Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Sieveking.
1) Effetto realistico, confermativo → suono utilizzato per amplificare un passaggio del testo. Ogni
effetto sonoro assume un'intonazione diversa a seconda del legame creato con il testo. (Es. il testo
evoca una doccia calda: il rumore dell'acqua che scroscia diventerà caldo). Crook sostiene che questo
uso del suono è stato forse abusato, e sarebbe invece interessante utilizzare l'effetto opposto, il suono
non empatico che provoca spiazzamento e dissonanza emotiva.
2) Effetto realistico, evocativo → suono usato da solo, non in combinazione con il testo, per evocare
un'ambientazione o una sensazione.
3) Effetto simbolico, evocativo → suono usato per comunicare un particolare stato emotivo o
psicologico del personaggio, non per evocare un'ambientazione reale.
4) Effetto convenzionale → “suoni medi” facilmente identificabili, appartenenti all'immaginario
acustico comune (rappresentano fenomeni e oggetti comuni: macchine, treni o cavalli). Suoni iconici
e stereotipati, molto usati in pubblicità dove il tempo scarseggia.
Il radiodramma come strumento di propaganda
Negli USA degli anni '30, i giornali radio si limitavano a riportare i fatti, ma mancavano approfondimenti
che tentassero di spiegare la crescita del fanatismo fascista in Spagna, Germania, Italia. Fino all'attacco di
Pearl Harbour gli USA mantennero una posizione neutrale, e lo stesso fecero i media.
La critica del fascismo nella radio americana non arrivò dai programmi di informazione, ma passò attraverso
la metafora della fiction. Norman Corwin scrisse il primo dramma politico nel 1939 dopo aver letto un
articolo in cui il figlio maggiore di Mussolini descriveva il bombardamento sull'Etiopia come un gesto
estetico simile allo sbocciare di una rosa. Da qui nacque They fly through the air with the greatest of ease,
ambientato dentro l'abitacolo del pilota che sta andando a bombardare. L'opera fu molto apprezzata e spinse
il governo americano a comprendere l'importanza della fiction nella lotta di propaganda contro il fascismo.
Nacque la serie The Free Company, prodotta dalla Cbs con il contributo del governo americano per
rispondere alla propaganda tedesca che imperversava negli USA attraverso una stazione falsamente
americana che trasmetteva messaggi contro il presidente.
Anche il Dipartimento della Guerra e il Dipartimento del Tesoro iniziarono a collaborare con i network per
produrre storie drammatizzate e propagandistiche.
Roosevel decise nel 1941 di aprire una vera propria agenzia, the Office of Facts and Figures (OFF), che si
occupasse del “controllo e disseminazione dell'informazione di guerra”, diretta dal drammaturgo Archibald
McLeish (che aveva realizzato un dramma politico sulla guerra civile spagnola). La serie più famosa
prodotta dall'OFF è stata This is War. Nel 1943 l'OFF venne assorbito dall'Ufficio per l'informazione di
guerra, ma le fiction continuarono ad essere prodotte.
Con la fine della guerra gli stessi autori che si erano schierati contro il fascismo finirono su una lista nera
dell'FBI e gli fu preclusa la possibilità di continuare a scrivere per radio e cinema.
Anche negli anni '90 i drammi seriali e le soap opera radiofoniche sono stati utilizzati con successo da
organizzazioni non governative e da istituzioni internazionali per la cooperazione allo sviluppo per
comunicare campagne sociali contro l'hiv-aids in Zambia, Tanzania, Ghana, per campagne di informazione
agricola in Vietnam. Nell'Afghanistan occupato dalla Nato la soap è tornata ad essere utile come strumento di
propaganda da parte delle forze americane.
Audiodramma
L'audiodramma è un'opera per l'ascolto che usa le tecniche produttive e i codici linguistici della
drammaturgia radiofonica, ma non è pensata primariamente per essere trasmessa via radio. È il prodotto di
una serie di cambiamenti tecnologici, culturali ed economici nel modo di fare e ascoltare la radio:
• le tecnologie di digitalizzazione del suono e la diffusione di internet hanno cambiato l'ascolto
tradizionale della radio; i suoi contenuti oggi sono conservabili e accessibili per un secondo ascolto,
e i numeri dell'ascolto asincrono crescono esponenzialmente, a discapito degli ascolti tradizionali;
• la drammaturgia radiofonica è passata dal costituire l'85% del palinsesto della CBS nel 1939, all'1%
di oggi in tutte le radio americane. Il motivo principale sono gli enormi costi di produzione (attori,
diritti d'autore, regista, autori, tecnici del suono, …). Vengono favoriti programmi di intrattenimento
meno costosi e di pari soddisfazione negli indici d'ascolto;
• lo spazio più adeguato per continuare a produrre drammaturgia radiofonica sembra essere la Rete,
sotto forma di podcast, oppure nei festival come il Third Coast International Audio Festival di
Chicago.
Interessanti sono gli audiodrammi prodotti dall'autore e regista radiofonico Sergio Ferrentino, che non sono
pensati solo per l'ascolto in rete, ma anche per essere visti su un palco teatrale da un pubblico riunito per
l'occasione. Quindi se in principio la radio ha adattato il teatro oggi è la drammaturgia radiofonica ad essere
esportata sul palco. Le sue opere sono retro-futuriste, applicano le tecniche del passato, tutto è recitato e
registrato in diretta, suoni e rumori, come nella radio degli albori.
