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ARTICOLAZIONI

  • MOBILI:

CHIAMATE ANCHE DIARTROSI

Sono articolazioni per contiguità, cioè non sono direttamente legate alle ossa, perciò consentono più movimenti tra due superfici. C'è uno strato di connettivo o di cartilagine, o di entrambi.

Sono di cinque tipi:

  1. Artrodie o articolazioni piane: se superfici sono piane unico movimento possibile è lo scivolamento (es.: fine proc articolari delle vertebre).
  2. Enartrosi o art. sferoidee: le articolazioni hanno la forma di una sfera piena e di una sfera cava. Consentono il massimo movimento possibile compresi movimenti angolari sia di rotazione.
  3. Condiloartrosi o art. a condilo: le articolazioni hanno forma di ellisse (pestello) uno pieno e uno cavo; è possibile solo il movimento angolare.
  4. Art. a sella: le articolazioni hanno forma di sella una concava e all'altro lato è possibile solo il movimento angolare.
  5. Ginglimo: le articolazioni hanno forma di cilindri e si orientano in due modi:
    • Ginglimo angolare o troclea: l'asse del cilindro è perpendicolare all'asse delle ossa; è possibile solo movimento angolare.
    • Ginglimo laterale o trocoide: l'asse del cilindro è parallelo all’asse di almeno un osso; è possibile solo il movimento di rotazione (es. art. atlantoassiale indirette; dell'arto).
  • IMOBILI:

CHIAMATE ANCHE SINARTROSI

Sono articolazioni per continuità, cioè sono collegate senza interruzioni nei capi ossei, quindi consentono meno movimento.

Sono di tre tipi:

  1. Suture o sindesmosi: le due superfici articolari sono separate da connettivo (denso/fibroso). Si dividono in tre gruppi:
    • S. dentata: fra le ossa piatte le dentellature delle ossa si incastrano perfettamente.
    • S. squamose: le due parti sono tagliate di sbieco e possono essere irregolari.
    • S. piane: le superfici sono lineari.
  2. Sinfisi: le superfici articolari sono rivestite da cartilagine fibrosa (es.: sinfisi pubica e corpi vertebrali).
  3. Sincondrosi: le superfici articolari sono rivestite da cartilagine ialina; questa con il tempo può ossificarsi formando l’articolazione detta sinostosi.
  • IN BASE AL NUMERO DI SUPERFICI ARTICOLARI LE DIARTROSI SI POSSONO DIVIDERE IN TRE GRUPPI:
    1. SEMPLICI: FORMATE SOLO DA DUE SUPERFICI ARTICOLARI.
    2. COMPOSTE: FORMATE DA PIÙ DI DUE SUPERFICI ARTICOLARI.
    3. COMPLESSE: TRA LE SUPERFICI ARTICOLARI SI TROVANO ANCHE DISCHI O MENISCHI.
  • IN BASE AI MOVIMENTI CONSENTITI LE DIARTROSI SI DIVIDONO IN TRE GRUPPI:
    1. MONOASSIALI: IL MOVIMENTO DELLE ART. SI SVOLGE INTORNO AD UN SOLO ASS. ES. GINGLIMI (ANGOLARE: ART. OMEROULNARE; LATERALE: RADIOULNARE).
    2. BASSIALI: IL MOVIMENTO DELLE ART SI SVOLGE INTORNO A DUE ASSI PERPENDICO-LARI TRA LORO. ES. SELLA (ART. CARPO-METACARPEA); ATLANTE.
    3. TRIASSIALI / PLURIAASSIALI: IL MOVIMENTO DELLE ART. SI SVOLGE INTORNO AI TRE ASSI. ES. ART. SFEROIDEA (ART. COXO FEMORALE), ES. DIARTROSI (ART. SCAPOLOMERALE).
  • I MOVIMENTI SONO FONDAMENTALMENTE DI DUE TIPI:
    1. SCIVOLAMENTO: UNA SUPERFICIE ARTICOLARE SCIVOLA SULL'ALTRA ES. ARTROSI (PROCESSI ARTICOLARI DELLE VERTEBRE).
    2. ANGOLARE: AUMENTA O DIMINUISCE L'ANGOLO FRA LE DUE SUPERFICI ARTICOLARI. PUÒ ESSERE DI QUATTRO TIPI:
      • FLESSIONE/ESTENSIONE: RIDUZIONE O AUMENTO DELL'ANGOLO; AVVICINAMEN-TO O ALLONTANAMENTO DI UN OSO O DI UN SEGMENTO CONTIGUO (IN PARTICOLARE: FLESSIONE DORSALE O PLANTARE AL PIEDE; E FLESSIONE DORSALE O PALMARE DELLA MANO).
      • ABDUZIONE/ADDUZIONE: ALLONTANAMENTO O AVVICINAMENTO DEL SEGMENTO DALL'ASSE CORPOREO. IN PARTICOLARE: EVERSIONE PER LA MANO E IL PIEDE.
      • LA ROTAZIONE: ROTAZIONE DI UN OSSO INTORNO A UN ASSE (CHE PUÒ ESSERE LA DIARTROSI O OMERO) ES. ROTAZIONE DELLA TESTA (L'ATLANTE INTORNO AL DENTE DELL'EPISTOFEO).
      • IN PARTICOLARE SI PARLA DI PRONAZIONE E SUPINAZIONE PER LA ROTAZIONE ALL'INTERNO E ALL'ESTERNO DELLA MANO E DEL PIEDE.
      • CIRCONDUZIONE: UN OSSO LUNGO CIRCONSCRIVE UNO SPAZIO CONICO. ES.: ENARTROSI (SPALLA E ANCA).
      • IN PARTICOLARE PER LA MANDIBOLA:
        • RETROAZIONE/PROTRAIBIONE
        • ELEVAZIONE/DEPRESSIONE
  • LE DIARTROSI SONO COSTITUITE DA:
    1. DUE PARTI FONDAMENTALI:
      • LE SUPERFICI ARTICOLARI: POSSONO AVERE VARIE FORME MA SONO SEMPRE COMPLEMENTARI SONO RICOPERTE DA UNO STRATO DI CARTILAGINE ARTICOLARE IALINA.
      • LA CAPSULA ARTICOLARE: MANICOTTO FIBROSO CHE AVVOLGE LE SUPERFICI. DENTRO SI TROVA IL LIQUIDO SINOVIALE CHE FUNGE DA LUBRIFICANTE LA CAPSULA È FORMATA DA DUE PARTI: UNA MEMBRANA FIBROSA PIÙ SUPERFICIALE E UNA MEMBRANA SINOVIALE, PIÙ PROFONDA; QUESTA È VASCOLARIZZATA E INNERVATA E PRODUCE IL LIQUIDO.
      • LA CAVITÀ ARTICOLARE: È LO SPAZIO CHE SI TROVA TRA LE SUPERFICI ARTICOLARI E LA CAPSULA ARTICOLARE.
    2. DUE O QUATTRO PARTI ACCESSORIE:
      • I LEGAMENTI.
      • I DISCHI E I MENISCHI: DISCHI FIBROSI O FIBROCARTILAGINEI CHE POSSONO DIVIDERE.
      • LE LABBRA ARTICOLARI: AUMENTANO LA SUPERFICIE ARTICOLARE.
      • LE BORSE SINOVIALI: PROLUNGAMENTO DELLA CAVITÀ ESTERNO ALLA CAPUSOLA.

