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MUSCOLI DELL'ARTO SUPERIORE
Nel braccio ritroviamo diversi muscoli che vengono suddivisi in due compartimenti:
ANTERIORE:
- Il BRACHIALE che è disposto sotto al bicipite brachiale, ma che ha maggiore forza. La sua azione principale è la flessione del gomito e si inserisce dalla metà distale dell'omero fino al processo coronoideo e tuberosità dell'ulna. Il nervo presente è il nervo muscolocutaneo e quello radiale.
- Il BICIPITE BRACHIALE viene chiamato così per la presenza di due capi, il capo breve (disposto medialmente) ha inserzione sul processo coracoideo della scapola, mentre il capo lungo parte dal margine superiore della cavità glenoidea della scapola. I tendini di questi due ventri si uniscono poi distalmente per giungere sullo stesso punto del radio. Il bicipite brachiale è sinergico nella flessione del gomito e determina la flessione della spalla. Il tendine del capo breve permette di stabilizzare
l'omero nella cavità glenoidea. È innervato dal nervo muscolocutaneo.
- Il CORACOBRACHIALE va dal processo coracoideo della scapola al margine mediale del corpo dell'omero. Effettua flessione, rotazione mediale dell'omero e si oppone alla deviazione del braccio sul piano frontale durante l'abduzione. È innervato dal nervo muscolocutaneo.
POSTERIORE:
- Il TRICIPITE BRACHIALE si trova invece posteriormente e presenta tre capi; questi sono capo lungo, laterale e mediale. Il capo lungo va dal margine inferiore della cavità glenoidea, il capo laterale si inserisce sulla superficie posteriore dell'estremità prossimale dell'omero e quello mediale sulla superficie posteriore del corpo dell'omero. I tre capi giungono poi distalmente sull'olecrano e sulla fascia dell'avambraccio. La sua funzione principale è l'estensione del gomito e il suo capo lungo estende e adduce l'omero.
Il nervo
presente è il muscolocutaneo con il radiale. Nell'avambraccio individuiamo:
POSTERIORI:
- L'ANCONEO è sinergico nell'estensione del gomito, ma è piuttosto debole. Può rientrare nei movimenti di pronazione dell'ulna. Si trova tra l'epicondilo laterale dell'omero e olecrano/superficie posteriore dell'ulna. È innervato dal nervo radiale.
- Il SUPINATORE si presenta tra i legamenti del gomito, l'epicondilo laterale dell'omero, la cresta del supinatore e il terzoprossimale del radio. Permette la supinazione dell'avambraccio. È presente il nervo radiale.
- ESTENSORI DELLE DITA, ESTENSORE DEL MIGNOLO, ESTENSORE ULNARE DEL CARPO -> sono tutti superficiali come l'anconeo, quindi hanno origine dall'epicondilo laterale dell'omero.
- ESTENSORE DEL POLLICE E DELL'INDICE
- ABDUTTORE POLLICE
ANTERIORI:
- Il PRONATORE ROTONDO è sinergico con il
quadrato nella pronazione (solo se si tratta di azioni rapide e forti) e nella flessione del gomito. È innervato dal nervo mediano.
Il PRONATORE QUADRATO si inserisce tra la superficie anteriore dell'ulna e quella del radio, entrambe distalmente. È l'agonista della flessione del gomito e si oppone alla separazione di ulna e radio quando viene applicata una forza sull'avambraccio tramite il polso. È posto profondamente rispetto al pronatore quadrato che è superficiale. È presente il nervo mediano.
FLESSORE RADIALE CARPO (porta medialmente la mano), FLESSORE ULNARE DEL CARPO (flette e adduce la mano), FLESSORE SUPERFICIALE E FLESSORE PROFONDO DELLE DITA, FLESSORE LUNGO DEL POLLICE
PALMARE LUNGO (flessione della mano). -> tutti i superficiali (escluso il pronatore quadrato che non lo è) sono detti anche epitrocleari per la loro posizione.
LATERALI:
Il BRACHIORADIALE rientra nella flessione del gomito dopo che
Il bicipite brachiale e brachiale hanno già agito, questo perché il suo punto di inserzione è lontano dal fulcro del gomito. Si inserisce tra la cresta sopra condiloidea laterale dell'omero e la superficie laterale del radio. Il nervo è il radiale.
