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L’EVOLUZIONE E DEFINZIONE DEL CONCETTO DI CULTURA

Prima del 1871 cultura era il sapere, e quel sapere non era di campo, di esperienze, ma dotto, ovvero

correlato allo studio. La persona con cultura, di élite, era la persona che aveva studiato e che studiava:

era un sapere tecnico (apparteneva quindi a pochi).

nasce l’antropologia come disciplina accademica. È una disciplina

Nel 1871 olistica, ovvero che si

dice che cultura è quell’insieme di tradizioni, regole, norme, stili

occupa di tutto: tutto è cultura. Tylor

alimentari, regole familiari e composizioni, arti, mestieri, usi e costumi, le lingue. Questa definizione ebbe

un grande primo risultato poiché tutti gli esseri umani, che abbiano studiato o no, hanno

un’appartenenza culturale. d’élite,

Non è più un elemento ma un aspetto che troviamo nelle vite di tutti

gli uomini. –

CAPITOLO 2 LA COSTRUZIONE DEGLI ALTRI DI NOI (concetti fondamentali)

2.1 LA SPECIE UMANA

Nell’ambito dell’antropologia si son sviluppate due teorie di pensiero:

- creazionista (specie umana

all’originaria creazione divina) e degenerazionista (le diversità si siano prodotte in caso di forme

di degenerazione, corruzione e peggioramento);

L’ipotesi è che l’esigenza di adattarsi all’ambiente sollecitasse le modifiche corporee e viceversa

- (8 o 5 milioni di anni fa); non fu lineare. L’evoluzione infatti va pensata come un

 ominazione

albero, ciascun passaggio evolutivo rappresenta una possibile biforcazione dalla quale possono

partire due o più altre linee di sviluppo;

 

- 2 o 3 milioni di anni fa resti di un nuovo essere vivente homo. Il più arcaico è stato chiamato

homo abilis (> quantità e qualità degli utensili in pietra); homo erectus (nuovi tipi di strumenti e

utensili, prime tracce di attività intellettuale e comunicativa); homo di Neanderthal (forse da qui

c’è la biforcazione tra uomo e scimmia, piuttosto evoluti); homo sapiens (evoluzione sembra

aver raggiunto le caratteristiche di oggi);

- Originariamente la specie era vegetariana, successivamente diventò onnivora. Il controllo del

fuoco e le creazioni strumenti di pietra, permisero la caccia di grandi animali. Proprio per questi

strumenti di pietra non levigati a questo periodo è stato dato il nome di Paleolitico;

- Esaurite le risorse che un luogo offre, ci si muove alla ricerca di altro dove poter trovare animali

da cacciare. La specie umana ha messo in atto un nomadismo lineare i gruppi si sono sempre

più allontanati e hanno popolato gran parte del pianeta;

Con l’homo erectus e sapiens si cominciarono a sperimentare

- forme di organizzazione sociale,

basate sulla divisione sociale del lavoro. La prima divisione sembra essere stata quella tra

femmine e maschi, poi anche tra giovani e anziani il rapporto asimmetrico tra uomini e donne

e tra giovani e anziani (dovuto a violenza esercitata dagli uomini) sembra essere il primo esempio

di elaborazione delle diversità in differenze;

- Nei luoghi di accampamento di questi uomini troviamo incisioni e pitture, che possiamo chiamare

produzione simbolica (disposizione delle pietre, scheletri deposti in luoghi appositi, pratiche di

sepoltura) primo abbozzo di sistema di idee;

- Neolitico sviluppo di strumenti e utensili, fabbricati di pietra levigata, metalli, bronzo, ferro,

crescita prodotti vegetali e controllo della riproduzione e crescita di alcune specie di animali.

I diversi “interni” e gli indoeuropei

2.1.5 

- Gruppi dominanti casta (gruppo a cui si appartiene per nascita), dove al vertice vi era un

sovrano, re, faraone, supremo a cui spettava la gestione e il controllo sulla vita religiosa del

gruppo e sull’esercizio di potere. Una parte dei saperi furono collegati alla posizione sociale e

sull’attività che ciascuno praticava. Caratteristica di queste società era la loro tendenza

espansiva: procuravano nuove terre da coltivare, catturavano spesso uomini e donne da

trasformare in schiavi. Cercavano occasioni di scambio e contribuirono allo sviluppo del

commercio e della moneta invenzione delle prime forme di scrittura contabile.

Successivamente inaugurarono il commercio marittimo;

- Migrazioni indoeuropee diffusero in India, Medio Oriente e Europa la loro lingua, oltre a

del Bronzo, la ruota e l’addomesticamento

tecniche del periodo dell’Età dei grandi bovini ed

equini.

LE PRIME COLONIE, IL PRIMO IMPERO: LE ETA’ GRECA E ROMANA

2.2 

- Greci prima rilevazione etnografica: sono le Historaie (investigazioni, esplorazioni) di Erodoto

di Alicarnasso, un libro scritto con l’intento di informare marinai e nericanti sul conto dei popoli

che avrebbero trovato navigando nel Mediterraneo. Erano tolleranti differenzialisti ogni

popolo tenga le sue norme, costumi e credenze);

- Romani assimilazionisti (imposizione romanizzazione lingua, leggi romane...).

