Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 37
Riassunto esame apprendimento linguistico, prof. Maffia Pag. 1 Riassunto esame apprendimento linguistico, prof. Maffia Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame apprendimento linguistico, prof. Maffia Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame apprendimento linguistico, prof. Maffia Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame apprendimento linguistico, prof. Maffia Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame apprendimento linguistico, prof. Maffia Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame apprendimento linguistico, prof. Maffia Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame apprendimento linguistico, prof. Maffia Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame apprendimento linguistico, prof. Maffia Pag. 36
1 su 37
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SOGG>OGG.DIR>OGG.INDIR>OGG.PREP>GEN>OGG.COMP

-progetto ZISA => E’noto come il tedesco sia una lingua difficile da

apprendere per la sua complessa grammatica. La sequenza con cui si sviluppa

la sintassi tedesca è stata individuata da un gruppo di ricercatori per il Progetto

anni ’70-80 del 900 in Germania

ZISA sulla base di dati raccolti tra gli tra i

lavoratori immigrati spagnoli e italiani, evincendo i seguenti dati:

1) nel primo stadio i parlanti di una lingua romanza seguono l’ordine canonico

SVO anche in tedesco.

2)nel secondo stadio, gli apprendenti imparano a posizionare l’avverbio

all’inizio della frase senza però fare l’inversione verbo-soggetto come richiede il

tedesco;

3)nel terzo si impara a separare la parte verbale non coniugata da quella

coniugata;

4)nel quarto stadio vi è l’inversione del soggetto rispetto ai verbi coniugati;

5)nelle preposizioni subordinate, il verbo coniugato va a fondo.

ordine implicazionale: SVO>AVV>SEP>INV>VERBO-

Questi stadi seguono un

FON

Infatti, la regola in uno stadio dell’interlingua implica necessariamente che ci

siano anche quelle degli stadi precedenti. descrizione psicolinguistica

Dopo questa descrizione empirica, è stata fatta una

degli stadi dell’apprendimento (Clahsen 1986):

ad ogni stadio operano 3 diverse strategie (universali perché cognitive) del

parlato:

1)strategia dell’ordine canonico

2)strategia di iniziazione e finalizzazione

3)strategia delle preposizioni subordinate

A queste strategie è stato così associato il concetto di complessità

psicologica di una struttura che dipende dal grado di ri-ordino e ri-

sistemazione richiesto nel processo di proiezione del significato sottostante in

forme superficiali. In questo senso, il processo di apprendimento è visto come

un superamento di restrizioni.

*Studio sullo sviluppo implicazionale eseguito anche per la sintassi inglese.

PROGRESSO E VARIABILITA’

In questo processo,tuttavia, il progresso non è sempre graduale e lineare.

Infatti nessun apprendente passa improvvisamente da uno stadio all’altro; in

ogni stadio resistono tracce dello stadio precedente che persistono in quello

successivo, dunque, vi è grande variabilità.

Diacronica (o evolutiva)

Variazione Sincronica intersoggettiva

Intrasoggettiva sistematica

Libera

Variazione evolutiva o diacronica : la lingua evolve dia cronicamente verso la L2

variaz. Sincronica

la si divide in :

variaz. Intersoggettiva

- che interessa soprattutto la velocità di apprendimento,

le caratteristiche individuali dell’apprendente e dell’ambiente contestuale, la L1

ecc.. Intrasoggettiva

-variaz. che a sua volta può essere:

---sistematica > dipende dal contesto: psicologico, sociale,linguistico..Molta

della variabilità intrasoggettiva dell’interlingua è sistematica poiché

psicologicamente, linguisticamente e socialmente motivata.

libera

--- > casuale; riguarda la coesistenza nello stesso momento di più forme

alternative che hanno la stessa funzione. Ciò comporta per

l’apprendente una

difficoltà ad individuare il punto di apprendimento di un nuovo

elemento di L2

MODELLO PSICOLINGUISTICO DEL PARLATO (Levelt)

Si parte dal modello generale aggiungendo considerazioni

sull’apprendimento della L2.

Secondo questo modello, il parlante è visto come un complesso elaboratore

che formula enunciati fluentemente articolati. L’elaborazione del parlato usa

conoscenze dichiarative

una gerarchia universale basata su che sono

generali (quelle enciclopediche del mondo, particolari della situazione ecc) e

lessicali (parole intese come lemmi, con il loro significato e come forme con

le loro specificazioni morfologiche e fonologiche).

conoscenze procedurali

Le sono raggruppate in:

concettualizzatore,formulatore, articolatore.

Ogni elaboratore riceve un input e produce un output che diventerà poi

l’input di una componente successiva. Le procedure del concettualizzatore

sono in relazione con le conoscenze generali, quelle del formulatore con le

conoscenze lessicali.

Nel CONCETTUALIZZATORE l’informazione del magazzino delle

conoscenze generali che serve per comunicare le intenzioni del parlante,

viene selezionata e convertita in messaggio verbalizzato.

Passa poi al FORMULATORE che lo accetta e lo trasforma in piano

articolatorio in cui l’informazione viene grammaticalizzata e fonologizzata

attraverso due fasi: la codificazione grammaticale e la codificazione

fonologica.

Nell’ARTICOLATORE si producono i suoni del parlato grazie al sistema

respiratorio, laringale e sovra-laringale.

Infine, la propria produzione linguistica viene controllata nel

DECODIFICATORE.

