Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 22
Riassunto esame Laboratorio di Comunicazione Radiofonica, prof. Bonini, libro consigliato Chimica della Radio di Bonini Pag. 1 Riassunto esame Laboratorio di Comunicazione Radiofonica, prof. Bonini, libro consigliato Chimica della Radio di Bonini Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Laboratorio di Comunicazione Radiofonica, prof. Bonini, libro consigliato Chimica della Radio di Bonini Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Laboratorio di Comunicazione Radiofonica, prof. Bonini, libro consigliato Chimica della Radio di Bonini Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Laboratorio di Comunicazione Radiofonica, prof. Bonini, libro consigliato Chimica della Radio di Bonini Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Laboratorio di Comunicazione Radiofonica, prof. Bonini, libro consigliato Chimica della Radio di Bonini Pag. 21
1 su 22
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Sieveking.

1) Effetto realistico, confermativo → suono utilizzato per amplificare un passaggio del testo. Ogni

effetto sonoro assume un'intonazione diversa a seconda del legame creato con il testo. (Es. il testo

evoca una doccia calda: il rumore dell'acqua che scroscia diventerà caldo). Crook sostiene che questo

uso del suono è stato forse abusato, e sarebbe invece interessante utilizzare l'effetto opposto, il suono

non empatico che provoca spiazzamento e dissonanza emotiva.

2) Effetto realistico, evocativo → suono usato da solo, non in combinazione con il testo, per evocare

un'ambientazione o una sensazione.

3) Effetto simbolico, evocativo → suono usato per comunicare un particolare stato emotivo o

psicologico del personaggio, non per evocare un'ambientazione reale.

4) Effetto convenzionale → “suoni medi” facilmente identificabili, appartenenti all'immaginario

acustico comune (rappresentano fenomeni e oggetti comuni: macchine, treni o cavalli). Suoni iconici

e stereotipati, molto usati in pubblicità dove il tempo scarseggia.

Il radiodramma come strumento di propaganda

Negli USA degli anni '30, i giornali radio si limitavano a riportare i fatti, ma mancavano approfondimenti

che tentassero di spiegare la crescita del fanatismo fascista in Spagna, Germania, Italia. Fino all'attacco di

Pearl Harbour gli USA mantennero una posizione neutrale, e lo stesso fecero i media.

La critica del fascismo nella radio americana non arrivò dai programmi di informazione, ma passò attraverso

la metafora della fiction. Norman Corwin scrisse il primo dramma politico nel 1939 dopo aver letto un

articolo in cui il figlio maggiore di Mussolini descriveva il bombardamento sull'Etiopia come un gesto

estetico simile allo sbocciare di una rosa. Da qui nacque They fly through the air with the greatest of ease,

ambientato dentro l'abitacolo del pilota che sta andando a bombardare. L'opera fu molto apprezzata e spinse

il governo americano a comprendere l'importanza della fiction nella lotta di propaganda contro il fascismo.

Nacque la serie The Free Company, prodotta dalla Cbs con il contributo del governo americano per

rispondere alla propaganda tedesca che imperversava negli USA attraverso una stazione falsamente

americana che trasmetteva messaggi contro il presidente.

Anche il Dipartimento della Guerra e il Dipartimento del Tesoro iniziarono a collaborare con i network per

produrre storie drammatizzate e propagandistiche.

Roosevel decise nel 1941 di aprire una vera propria agenzia, the Office of Facts and Figures (OFF), che si

occupasse del “controllo e disseminazione dell'informazione di guerra”, diretta dal drammaturgo Archibald

McLeish (che aveva realizzato un dramma politico sulla guerra civile spagnola). La serie più famosa

prodotta dall'OFF è stata This is War. Nel 1943 l'OFF venne assorbito dall'Ufficio per l'informazione di

guerra, ma le fiction continuarono ad essere prodotte.

Con la fine della guerra gli stessi autori che si erano schierati contro il fascismo finirono su una lista nera

dell'FBI e gli fu preclusa la possibilità di continuare a scrivere per radio e cinema.