Il serial drama: soap opera, sitcom, fiction, sceneggiato
Adorno disse che “la commistione di nuovo e sempre uguale è tipica dei media moderni” →
programmazione seriale.
Le prime forme di produzione seriale si manifestarono tra gli anni '30 e '50 dell'Ottocento con il romanzo
d'appendice di matrice francese (feuilletton); poi se ne afferma un altro tipo con la nascita negli USA dei
romanzi da pochi centesimi e dei fumetti, cioè produrre tante storie diverse attorno a un gruppo fisso di
personaggi e situazioni.
La radio scoprì la narrazione seriale negli anni '30:
• dall'adattamento del fumetto alla radio → sitcom e serie di genere;
• dal romanzo d'appendice → soap opera, sceneggiato radiofonico in Italia.
Nella radio di flusso, la serialità tocca l'intero palinsesto perchè esso è strutturato sul clock (forma ciclica e
ripetitiva) e su software di automazione della programmazione che garantiscono ciclicità sia verticale (24
ore) sia orizzontale (sull'arco della settimana).
Sceneggiato radiofonico
“Lo sceneggiato radiofonico, produzione a episodi, tratta da un soggetto narrativo, costituisce la forma
drammatica seriale più caratteristica e longeva della radio italiana. Si può suddividere in due grandi
categorie: il romanzo sceneggiato (adattamento o riduzione di un'opera letteraria per la radio) e l'originale
radiofonico a puntate, in cui il soggetto narrativo è inedito” - Ortoleva.
In Italia avrà grande successo il romanzo sceneggiato, mentre l'originale radiofonico si svilupperà a partire
dagli anni '60.
Il 3 giugno 1948 fu inaugurato il format Il romanzo a puntate, inaugurando i romanzi sceneggiati, e
raggiungendo un grande successo l'anno successivo con l'adattamento di Jane Eyre.
Già nel 1952 la RAI aveva prodotto ben 28 adattamenti, tra romanzi italiani e stranieri più popolari; si
arricchivano i dialoghi e condensavano le parti descrittive, noiose per l'ascolto.
Nel 1980 venne prodotta la prima lettura integrale di un classico, Manzoni, genere giunto invariato fino ai
giorni nostri con il format di letture integrali Ad Alta Voce, in onda dal 2002 su Radio3.
Il canale eletto alla trasmissione dei romanzi sceneggiati era il Secondo Programma (ora Radio2), che
produsse molto negli anni '70 per poi subire una contrazione negli anni '80 per via del confronto con le radio
private, che portava a preferire nuovi modelli di intrattenimento seriale senza testi e drammaturgie.
Lo sceneggiato originale invece rimase in Italia un genere minore fino agli anni '80. Il primo fu
Mademoiselle Docteur, del 1967, basato sulle vicende reali della spia Annemarie Lasser, che in realtà si
ispirava ancora ad un testo preesistente, l'omonimo film di Pabst del 1936. I filoni più frequentati saranno le
biografie sceneggiate e gli sceneggiati ispirati ai romanzi storici ottocenteschi, con intenti divulgativi.
La prima soap radiofonica italiana è Matilde, storia di una donna divisa tra i doveri famigliari e un vecchio
amore giovanile, andata in onda nel 1985.
Fino alla prima metà degli anni Duemila la produzione di fiction di Radio2 è cospicua e redditizia, poi la
flessione degli ascolti spinge la direzione a spostare il formato dalle 8.47-9.00, fascia privilegiata, alle 12.10,
sancendo il declino del genere. Tuttavia il genere torna a dare i suoi frutti nel 2008-2009 con Amnèsia,
sceneggiato originale prodotto da Radio2, di Matteo Caccia e Alessandro Genovesi, un mockumentary
attorno alla storia di un uomo che ha perso la memoria e vive ogni giorno come se fosse la prima volta.
Merita una menzione a parte il caso de Alle Otto della Sera, serie di divulgazione culturale andata in onda su
Radio2 dal 1999 al 2009: chiamare un esperto al microfono per raccontare alla radio, ad esempio, gli ultimi 4
canti del “Paradiso” o la vita di Carlo Magno, le teorie dell'evoluzione di Darwin, il “De Bello Gallico”
(come fece Elio delle Storie Tese, perchè è il suo libro preferito). Anche se non riguarda propriamente la
fiction, la sua produzione prevedeva la scrittura/assemblaggio di un testo, la registrazione e il montaggio
della voce del narratore. L'idea della serie ricorda la dozierend della radio tedesca degli albori, cioè grandi
autori invitati a “pontificare” al microfono su un tema di cui sono esperti.
Il documentario
Basato sulla registrazione e il montaggio, si compone di interviste, stacchi musicali, effetti sonori d'ambiente.
In Italia si chiama documentario, in Europa si parla soprattutto di feature, negli USA di factual entertainment
(intrattenimento basato su fatti reali, macro categoria che contiene anche il docu-drama).
La feature inglese è un'opera radiofonica è un'opera che comprende sfumature di genere più ampie rispetto al
documentario italiano. “Una combinazione dell'autenticità del parlato con il potere drammatico di un'opera
teatrale, ma a differenza del teatro, che ha come obiettivo quello di creare un'illusione drammatica, la feature
vuole convincere l'ascoltatore della verità di ciò che racconta, anche se lo racconta attraverso mezzi
drammaturgici”.
Lawrence Gilliam ha fissato le regole del genere:
1. I suoi elementi sono: sceneggiatura, suono, musica e voci.
2. La sceneggiatura può essere scritta da un autore esterno o dallo stesso produ