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HOT TALK
L’hot talk è un talk show diretto ad un pubblico maschile tra i 18 e i 49 anni.
Vengono trattati temi di costume e di società.
Il più famoso hot talk negli stati uniti è “Howard Stern Show”.
TALK POLITICO
In Italia le talk radio sono nate dopo rispetto all’America e al resto d’Europa.
Nel 1969 il programma “chiamate Roma 3131” è stato il primo ad introdurre chiamate del
pubblico in diretta.
Successivamente nacquero programmi di natura più politica, ossia il talk politico.
L’arrivo del telefono: le trasmissioni filtrate (Rai) e il format Microfono aperto (radio libere)
L’epoca della talk radio in Italia viene inaugurata con ampio ritardo rispetto a Stati Uniti ed Europa,
per paura di perdere il controllo sul messaggio tra- smesso. La versione italiana del talk vide la luce
infine nel 1969 da un programma del servizio pubblico, Chiamate Roma 3131, il primo ad
introdurre le telefonate del pubblico in diretta, in onda tutte le mattine dalle 10.40 alle 12.15. Per la
prima volta dalla sua fondazione, la RAI introduceva all’interno del flusso radiofonico la voce degli
ascoltatori, seppure attraverso un lungo processo di filtro e selezione degli interventi. La
“rivoluzione” era figlia dei tempi – siamo nell’anno successivo al Sessantotto – che avevano messo
in discussione l’autorità dei padri e delle istituzioni in genere ma venne in parte mitigata dal modo
in cui venne realizzata. La direzione democristiana dell’e- poca (Bernabei) decise di aprire alle
telefonate del pubblico ma filtrandone dapprima i contenuti e selezionando i conduttori più
moderati.
Nel 1979 la trasmissione cambiò nome in Radiodue 3131 e il nuovo conduttore, Corrado Guerzoni,
la trasformò in un programma molto più aperto verso il pubblico Oltre a Chiamate Roma 3131 la
RAI ha poi prodotto altri talk con telefonate del pubblico, di natura più politica, come nel caso delle
longeve trasmissioni Radio Anch’io e Zapping, tuttora in onda su Radio1, ma la vera rivoluzione di
linguaggio arriverà con l’uso delle telefonate da parte delle radio libere ne- gli anni Settanta e con
la nascita del formato, tutto italiano, del Microfono Aperto Innanzitutto le radio libere dell’epoca
aboliscono il filtro (anche per una semplice carenza di redattori in studio) alla partecipazione
telefonica del pubblico: il conduttore in onda prendeva le telefonate che arrivavano senza poterle
scegliere, gestendo in diretta il flusso di opinioni differenti che si inserivano nel suo discorso.
La drammaturgia radio, differenza tra: radiodramma e sceneggiato; radiodramma e docu-
fiction; romanzo sceneggiato e originale radiofonico
Radio drama (audio drama, audio play, radio play, radio theater) è una perfor- mance acustica,
trasmessa alla radio o pubblicata su un media sonoro, come una cassetta, un CD, un mp3, un
podcast (audiodramma). Senza componenti visive, il radiodramma dipende dal dialogo, dalla
musica e dagli effetti sonori per aiutare gli ascoltatori a crearsi l’immagine della storia. È in
Inghilterra che il genere prende per la prima volta la forma attuale di spettacolo originale scritto
per la radio, che rispecchia lo spe- cifico del mezzo sonoro. Il primo vero radiodramma della
storia viene infatti trasmesso dalla BBC il 15 gennaio del 1924, si intitola Danger! La sera di
domenica 30 ottobre 1938, alle otto in punto, la Cbs trasmetteva in diretta La Guerra dei Mondi,
un radiodramma tratto da un romanzo di H.G. Wells e diretto dal giovane Orson Welles. Il
programma apparteneva alla serie di adattamenti radiofonici Mercury Theatre on air, in onda
ormai da sedici settimane senza che avesse ancor raccolto grande successo. Secondo Amato,
da un punto di vista formale, la vera rivoluzione del documentario radiofonico si ebbe sul finire
degli anni Sessanta con la nascita della docufiction.
Gli anni Cinquanta si sono rivelati come il periodo della massima maturità per il documentario
radiofonico italiano. Anche il documentario radiofonico mutò la sua forma, compiendo una
radicale trasformazione delle proprie caratteristiche: si andava verso un documentario
realizzato non più da giornalisti ma da registi, verso la docufiction. un documentario che lega
brani registrati “dal vivo” ad altri costruiti per l’occasione, magari recitati da attori che
interpretano personaggi reali o inventati.
“Lo sceneggiato radiofonico, produzione a episodi, tratta da un soggetto narrativo, costituisce
la forma drammatica seriale più caratteristica e longeva della radio italiana. Si può suddividere
in due grandi categorie: il romanzo sceneggiato (adattamento o riduzione di un’opera letteraria
per la radio) e l’originale radiofonico a puntate, in cui il soggetto narrativo è inedito”.
Questa è la definizione che ne dà Ortoleva (2003, p. 778). In Italia avrà grande successo il
romanzo sceneggiato, mentre l’originale radiofonico si svilupperà soltanto a partire dagli anni
Sessanta.
Lo sceneggiato originale invece rimane in Italia un genere minore fino agli anni Ottanta. Il primo
sceneggiato non adattato da testi precedenti è del 1967, Mademoiselle Docteur, una serie di 40
puntate scritto da Enrico Roda intorno alle vicende reali della spia Annemarie Lasser, che in
realtà si ispirava ancora ad un testo preesistente, l’omonimo film di Pabst del 1936.