Anche negli anni '90 i drammi seriali e le soap opera radiofoniche sono stati utilizzati con successo da

organizzazioni non governative e da istituzioni internazionali per la cooperazione allo sviluppo per

comunicare campagne sociali contro l'hiv-aids in Zambia, Tanzania, Ghana, per campagne di informazione

agricola in Vietnam. Nell'Afghanistan occupato dalla Nato la soap è tornata ad essere utile come strumento di

propaganda da parte delle forze americane.

Audiodramma

L'audiodramma è un'opera per l'ascolto che usa le tecniche produttive e i codici linguistici della

drammaturgia radiofonica, ma non è pensata primariamente per essere trasmessa via radio. È il prodotto di

una serie di cambiamenti tecnologici, culturali ed economici nel modo di fare e ascoltare la radio:

• le tecnologie di digitalizzazione del suono e la diffusione di internet hanno cambiato l'ascolto

tradizionale della radio; i suoi contenuti oggi sono conservabili e accessibili per un secondo ascolto,

e i numeri dell'ascolto asincrono crescono esponenzialmente, a discapito degli ascolti tradizionali;

• la drammaturgia radiofonica è passata dal costituire l'85% del palinsesto della CBS nel 1939, all'1%

di oggi in tutte le radio americane. Il motivo principale sono gli enormi costi di produzione (attori,

diritti d'autore, regista, autori, tecnici del suono, …). Vengono favoriti programmi di intrattenimento

meno costosi e di pari soddisfazione negli indici d'ascolto;

• lo spazio più adeguato per continuare a produrre drammaturgia radiofonica sembra essere la Rete,

sotto forma di podcast, oppure nei festival come il Third Coast International Audio Festival di

Chicago.

Interessanti sono gli audiodrammi prodotti dall'autore e regista radiofonico Sergio Ferrentino, che non sono

pensati solo per l'ascolto in rete, ma anche per essere visti su un palco teatrale da un pubblico riunito per

l'occasione. Quindi se in principio la radio ha adattato il teatro oggi è la drammaturgia radiofonica ad essere

esportata sul palco. Le sue opere sono retro-futuriste, applicano le tecniche del passato, tutto è recitato e

registrato in diretta, suoni e rumori, come nella radio degli albori.

Il serial drama: soap opera, sitcom, fiction, sceneggiato

Adorno disse che “la commistione di nuovo e sempre uguale è tipica dei media moderni” →

programmazione seriale.

Le prime forme di produzione seriale si manifestarono tra gli anni '30 e '50 dell'Ottocento con il romanzo

d'appendice di matrice francese (feuilletton); poi se ne afferma un altro tipo con la nascita negli USA dei

romanzi da pochi centesimi e dei fumetti, cioè produrre tante storie diverse attorno a un gruppo fisso di

personaggi e situazioni.

La radio scoprì la narrazione seriale negli anni '30:

• dall'adattamento del fumetto alla radio → sitcom e serie di genere;

• dal romanzo d'appendice → soap opera, sceneggiato radiofonico in Italia.

Nella radio di flusso, la serialità tocca l'intero palinsesto perchè esso è strutturato sul clock (forma ciclica e

ripetitiva) e su software di automazione della programmazione che garantiscono ciclicità sia verticale (24

ore) sia orizzontale (sull'arco della settimana).

Sceneggiato radiofonico

“Lo sceneggiato radiofonico, produzione a episodi, tratta da un soggetto narrativo, costituisce la forma

drammatica seriale più caratteristica e longeva della radio italiana. Si può suddividere in due grandi

categorie: il romanzo sceneggiato (adattamento o riduzione di un'opera letteraria per la radio) e l'originale

radiofonico a puntate, in cui il soggetto narrativo è inedito” - Ortoleva.

In Italia avrà grande successo il romanzo sceneggiato, mentre l'originale radiofonico si svilupperà a partire

dagli anni '60.

