vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Incendi: se pianificati e di proporzioni limitate possono essere rigeneratori ecologici, e migliorare l’habitat.
Quando è dovuto a disattenzione ed incoscienza possono provocare dissesto idrogeologico e
desertificazione.
Sovrappopolazione e rischi:
Nel 3% delle terre emerse vive un miliardo di persone, facendo aumentare il rischio di disastri naturali,
sismici, vulcanici, idrogeologici o climatici. Aumentano anche le migrazioni per prendere in considerazione
aree un tempo inadatte alla vita.
800 milioni di persone vivono sotto la soglia della denutrizione, 1,2 miliardi sono malnutrite.
Eccesso di carne:
Eccesso di carne può produrre malattie cardiovascolari, diabete e tumori.
Quando 3 milioni di danesi furono costretti a mangiare patate e orzo a causa dell’embargo (1917), la
mortalità calò del 35%.
Per quanto riguarda l’ambiente richiede pascoli sempre più ampi, sottratti a foreste tropicali e pluviali,
utilizzabili solo 5-6 anni per poi smettere di essere fertili.
Per ottenere 1 kg di carne ce ne vogliono almeno 9 di mangimi (frumento, farro…).
L’acqua:
Riassunto esame di Geografia BC, prof. Pappalardo, testo consigliato Uomo e Natura di Tozzi.
La domanda aumenta, ma la quantità sulla terra non può aumentare, rimane la stessa.
Ogni anno muoiono 2 milioni di persone a causa di acque contaminate e le specie acquatiche son diminuite
drasticamente.
La produzione di alimentari richiede moltissima acqua (2000-5000 litri al giorno a persona), ma essa non è
presente in modo omogeneo sul pianeta.
Oltre un miliardo non ha accesso all’acqua potabile.
Gli ambienti d’acqua dolce sono meno dell’1% della superficie terrestre.
Energia dell’acqua:
Le dighe creano energia elettrica, garantiscono riserve d’acqua e salvaguardano dalle piene.
Però sconvolgono i regimi e le portate, compromettono l’assetto idrogeologico, annegano siti archeologici,
riducono la biodiversità, costringono l’uomo alle migrazioni.
La più antica è la diga di Assuan, e più famosa.
Ci sono 3 grandi diche dello Yangtze in Cina, come sbarramento più grande al mondo.
Le risorse del nostro pianeta:
Risorsa: quantità totale di una materia presente sulla Terra.
Riserva: frazione effettivamente sfruttabile di quel quantitativo totale.
Le materie prime più rilevanti per l’industria sono: petrolio, carbone, minerali, composti utili.
Vie alternative del passato:
Diga dell’Alpe Gera: a Sondrio, per tempo la più alta al mondo. Ha originato un bacino artificiale che fa
parte di un sistema idroelettrico con 3 canali e 2 serbatoi. Produce energia elettrica.
L’acqua è la vera protagonista in Italia del boom degli anni ’60.
L’energia idroelettrica è rinnovabile, non inquinante, necessita di un corso d’acqua, occorre un luogo che
permetta lo sbarramento con una diga e un dislivello per ottenere energia cinetica.
Diga di Assuan: inizi del Novecento in Egitto. Per allargare le terre coltivabili si costruisce una diga (alta diga)
con un grande lago artificiale (Lago di Nasser). Per costruire il lago vengono persi per sempre alcuni siti
archeologici, mentre altri 14 vengono smontati e ricostruiti altrove, accelerando il processo di erosione e
vengono anche fatti migrare tantissimi villaggi, oltre a cancellare intere piantagioni di palma.
Il Lago ospita uccelli, pesce persico e gli ultimi coccodrilli del Nilo. È destinato però, a causa del clima, a
trasformarsi in palude e asciugarsi, con un aumento dell’umidità.
Diga di Presenzano: Caserta. Energia elettrica viene ricavata senza dighe e sbarramenti artificiali.
Di giorno le acque del bacino in alto precipitano in quello basso azionando delle turbine, di notte quando la
domanda energetica è inferiore, l’acqua tramite le pompe è riportata in alto.
Energia delle maree: il flusso e riflusso genera molta energia (maree, correnti), ma le turbine on sono
adatte per come sono concepite oggi.
Le biomasse:
Riassunto esame di Geografia BC, prof. Pappalardo, testo consigliato Uomo e Natura di Tozzi.
Biomasse: sostanze di matrice organica non fossile, quindi anche residui della depurazione delle acque
(fanghi) e liquami animali/umani. È sempre un accumulo di energia solare, tramite la quale la CO2 è
convertita in materia cellulare.
Legno: combustibile più antico del mondo, che potrebbe essere una risorsa pulita per il futuro. Invece di
utilizzare la legna di boschi abbattuti sarà possibile abbattere piantagioni apposite (impianti a biomassa)
per produrre energie. Sarebbe possibile sfruttare anche gli scarti di falegnameria, un tempo gettati
(cortecce, segatura, scaglie, tondelli…).
Le biomasse vergini sono invece quelle prive di colle, plastiche e corpi artificiali/estranei.
Ci sono stati che dipendono quasi esclusivamente dalle biomasse (Nepal, Etiopia, Somalia).
In Italia 20 milioni di tonnellate di legno è destinato a usi energetici, coprendo il 35% delle energie
rinnovabili (2,5% del totale).
L’impiego di biomasse legnose permetterebbe una riduzione delle emissioni di CO2.
Biomasse umide: possono produrre energia rinnovabile, con un processo di fermentazione anaerobico in
appositi digestori.
