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BoJack Horseman

BoJack Horseman è una serie animata per adulti distribuita da Netflix dal 2014. I personaggi sono indifferentemente esseri umani o animali parlanti. L'elaborazione del concept è da attribuirsi a Raphael Bob-Waksberg, sceneggiatore e autore comico. È lui a volere al suo fianco l'illustratrice Lisa Hanawalt. In particolare, l'interesse di Hanawalt per i cavalli risale all'infanzia: come disegnatrice, aveva già disegnato un cavallo ansioso di nome He-Horse nel fumetto Extra Egg Room. Giocando sul significato di "horse" e "to horse around" ("fare il buffone"), la sitcom di cui era protagonista BoJack si chiamava Horsin' Around, dove si prendeva cura di tre fratellini orfani. La sitcom diegetizzata risponde alle caratteristiche della "domestic sitcom", ma esaspera il tropo della "non-standard family". Il contrasto tra la hit vintage di buoni sentimenti Horsin' Around e i trend dell'industria e del.

Il mercato cine-televisivo del presente è uno dei leitmotiv autoriflessivi della serie. Le risoluzioni buoniste di ogni innocentevicenda di Horsin' Around simboleggiano il rimpianto di tempi più facili, con cui BoJack autoassolve lapropria incapacità di adeguarsi al presente.

BoJack non è un bravo cavallo, né una brava persona: è cinico, egocentrico e tendente all'autodistruzione. Ogni stagione ha un plot orizzontale incentrato su uno specifico aspetto della vita di BoJack nello show-business, accompagnato da tante sottotrame.

La prima stagione è dedicata alla stesura dell'autobiografia di BoJack, per la quale è costretto a fare i conti con il proprio passato. Nella seconda BoJack ottiene il ruolo della vita in un biopic su Secretariat. La terza è centrato sul successo di Secretariat e la potenziale corsa all'Oscar di BoJack. A partire da questi plot principali si snodano sottotrame surreali e comiche che si

intrecciano a temi seriosi e a volte emotivamente intensi, che concludono la depressione, la malattia, l'aborto, le minoranze, la tossicodipendenza, il sessismo, e naturalmente la morte. 1. Umanità animale e animalità umana Attraverso il racconto del funzionamento dell'industria televisiva e cinematografica, il contrasto tra espressione artistica e finalità commerciali è costantemente richiamato. La rivisitazione in chiave animale di titoli di film e nomi di artisti di successo è l'allusione più immediata alla continuità uomo-animale che caratterizza questa versione del mondo dello spettacolo. La location paradossale è una Hollywood alternativa, in cui BoJack ruba la D della celebre scritta, diventa Hollywoo nell'universo della serie. Questo insieme di elementi bizzarri fa da sfondo a una rappresentazione che sebbene sia fondata su premesse inverosimili, descrive verosimilmente i meccanismi.dell'ideazione, produzione e promozione di programmi e film. La serie tocca inoltre diverse dinamiche delle attuali confermazioni del panorama mediale: caso di accuse di molestie e violenze sessuali mosse al comico Bill Cosby; un episodio sull'aborto e sulla relazione tre popolarità, ispirazione ed empowerment per le audience femminili. La libertà di rappresentazione fondativa dell'animazione si esprime, nel caso di BoJack Horseman, nell'opportunità di sconvolgere la differenziazione tra bestialità e umanità per come è comunemente percepita, sovvertendo contemporaneamente le aspettative rispetto al ricorso "tradizionale" ad animali parlanti. La presenza di animali animati nei cartoon ha permesso in passato di attribuire ai personaggi comportamenti potenzialmente disturbanti. Atteggiamenti adulti erano liberamente inseriti in prodotti non ancora pensati esclusivamente per l'infanzia, ma che sottintendevano anche.

un'utenza infantile. Come illustra Jason Mittell, il target dei cartoni animati che erano prodotti per il cinema, era costituito da un pubblico di massa, il quale comprendeva adulti e giovanissimi; solo col passaggio dal grande al piccolo schermo l'industria comincia a concepire i cartoon come prodotti per bambini.

In BoJack Horseman l'indistinzione sociale e relazionale tra umano e bestie è una premessa narrativa: instaurano tra loro rapporti affettivi, fanno uso di droghe e alcol, si comportano in modo deprecabile indipendentemente dall'appartenenza di specie. Le caratteristiche distintive di quell'animazione irriverente si ritrovano ampiamente rielaborate, destinate a un pubblico trasversale ma adulto, contemporaneamente mitigate ed estremizzate: mitigate rispetto alla sovversione programmatica delle coordinate fisiche, spaziali, sociali praticata dai cartoon della prima fase della golden age americana; estremizzate nella conseguenza di una

rappresentazione più verosimile e più disturbante, della mescolanza tra esseri umani e animali, promiscuità sessuale e comportamenti oltraggiosi compresi. Nonostante la convivenza da pari a pari, la raffigurazione dei personaggi animali segue alcuni parametri precisi che li identificano e differenziano dai personaggi umani. - Da un lato, il loro aspetto è un incrocio tra forma bestiale e umana, prevale la seconda. Il dettaglio più vistosamente divergente è l'assenza di coda, il tratto animalesco per eccellenza che i disegnatori di BoJack hanno scelto di non ritrarre: dall'altra parte le istanze della serie e, di conseguenza, le coordinate della rappresentazione hanno più a che fare con l'umanità che con l'animalità; - Dall'altro lato, i personaggi animali mantengono alcuni tratti della loro specie. Si nota se osserviamo i personaggi più ricorrenti, in particolare Mr. Peanutbutter. Il suo essere

cane è chiamato in causa non solo dai diversi dettagli comici, ma si riverbera nella caratterizzazione generale del personaggio, che evolve nel corso degli episodi. Mr. Peanutbutter è attratto dalle idee più balzane, è ingenuo ed entusiasta, costantemente distratto; ma è anche limpidissimo nel suo ottimismo e totalmente fedele a Diane.

