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Obiettivi specifici delle campagne di sensibilizzazione ed educazione

Queste variabili ci permettono di definire tre tipologie di obiettivi specifici, adatti alle campagne di sensibilizzazione ed educazione, che aderiscono alle aree cognitiva, affettiva e conativa, che vengono semplificati con termini di facile intuizione: conoscere, sentire, agire:

  1. L'obiettivo cognitivo è legato al problema delle informazioni attorno al tema oggetto di comunicazione (se il target è a conoscenza dell'argomento e in che maniera);
  2. Se l'obiettivo è invece legato alla percezione del problema (sentire), la finalità della comunicazione sarà quella di definire, definire meglio, ridefinire o di posizionare il tema, ovvero collocarlo in modo specifico nella mente del destinatario, cercando di associare ad esso contenuti nuovi e nuovi valori;
  3. Il terzo obiettivo specifico in un campagna di sensibilizzazione o di educazione è riferito alla sfera dei comportamenti. La comunicazione è finalizzata a stimolare, rinforzare, modificare.

Contrastare o condannare un comportamento legato a un tema o a un problema sociale. Si tratta di un obiettivo ancor più complesso dei precedenti poiché richiede non solo un'adesione ideale o la modifica dell'atteggiamento, ma anche un'azione concreta o più semplicemente l'intenzione ad agire. È evidente che esiste un legame profondo, anche se non diretto e non necessariamente sequenziale, tra il comportamento e le informazioni, le opinioni e gli atteggiamenti di un individuo riguardo a un determinato tema. L'attuazione del comportamento proposto dalla comunicazione può richiedere uno sforzo molto diverso a seconda dei casi e delle persone e può dipendere da fattori molto differenti tra loro: dall'interesse nei confronti del tema alle motivazioni personali nell'attuare un determinato comportamento, dalle resistenze individuali all'orientamento dell'opinione pubblica, dall'esperienza.

La comunicazione pubblicitaria è uno strumento di persuasione "sintetico", che si basa sulle opinioni dei propri gruppi sociali di riferimento, prendendo in considerazione i costi e i benefici legati a un comportamento, sia esso individuale o collettivo.

Spesso è problematico affidare a una sola campagna più di un obiettivo specifico. Per contribuire a un cambiamento, sarà necessario promuovere ciascuno dei tre obiettivi specifici considerati, in un percorso articolato nel tempo e negli strumenti di azione.

Il posizionamento (brand positioning) indica, nella comunicazione commerciale, il ruolo che un prodotto o una marca è destinato ad assumere in un determinato settore del mercato rispetto a quelli concorrenti. Esso è la risultante di tre elementi principali: il territorio occupato, il pubblico cui si rivolge e cosa offre al consumatore.

Il posizionamento è frutto di una decisione strategica, volta a stabilire il rapporto del prodotto con quelli concorrenti. Esso riguarda anzitutto i prodotti nuovi ma può applicarsi ai prodotti già immessi nel mercato, allo scopo di modificarne, se necessario, il posizionamento iniziale. Diversamente da un prodotto o da una marca, il tema trattato da una comunicazione sociale è il più delle volte noto ai destinatari. Su di esso il cittadino ha una propria opinione, influenzata da molteplici fattori, tra i quali anche la comunicazione sociale. Grazie all'analisi istituzionale, allo studio del target e dei suoi insight è possibile, a questo punto del percorso strategico, sintetizzare in uno schema i principali "modi di pensare" (le percezioni) legati a un comportamento. La considerazione dei costi e dei benefici di un comportamento si incrocia con la dimensione individuale e sociale degli stessi, che è molto importante nella formattazione del testo.

Definizione del tema. Lo studio del posizionamento di un tema sociale dunque consiste nell'esplicitazione di tutti i fattori connessi con i comportamenti del target (che cosa pensano) e nella decisione strategica che porterà a individuare un territorio mentale da privilegiare, un punto di leva sul quale agire in comunicazione per ottenere l'obiettivo che ci si è posti (cosa vogliamo che pensino). Lo studio del posizionamento di un tema non è finalizzato alla ricerca di un argomento differenziante (come avviene nella comunicazione commerciale) ma di uno efficace, il più rilevante, essenziale per le scelte individuali del target.

Strategia di comunicazione integrata. Il percorso di studio di una strategia di comunicazione prosegue con la scelta degli strumenti che, insieme, contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi prefissati. La pubblicità è solo uno degli strumenti a disposizione del committente e delle sue politiche di marketing e comunicazione.

Tuttavia le attività possono includere un mix di più strumenti secondo politiche che differiscono notevolmente da soggetto a soggetto, da settore a settore, da prodotto a prodotto, da servizio a servizio, da idea a idea. Un elenco di possibilità include:
  • Pubblicità, o advertising: complesso di comunicazione di massa, a carattere prevalentemente persuasorio o oneroso, opportunamente programmata da una fonte identificabile per il proseguimento di finalità di natura commerciale.
  • Relazioni pubbliche, o public relations: qualsiasi forma di comunicazione volta a instaurare, consolidare o sviluppare rapporti di conoscenza, di amicizia e di sostegno da parte di tutti i possibili pubblici portatori di interessi verso l'azienda.
  • Publicity: l'attività occasionale di informazione circa una determinata azienda e i suoi prodotti.
  • Promozione delle vendite, o sales promotion: l'attività coordinata di

comunicazione commerciale tesa a incrementare le vendite.

