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SINTESI DEI PRINCIPALI ADATTAMENTI
Questa radiazione adattativa è avvenuta in tempi recenti E gli icefish sono i più recenti delle specie di nototenioidei che si sono
evoluti sul pianeta terra, essi hanno subito notevoli adattamenti
- molecole che derivano dal tripsinogeno e hanno proprietà di anticongelamento;
- esiste ad esempio una funzione particolare delle tubuline, come componente citoscheletrica fondamentale coinvolta
Nella formazione del fuso mitotico attraverso la polimerizzazione della tubulina, actina e molte altre componenti…
analizzando le a livello molecolare si scopre che hanno subito modificazioni rilevanti rispetto alle analoghe molecole che
si trovano in pesci di acque temperate, a livello della struttura per favorire una più elevata flessibilità . La flessibilità di
queste ha una valenza in termini termodinamici perché altrimenti in queste basse temperature non riuscirebbero a
svolgere le loro funzioni;
- adattamenti che conivolgono il campo di anatomia comparata e la funzionlità degli organi;
- questi pesci nototenioidei, rappresentano l' ittiofauna dominante sia per numero di specie sia per biomassa nel
continente antartico si scopre la mancanza della vescica natatoria. La vescica natatoria è un organo presente nei pesci
ossei,che si è generata attraverso un percorso evolutivo per essere in specie ancestrali un organo respiratorio e poi si è
trasformato nell'attuale organo con valenza di regolazione idrostatica, all'interno della vescica natatoria può essere
immesso,prodotto o rilasciato gas.
Immettendo aria all'interno della vescica natatoria si favorisce la risalita in superficie; svuotandola l'andamento verso il fondo.
Questa è una condizione molto importante che permette ai pesci ossei di poter stare in una condizione di assenza di gravità in
diversi punti della colonna d'acqua e risparmiando energia perché non devono contrastare la spinta verso l'alto o verso il basso che
può avvenire ad un certo livello della colonna d'acqua. Solitamente la vescica natatoria si trova nei pesci ossei delle diverse specie,
nei pesci presenti nelle acque antartiche ha perso la propria funzionalità e la possibilità di essere costruita. La mancanza della
vescica natatoria in questi pesci che vivono in Antartide si associa un'ampia dotazione di depositi di grasso a livello della loro
struttura corporea e alla presenza di un sistema di ossificazione che si arresta allo stadio cartilagineo, richiamando quello che è
avvenuto nei pesci condrostei o che avviene di pesci cartilaginei.
Perché? Mancando la vescica natatoria attraverso una maggiore presenza di grasso nei tessuti corporei si diminuisce la densità e
attraverso la presenza di ossa leggere ( cartilagine) i pesci riescono ad ottenere un galleggiamento passivo. La condizione di
galleggiamento passivo è funzionale al fatto che molte di queste specie vivono a mezza galla poiché in superficie e sui fondali le
temperature sono più basse, stando a mezza galla sono lontani dalle zone più fredde.
I depositi di grasso sono funzionali a particolari forme di metabolismo che esplicano questi organismi, favoriscono un
alleggerimento della struttura corporea e funzionano anche da accumulo di materiale energetico di riserva in alternativa al
glicogeno, forma di riserva solita del glucosio situato a livello del fegato e regolato da ormoni. Il glucosio libero è una molecola
polare e va incontro a problematiche di congelamento molto più facilmente e quindi di dispendio energetico, i grassi possiedono
quindi più efficienza energetica. Il risparmio energetico è fondamentale.
Altro problema: tessuto ad elevato rischio di congelamento è il sangue circolante. La secrezione all'interno del circolo sanguigno di
molecole anticongelanti ha una funzione importante per l'impedimento del congelamento.
Vedendo l'adattamento dei nototenioidei si nota una tendenza a ridurre della viscosità del sangue. Abbassando la viscosità del
sangue, diminuiscono il rischio di congelamento. Questo è stato uno dei motori fondamentali che ha portato la riduzione delle
cellule circolanti. Riducendo il numero di cellule circolanti all'interno del sistema circolatorio il sangue diventa più fluido.
hanno un ematocrito (rapporto che si stabilisce tra la componente corpuscolare presente nel sangue e la porzione fluida) diverso
dal nostro; gli uomini hanno un ematocrito del 42-44%, facendo la centrifugazione in un capillare si trova questa percentuale
frazionaria; al contrario gli ice fish hanno un ematocrito intorno al 1-2%, hanno il 98% di componente di plasma e il 2% di cellule
circolanti.
In quasi tutte le proteine analizzate è stata riscontrata una elevata flessibilità, un alto livello un alto livello di glicosilazione, un
idrofilia superficiale da parte di queste molecole, tutte caratteristiche che sembrano indicare la possibilità per queste molecole di
poter esplicare le loro funzioni contrastando le condizioni termodinamiche sfavorevoli perché abbassarsi della temperatura c'è una
riduzione della velocità delle reazioni. Analizzando le membrane cellulari si nota un elevato contenuto di colesterolo, presenza di
lipidi insaturi a differenza dei pesci che vivono in acque temperate, si trovano importanti variazioni anche negli acidi nucleici, nel
RNA messaggero è presente un'elevata presenza di scale doppie, Il DNA ha un elevato contenuto di adenina e timina. tutti questi
sembrano essere adattamenti apportati per garantire la funzionalità delle molecole alle basse temperature.