ESTENSORE RADIALE LUNGO E BREVE DEL CARPO
ARTICOLAZIONE DELLA SPALLA
Si tratta di un'articolazione enartrosi. La formazione della spalla vede un insieme di articolazioni, quella principale e vera è l'articolazione gleno-omerale (chiamata anche scapolo-omerale). All'interno della glena della scapola ritroviamo un anello fibrocartilagineo chiamato LABBRO GLENOIDEO che delimita la cavità e la rende piuttosto profonda. Dato che questa struttura non è particolarmente stabile autonomamente ci sono cinque legamenti principali che permettono di dare maggiore struttura. Il primo legamento è il coraco-omerale che va dal processo coracoideo al tubercolo maggiore, poi troviamo
Il legamento omerale trasverso va dal tubercolo maggiore a quello minore dell'omero e crea il solco intertubercolare dove passa il tendine del bicipite brachiale. Gli altri tre legamenti sono chiamati gleno-omerali e sono piuttosto deboli, in alcuni casi assenti. Di particolare importanza per la stabilizzazione della spalla è poi un tendine del bicipite che si origina sul margine della cavità glenoidea, passa attraverso la capsula e emerge nel solco intertubercolare, qui è sorretto dal legamento omerale trasverso. In seguito al solco si fonde con il bicipite brachiale. In questo modo l'omero viene tenuto contro la cavità glenoidea. Ci sono poi quattro muscoli importanti che stabilizzano l'articolazione scapolo-omerale che sono: il sottoscapolare, il sopraspinato, l'infraspinato ed il piccolo rotondo; la formazione tendinea di questi quattro muscoli porta alla formazione della CUFFIA DEI ROTATORI. Essa si fonde con la capsula articolare.
Tutte le parti tranne che inferiormente. Associate alla spalla ci sono poi quattro borse che sono denominate in base alla loro localizzazione, si chiamano: sottodeltoidea, sottoacromiale, sottocoracoidea e sottoscapolare. L'incidente più comune della spalla è la lussazione e quella più frequente vede uno spostamento antero-inferiore dell'omeroproprio perché la cuffia dei rotatori non si presenta inferiormente.
MUSCOLI DELLA SPALLA
I muscoli della spalla si suddividono in due grandi categorie:
INTRINSECI:
La CUFFIA DEI ROTATORI è la formazione tendinea che si trova in corrispondenza della testa dell'omero e che lo avvolge. È formata dai tendini di quattro muscoli che vengono detti "sips" per le loro iniziali ovvero: sovraspinato, infraspinato, piccolorotondo e sottoscapolare. I primi tre si ritrovano nella superficie posteriore della scapola, mentre l'ultimo si trova anteriormente.
Il SOVRASPINATO si inserisce
dell'omero. Effettua rotazione mediale dell'omero e aiuta il deltoide nei movimenti. È innervato dal nervo sottoscapolare.dell’omero.Aiuta il deltoide nei movimenti, evita che la testa dell’omero scivoli verso l’alto quando questo è addotto e ruota l’omeromedialmente.È innervato dai nervi sottoscapolari superiore e inferioreA livello generale sovraspinato, infraspinato e piccolo rotondo permettono rotazione esterna e abduzione, il sottoscapolare larotazione mediale e l’adduzione.ESTRINSECI:- Il GRANDE ROTONDO va dal labbro mediale del solco intertubercolare dell’omero all’angolo inferiore della scapola. Effettua estensione e rotazione mediale dell’omero, contribuisce nell’oscillazione del braccio. È innervato dal nervo sottoscapolare inferiore.
- Il DELTOIDE che presenta la disposizione delle fibre muscolari anteriormente, lateralmente e posteriormente; queste agiscono come muscoli separati. Origina sulla clavicola, acromion e spina della scapola e si inserisce sulla tuberosità deltoidea dell’omero.
anteriori effettuano flessione e rotazione mediale dell'omero, quelle posteriori estensione e rotazione laterale dell'omero e quelle laterali abducono il braccio. Rientra in alcuni aggiustamenti dei movimenti per la mano e avviene l'oscillazione del braccio. È presente il nervo ascellare.
ARTICOLAZIONE DEL GOMITO
Si individua un ginglimo angolare che è formato da due articolazioni, l'articolazione omero-ulnare (troclea dell'omero con incisura trocleare dell'ulna) e l'articolazione omero radiale (capitello dell'omero e testa del radio). Si forma un'unica capsula articolare. Posteriormente si individua la borsa olecranica che è piuttosto sporgente e permette di attenuare il movimento dei tendini sopra l'articolazione. I movimenti laterali del gomito sono limitati da due legamenti che sono il collaterale radiale (laterale) e il collaterale ulnare (mediale). E si trova poi a livello del gomito un'altra
Articolazione che è la radioulnare prossimale, ma non è coinvolta nel ginglimo angolare, l'incisura radiale dell'ulna accoglie il capitello del radio e il legamento anulare mantiene in posizione la struttura circondando la testa del radio e attaccandosi all'estremità dell'ulna. Legamento anulare del radio. La testa del radio fa movimenti analoghi a quelli di una ruota quando l'avambraccio è pronato o supinato.
IL CINGOLO PELVICO
Il cingolo pelvico è formato da tre ossa che sono due ossa dell'anca e il sacro. La PELVI è la parte a forma di coppa che si trova compresa tra queste ossa ed è formata da numerosi muscoli e legamenti che compongono il suo pavimento, questa struttura permette di proteggere i visceri qui situati.
Sono presenti diverse articolazioni come la sacro-iliaca tra osso sacro e anca (avviene l'incontro tra le due facce auricolari) e la sinfisi pubica che si individua anteriormente tra le
due ossa dell'anca. Quest'ultima si verifica grazie alla