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I VANTAGGI COMPENSATIVI
Talvolta gli interessi delle societa eterodirette vengono sacrificati al fine di conseguire un
utilita dell’intero gruppo.
Nelle società non sottoposte ad attività di direzione e coordinamento gli
amministratori sono responsabili nei confronti della società per una cattiva gestione.
In presenza di un gruppo di società gli amministratori non sono responsabili se c'è un
vantaggio per l'intero gruppo.
La necessita di una complessiva e corretta gestione possono giustificare il compimento di
atti che sacrificano alcune societa a vantaggio dell’intero gruppo.
L'orientamento prevalente, in passato, era orientato a ritenere l'interesse delle
controllate prevalente sull'interesse di gruppo.
Nella giurisprudenza successiva l'interesse di gruppo inizia a prevalere sull'interesse
delle controllate.
Secondo una interpretazione restrittiva dei vantaggi compensativi il rapporto tra lo
svantaggio della controllata ed il vantaggio della capogruppo deve essere meramente
algebrico.
L'art. 2497 prevede che alla luce del risultato complessivo del l'attività di direzione e
coordinamento non c’è danno.
Secondo l’art 2497 le societa o enti che esercitano attivita di direzione e coordinamento
sono responsabili solo se agiscono violando i rpincipi di corretta gestione societarie ed
imprenditoriale delle controllate, ma non c’è danno se il danno risulta mancante alla luce del
risultato complessivo.
Gli amministratori che hanno un interesse in conflitto con quello della società
procurano a sé o ad altri un ingiusto profitto sono puniti con la reclusione da sei mesi
a tre anni.
Nell'ipotesi contemplata dall'art. 2634 il profitto degli amministratori non è ingiusto se
compensato da vantaggi derivanti dall'appartenenza al gruppo.
L'onere di provare eventuali vantaggi compensativi è in capo agli amministratori oltre
a provare la legittimita dell’operazione ed il vantaggio da essa derivato.
Ai sensi dell'art. 2497 c.c. il danno risulta mancante anche quando è integralmente
eliminato con specifiche operazioni.
INTERLOCKING DIRECTORATES, CONFLITTO DI INTERESSI E GRUPPI DI SOCIETA
Interlocking directorates: Legami che si stabiliscono tra aziende nel momento in cui un
amministratore di una società siede nel consiglio di amministrazione di altre società.
Ad esempio capita che amministratori di una capogruppo ricoprano posizioni di
amministratori anche in societa da essa controllate.
Il fenomeno degli Interlocking directorates può apportare anche dei benefici quali il
rafforzamento dei legami tra le imprese coinvolte, migliore circolazione delle informazioni,
conoscenze professionali per una migliore gestione unitaria, assistenza della controllante
alle altre societa del gruppo.
Gli sventaggi sono la restrizione della concorrenza e una minore efficienza delle societa
quotate connesse ad un minore controllo.
Quindi migliore gestione e meno esigenza di restrizioni, ma il fenomeno può portare a
conflitti di interesse specialmente su operazioni infragruppo (con conseguenti sanzioni civili
e penali) che potrebbero sacrificare ingiustamente un interesse di una societa senza un
bilanciamento delle ragioni di tutte le societa eterodirette.
Gli amministratori devono tendere al raggiungimento di un interesse di gruppo.
L'art. 2391 c.c. è norma dettata in caso di conflitto di interessi degli amministratori.
L'art. 2391 c.c. è norma dettata per le società singole.
L'art. 2391 c.c. prevede che l’amministratore delegato deve astenersi dal compiere
l'operazione se ce conflitto di interessi e deve investire l’organo collegiale di compierla.
Secondo l'orientamento prevalente l’art. 2391 c.c. si applica anche nelle ipotesi di
gruppo.
Si ritiene che nell'ipotesi di gruppo se sussiste un conflitto di interessi
l’amministratore può evitare di astenersi se offre adeguata motivazione.
Se c'è conflitto di interessi l'obbligo di motivazione è necessario solo se c'è un
amministratore delegato.
In caso di conflitto di interessi degli amministratori, nelle società che fanno ricorso al
mercato del capitale di rischio si applicano le norme previste per le operazioni con
parti correlate (per la consob sono parti correlate il socio di controllo, amministratori, alti
dirigenti, societa controllanti, controllate e collegatr, fondi pensione..).
Gli li interlocking directorates sono indice di non corretta gestione societaria ed
imprenditoriale.
La l. 214/2011 vieta il cumulo di cariche amministrative per le imprese o gruppi di
imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari.
LA SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA SRL
La società a responsabilità limitata per le obbligazioni sociali risponde soltanto la
società con il suo patrimonio.
La S.R.L. è una società di capitali.
A norma del codice civile le partecipazioni dei soci non possono essere rappresentate
da azioni e non possono costituire oggetto di offerta al pubblico.
L’attuale disciplina consente alle srl di emettere titoli di debito sostanzialmente assimilabili
alle obbligazioni.
A norma del codice civile nella s.r.l. il capitale sociale minimo richiesto per la
costituzione è di 10.000,00 euro.