  • Promozione diretta: l'insieme delle azioni e delle strategie con cui si intende trasferire un messaggio direttamente al destinatario.
  • Attività delle forze di vendita: presentazione diretta di un prodotto o servizio a uno o più potenziali clienti al fine di concludere una vendita.
  • Eventi speciali.
  • Sponsorizzazioni: forme di comunicazione e di promozione attraverso le quali un'azienda fornisce un supporto, finanziario e/o in natura, a un individuo, un gruppo o un'organizzazione, al fine di permettere lo svolgimento di attività e allo stesso tempo di ottenere un beneficio in termini di notorietà e di immagine complessiva.

A queste possibilità si affiancano due grandi aree di comunicazione trasversale: i nuovi media e le forme di marketing non convenzionale. I nuovi media sono tutti i recenti mezzi di comunicazione come internet, i telefoni cellulari e la TV digitale.

Essirappresentano il risultato di avanzamenti tecnologici nel campo delle reti, dellamicroelettronica e dei computer, delle tecnologie di conversione dei segnali da analogicia digitali, e dello sviluppo di infrastrutture di collegamento veloce a fibre ottiche ewireless tramite satellite. Caratteristica comune dei new media è l'interattività, chepermette di stabilire una comunicazione a due vie tra i soggetti coinvolti. Il marketingnon convenzionale racchiude un'idea particolarmente fertile di strumenti e di mezziinnovativi, come il green marketing (focus al carattere ambientale), il marketingrelazionale (marketing riferito alle attività dirette a creare, mantenere e rafforzare lerelazioni con i clienti e con le varie categorie di intermediari), e il marketing sociale(utilizzo di strategie e tecniche del marketing per influenzare un gruppo sociale diriferimento).Durante questo periodo vengono introdotti dei termini nuovi nell'ambito del marketing

Edella comunicazione, come:

  • Societing (Giampaolo Fabris) che intende registrare l'evoluzione dei consumo, dandouna nuova centralità alla società piuttosto che al mercato. Il mondo economico deiconsumi tende ad avvicinarsi sempre più al mondo del privato sociale (inteso cometerzo settore) nel quale la relazione, il dialogo e la partecipazione hanno semprecostituito uno degli elementi fondanti.
  • Abbiamo inoltre il guerrilla marketing, il word of mouth (passaparola), il viralmarketing, l'ambient marketing, il marketing tribale e il product placement. Lo stesso elenco di strumenti qui elencati è a disposizione dei soggetti che promuovonola comunicazione sociale: dalla pubblicità alle pubbliche relazioni, dagli eventi specialialla promozione diretta, dal web al marketing non convenzionale. Oggetto dicomunicazione non sono ovviamente marche o prodotti ma soggetti sociali o cause, lungoun percorso di sviluppo analogo all'ambito commerciale.
Gli strumenti che il committente indicherà nel tra quelli sopra elencati, dovranno essere guidati da un unico presupposto strategico ed essere sviluppati con coerenza secondo il noto riferimento, teorico e pratico, della comunicazione integrata. Essa consiste nello sviluppo di meccanismi sinergici tra tutte le attività di comunicazione dell'azienda, da quella commerciale a quella interna, da quella economico-finanziaria a quella istituzionale. Ognuna di queste espressioni aziendali deve essere coerente, coordinata, priva di contraddizioni, in modo da trasferire ai pubblici interni ed esterni un'unica immagine aziendale. In ambito sociale, se l'oggetto di comunicazione è un tema, una causa, una problematica, esso è da considerarsi inevitabilmente di dominio pubblico e, pertanto, potrà in quanto tale essere oggetto di trattazione da parte di più soggetti comunicanti che, a seconda dei valori di riferimento e degli obiettivi, proporranno.alla collettività un proprio punto di vista. In questo modo è possibile che su di un tema convivano contemporaneamente definizioni simili, differenti e in alcuni casi anche contraddittorie, che potranno quindi costruire consenso e condivisione o al contrario potranno favorire dibattito, dissenso e divergenze.

Copy strategy

La copy strategy è la sintesi delle premesse più importanti; ha il compito di identificare nel modo più preciso possibile gli elementi che, nel medio e lungo periodo e nel caso di un'impresa, costituiranno la base sulla quale i consumatori sceglieranno la marca preferendola alle alternative. La copy strategy dovrà essere chiara, semplice e distintiva, che ha tre elementi centrali.

Beneficio

Il primo elemento della copy strategy è il beneficio (customer benefit) che il comunicatore propone al destinatario scegliendolo tra i diversi possibili benefici oggettivi e/o soggettivi offerti. Il beneficio può essere di natura merceologica,

Il testo può essere classificato come funzionale o valoriale, e si concentra su c

Dettagli
A.A. 2019-2020
27 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valentinapaci96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione pubblica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Ducci Gea.