Il monitoraggio può avvenire sia prima dell’articolazione (dal piano fonico

all’articolatore) sia dopo l’articolazione (quindi ascoltando il proprio

messaggio acustico)

Se viene registrato un errore il parlante può riformulare il messaggio e

.

crearne un altro

CARATTERISTICHE DEL MODELLO

Autonomia,Incrementalità, Automaticità e Velocità> nel parlato

normale ogni secondo si producono in media 2/3 parole ovvero circa 15

fonemi. LA VARIABILITA’

Fattori che determinano la variabilità:

1) La L1

2) L’ambiente linguistico

3) Caratteristiche individuali

4) Caratteristiche culturali

5) Strategie di apprendimento

LA L1 E IL TRANSFER => IL TRANFER è il trasferimento di un elemento

dalla L1 alla L2; la manifestazione più importante dell’influenza

della L1 è costituita dal trasferimento nell’interlingua di un suo elemento.

Distinguiamo tra transfer positivi (passaggi da L1 a L2 che non creano

problemi) e transfer negativi (che creano errori).

(Posizione massimalista/minimalista)

Il transfer può assumere l’aspetto di una: SOSTITUZIONE,

OMISSIONE,

AGGIUNTA,

EVITAMENTO,

USO ECCESSIVO.

Costrizioni che limitano il tranfer: -Livello di analisi

-Livello di competenza linguistica

-Marcatezza degli elem. Trasferiti

-La loro prototipicità

-Distanza tra le 2 lingue

-Principi naturali dello sviluppo

-Tendenza dell’interlingua a

mantenere coerenza interna

livello di analisi

1) > le interferenze più frequenti della L1 interessano il

livello fonologico, poi la pragmatica,lessico. Meno frequenti in sintassi e

morfologia.

livello di competenza

2) > il trasferimento degli elementi grammaticali è

più probabile quando l’apprendente è in grado di confrontare i due sistemi

linguistici evincendone somiglianze e differenze.

La marcatezza degli elementi trasferiti

3) > la marcatezza non è una

nozione assoluta ma “relativa”.

In una coppia,un elemento viene definito meno marcato rispetto a uno più

marcato. Ciò dipende dai tratti caratteristici dell’elemento.

Ad esempio, nelle seguenti coppie distinguiamo:

- professore / professoressa Professoressa è più marcato

dal punto di vista lunghezza e

della

complessità.

/b/ -/p/ /b/che è sonora e quindi ha il

tratto della sonorità, è più marcato, dal p.di vista

complessità,

della di che è sorda. frequenza,

Bambino – fanciullo dal p. di vista della

fanciullo è meno marcato.

’estendibilità,

Alto – basso dal p.di vista dell alto è

più marcato.

Il bambino che disegna – la matita con cui disegna dal p. di vista della

complessità e tipologico, la

relativizzazione del soggetto è meno marcata di

quella dell’ogg.indiretto preposizionale,

perché tutte le lingue del mondo che hanno la

seconda, hanno di conseguenza anche

la prima. ( ma non viceversa)

Gli elementi meno marcati sono più trasferibili di quelli più marcati,

specialmente se gli elementi di L2 sono marcati.

L’ IPOTESI DI MARCATEZZA DIFFERENZIALE (Ekmann)

Sostiene che al grado di marcatezza di un elemento corrisponde anche il

grado di difficoltà del loro apprendimento.

Es. opposizione [k]/[g] in inglese e tedesco [sh] e [g] inglese e francese

L’IMD nota proprio la differenza di marcatezza a seconda della posizione

degli elementi nella frase:

la posizione finale è la più marcata, quella iniziale la meno marcata. Quindi,

ad esempio, l’opposizione sordità/sonorità risulterà man mano più difficile da

imparare partendo dalla posizione finale se l’apprendente non la conosce in

L1.

la prototipicità

4) => Kollerman ci propone l’esempio del verbo olandese

BREKEN. Questo verbo può essere usato con molte espressioni

idiomatiche in cui il valore semantico si allontana progressivamente dal suo

significato originale.

Distanza tipologica tra L1 e L2

5) => più vicine sono le due lingue, più

semplice sarà il transfer.

6)Principi naturali dell’apprendimento della L2 => qui entrano in gioco

diverse strategie:

Strat. Isolante > uso di una forma non flessa > ‘’io parla’’

Strat. Agglutinante > aggiunta di morfemi trasparenti >

chiedata (chiesta)

Strat. Fusiva > corretta flessione in L2

7)Coerenza interna all’interlingua => a seconda delle diverse lingue,

l’influenza di L1 più che cambiare le sequenze di sviluppo,ne accelera o

ritarda il progresso.

AMBIENTE LINGUISTICO => Un altro importante fattore

nell’apprendimento è l’ambiente linguistico del parlante. Esso è

rappresentato dall’evidenza positiva, ovvero gli input, e l’evidenza negativa

costituita dall’insegnamento.

Bisogna citare quindi la differenza tra apprendimento guidato e spontaneo.

Proto tipicamente, l’app. spontaneo è più focalizzato sul contenuto che sulla

forma a differenza da quello guidato.

L’apprendimento della L2 non si realizza in un contesto in cui basta essere

esposti ad input linguistici interagendo con i parlanti nativi. L’interazione è

importante ma non sufficiente. La L2 si apprende in un contesto FORMALE

(la scuola), dove l’allievo è monitorato dall’insegnante che controlla molti

aspetti dedl processo.

Qual è l’insegnamento migliore? 2 modelli :

‘’spiegazione&pratica’’ > ci si concentra sulla produzione degli elementi

insegnati, con manipolazione dell’output.

‘’presentazione&spiegazione’’ > spiegazione dell’elemento insegnato e

punta sulla c

Dettagli
A.A. 2018-2019
37 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher doriana.marfella di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Apprendimento linguistico e culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Maffia Marta.