Nella logica della serie comunque non tutti gli animali sembrano spartire la medesima conformità ai caratteri più palesi della proprio animalità. Proprio il cavallo protagonista sembra incarnare la dissociazione maggiore tra natura animale e umana. Solo nell'identificazione con il destriero corridore della sua infanzia, Secretariat, si riappropria, in modo comunque problematico, della sua natura di cavallo: ma non è un caso che il suo idolo sia anche stato a sua volta fagocitato dal successo e dallo scandalo, e sia morto suicida.

L'ossatura dell'anima cupa di BoJack si riassume come

Il carcere di venire a patti con gli innumerevoli modi di essere infelici e incompleti, e con le infinite cause di tale infelicità e incompletezza: per questo la collocazione nell'ambiente dell'entertainment appare come una cornice particolarmente appropriata a significare "la natura temporanea della gioia" che i personaggi della serie sembrano constatare a ogni episodio.

Dalla sitcom alla dramedy

BoJack Horsman compare in un momento di grandi cambiamenti tecnologici e distributivi del settore audiovisivo. Le stagioni di BoJack Horseman vengono rilasciate con tutti gli episodi contemporaneamente. La disponibilità dell'intera stagione ha conseguenze sulle modalità di programmazione, sulle pratiche di fruizione e sulle dinamiche di rifiuto o fedeltà del pubblico.

Per una serie come BoJack HOrseman il privilegio di essere disponibile tutta di seguito si converte in una probabilità maggiore di essere vista indipendentemente dalla

capacità di "catturare" già dal primo episodio. Bob-Wakesberg stesso preferisce concepire la prima stagione come testo da fruire nel suo insieme. Tuttavia, la serie si inserisce in una florida tradizione americana di cartoni animati per adulti che intrecciano interessanti relazioni con i parametri codificati dei format e dei generi televisivi. Il formato della sitcom animata fa la sua comparsa sui canali televisivi statunitensi nel 1960 con The Flintstones, quando per la prima volta un cartone animato di mezz'ora viene programmato nella fascia serale del prime time. Gli anni '90 vedono una nuova ondata di sitcom animate dopo il successo di The Simpsons (1989-); accanto alle hit della Fox, la moltiplicazione di prodotti animati è favorita anche dalla comparsa dei canali tematici. I cartoni animati degli anni '90, però, prendono nettamente le distanze dalle narrazioni ripetitive e rassicuranti dei Flintstones, si.modo più realistico e drammatico. La serie utilizza anche elementi di meta-narrazione, rompendo la quarta parete e coinvolgendo direttamente il pubblico nella storia. Nel caso di The Simpsons, invece, la sitcom viene parodiata attraverso la famiglia Simpson e le loro avventure nella cittadina di Springfield. La serie si distingue per il suo umorismo satirico e la sua capacità di prendere di mira la cultura popolare, la politica e la società americana in generale. I personaggi sono spesso stereotipi esagerati, ma allo stesso tempo sono anche complessi e ben sviluppati. Entrambe le serie utilizzano il formato della sitcom per esplorare temi più profondi e offrire una critica sociale. Utilizzano l'umorismo come strumento per far riflettere il pubblico su questioni importanti e spesso controversi. Inoltre, entrambe le serie sono state influenti nel definire il panorama televisivo contemporaneo e hanno aperto la strada ad altre serie animate di successo. In conclusione, i cartoon come BoJack Horseman e The Simpsons sono esempi di come la sitcom possa essere utilizzata in modo creativo e innovativo per esplorare temi complessi e offrire una critica sociale. Queste serie hanno contribuito a ridefinire il genere e hanno lasciato un'impronta duratura sulla cultura popolare.modo non comico, come avverrebbe appunto in un drama.
BoJack Horseman è perfettamente consapevolmente calato nelle tendenze del suo tempo, e può rientrare nel novero di quelle che Matt Zoller Seitz ha chiamato "CIT - comedy in theory". Il critico sottolinea come questi prodotti mostrino punti di contatto con l'evoluzione dei blasonati quality drama degli ultimi quindici anni. Questa serie animata si colloca dunque al centro di un crocevia di influenze tratte sia dell'animazione televisiva contemporanea per adulti, sia della serialità live action. BoJack ci sembra esemplificare una maturità della narrazione seriale animata, che supera le categorie tradizionali e che è in grado di rielaborare sia le molteplici e diversificate espressioni delle tradizioni precedenti, sia le tendenze più significative delle attuali forme del racconto seriale.
Standing at the Centre of the Story: Emerging Problems and Opportunities for

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A.A. 2021-2022
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GiuliaZaffino9876 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cinema e tecnologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Uva Christian.