La srl è il primo tipo di societa per il quale vice la possibilita di costituzione da parte di un
singolo socio con il mantenimento della responsabilita limitata delle obbligazioni sociali.
Nella s.r.l. possono essere conferiti tutti gli elementi dell'attivo suscettibili di
valutazione economica.
è consentito il conferimento in prestazione d’opera o servizi vietato nella spa, purche l intero
valore sia garantito da polizza assicurativa o fideiussione bancaria.
Il rimborso dei finanziamenti dei soci alla societa è postergato al soddisfacimento degli altri
creditori.
Con l’ttuale disciplina è caduto il divieto per le srl di emettere obbligazioni.
Mentre le azioni sono di stesso valore, le quote possono differire. Le quote non possono
essere raprpesentate da titoli di credito.
A norma del codice civile, in una società a responsabilità limitata, il diritto di recesso
spetta al socio quando l’atto costitutivo preveda l\'intrasferibilità delle partecipazioni.
Le quote al recesso hanno valore determinato in corrispondenza al valore di mercato al
momento del recesso.
Il trasferimento della quota è valido ed efficace fra le parti per effetto del semplice consenso;
il trasferimento va annotato nel libro dei soci su richiesta dell’alienante o dell’acquirente.
L\'atto costitutivo di s.r.l. può riservare, rispetto a quello previsto dalla legge, alla
competenza dei soci ulteriori materie: vero.
Nelle società a responsabilità limitata le partecipazioni sono liberamente trasferibili
per atto tra vivi e per successione a causa di morte, salvo contraria disposizione
dell\'atto costitutivo.
IL CONTRATTO DI ASSICURAZIONE
L’assicurazione è il contratto con il quale l’assicuratore si obbliga, verso pagamento
di un premio, a rivalere l’assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso
prodotto da un sinistro (assicurazione contro i danni): oppure a pagare un capitale o
una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana (assicurazione sulla
vita) (art. 1882).
Per ciascuna categoria omogenea di eventi assicurati, l’assicuratore è in grado di stabilire
con sufficiente precisione quale è il rischio medio che assume col singolo contratto.
Le imprese di assicurazione sono sottoposte, per il loro rilievo economico e sociale, ad un
penetrante controllo pubblico.
L’attività assicurativa può essere esercitata solo da società per azioni, società cooperative
per azioni e società di mutua assicurazione con preventiva autorizzazione dell’Isvap, che le
sottopone a vigilanza. Le imprese di assicurazione devono tenere particolari scritture
contabili. Sono soggette a liquidazione coatta amministrativa con esclusione del fallimento.
Devono raccogliere speciali fondi per far fronte agli impegni futuri.
Autorizzazione per esercizio attività: l'inizio dell'attività è subordinata alla preventiva
autorizzazione dell'isvap (il contratto stipulato con un'impresa non autorizzata è
nullo).
Requisiti richiesti: le persone alle quali sono attribuite funzioni di amministrazione,
direzione e controllo devono possedere i requisiti di onorabilità e professionalità
prescritti dal ministero dello sviluppo economico.
ISVAP: è un apposito ente pubblico a cui è affidato il controllo sulla regolarità tecnica
e contabile della gestione delle imprese di assicurazione ed a tal fine gli sono
riconosciuti ampi poteri regolamentari, di informazione e di ispezione.
Le assicurazioni si distinguono in assicurazioni contro i danni (dominata dal principio
indennitario: l’indennizzo dovuto dall’assicuratore non può superare il danno sofferto
dall’assicurato) e assicurazioni sulla vita.
Elementi essenziali: 1. IL RISCHIO: è la possibilità che si verifichi un determinato evento
futuro. Deve esistere oggettivamente perché il contratto sia valido. 2. IL PREMIO: è il
corrispettivo dovuto all’assicuratore. È composto dal premio puro e dal compenso aggiuntivo
dovuto all’assicuratore per il servizio reso. Deve essere pagato anticipatamente in unica
soluzione o in rate periodiche.
La formazione del contratto inizia di regola con una proposta sottoscritta dall’assicurato su
moduli predisposti dall’assicuratore. È irrevocabile per il termine di 15 giorni (o 30 giorni
quando occorre una visita medica).
Il contratto di assicurazione è un contratto consensuale, ma deve essere provato per iscritto.
L’assicuratore è obbligato a rilasciare al contraente la polizza di assicurazione.
L’assicurazione contro i danni ‐‐‐‐ > può validamente assicurarsi solo chi ha un interesse
economico esposto al rischio dedotto in contratto. L’indennizzo non può superare il valore
delle cose perite o danneggiate. È però ammessa l’assicurazione del profitto sperato. In
caso di dolo il contratto è invalido (annullabile).
Dichiarazioni inesatte e reticenze: sono quelle dichiarazioni che traggono in inganno
l’assicuratore sulla reale entità del rischio e sulla congruità del premio richiesto. In tal
caso se vi è stato dolo o anche solo colpa grave da parte dell'assicurato,
l'assicuratore può chiedere l'annullamento del contratto.
Coassicurazione ‐‐‐‐ > più assicuratori, di regola con u