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BUONE COSTITUZIONI:

  • Limite a chi detiene il potere
  • Regole
  • Cittadini autorizzati a trarre il loro tornaconto ma rispettando le regole

N.B. Italia e Germania, pur avendo un'impronta liberale, nel corso del '900 diventano dittature e dimostrano che le buone regole non bastano.

Impegno civico

Il diritto di cittadinanza in una comunità civica si acquisisce partecipando attivamente alla vita comune. Ai cittadini di una comunità civica non viene richiesto di essere altruisti ma essi perseguitono ciò che Tocqueville definì l'interesse personale propriamente inteso = interesse personale valutato nel contesto di un più globale interesse pubblico.

Si ha un esempio di assenza di virtù civili nel familismo amorale che Banfield ha descritto come l'ethos prevalente a Montegrano (città vicino Pietrapertosa).

La partecipazione alla comunità civica richiede un senso civico che deve essere volto agli interessi della

comunità mettere parzialmente da parte gli interessi privati e contemperare l'interesse individuale con il bene pubblico, avere questa consapevolezza e comportarsi in modo giusto. Eguaglianza politica Rapporto società-politica = rapporto clientelare mancano le basi per una comunità civica fatta di persone che hanno capito che anche il bene individuale è fatto per soddisfare il bene collettivo. L'appartenenza ad una comunità civica comporta diritti e doveri uguali per tutti e tale società è tenuta unita da rapporti orizzontali di reciprocità e di cooperazione, non da relazioni verticali di autorità e dipendenza. Chi governa lo fa per mandato dei cittadini. POTERE ASSOLUTO corrompe; MANCANZA DI POTERE il potere deve essere rappresentativo e controllato dalla comunità. Solidarietà, fiducia e tolleranza I cittadini di una comunità civica sono dotati anche di virtù civili = si aiutano l'un l'altro.società sono fondamentali per il buon funzionamento della convivenza. La solidarietà, intesa come la volontà di cooperare e collaborare nella società, è uno dei principali valori civili. Essa permette di creare un ambiente in cui le persone si sostengono reciprocamente e si aiutano a superare le difficoltà. La fiducia è un altro valore civile di grande importanza. Essa rappresenta l'orientamento di base per far funzionare bene non solo l'ordinamento giuridico, ma anche l'economia. La fiducia reciproca tra le persone e tra le istituzioni è fondamentale per creare un clima di stabilità e sviluppo. Un esempio dell'importanza della fiducia come prerequisito dello sviluppo economico si può trovare nelle regioni dell'Italia centro-occidentale, dove la fiducia è stata alla base della costruzione di distretti industriali di successo, come ad esempio il comprensorio del cuoio in Toscana. Questi valori civili hanno radici antiche nel tempo e la loro presenza o assenza dipende in larga misura dal condizionamento ambientale, ovvero dal luogo in cui si vive. La ricchezza o la deprivazione del territorio influenzano la presenza o l'assenza di questi valori nella società. Le associazioni sono strutture sociali il cui scopo principale è la cooperazione. Attraverso la collaborazione tra le persone, le associazioni permettono di realizzare obiettivi comuni e di promuovere il benessere della comunità. Le regole e i valori della società sono fondamentali per garantire una convivenza armoniosa e rispettosa. La tolleranza è un altro valore civile di grande importanza, che permette di accettare e rispettare le differenze tra le persone, anche quando le opinioni su questioni importanti sono diverse. In conclusione, le virtù civili come la solidarietà, la fiducia e la tolleranza sono fondamentali per creare un ambiente di convivenza armoniosa e per favorire lo sviluppo sociale ed economico.comunità civica si concretizzano in strutture e attività sociali precise. Le associazioni civili contribuiscono al buon funzionamento e alla stabilità di un governo democratico perché influiscono sia sui membri dell'associazione che sul sistema di governo. I dati tratti dai sondaggi compiuti da Gabriel Almond e Sidney Verba su cittadini di 5 paesi (compresa l'Italia) dimostrano che la partecipazione a organizzazioni pubbliche inculca l'abitudine alla cooperazione e un senso di condivisione di responsabilità nelle imprese collettive. Inoltre, quando la gente fa parte di gruppi formati da persone appartenenti a tutti i ceti sociali tende ad assumere un atteggiamento più moderato grazie all'interazione di gruppo e alle pressioni reciproche. (N.B. questi effetti non si hanno solo quando l'associazione ha uno scopo politico, ad es. anche far parte di un coro insegna ad autodisciplinarsi e ad apprezzare i piaceri di gruppo).

un’effettiva collaborazione).Per quanto riguarda gli effetti sul resto della società, i 2 fenomeni definiti “articolazione degliinteressi” e “aggregazione degli interessi” sono accelerati da una fitta rete di associazionisecondarie traduce in pratica e contribuisce a consolidare un’effettiva collaborazione sociale.Ne consegue che in una comunità civica le associazioni contribuiscono all’efficacia di unsistema di governo democratico.Probl. Sociali = problemi di tutti che devono essere risolti con la cooperazione e lapartecipazione alla vita pubblica.La comunità civica: verifica della teoria4 indicatori che mostrano il grado di evoluzione della comunità civica nella vita della regione: 2corrispondono alla formulazione generale dovuta a ciò che si qualifica come comunità civica e2 si riferiscono al comportamento politico.1. Vivacità della vita associativa si misura la partecipazione delle