Il radiodramma come strumento di propaganda: esempi
Con la presa al potere in Germania da parte dei Nazisti i giornali radio sono sempre più popolati
da notizie.
La radio si limita però a fornire informazioni e gli unici approfondimenti vengono fatti attraverso
la fiction.
Nel 1939 Norman Corwin scrive il primo dramma politico, basandosi sul racconto del figlio di
Mussolini, che dice di avere bombardato l’Etiopia con un gesto estetico simile allo sbocciare di
una rosa.
Questo primo dramma ha ottenuto successo e ha fatto capire l’importanza della fiction nella
lotta di propaganda contro il fascismo.
Successivamente Roosvelt decide di aprire un’agenzia della propaganda: OFF.
La serie più famosa è: this is the war.
Norman Corwin poi scrive “Untitled”, una storia antifascista di un soldato ucciso al fronte.
Walter Benjamin alla radio
Benjamin lavora negli anni a cavallo tra gli anni 20 e 30.
Lui scrive saggi per bambini, saggi biografici e radiogrammi.
Benjamin vede la radio come un mezzo rivoluzionario, capace di modificare il rapporto del
pubblico con la cultura, la politica e la vita quotidiana.
Lui stesso definisce gli altri mezzi di comunicazione, come il cinema, una “perdita di aura”.
Con “aura” si riferisce ad una sensazione, suscitata nello spettatore, di essere davanti ad
un’opera d’arte originale.
La funzione delle sue trasmissioni è quella di pensare al pubblico, convocarlo, renderlo
partecipe e trasformarlo in produttore.
Benjamin inoltre, si interroga sul come tenere il pubblico inchiodato all’ascolto: pensa
all’ e alla .
INTERPELLAZIONE FIDELIZZAZIONE
Con la seconda deve far affezionare il suo pubblico, con la prima si rivolge direttamente al
pubblico in quanto la radio è fatta da chi parla e chi ascolta.
La sua opera maggiore è “l’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica”: la radio e
gli altri mezzi rivoluzionano il rapporto arte-pubblico, ponendoli verso l’ESTETIZZAZIONE
e la .
DELL’ARTE POLICIZZAZIONE DELL’ARTE
Orson Welles e la guerra dei mondi: un caso di panico collettivo o molto più?
Orson Welles è l’autore di “la guerra dei mondi”, ossia l’esempio lampante del potere dei media
di falsificare la realtà e condizionare le credenze del pubblico.La storia parla dello sbarco dei
marziani sulla terra e viene raccontata, la notte di Halloween dalla CBS, sotto forma di giornale
radio.
Questa storia ha suscitato reazioni di panico e si è notato che un americano su 3, crede a
questa storia.Cantril ha studiato le reazioni del pubblico, sia grazie alle lettere degli ascoltatori,
sia grazie alle interviste.Quest’ultimo ha dedotto che:
credono a quanto è stato detto alla radio, in quanto fonte di informazione
- vi è instabilità politica (USA e la grande depressione)
- il panico è accresciuto dal contagio tra il pubblico stesso
- mancanza di senso critico
- alto grado di realismo della trasmissione
-
Fattore determinante è il linguaggio radiofonico giornalistico utilizzato: l’interruzione della
musica da parte del bollettino informativo, l’intervento della voce del ministro degli interni, la
scelta della radiocronaca come registro.
Ciò nonostante, il programma è pieno di segnali che indirizzano alla fiction.
Che cosa ci insegna? Decostruzione della guerra dei mondi
Una lezione molto importante che abbiamo imparato da questo mito è quella della
“sospensione dell’incredulità”.
Questa fa riferimento all’atto consapevole del lettore, che riconosce di leggere una storia
finzionale, ma nonostante questo decide di crederci e di provare a pieno le emozioni.
Orson Welles è il primo a rompere il confine tra finzione e realtà nei media elettronici.
Oggi giorno il pubblico deve attivare la sospensione dell’incredulità.
Le leggi di Sieveking
Sieveking è il primo produttore-regista che prova a ridefinire le regole dell’uso degli effetti
sonori.
Queste sue regole sono state chiamate “leggi di Sieveking”:
effetto realistico, confermativo
- Suono utilizzato per amplificare il passaggio del testo.
Questo suono può suscitare empatia.
Effetto realistico, evocativo
- Suono usato da solo, non in combinazione con un testo, per evocare un’ambientazione.
Effetto simbolico, evocativo
- Suono usato per comunicare stato emotivo di un personaggio.
Corrisponde alla pittura astratta.
Effetto convenzionale
- Definito “suono medio”.
E’ facilmente riconoscibile e sono molto presenti nelle pubblicità. (pubblicità è breve
quindi l’ascoltatore deve capire velocemente dove si svolge l’azione).
Rappresenta fenomeni ed oggetti comuni, come l’auto, i treni, i cavalli…
Nascita della serialità alla radio
Le prime forme di produzione seriale nascono nella narrativa degli anni 30-50 dell’800, con il
romanzo appendice e i romanzi a dispense.
Il romanzo d’appendice è di origine francese e i romanzi a dispense di stampo britannico.
Questi due romanzi avevano la funzione di:
strumento per la creazione del pubblico fedele
- meccanismo per vendere a classi popolari testi che, acquistati come libri, sarebbero
- inaccessibili
negli stati uniti,