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SEGUIRE IL MEDIUM: FARE RICERCA CON I METODI DIGITALI
Per poter studiare con attenzione i siti web, che spesso sono oggetti instabili che cambiano in continuazione o addirittura spariscono da un momento all'altro, bisognerebbe renderli permanenti e superare il problema di registrarli e mantenerli vivi. Un buon metodo sarebbe l'archiviazione anche se questa non permette di mantenere "vivi" i siti web.
IL LINK.
Ci sono 2 approcci allo studio del link:
- la teoria letteraria dell'ipertesto: un ipertesto è un insieme di documenti messi in relazione tra loro mediante parole chiave. Il World Wide Web, nato nel 1991, è stato concepito come un ipertesto globale in cui tutti i siti mondiali possono essere consultati da tutti. La pagina web è il singolo documento e la "navigazione" è il passaggio da un sito all'altro tramite i "link". Scegliendo un percorso attraverso una serie di click,
L'utente dell'ipertesto diventa in un certo senso autore di una storia. Attraverso la metafora della traiettoria o del percorso, gli studiosi si concentrano su come i legami unidirezionali o bidirezionali posizionino gli attori sociali: un attore è definito "estremamente centrale", quando c'è un'elevata probabilità che gli altri attori debbano passare attraverso di lui per entrare in contatto tra loro.
La teoria delle reti sociali vede e studia la società come rete di relazioni, più o meno estese e strutturate. Il presupposto fondante è che ogni individuo (o attore) si relaziona con gli altri e questa sua interazione plasma e modifica il comportamento di entrambi. I motori di ricerca trattano i link secondo questo approccio scientometrico (e di sociologia delle reti). Il profilo degli attori può essere delineato non solo attraverso la quantità di link ricevuti e la quantità ricevuta a loro volta.
da altri attori, ma anche esaminando il tipo di link ricevuti ed inviati che dà la possibilità di delineare la reputazione di quell'attore. I SITI WEB. Fino ad oggi i ricercatori, per studiare i siti web, si sono basati sull'osservazione dei soggetti che navigano. Una delle tecniche più usate è l'eye tracking: mentre un sito si carica, gli occhi del navigatore si muovono verso l'area superiore sinistra dello schermo, conosciuta come il triangolo d'oro della ricerca. Le mappe di calore che ne risultano forniscono indicazioni utili per migliorare l'ergonomia del sito. Un altro filone dominante è l'analisi delle funzionalità, mettendo a confronto vari siti in base al livello di interattività, con lo scopo di capire quali funzioni catturano maggiormente l'attenzione degli utenti. Da quasi 20 anni i siti vengono archiviati sull'internet archive per essere analizzati approfonditamente in futuro. LaWayback Machine dal 2001 permette di studiare l'evoluzione delle pagine nel corso del tempo, raccogliendo una serie di immagini della pagina nelle date in cui è stata indicizzata.
Il programma digital methods ha elaborato uno strumento per ricostruire la storia dei siti, registrando delle pagine e poi mandandole in un film, nello stile della fotografia time-lapse (homepage di google dal 1998 al 2007, analisi dei cambiamenti dell'interfaccia dedicato alla directory).
DDM - Analisi opinione pubblica e scelte di consumo - Metodi Digitali Pag. 1
I MOTORI DI RICERCA E LE SFERE.
Lo studio dei motori di ricerca fu scosso dalla pubblicazione online nel 2006 delle ricerche effettuate in tre mesi da 650.000 utenti di AOL, accompagnate da commenti talvolta piccanti riguardo ai dettagli intimi che le ricerche rivelavano sugli utenti.
In ambito legale i motori di ricerca sono controllati su quello che riguarda la conservazione dei dati nelle ricerche online. Mentre in ambito
Il politico-economico viene criticato, ad esempio il modello di Google, che fornisce servizi gratuiti in cambio di dati con cui costruire un profilo dell'utente da diffondere alle varie industrie culturali. Inizialmente le ricerche sui motori di ricerca fornivano gli stessi risultati a tutti gli utenti, adesso invece rispondono tenendo conto delle preferenze, della cronologia e della localizzazione geografica del singolo utente. I motori di ricerca sono macchine epistemologiche, nel senso che percorrono i contenuti, li indicizzano, li memorizzano e li ordinano gerarchicamente.
Quando si pensa al web in termini di sfere, si fa riferimento in primo luogo alla sfera più conosciuta, ossia la blogosfera (insieme dei blog) e la websfera. La radice "sfera" contenuta nel termine blogosfera richiama idealmente la sfera pubblica, ma suggerisce anche la forma geometrica, in cui tutti i punti della superficie sono alla stessa distanza dal centro. È stato scoperto che alcune fonti sono
più centrali di altre e ricevono la maggioranza di link edi visite, i siti che stanno già ricevendo attenzione ne riceveranno sempre di più. È quindi possibile analizzare qualisiano le fonti che tendono a porsi al centro di una sfera e non di altre.
WEB NAZIONALI.La ricerca su internet è stata ossessionata a lungo dall'opposizione reale/virtuale. Lo studio di web nazionali nonusa metodi digitali ma si basa sull’osservazione: ad esempio attraverso gli indirizzi geo-IP è possibile individuarequali siti vengono visitati più spesso nei diversi Paesi.
