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Ghiandole sudoripare eccrine
Sono assenti a livello del glande, del clitoride, del prepuzio, delle piccole labbra e della faccia interna del padiglione auricolare. Sono numerosissime invece a livello della fronte, del palmo delle mani e della pianta del piede.
Sono ghiandole tubulari semplici di tipo glomerulare.
In profondità vi è la parte secernente, il glomerulo, costituito da uno strato di cellule mioepiteliali che rivestono esternamente uno strato di cellule epiteliali secernenti che si affacciano nel lume ghiandolare. Le cellule mioepiteliali poggiano su una membrana basale.
Ogni ghiandola raggiunge la superficie cutanea mediante un dotto escretore che si apre a livello di una cresta epidermica. Il dotto, nel tratto intraepidermico, è formato da due strati di cellule epiteliali. Le cellule dello strato profondo sono a contatto con la membrana basale; le cellule che raggiungono il lume presentano al lato apicale un orletto a spazzola dove avviene il riassorbimento.
selettivo deglielettroliti, rendendo così il sudore ipotonico rispetto al plasma.Il sudore è un liquido inodore, incolore costituito da acqua (99%) e soluti (1%), fra cui NaCl, urea, acido urico, creatinina, acido lattico. Ha un pH 5-7,5. La sua secrezione è discontinua e indotta da alcuni stimoli come il calore eccessivo e gli stimoli emozionali.
Le funzioni sono date dalla termoregolazione, formazione del film idrolipidico cutaneo, escrezione.
9GHIANDOLE SUDORIPARE APOCRINE
Poco numerose nell'uomo, presenti a livello dell'ascella, dell'inguine, dell'areola mammaria, del monte di Venere, nella regione sottombelicale, nelle grandi labbra, nello scroto e nel perineo. Nella donna sono più numerose, così come nei negroidi.
Sono ghiandole tubuloglomerulari.
Il glomerulo si trova a livello del derma. È rappresentato da cellule cubiche (ghiandola a riposo) obatiprismatiche (in attività). Queste cellule sono rivestite da uno
strato di cellule mioepiteliali che poggiano sulla membrana basale. Esternamente alla membrana basale vi è una guaina connettivale vascolarizzata e innervata. Le cellule secernenti contengono granuli di secreto di lipidi, pigmenti e ferro.
Il dotto escretore si apre spesso in un follicolo pilifero. È formato da più file di cellule poco differenziate negli strati esterni e ricche di tonofilamenti negli strati interni. La secrezione è continua e il sudore si accumula nel lume da dove viene eliminato per contrazione delle cellule mioepiteliali.
Il sudore apocrino è costituito dal 95% da acqua e dal 5% da glucidi, proteine, lipidi e ferro. Ha un pH tra 7 e 8. Tra i componenti vi sono anche i feromoni, sostanze volatili implicate nel riconoscimento di specie e di sesso tramite l'olfatto.
Il tipico odore del sudore apocrino si libera in seguito a fenomeni di decomposizione batterica a livello della superficie cutanea.
10MAMMELLA
Ghiandola pari e simmetrica posta
sulla superficie anteriore del torace ai lati della linea mediana. Occupa lo spazio tra la terza e settima costa lungo una linea che si estende in larghezza tra laparasternale e l'ascellare. Tra le due mammelle vi è un solco (seno) che corrisponde al corpo dellosterno. Nella femmina, dalla pubertà, le mammelle si sviluppano, per proliferazione di tutte lecomponenti. Aumentano poi con la gravidanza per lo sviluppo della parte ghiandolare. Dallamenopausa la ghiandola si atrofizza e le strutture di sostegno connettivali tendono a rilassarsi concomparsa di flaccidità per cui le mammelle diventano pendule e il solco sottomammario siapprofondisce. La mammella è rivestita da cute molto sottile e distendibile. Spesso è visibile il sottostante reticolovenoso. All'apice vi è un'area rotondeggiante pigmentata, l'areola, al centro della quale sporge il capezzolo. Le dimensioni dell'areola variano da 3 a 5 cm. Il colore èroseo scuro nella bambina e nella giovanebruno dopo la gravidanza e l'allattamento. La cute dell'areola contiene melanina e il dermanullipara;e ricco di tessuto elastico. Infine nell'areola si trovano ghiandole sudoripare eccrine e apocrine e 10-15 ghiandole areolari (di Montgomery), considerate come ghiandole mammarie rudimentali. La lorosecrezione è oleosa e lubrifica la cute areolare e del capezzolo. La zona areolare è caratterizzata anchedalla presenza di fasci muscolari lisci spiraliformi nel derma; altri fasci, radiali, si portano dallaverso la base del capezzolo e si dispongono intorno ai dotti galattofori. Nell'insieme tuttiperiferiaquesti fasci costituiscono il muscolo areolare la cui contrazione determina la spremitura dei dottigalattofori.