Combustibili fossili:
Carbone:
Alla fine del ciclo vitale delle piante i resti vegetali si accumulano nell’acqua per poi essere seppelliti da
sedimenti (sabbie, argille), ma deve avvenire in modo rapido. I resti scendono in profondità in modo tale da
permettere il processo di carbonificazione.
Quando la torba si arricchisce in carbonio e perde altri elementi si arriva alla lignite per poi arrivare
all’antracite (carbone più raro e pregiato). Questo processo se spinto all’estremo permette di ottenere la
grafite (carbonio puro cristallizzato).
Svantaggi:
-le miniere “a cielo aperto” che alterano il territorio e compromettono la qualità dell’aria.
-Le ceneri, che provocano problemi di smaltimento.
-Grandi emissioni di CO2.
-Provoca piogge acide.
-Formazione di anidride solforosa durante il processo.
L’Italia ha una presenza di carbone poco elevata, inferiore ad altri paesi e alla media europea.
Petrolio:
Non si conoscono le quantità effettive di petrolio rimanente sulla Terra, si prevede possa durare ancora 40
anni, ma potrebbe non essere una previsione veritiera anche perché prevede una produzione e un
consumo costanti, senza neanche contare che l’ultimo barile è più difficile da estrarre del primo.
L’80% del petrolio prodotto proviene da giacimenti scoperti negli anni Settanta e già largamente sfruttati.
Guerre: per molti la guerra contro Saddam Hussein è anche a causa del petrolio, infatti la minaccia peggiore
per gli USA è l’interruzione dell’approvvigionamento energetico.
In Italia sono presenti pochi giacimenti, ma in Lucania è presente il più grande giacimento mai scoperto in
Europa continentale, ma con costi maggiori rispetto al Medio Oriente.
Idrati di gas naturale:
Riassunto esame di Geografia BC, prof. Pappalardo, testo consigliato Uomo e Natura di Tozzi.
Gas idrati: composti solidi di acqua e metano che si trovano nei fondali oceanici, oppure su regioni
subpolari in presenza di permafrost. Portandoli a temperatura più alta si ottengono acqua e gas naturale.
Sono sensibili al calore, quindi l’aumento della temperatura degli oceani ne sta provocando la dissipazione
spontanea.
Liberando metano (molto più imponente della CO2 come gas serra), si amplifica il fenomeno del
riscaldamento globale.
Gas naturale:
Generalmente è costituito al 95% da metano, ha diverse caratteristiche a seconda della provenienza.
Può essere usato dalle industrie chimiche per produrre materie plastiche, o usato per produrre energia
elettrica e l’autotrazione (macchine a metano), riscaldare case. Costa meno di benzina e gasolio.
È possibile anche estrarne idrogeno, emette molta meno CO2, ma non risolve i problemi di riscaldamento
atmosferico. È un’energia di transizione.
Le riserve possono durare ancora 70 anni.
Impianti di ri-gassificazione: macchinari che riportano il metano allo stato gassoso, se era stato liquefatto.
Metanodotti: il metano percorre i tubi sotterranei e sottomarini, ma con lentezza.
Uranio:
È un combustibile nucleare, adatto a far funzionale le centrali nucleari. Le sue riserve sono soprattutto in
Canada e Australia con un’autonomia di 1000 anni.
Solo 1/10 del minerale viene convertito in combustibile. Ci sono 3 isotopi (varietà): 234, 235, 238.
L’Italia non ha riserve di uranio, e le riserve attuali possono garantire il funzionamento ancora per 50 anni.
Incidenti:
-1999, centrale di Tokaimura-Tokyo. L’uranio è stato messo a contatto con i reagenti, e il pericolo di
collasso è stato evitato grazie a pompieri e volontari, mentre la città veniva evacuata.
-1979, Three Mile Island. Fusione parziale del nocciolo.
-1986, Chernobyl. Peggiore mai capitato, a causa di errori umani. 700.000 ettari di foreste colpiti, numero
di vittime tuttora incerto.
-2011, Fukushima. Disastro paragonato per gravità a quello di Chernobyl.
Le scorie radioattive in genere vengono preservate in depositi di salgemma e argilla (isolanti), ma non è
ancora stata trovata una soluzione sicura per collocarle.
Solo l’Austria e l’Italia nel mondo hanno rinunciato del tutto e subito all’energia nucleare.
Energia eolica:
È la più matura delle fonti rinnovabili, cresce del 30% ogni anno ed è perfettamente pulita, ma le condizioni
adatte non sono garantite ovunque.
Il vento deve superare i 3-5 m/s ma non i 20-25 m/s, e non sono sempre intensi e costanti
Oggi in Italia è presente soprattutto in Campania, Puglia, Abruzzo, Molise.
Tra gli stati del mondo il più incline a questa energia è la Danimarca.
Problemi: rischio per il paesaggio, scarso contributo alla riduzione di emissioni inquinanti, sproporzione
rispetto alle altre rinnovabili, inquinamento acustico e pericolo per gli uccelli migratori e rapaci.
Riassunto esame di Geografia BC, prof. Pappalardo, testo consigliato Uomo e Natura di Tozzi.
USA: uccisione del 38% delle aquile reali, una soluzione sarebbero degli spaventapasseri acustici della giusta
frequenza.
Una soluzione sarebbe costruirli lontano da parchi naturali, aree culturali e monumentali.
Parchi eolici: serve individuare un territorio alto, senza vincoli e con un elettrodotto nelle vicinanze, unito a
due anni di studio sul regime dei venti.
Il mare sarebbe il luogo più adatto, ma ci sono problemi di corrosione, d’impatto ambientale, difficoltà di
manutenzione, frequenza di fulmini, messa in opera.
Di positivo c’è che il vento è inesauribile e non inquinante, si possono costruire mini impianti che soddisfino
zo