Le vertebre

  • Sono ossa brevi costituite da tessuto osseo spugnoso rivestito da tessuto osseo compatto.
  • Sono costituite da un corpo e un arco che delimitano il foro vertebrale e dai processi articolari, trasversi e spinoso.
  • Il corpo si volge ventralmente. È diviso in una parte centrale di osso spugnoso, un anello periferico, di osso compatto (epifisi anulare) e due facce intervertebrali: una superiore e una inferiore.
  • L'arco: è formato dai peduncoli che uniscono il corpo alle lamine e che hanno delle incisur intervertebrali che, formando il foro intervertebrale con le altre vertebre, permettono il passaggio ai nervi spinali corrispondenti; dalle lamine che chiudono posteriormente il foro vertebrale e dai cui partono processi.
  • Processi trasversi: formati dall'unione dei peduncoli con le lamine.
  • Processi articolari: sono due superiori e due inferiori che si articolano grazie alle faccette articolari superiori e inferiori con i processi articolari delle altre vertebre.
  • Processo spinoso: formato dall'unione delle lamine posteriormente.

Vertebre cervicali

  • Sono più piccole perché hanno un carico minore, hanno il foro vertebrale più grande.
  • Il corpo: la faccia intervertebrale superiore è delimitata dai processi uncinati che corrispondono a due depressioni nella faccia intervertebrale inferiore.
  • L'arco: i peduncoli hanno le incisur intervertebrali superiori più profonde di quelle inferiori.
  • I processi trasversi: delimitano i due fori trasversari nei vasi vertebrali e terminano con il tubercolo anteriore (più sviluppato detto tubercolo carotideo) e posteriore.
  • Il processo spinoso: è corto e quasi orizzontale; dalla II alla VI vertebra cerv. è bifido.

Atlante

I vertebra cervicale

  • Manca il corpo che si è fuso con quello della II vertebra cervicale formando il "dente", perciò la vertebra è formata da un arco anteriore e uno posteriore uniti da due masse laterali.
  • Arco anteriore: anteriormente, nella parte centrale, si trova il tubercolo anteriore che corrisponde, posteriormente, alla fossetta del dente, la parte di cartilagine ialina per l'articolazione con il dente.
  • Arco posteriore: corrisponde alle lamine, nella parte centrale ha un tubercolo posteriore.
  • Masse laterali: hanno le facce articolari superiori per l'articolazione con i condili dell'occipitale e le facce articolari inferiori per l'articolazione con l'asse; lateralmente si trovano i processi trasversi con il foro intertrasversario.
  • Foro vertebrale: è diviso dal legamento trasverso del dente in una parte anteriore più piccola dove si trova il dente, e una parte posteriore più ampia dove passa il "midollo spinale".

Asse o epistrofeo

II vertebra cervicale

  • Il corpo è costituito dal dente che ha una faccia articolare anteriore per l'articolazione con l'arco anteriore dell'atlante e una faccia articolare posteriore per l'articolazione con il legamento trasverso del dente.
Dettagli
A.A. 2017-2018
46 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sharon.Sellini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia dell'apparatore locomotore e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Biologia Prof.