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FASE DI DISIDRATAZIONE
consumata dal metabolismo, di fatto seccando il tegumento seminale e indurendo
l’endosperma.
Alcuni semi, detti recalcitranti, non subiscono disidratazione, poiché, per l’ambiente
dove vivono, implicherebbe la morte dell’embrione.
Il seme assicura la continuità della specie e la diffusione anche grazie alla quiescenza,
ovvero la capacità di restare vitale anche dopo lunghi periodi in condizioni sfavorevoli
(stagioni invernali), la quale richiede all’embrione di minimizzare il metabolismo
eterotrofo e all’episperma di resistere alle intemperie e di monitorare costantemente
se il seme si trova in condizioni adatte alla geminazione.
Struttura
Embrione : rappresenta la futura pianta derivata dallo sviluppo dello zigote, in esso si
possono già riconoscere una radichetta, una plumula (il futuro fusto) e alcune
cotiledoni (foglie embrionali); l’ è lo spazio tra le cotiledoni e le future radici,
IPOCOTILE
l’ è lo spazio tra le cotiledoni e le future prime foglie.
EPICOTILE
Endosperma : zona riservata alle sostanze necessarie alla futura geminazione, al
momento dell’apertura del seme verranno accumulate nelle cotiledoni. L’accumulo di
sostanze nutritive implica una dispendiosa attività da parte della pianta madre, infatti
durante l’accumulo dell’endosperma il 70% dell’energia prodotta dall’organismo è
accumulata nei semi.
Tegumento seminale : tegumenti che avvolgono e proteggono la parte carnosa del
seme dagli agenti atmosferici. La sua struttura secca, regolamentata da SOSTANZE
, costituisce un sistema di controllo affinché la germinazione avvenga in
INIBITRICI
condizioni ottimali.
Dispersione
• A quando cadono a terra (per effetto della gravità).
UTOCORE
• B se vengono espulse a distanza dalla pianta madre.
OLOCORE
• I quando si diffondono tramite il flusso dell’acqua (impermeabili e
DROCORE
galleggianti).
• A se vengono diffusi dal vento (appendici per planare).
NEMOCORE
• Z quando vengono dispersi dagli animali (ingeriti o attaccati al pelo).
OOCORE
Germinazione
Una volta trovatosi nelle condizioni ottimali di acqua, ossigeno e temperatura, il
tegumento seminale permette al seme di imbeversi d’acqua e quindi di riattivare gli
enzimi.
La prima struttura che emerge dal tegumento è la radichetta, che permette
all’embrione di ancorarsi al terreno e assorbire acqua. Nelle la
GERMINAZIONI EPIGEE
radice principale e quelle laterali spingono il seme al di sopra del terreno, in quelle
il seme rimane sotto terra.
IPOGEE
I nutrimenti contenuti nel seme vengono assorbiti dalle cotiledoni che poi, dopo averle
fornite gradualmente alla plumula, avvizziscono e cadono. A questo punto la plantula è
autotrofa a tutti gli effetti. Apparato Radicale
Le funzioni principali delle radici sono l’ancoraggio e l’assorbimento (di acqua e sali
minerali).
Funzioni associate sono inoltre la riserva di materiali nutritivi e la conduzione.
La pianta mantiene un bilanciamento fra il suo sistema aereo e quello radicale.
Se un qualche danno all’apparato radicale riduce sensibilmente l’assorbimento, la
crescita del germoglio viene rallentata per mancanza degli elementi necessari alla
sintesi ed ormoni prodotti dalle radici.
La riduzione della grandezza del germoglio provoca una limitazione della crescita della
radice per mancanza di carboidrati e ormoni prodotti dal germoglio.
Macrostruttura
La prima radice che si forma dall’embrione si chiama radice primaria; nelle
gimnosperme prende il nome di fittone e cresce direttamente verso il basso dando
origine a ramificazioni dette radici laterali ( ), nelle
APPARATO RADICALE A FITTONE
angiosperme la radice primaria ha vita breve poiché dal fusto si originano altre radici
avventizie delle quali nessuna è preminente ( ).
APPARATO RADICALE FASCICOLATO
In entrambi i casi il complesso di radici assorbenti non si trova sotto il primo metro di
suolo (alcune piante tropicali, che vivono in ambienti particolarmente umidi, hanno
sviluppato una modificazione facendo crescere anche radici aeree, estendendo la zona
di assorbimento al di fuori del terreno).
L’apice radicale è coperto dalla cuffia radicale la quale, producendo una sostanza
mucillaginosa, protegge il meristema e favorisce la penetrazione nel terreno. Man
mano che la radice accresce in lunghezza, spingendo in avanti, le cellule poste in
periferia della cuffia si sfaldano; nel contempo ne vengono create di nuove sull’apice
della radice.
La zona immediatamente sopra l’apice, costituita da cellule in via di differenziamento,
viene per l’appunto detta zona di differenziamento; in questa zona la distensione per
riproduzione viene sostituita da distensione per accrescimento.
Microstruttura
Le cellule meristematiche all’apice della radice sono organizzate in tre foglietti
embrionali: il protoderma (che genererà il rizoderma), il meristema fondamentale (che
andrà a comporre la corteccia) e il procambio (che creerà il cilindro centrale).
Rizoderma : tessuto monostratificato che svolge il compito di proteggere gli altri strati
della radice, inoltre attraverso esso si ha l’assorbimento delle sostanze nutritive nella
.