STUDI POSTDEMOGRAFICI SUI SOCIAL MEDIA.I social network offrono molte opportunità per la ricerca sociale e culturale. Uno studio condotto su larga scalamette a confronto le reti sociali online con le reti sociali preesistenti nel mondo reale. Altro studio utilizza la moledi dati che le persone hanno messo online nei loro profili.
CAPITOLO 2: IL LINK E LA POLITICA DELLO SPAZIO
WEB. Nel periodo del web inteso come iperspazio, quando generatori casuali di siti web invitavano gli internauti a saltare da un sito all'altro, la cartografia era realizzata tramite i link in entrata (backlink) e presentava i siti uno dopo l'altro, mostrando le diverse "politiche di associazione" attraverso le pratiche di linking di istituzioni, aziende e organizzazioni non governative.
Nel periodo neopluralista, quando il web era considerato come una sfera pubblica, le mappe circolari fungevano da tavole rotonde virtuali. Le mappe dei cluster (insiemi di pc connessi tra loro) permettevano di evidenziare gli spazi tematici, in cui i gruppi di attori impegnati sulla stessa tematica apparivano in posizione più o meno centrale o marginale.
Nell'attuale periodo della localizzazione, le mappe sono in grado di mostrare la distribuzione geografica della mobilitazione politica.
LA MORTE DEL CYBERSPAZIO. Con l'avvento nel web degli strumenti consapevoli
della localizzazione geografica (es. i motori di ricerca), il cyberspazio più che un'esperienza di spostamento diventa un'esperienza di rientro, dal momento in cui l'utente viene portato a casa di default. Il fatto che il web conosca la posizione dell'utente ridefinisce non soltanto lo spazio online, ma anche lo studio sulla "cybergeografia". Prima che il web, per gli utenti dei motori di ricerca, fosse legato al territorio secondo una geografia della localizzazione, internet offriva forme o organizzazioni spaziali che non erano basate sulle coordinate geografiche di un luogo.1 AOL America Online NOTTI STELLATE: COLLEGARE SINGOLI SITI WEB UNO ALL'ALTRO (ATTRAVERSO I LINK) NEL PERIODO DELL'IPERSPAZIO. Un link (abbreviazione di hyperlink) è un collegamento ipertestuale tra due pagine web, che serve a far spostare l'utente da un punto A (pagina web)dove è inserito il link), a un punto B (pagina di destinazione o di arrivo dell'ink). La scelta dei link prevede uno studio da un punto di vista sociologico e politico: inserire o rimuovere un link da un certo sito può essere visto rispettivamente come un atto di associazione o di dissociazione. La trasformazione dei collegamenti da casuali a mirati, ha permesso di far emergere il loro significato. Attraverso i link le connessioni tra siti professionali, culturali e di organizzazioni emergevano in quanto legami densi di significato. DALLA POLITICA DEI PERCORSI DI NAVIGAZIONE ALL'AUTORITÀ DELLA LISTA. Le mappe di link erano concepite come mappe di percorsi di navigazione, e mostravano la distanza tra siti ufficiali e non ufficiali, tra siti seri e siti goliardici. Gli algoritmi del motore di ricerca più diffuso, trattano i link in uscita come segni di adesione più che come tappe di un percorso. LO SPAZIO DEI MOTORI DI RICERCA E LA NUOVA POLITICA DELLASFERA. Le concezioni dello spazio web e del modo in cui è organizzato devono oggi tener conto del fatto che i motori di ricerca sono sfere delimitanti e che i proprietari dei siti devono cooperare con essi per essere inclusi in una sfera. Inizialmente l'analisi delle sfere del web, o websfere, non si riferiva allo spazio dei motori di ricerca, ma piuttosto ad una raccolta meticolosa di siti tematicamente collegati, su cui poi compiere ulteriori analisi.
CAPITOLO 3: IL SITO WEB COME OGGETTO D'ARCHIVIO.
Alla sua nascita il web, era un'infrastruttura in attesa di contenuto non viceversa. Nella prima metà degli anni '90 i siti web erano in costruzione e i database erano ancora vuoti o quasi, erano preziosi i "fornitori di contenuti".
IL SITO WEB ARCHIVIATO E LA PREDOMINANZA DEL CONTENUTO. In alcune aree degli studi sul web, il singolo sito viene privilegiato rispetto ad altri oggetti o spazi del web, perché è lì che si trova il contenuto.
Oltre al link, al motore di ricerca, alla sfera e alla piattaforma, il sito è l'unità fondamentale di analisi del web. L'archiviazione del web preservava i vecchi media, depurando il contenuto da annotazioni, glosse e banner pubblicitari, utili a riconoscere il luogo da cui l'utente si connette e rivolti ad un particolare settore di mercato. Anche i video contenuti nei siti, come i cookies o i siti interconnessi al sito, non vengono salvati nel corso dell'archiviazione perché anche questi sono stati inseriti da un altro fornitore di contenuti. Oggi il sito web archiviato termina con il contenuto inserito dall'autore. Tale contenuto viene privato del sistema di supporto commerciale. Stessa cosa vale per i plug-in dinamici, come quello di facebook, che permette di includere liste di amici o Googleawords, e che si aggiorna più rapidamente dei banner pubblicitari a rotazione. NAVIGARE NEL WEB DEL PASSATO. L'esperto di archiviazione BruggerSostiene che "a differenza di altri media ben noti, internet non esiste semplicemente in una forma che si presta all'archiviazione, ma è piuttosto costruito come un oggetto da studiare nell'