associazioni presenti sul territorio: più associazioni più buon funzionamento, più sociabilità. (associazionismo sportivo, culturale, letterario) 2. Lettura dei quotidiani giornali = mezzo valido per diffondere le informazioni sugli avvenimenti e sui problemi del posto. I lettori sono meglio informati dei non lettori e perciò sono meglio preparati a partecipare alle scelte delle decisioni che riguardano la comunità. (leggere un quotidiano richiede un interesse maggiore di guardare il telegiornale o leggere un giornale di gossip) (maggior lettura dei quotidiani si ha in Liguria). 3. Numero dei votanti alle elezioni (referendum) considerazioni: - Fino agli anni '80 la legge italiana rendeva obbligatorio a tutti i cittadini di partecipare col voto alle elezioni è legittimo supporre che molta gente andava a votare per ragioni non proprio civiche. - L'affluenza alle urne varia a seconda della forza organizzativa dei partiti e del

loroattivismo• In molte parti d’Italia dove la rete clientelare è fitta il voto in occasione delleelezioni rappresenta un mezzo per ottenere dei vantaggi personali

A partire dal 1974 si è ricorsi al referendum per risolvere numerose questioni controverse (referendum sulla legge che legalizzava il divorzio, sull’aborto, sull’abolizione della scalamobile, sulla legge antiterrorismo e sull’energia nucleare). La partecipazione a questireferendum è stata inferiore rispetto a quella delle elezioni generali perché erano venute amancare le motivazioni non civili. La motivazione principale degli elettori referendari èl’attenzione alle questioni di interesse pubblico che è resa più forte da un senso del doverecivico superiore alla media, per cui la quota di partecipazione ai referendum è una misura diimpegno civile affidabile.

4. Voto di preferenza (elezioni politiche e amministrative) può essere

Il voto di preferenza potrebbe essere considerato un elemento culturale importante, un elemento di libertà. Ma 30 anni fa il senso comune politico e dell'elettorato non era questo: il voto era fortemente ideologico. Il partito organizzato sul territorio dava indicazioni ai propri iscritti su chi scegliere tra i candidati, quindi la preferenza stessa era guidata dal partito. Quindi il voto di preferenza era un segno di clientelismo, soprattutto al Sud si votava la lista ma si era interessati al candidato che prometteva vantaggi; quindi esso instaurava un legame clientelare, di subalternità e di dipendenza. Oggi invece dare il voto di preferenza viene considerato un elemento di libertà e un elemento positivo dal punto di vista democratico.

Il voto al referendum rifletterebbe la politica delle idee, mentre quello di preferenza la politica dei favori clientelari.

Entrambi i tipi di votanti partecipano alla vita politica ma ciò che distingue non è tanto la quantità della partecipazione quanto la qualità. Il comportamento dei cittadini in alcune regioni parte dal presupposto che la politica riguarda decisioni collettive su questioni pubbliche, mentre in altre aree la politica è strutturata in modo gerarchico e mira ad acquisire vantaggi personali.

I 4 indicatori sono strettamente correlati tra loro in quanto le regioni con un'alta percentuale di votanti nei referendum e una bassa percentuale di voti di preferenza sono le stesse regioni caratterizzate da una fitta rete di associazioni e da un alto numero di lettori di giornali. Nelle regioni che hanno il tasso più elevato di civismo i cittadini sono attivamente coinvolti nelle attività delle varie associazioni, sono cittadini che seguono le vicende dell'amministrazione locale con passione attraverso la stampa e sono impegnati in politica per.

motivi programmatici. Nelle regioni dove la comunità civica manca gli elettori in buona parte non vanno a votare spinti da passione politica ma da ragioni clientelari. Lo scarso numero di associazioni e la scarsa presenza di una stampa locale fa sì che gli abitanti sono scarsamente coinvolti nella gestione della collettività.

Il rendimento di un governo regionale si intreccia con il senso di solidarietà civile che contraddistingue i rapporti politici e sociali all'interno della regione stessa. Regioni con molte associazioni, una stampa ad alta tiratura, un elettorato con idee politiche ben definite danno luogo ad amministrazioni più efficaci.

La vita sociale e politica all'interno di una comunità civica

Il clientelismo influenza la società. I contatti personali tra elettori e politici sono molto più frequenti di quanto non lo siano nelle regioni caratterizzate da una comunità civica. Questi incontri avvengono soprattutto per motivi programmatici.

Ragioni personali, piuttosto che per questioni di carattere pubblico. Il ricorso a questi contatti personalizzati per raccomandazioni politiche non è correlato alle caratteristiche sociali dell'individuo (istruzione, classe sociale, reddito, interesse politico, fedeltà partitica, età). Quindi, questa forma di partecipazione clientelare non dipende tanto da chi uno è ma da dove uno abita.

Come si misura il clientelismo? A ogni consigliere è stato chiesto quanti cittadini avessero incontrato durante la settimana precedente l'intervista e per quali ragioni. I consiglieri dell'Emilia Romagna riferirono di aver ricevuto meno di 20 persone in media la settimana, mentre nelle regioni meno civiche si registrarono da 55 a 60 incontri la settimana per consigliere comunale. Nelle regioni meno civiche questi incontri servono a chiedere raccomandazioni e posti di lavoro, mentre i consiglieri emiliani e romani sono avvicinati in relazioni a scelte politiche.

Nelle regioni meno civiche la politica è segnata da rapporti verticali di autor

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Publisher
A.A. 2017-2018
26 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Naliab di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cultura, politica e servizio sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Baccetti Carlo.