2.2.3 Cristianesimo, ebraismo, paganesimo

Ebraismo

- Popolazione di pastori-allevatori della Palestina sottomessa da Roma;

- Religione monoteista (contrario dei Greci e Romani), che si basava sul culto di un unico Dio;

- Nessuna divinità femminile;

- Rivelazione di Dio a un popolo. Uno di questi uomini degni di parlare con Dio fu Mosè, al quale

Dio aveva consegnato le tavole della Legge;

- Messianesimo credenza nella venuta di un Messia inviato da Dio per trasmettere la sua parola

e guidare il popolo eletto, debellando i malvagi. Contemplava la fine del mondo, a opera e per

volontà di Dio;

- Bibbia è la storia del popolo Ebreo (Vecchio Testamento);

- Differenza tra Ebraismo e Cristianesimo il mondo sta ancora aspettando la venuta del Messia,

per i cristiani il Messia è Gesù di Nazareth;

- Considerava i cristiani miscredenti: coloro che credevano nelle cose sbagliate;

- Tito (imperatore romano) per sottomettere il popolo distrusse il tempio di Gerusalemme e

ordinò la deportazione e la dispersione di una parte del popolo ebraico fuori ai confini della

gli ebrei hanno resistito all’assimilazione, l’accusa è che furono ritenuti

Palestina diaspora:

d’essere i responsabili della morte di Cristo;

- La creazione dello stato di Israele nel 1947 non ha messo fine a questo conflitto;

- Giorno santo: sabato

Cristianesimo

Vi è l’dea 

- della fine del mondo apocalisse e Giudizio Universale;

- Religione monoteista;

c’è un

- Non popolo eletto: per Cristo tutti sono figli di Dio e possono essere salvati se hanno fede

in Lui; 

- I Vangeli sono la parte che costituisce il Nuovo Testamento;

- Dal 313 a.C. divenne religione tollerata. Coloro i quali non si convertivano e che rimanevano

legati al politeismo romano venne dato il nome di pagani.

- Giorno santo: domenica

Miscredente: crede nelle cose giuste nel modo sbagliato o cose che sono sbagliate in sé;

Infedele: conosce la vera fede, ma la rifiuta.

Islam

- Fondatore: Maometto

- Monoteista patriarcale: basata sulla fede di un Dio onnipotente;

- Non ha divinità femminili e esclude le donne da tutto;

- Si basa sulla rivelazione che Dio (Allah) fa ai mortali del suo insegnamento;

- Per i credenti: la rivelazione di Dio si è completata sette secoli dopo la morte del Cristo, con la

predicazione di Maometto;

- Libro sacro: il Corano legge civile e religiosa;

- Proibizione di raffigurare Dio in immagini terrene;

- Giorno santo: venerdì;

- I musulmani non credono che il Messia debba venire, né pensano sia già venuto;

- Prevede il compimento dei tempi e la fine del mondo.

2.5 GLI ESITI: COLONIZZATORI E COLONIZZATI

2.5.1 Superiorità dei bianchi

Durante l’Umanesimo la concezione dell’Uomo

- (cristiano, maschio, adulto), come signore del

creato che gli era stato affidato da Dio, poiché egli era fatto da Dio, a propria immagine e

somiglianza. Si trattava dell’ideale eroico;

- Sottomettere e assimilazione dei Nativi approvata dalla chiesa cattolica;

- Sviluppo scientifico e tecnologico rappresentava una permanente superiorità militare, un

miglioramento condizioni di vita della popolazione dell’Occidente;

dell’onnipotenza bianca dell’uomo

- La certezza (bianco, maschio) sulla natura e dunque la

possibilità di sfruttarla e di manipolarla e la certezza del progresso: miglioramento, in cui la società

bianca rappresenterebbe lo stadio più avanzato e il modello per le altre società.

2.5.2 Effetti della colonizzazione

- Crisi sistemi di produzione;

- Crisi sistemi di parentela, sistemi di residenza, vita religiosa, comando, spazio e tempo;

- Scomparsa di alcune lingue, alcuni rituali e credenze;

- Il colonizzato si sente inferiore;

- Egemonia colonizzato ubbidisce spontaneamente, interiorizza ragioni dei dominatori.

2.5.3 I movimenti di popolazioni

- Dalla madre patria ai paesi colonizzati (europei radicati nei paesi colonizzati). Questi

europei, grazie a matrimoni con i nativi hanno dato vita a popolazioni bianche locali. Quando le

colonie hanno raggiunto l’Indipendenza, hanno mostrato molta resistenza al ritorno;

- Dalle campagne dei paesi coloniali alle loro città;

- Tratta dei negri trasferimento forzato di africani nelle Americhe; questo reintrodusse la

schiavitù. Gli africani, catturati, divenuti proprietà di chi li aveva catturati, venivano venduti e

comprati come merci. La condizione di schiavo si acquisiva: tramite cattura o incapacità di pagare

debiti contratti e dunque risarcimento obbligato con la cessione del proprio corpo. Condizione

è stata legittimata su basi razziste, a partire dall’inferiorità dei

acquisita, non innata. La schiavitù

neri;

Scarsità mano d’opera negli Stati Uniti grandi flussi migratori dall’Europa verso le Americhe.

- CULTURALI TRA POPOLI DIVERSI E LA TEORIA DELL’ACCULTURAZIONE

2.6 I CONTATTI

- Contatto diretto e continuativo tra gruppi di individui differenti;

 

- Cultura datrice quella che accultura, che viene raggiunta. Cultura recettrice quella che

viene acculturata;

- Il contatto modifica entrambe le culture; 

- Accettazione da parte della cultura recettrice acculturazione progressiva. Si vi erano

resistenze aggiustamenti reattivi (acculturazioni parziali).

- Condizionata da un contesto storico;

- Il gruppo sociale più forte, trasmette solo quelle parti della propria cultura appropriate;

- Marasma culturale squilibrio, disgregazione del patrimonio culturale, etnocidio o genocidio.

CAPITOLO 3 PANORAMICA DELLE TEOR

Dettagli
A.A. 2017-2018
45 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lazzerimartina9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Ghiringhelli Barbara.