in ufficio)
3) servizi
Il servizio rappresenta un’attività o un beneficio intangibile, è un’azione non un oggetto.
È la prestazione derivante da un’attività o dalla disponibilità temporanea di un prodotto
destinate a soddisfare un’esigenza dei compratori (es. consulenza o noleggio).
Possono essere classificata per mercato di destinazione, intensità degli investimenti richiesti e
luogo di prestazione.
Fasi del ciclo di vita di un prodotto
1) introduzione
Questa fase inizia quando il prodotto è messo in distribuzione.
Il prodotto non è conosciuto e quindi può passare anche molto tempo prima che la
domanda cominci a crescere. L’impresa stimola la domanda primaria, ovvero mira a
convincere i compratori circa i benefici che possono ottenere dall’acquisto del prodotto
senza preoccuparsi di attirare le vendite sulla propria marca. I prezzi sono solitamente molto
alti, come i costi di distribuzione e di promozione e poiché le vendite sono basse solitamente
ne deriva che l’impresa sia in perdita in questa prima fase.
2) sviluppo
È la fase in cui la conoscenza del prodotto si diffonde tra compratori. Nuove imprese
entrano nel mercato attratte dalla domanda in espansione. I prezzi restano alti poiché la
domanda è ampia. In questa fase del ciclo le imprese prendono varie decisioni sul
marketing mix, entrano in nuovi settori cercando nuovi compratori per vecchi prodotti
oppure modificano i prodotti per adeguarli alle nuove esigenze dei mercati e cambiano il
messaggio pubblicitario per differenziare l’immagine del prodotto rispetto a quello della
concorrenza.
3) turbolenza
La concorrenza comincia a farsi sentire, molte imprese lasciano il mercato ed i profitti si
abbassano poiché i prezzi sono spinti verso il basso. La domanda diventa selettiva e
aumenta il numero degli intermediari. I margini di vendita cominciano a ridursi.
4) maturità
La domanda rallenta e la competizione diventa sempre più intensa.
L’impresa deve difendere la propria quota di mercato e deve cercare il modo di evitare
che i compratori passino alla concorrenza, aumentano così le spese di promozione e di
pubblicità. Quest’ultima deve essere particolarmente creativa poiché le differenze tra i
prodotti sono ora modeste. Aumentano inoltre le spese di ricerca e sviluppo per migliorare i
prodotti. I concorrenti più deboli sono spinti fuori dal mercato.
5) declino
Le vendite cominciano a diminuire per una serie di ragioni: innovazione tecnologica,
cambiamento dei gusti dei consumatori, nuovi prodotti. In questa fase l’impresa non investe
più, ed in genere torna ad essere in perdita poiché i costi superano i ricavi.
I prodotti devono subire frequenti ritocchi dei prezzi, di conseguenza i costi unitari salgono.
Marca
Per marca si intende un nome, una parola, un simbolo o una combinazione di essi, aventi lo
scopo di individuare un prodotto o un servizio di un venditore e di renderli differenti da quelli
dei concorrenti.
Vantaggi della marca per il venditore, compratore e distributori
L’uso della marca presenta vantaggi sia per i venditori che per i compratori
Per i venditori
1) Differenzia il prodotto: quando sul mercato sono presenti molti offerenti di prodotti
simili, il marchio attira i clienti poiché essi sanno che se vogliono un prodotto con
determinate caratteristiche possono trovarle sotto una certa marca.
2) Promozione: la marca è indispensabile ai fini di una campagna pubblicitaria e per la
promozione in generale poiché consente di identificare il prodotto.
3) Controllo canali di distribuzione: se il compratore richiede una marca al punto
vendita, il venditore ha il compito di fornirgliela. Se l’impresa di produzione riesce ad
affermare una marca riduce il potere degli intermediari.
4) Estensione della gamma: se l’impresa ottiene successo con una marca, può
facilmente estenderlo anche ad altri prodotti.
Per il compratore
1) Identifica il prodotto: nel caso di primo acquisto la marca serve a identificare il
prodotto cercato. Analogamente, se il cliente lo ha già sperimentato consente di
identificarlo rapidamente senza nuovi confronti e ispezioni.
2) Qualità: la marca è garanzia di quali