ZONA DEI PELI RADICALI
Qui il rizoderma si piega su se stesso estendendo la zona coperta dalla radice: tramite
uno scambio cationico con il terreno assorbe i minerali e tramite la concentrazione di
questi attira l’acqua per osmosi.
Corteccia : sezione pluristratificata più estesa della radice; è composta da cellule
parenchimatiche di riserva e, tramite lo spazio intercellulare, fa passare le sostanze
dal rizoderma fino al cilindro vascolare.
Lo strato cellulare più vicino al centro è chiamato endoderma e non prevede spazi
intercellulari grazie a specifiche sostanze idrofobe che vanno ad occupare questi
buchi. Le sostanze nutritive che vengono assorbite devono quindi essere
obbligatoriamente essere filtrate attraverso il passaggio nelle cellule per poter entrare
nel cilindro vascolare. Questo strato di cellule e sostanze idrofobe è chiamato BANDA DI
C , e inoltre impedisce alle sostanze nutritive di uscire dal cilindro e riversarsi
ASPARY
fuori dalla radice.
Cilindro vascolare : comprende i tessuti vascolari e il periciclo.
Lo strato più interno è costituito da xilema e floema che hanno la funzione di trasporto
di nutrimenti verso e dalle radici; mentre dal periciclo si formano le radici laterali: le
cellule riacquistano la capacità di effettuare la mitosi, dando origine a un nuovo
meristema apicale che accresce per divisione, attraversando tutti gli strati della radice
fino a giungere all’esterno. Fusto
Il fusto è l’organo di sostegno delle piante che collega la parte fogliare alle radici.
Svolge le funzioni di stoccaggio e trasporto delle sostanze nutritive, oltre a quella di
sostegno meccanico.
Struttura
Il meristema apicale produce in modo ripetitivo i primordi fogliari e quelli delle
gemme, creandone una successione, e accrescendo la pianta in lunghezza; i
meristemi secondari, interni al fusto, producono legno e libro, che permettono
l’accrescimento diametrale.
La del fusto è originata dal meristema embrionale ed è composta
STRUTTURA PRIMARIA
da: epidermide (tessuti tegumentali), corteccia (tessuti parenchimatici e meccanici) e
stele (tessuti conduttori e parenchimatici).
La del fusto è originata dal meristema detto cambio
STRUTTURA SECONDARIA
cibro-legnoso (che andrà a creare lo xilema secondario, chiamato legno, e il floema
secondario, chiamato libro) e da quello chiamato cambio subero-fallodermico (più
esterno all’interno del fusto, cha creerà sughero verso l’esterno e felloderma verso
l’interno, regolando così la crescita dei tessuti tegumentali).
Il cambio ha un’attività periodica regolata da fattori ambientali ed ormonali; questa
periodicità si manifesta con gli anelli di crescita annuali. Nei la
LEGNI A POROSITÀ ANULARE
crescita stagionale è ben definita dai grandi pori lasciati dal nuovo tessuto, nei LEGNI A
la demarcazione è spesso poco chiara e invisibile ad occhio nudo.
POROSITÀ DIFFUSA
Forma e modificazioni
Il fusto può avere arborea (monopodiale / simpodiale), arbustiva, a stipite (es. le
FORMA
palme), strisciante o rampicante. Il può essere: colonnare, circolare,
PORTAMENTO
conico, piangente, piramidale, ovale, irregolare.
I fusti possono assumere modificazioni funzionali: in (sostituisce le foglie nella
CLADODI
fotosintesi per diminuire la traspirazione), in (fusti rotondi/conici che crescono
TUBERI
sotto terra con funzione di riserva), in rizomi (tuberi schiacciati in orizzontale), in BULBI
(fusti rotondi/conici subito sopra la superficie con funzione di stoccaggio), in STOLONI
(crescono in orizzontale per conquistare nuovi territori e riprodursi asessuatamente).
Foglia
Le funzioni della foglia sono quelle di fotosintesi e di traspirazione; la forma migliore
ad adempire questi compiti è quella con il maggior rapporto superficie/volume.
Struttura
La parte espansa della foglia, possedente una faccia superiore e una inferiore, è detta
lamina e si divide in: epidermide, parenchima clorofilliano e nervature. L’insieme di
parenchima e nervature è detto .
MESOFILLO
Nervature : contengono i tessuti conduttori.
La nervatura principale è deputata al trasporto di sostanze lungo l’asse maggiore; da
esse si originano le nervature secondarie e minori, le quali scambiano i soluti con le
cellule del parenchima andando a coprire l’intera lamina.
Parenchima clorofilliano : la parte più voluminosa, contiene le cellule specializzate
nella fotosintesi.
La è composta da un tessuto spugnoso (con cellule più distanti e con
FACCIA INFERIORE
una minor quantità di clorofilla) specializzato nell’assorbimento e il rilascio di sostanze
gassose; la invece è composta da tessuto a palizzata (con cellule
FACCIA SUPERIORE
compatte e appiattite), ottimo per l’assorbimento di fotoni.
Epidermide : regola gli scambi gassosi tra l’ambiente e l’interno della cellula tramite
gli stomi (presenti soprattutto sulla faccia inferiore), inoltre fornisce una barriera
contro l’attacco di fitofagi, patogeni e agenti chimici ostili, avvalendosi di difese
meccaniche e chimiche.
Abscissione
L’abscissione fogliare è il distacco della foglia dal corpo della pianta.
Alla base del picciolo troviamo una , formata da cellule debolmente
ZONA DI ABSCISSIONE
legate tra di loro, seguita dallo , una lamina pi&ugrav