Al centro dell'areola si trova il capezzolo che ha altezza media di 10 mm e un diametro di 10-12 mm. La cute è pigmentata e la superficie è irregolare per la presenza di papille.
del muscolo dentato anteriore. Dal derma dell'areola si distaccano fasci di connettivo (retinacoli) che penetrano nella sottostante ghiandola dividendola in lobi e lobuli. Il corpo ghiandolare è infatti formato da 15-20 lobi immersi nel tessuto adiposo. Ogni lobo è diviso in lobuli, ciascuno dei quali contiene gli alveoli che sono le unità secernenti. La ghiandola mammaria è una ghiandola alveolare composta. Ogni lobo ha un proprio dotto escretore (dotto galattoforo) che sono siti di riserva di latte. La parete degli alveoli è formata da cellule mioepiteliali e cellule secernenti, tutte poggianti su una membrana basale. Le cellule mioepiteliali sono a contatto con la lamina basale e presentano prolungamenti ramificati. Le cellule secernenti hanno forma cubica o cilindrica. La parete dei dotti è formata a livello dello sbocco in superficie da epitelio pavimentoso stratificato non corneificato; in prossimità degli alveoli invece da epitelio
bistratificato e poi cubico semplice. 11VASCOLARIZZAZIONE DELL'APPARATO TEGUMENTARIOL'irrorazione della cute è data da arterie cutanee e arterie muscolocutanee che raggiungono l'ipoderma. A livello della parte profonda dell'ipoderma queste arterie formano una rete sottodermica o plesso cutaneo da cui si staccano arterie a direzione verticale che si anastomizzano col plesso subpapillare. Da questo originano rami terminali che a livello papillare formano un vasto complesso di anse capillari che continuano in tratti venosi efferenti. Questi poi confluiscono in venule fino al plesso venoso subpapillare da cui si dipartono due reti venose per il derma e una cutanea. Nello strato reticolare del derma si formano anastomosi arterovenose.
I vasi linfatici cutanei, originati a fondo cieco nel derma papillare, formano una rete subpapillare. Tra derma e ipoderma si trova una seconda rete linfatica collegata alla precedente. Da qui si dipartono vasi che, a livello dell'ipoderma,
La mammella ha una vascolarizzazione superficiale per la cute e una profonda per la ghiandola mammaria. Le arterie sono rami dell'arteria ascellare e toracica laterale. Partecipano alla vascolarizzazione anche le arterie intercostali. Le vene formano un reticolo sottocutaneo che dall'areola si porta alla vena giugulare esterna, alla vena cefalica, alla vena epigastrica superficiale e alla vena sternale laterale. Inferiormente invece la rete venosa è in rapporto con le vene superficiali dell'addome. I vasi venosi profondi si aprono nelle vene intercostali. I vasi linfatici della regione mammaria laterale vanno ai linfonodi ascellari; quelli mediali sboccano nei linfonodi parasternali, quelli retromammari o posteriori attraversano il muscolo grande pettorale e piccolo pettorale raggiungendo digitazioni tributarie dei linfonodi ascellari. Altri collettori, a livello del grande pettorale, risalgono ai linfonodi sottoclaveari.
TEGUMENTARIOINNERVAZIONE →Terminazioni nervose negli epiteli vi sono due categorie:
- →Terminazioni afferenti somatiche portano al SNC stimoli di senso;
- →Terminazioni efferenti viscerali (eccito-secretrici) di natura simpatica, che entrano in rapporto con le cellule ghiandolari.
A queste si aggiungono i corpuscoli di Merkel, recettori tattili costituiti da grosse cellule rotonde localizzati tra i cheratinociti dello strato basale dell’epidermide. Prendono contatto sinaptico con una terminazione afferente. Sono considerati strutture eccitabili a stimoli meccanici, di pressione. Attivano le fibre nervose mediante rilascio di NT.
Terminazioni nervose nel tessuto connettivo:
- →Terminazioni libere terminazioni afferenti somatiche di sottili fibre amieliniche che possono svolgere funzioni di recettori dolorifici, tattili o termici.
- →Corpuscoli di Ruffini strati profondi del derma e superficiali del connettivo sottocutaneo, specialmente nei
polpastrelli delle dita. Sono di forma fusata avvolti da una capsula connettivale lamellare nel cui interno si trova connettivo di sostegno e in cui l'assone di una fibra nervosa mielinica si suddivide ramificandosi. Sono sensibili agli spostamenti tangenziali della cute.
▪ →Corpuscoli di Pacini si trovano nel derma e nel connettivo sottocutaneo, nel periostio, e in alcuni organi. Sono formati da lamelle concentriche di cellule appiattite che delimitano uno spazio centrale detto clava interna contenente sostanza amorfa. Una fibra nervosa sensitiva mielinica perde la sua guaina e da un'estremità del corpuscolo penetra nella clava interna e la percorre fino all'estremità opposta terminando con rigonfiamenti e ramificazioni. Il corpuscolo sarebbe un recettore per la vibrazione.
▪ →Corpuscoli di Meissner nel connettivo della cute del palmo della mano e della pianta dei piedi. Hanno forma ellittica, avvolti da una capsula connettivale che racchiude strati
di mielina, diventano meno efficienti nella conduzione degli impulsi nervosi. Questo può causare una serie di sintomi, tra cui debolezza muscolare, problemi di coordinazione e perdita di sensibilità. La sclerosi multipla è una malattia cronica e progressiva, che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone colpite. È importante consultare un medico per una diagnosi e un trattamento adeguati.