Il 3 giugno 1948 fu inaugurato il format Il romanzo a puntate, inaugurando i romanzi sceneggiati, e

raggiungendo un grande successo l'anno successivo con l'adattamento di Jane Eyre.

Già nel 1952 la RAI aveva prodotto ben 28 adattamenti, tra romanzi italiani e stranieri più popolari; si

arricchivano i dialoghi e condensavano le parti descrittive, noiose per l'ascolto.

Nel 1980 venne prodotta la prima lettura integrale di un classico, Manzoni, genere giunto invariato fino ai

giorni nostri con il format di letture integrali Ad Alta Voce, in onda dal 2002 su Radio3.

Il canale eletto alla trasmissione dei romanzi sceneggiati era il Secondo Programma (ora Radio2), che

produsse molto negli anni '70 per poi subire una contrazione negli anni '80 per via del confronto con le radio

private, che portava a preferire nuovi modelli di intrattenimento seriale senza testi e drammaturgie.

Lo sceneggiato originale invece rimase in Italia un genere minore fino agli anni '80. Il primo fu

Mademoiselle Docteur, del 1967, basato sulle vicende reali della spia Annemarie Lasser, che in realtà si

ispirava ancora ad un testo preesistente, l'omonimo film di Pabst del 1936. I filoni più frequentati saranno le

biografie sceneggiate e gli sceneggiati ispirati ai romanzi storici ottocenteschi, con intenti divulgativi.

La prima soap radiofonica italiana è Matilde, storia di una donna divisa tra i doveri famigliari e un vecchio

amore giovanile, andata in onda nel 1985.

Fino alla prima metà degli anni Duemila la produzione di fiction di Radio2 è cospicua e redditizia, poi la

flessione degli ascolti spinge la direzione a spostare il formato dalle 8.47-9.00, fascia privilegiata, alle 12.10,

sancendo il declino del genere. Tuttavia il genere torna a dare i suoi frutti nel 2008-2009 con Amnèsia,

sceneggiato originale prodotto da Radio2, di Matteo Caccia e Alessandro Genovesi, un mockumentary

attorno alla storia di un uomo che ha perso la memoria e vive ogni giorno come se fosse la prima volta.

Merita una menzione a parte il caso de Alle Otto della Sera, serie di divulgazione culturale andata in onda su

Radio2 dal 1999 al 2009: chiamare un esperto al microfono per raccontare alla radio, ad esempio, gli ultimi 4

canti del “Paradiso” o la vita di Carlo Magno, le teorie dell'evoluzione di Darwin, il “De Bello Gallico”

(come fece Elio delle Storie Tese, perchè è il suo libro preferito). Anche se non riguarda propriamente la

fiction, la sua produzione prevedeva la scrittura/assemblaggio di un testo, la registrazione e il montaggio

della voce del narratore. L'idea della serie ricorda la dozierend della radio tedesca degli albori, cioè grandi

autori invitati a “pontificare” al microfono su un tema di cui sono esperti.

Il documentario

Basato sulla registrazione e il montaggio, si compone di interviste, stacchi musicali, effetti sonori d'ambiente.

In Italia si chiama documentario, in Europa si parla soprattutto di feature, negli USA di factual entertainment

(intrattenimento basato su fatti reali, macro categoria che contiene anche il docu-drama).

La feature inglese è un'opera radiofonica è un'opera che comprende sfumature di genere più ampie rispetto al

documentario italiano. “Una combinazione dell'autenticità del parlato con il potere drammatico di un'opera

teatrale, ma a differenza del teatro, che ha come obiettivo quello di creare un'illusione drammatica, la feature

vuole convincere l'ascoltatore della verità di ciò che racconta, anche se lo racconta attraverso mezzi

drammaturgici”.

Lawrence Gilliam ha fissato le regole del genere:

1. I suoi elementi sono: sceneggiatura, suono, musica e voci.

2. La sceneggiatura può essere scritta da un autore esterno o dallo stesso produ

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
22 pagine
26 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kiabori di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di comunicazione radiofonica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Bonini Tiziano.