ICE FISH (pesci bianchi)
nell immagine un individuo adulto, caratteristica importante: sangue bianco, con piccolissimi residui di eritrociti e assenza di
emoglobina (pigmanto dalla quale dipende il colore rosso solito del sangue e la captazione dell ossigeno molecolare). Gli icefish
riescono a vivere a bassissime temperature fino a -5 gradi ma se si alza di 2 gradi la temperatura muoiono per questo sono stati
fatti su di essi studi riguardo l'innalzamento della temperatura del globo.
Il rosso è il cuore, il colore non dipende da eritrociti ed enmoglobina ma dal citocromo c dei mitocondri, si notano inoltre arcate
branchiali,pinne pettorali, testa con occhi. Le larve sono trasparenti, ci permetto lìosservazione: hanno una grande bocca aperta,
perchè? Chionodraco amatus, tiene la bocca aperta per aumentare l'efficienza respiratoria a livello branchiale ma anche ad in altri
tessuti corporei.
Analizzando in profondità alcuni adattamenti morfofisiologici, negli icefish si rilevano valori bassi di metabolismo basale.
Le branchie sono ben irrorate, il volume del sangue è nettamente superiore rispetto ad altre specie a questo è dovuto anche
l'ingrandimento del cuore che deve avere la forza di spingere e pompare la grande massa del sangue, anche i capillari hanno
diametri maggiori. Oltre alle branchie è presente un altro livello di respirazione di questi organismi, respirazione cutanea, essi non
hanno le scaglie, hanno perso questa ossificazione dermica e quindi i sottili strati di cellule presenti negli epiteli superficiali possono
garantire uno scambio di gas, ossigeno e anidride carbonica (ci richiama il mondo degli anfibi che hanno respirazione pulmo-
cutanea).
L’aumento del volume sanguigno permette un elevato trasporto delle molecole anticongelanti a tutti i tessuti e anche la presenza
di un’elevata quantità di proteine nel plasma. L'osmolarità del plasma (risultato di pressioine osmotica) ha dei valori doppi rispetto
ai pesci di acqua temperata. es spicola o orata hanno valori intorno a 460-480 milliosmokilo, gli icefish 1000
Tante proteine presenti in questo grande volume di sangue, pochi elementi corpuscolari per diminuire la viscosità e impedire il
congelamento con anche molecole anticongelanti (agiscono in modo colligativo nell’interferire al delta crioscopico) aumentanto la
concetrazione di queste molecole si congela meno, in più l'elevata concentrazione di proteine agisce anche come effetto tampone,
perchè la mancanza di eritrociti disturba l'assunzione di ossigeno e l'eliminazione anidride carbonica. Gli eritrociti hanno anidrasi
carbonica che permette di scindere l'acido carbonico e formare il gas anidride carbonica, questi organismi vanno in contro ad
acidosi carbonica nel plasma, le proteine fungono da tampone. Riescono ad eliminare l'eccesso di anidride carbonica con un’
isoforma particolare simile all'anidrasi carbonica che hanno imparato a costruire a livello delle branchie e di altre strutture
corporee. Avendo sangue con elevato volume, molto fluido con proteine, il cuore fa molta fatica.
il loro cuore si è evoluto dal punto di vista di cellule e di struttura complessiva, analizzzando dati
-facendo rapporto cuore/corpo è 3 volte più grande rispetto ai nototenioidei a sangue rosso in antartide
- output, sistola flusso in uscita è 4 - 5 volte più potente rispetto teleostei a sangue rosso
- i capillari hanno diametro più grande di 2 - 3 volte
- volume complessivo del sangue maggiore di 1-2 volte
Ad un grosso volume di sangue pompato nel sistema circolatorio in capillari di grosso diametro corrisponde una debole resistenza
periferica. Le zone periferiche dei capillari sono ad altissimo rischio di congelamento, per questo hanno diametro maggiore in modo
che il sangue fluisca il più velocemente possibile, collettivamente c'è stato un abbassamento delle resistenze periferiche che
aumentano al restringersi dei capillari. Questa evoluzione ha permesso un’efficiente cessione di ossigeno ai muscoli e agli altri
tessuti per svolgere le loro funzioni. Ad alcune specie di cannictiti manca oltre che all'emoglobina anche la mioglobina, nel muscolo
dove avviene attività di tipo ossidativo vi è un’ aumento della superficie mitocondriale ad arrivare al cuore dove occupano il 37-40%
di mitocondri, per assicurare particolari condizioni di metabolismo ossidativo (cellulare per costruire ATP).
Il sangue refluo dai tessuti periferici raggiunge il cuore attraverso vene cardinali comuni, dotti di couvie e sboccano nel seno venoso
del cuore, passa atrio e poi ventricolo e infine negli archi branchiali che caratterizzano i telostei. L’organizzazione del cuore
permette circolazione semplice, passa una sola volta dal cuore.
Alcune specie che vivono in antartide non a sangue rosso hanno un’ espansione della struttura cardiaca, hanno cuore molto grande
rispetto agli altri pesci. È presente un tubulo arterioso, struttura elastica con attività a pompa che trasforma in un flusso continuo.
In questi pesci è avvenuto un evento che in altre specie sarebbe stato catastrofico, l'incapacità di generare alfa e bata globine che
permetto assemblaggio delle varie componenti per formare emoglobina. P er questi pesci è invece un vantaggio unito all’
abbassamento dell’ ematocrito e alla