TRA CAMPO SOSTA E SCUOLA: L'ETNOGRAFIA DELLA SCOLARIZZAZIONE
Nell'antropologia dell'educazione si sono sviluppate 2 correnti di ricerca attorno al tema del successo scolastico delle minoranze: in un primo momento si sono analizzati i diversi stili di interazione verbale e non verbale in classe con un approccio microetnografico, quindi con la produzione di resoconti molto dettagliati; sono stati una reazione critica al concetto di deficit culturale attribuito a queste minoranze; a questo modello si oppone quello delle differenze culturali: i bambini delle minoranze si troverebbero a gestire delle discontinuità o conflittualità tra differenti orientamenti culturali.
In un secondo momento le ricerche hanno messo in luce alcuni limiti della teoria della discontinuità → ogni minoranza ha una diversa evoluzione nel processo di scolarizzazione; secondo Ogbu non si tratta di differenze culturali bensì di differenze nel quadro di riferimento culturali.
che guida l'azione e il giudizio degli studenti rispetto alla realtà scolastica, la riuscita scolastica verrebbe associata alla perdita dei propri riferimenti culturali. Un terzo momento è stato caratterizzato dal tentativo di far dialogare le 2 posizioni. La critica è nella mancanza di una traduzione in modello della variabilità intergruppi e intragruppi delle minoranze zingare, inoltre viene criticato l'acceso impianto deterministico del ruolo della comunità nell'universo del singolo e viene data un'interpretazione soltanto negativa dell'identità oppositiva che non tiene conto della condizione di resistenza e creatività presenti. I bambini zingari in Italia arrivano a frequentare la scuola per pressioni sociali esterne, ma è un processo abbastanza recente e che è avanzato in modo disuguale nei diversi contesti regionali. Le culture zingare sono sincretiche perché composte da tratti culturali di.diversa provenienza in un nuovo insieme che mantiene un'originalità di significato → le comunità zingare riordinati reinterpretano la tradizione culturale dei gagi e la ripropongono attraverso la pratica quotidiana, ma ciò non implica un riconoscimento sul diritto di essere coautori; l'attenzione è posta a queste forme di rielaborazione dell'espressione scolastica.
La necessità di arrivare a una condizione di estraniamento rispetto alla situazione da osservare è una condizione sempre presente nelle ricerche etnografiche: in questo caso si trattava di promuovere un distacco nei confronti della realtà scolastica; importanti sono state le coping intese come azioni sia costruttive che adattative prodotte dall'attività creativa degli attori sociali, quindi con quali costrizioni i bambini hanno a che fare e quali significati attribuiscono a queste strategie.
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