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FAMIGLIA DEI SACROFAGIDI

Moscone grigio della carne (Sacrophaga carnaria)

• Sono più legati a substrati di origine animale (salsicce, carni, animali)

• Hanno uno sviluppo di circa 10 giorni

• Le larve escono dalle uova appena deposte e crescono molto

rapidamente 7

FAMIGLIA DEI CALLIFORIDI

Sono legati a prodotti di origine animale ed hanno colorazioni verdi o blu metalliche

FAMIGLIA DEI DROSOFILIDI

Drosofila

• A questo genere appartengono anche i moscerini della frutta

(Drosophila melanogaster)

• Il loro sviluppo avviene a T° estive anche in 3-4 gg

• Sono legati a lieviti

• Li vediamo sulla frutta tipo uva e kaki molto maturi

• Danno problemi anche all’industria della birra, del vino e

dell’aceto perché sono vegetali e in fermentazione

• Tendono a deporre le uova sui vegetali interessati

Ordine degli ortotteri

Sono quelli che chiamiamo cavallette. Esistono due specie di ortotteri che hanno una grandezza di pochi cm

ed hanno antenne molto lunghe e che saltellano. Si possono rifugiare in magazzini arrivando tramite

bancali per svernare riparati. Essi sono considerati vettori di microorganismi.

Ordine degli imenotteri

Essi hanno uno sviluppo omometabolo. Hanno due paia di ali di tipo membranoso e possono arrivare in un

ambiente di produzione perché non ci sono barriere d’entrata.

FAMIGLIA DEI FORMICIDI

• Sono le formiche (e sono un problema sanitario)

• Vengono attratte da residui di cibo in giro e si spostano

soprattutto di notte

• Fanno parte degli insetti molto evoluti che sono organizzati in

gruppi o famiglie di tipo matriarcale. Il centro di tutto è dunque

la regina che sforna continuamente le uova.

• Ci sono moltissime specie di formicidi di diverse dimensioni e

pericolosità.

• Essi in relazione agli alimenti possono avere il nido all’esterno

come quelle nere più grosse che si nutrono maggiormente di sostanze zuccherine sui vegetali; esse

le vediamo in fila perché quando una formica trova da mangiare produce un ferormone che attrae

le altre. Oppure si insediano all’interno in poco spazio e si possono riprodurre tutto l’anno perché

trovano le T° ideali.

• →

Non è facile combatterle perché hanno il nido sempre in luoghi non facilmente raggiungibili

trattare le file con l’insetticida quindi non serve a nulla perché la regina produce altre uova. Occorre

quindi trattare il nido che però è ben protetto ed in più alcune specie hanno più di una regina

• In molti specie i reali ci sono nel periodo maggio-settembre ed hanno le ali per accoppiarsi e

formare tante colonie

• A maggio hanno bisogno di più proteine per cui vanno a cercare alimenti proteici mentre in

autunno materiali più zuccherini e amilacei 8

FAMIGLIA DEI VESPIDI

• Esistono moltissime specie

• È una società matriarcale dove in primavera la regina

formerà una nuova colonia che durerà fino all’autunno

• Ce ne sono di varia dimensioni (il calabrone alle nostre

latitudini è il più grande)

• I nidi vanno da pochi a 50 cm e sono fatti con foglie

secche, legno etc. impastati dall’apparato boccale delle

operaie

• Esse possono essere anche molto aggressive ed hanno

un pungiglione con una sacca velenifera che può

provocare allergia e shock anafilattico

• Il loro apparato boccale non è solo succhiante ma masticano anche

• Si cibano di sostanze zuccherine prevalentemente ma anche di carne e pesce

• Danno problemi in particolare all’industria conserviera di vegetali ma anche di origine animale

FAMIGLIA DELLE APIDI

Arrivano nell’industria se sentono la presenza di zucchero (industria

dolciaria, preparazione marmellate).

Il miele è considerato un prodotto di origine animale. La specie

principale che sa il miele è soprattutto l’apis mellifera che è stata

addomesticata. E’ una società matriarcale dove la regina comunica

con gli altri membri della popolazione attraverso ferormoni. Questa

famiglia è come se fosse un individuo solo, per cui il fine è il

mantenimento dell’organismo e le singole api da sole non contano

nulla.

Le operaie hanno un pungiglione che non è un pungiglione vero e proprio ma è una trasformazione

dell’apparato genitale che da organo di riproduzione diventa organo di difesa. Le operaie a seconda della

loro età svolgono diverse funzioni come nutrire le larve, pulire, etc.

La melata è dello zucchero proveniente da insetti molto piccoli che appartengono alla famiglia degli apidi.

Alcune specie di apidi producono melata: hanno un apparato boccale con appendici molto lunghe per cui le

mandibole e mascelle sono tubi introdotti nel vegetale per succhiare la linfa che è ricchissima di zucchero e

ha pochi amminoacidi. Le foglie vengono ricoperte di melata e le api se trovano una pianta che ha la melata

la succhiano e producono il miele di melata di colore scuro e dal sapore forte e molto ricco in vitamine e sali

minerali.

Nella maggior parte dei casi trovano il nettare dai fiori e sono in grado di trasmettere alle compagne le

informazioni circa l’esatta localizzazione delle fonti di cibo. Il nettare viene succhiato e riposto in una sacca

(borsa mellifera) che si trova all’interno del primo tratto dell’apparato digerente. L’ape arriva all’interno

dell’apiario e il nettare viene rigurgitato nell’apertura boccale di un’altra ape che ne aggiunge saliva ed

enzimi e così via più volte. Questo meccanismo serve a trasformare oligosaccaridi e polisaccaridi in

monosaccaridi; alla fine il miele avrà massimo 20% di acqua e tutto il resto zucchero (maggiormente

glucosio e fruttosio) più altri componenti in minima parte.

A seconda del tipo di fiore visitato, il miele ha un suo colore e un suo sapore. Si può inoltre presentare in

forma solida o liquida; se prevale il glucosio sarà prevalentemente solido, mentre se prevale il fruttosio, il

miele sarà prevalentemente liquido. 9

Le api producono anche la pappa reale, come se fosse il loro latte, ricca di amminoacidi. La pappa reale

viene data a tutte le api per i primi 3 giorni di vita, poi verrà dato a loro miele e polline così da avere le

operaie mentre chi si ciba di pappa reale per tutto il percorso, sarà la nuova regina.

Le api producono anche la propoli, una sostanza disinfettante; sono resine con del miele e del polline,

impastato dalle operaie e viene prodotto dalle api come disinfettante. Infatti se entra nell’arnia un insetto e

loro lo uccidono, non riescono a portarlo fuori e lo mummificano con la propoli che ha una funzione

antimicrobica.

Dalle api prendiamo anche il polline perché le api prelevano il polline dai fiori: l’ape, quando va sul fiore

succhia il nettare, e ha le zampe posteriori fatte in modo tale da diventare come delle borse, perché hanno

delle pelosità molto evidenti da sporcarsi di polline, poi sfregano le zampe per far si che il polline vada

all’esterno della zampa formano una pallina. Per prelevare il polline facciamo diventare il portoncino più

piccolo cosicché mollano almeno una delle due borse che cade nella cassetta sotto la porta.

IMENOTTERI PARASSITOIDI

In un ambiente di produzione e stoccaggio di alimenti (soprattutto cereali), ci sono degli imenotteri che

svolazzano e le loro femmine hanno un tubo in prossimità dell’apertura genitale che emette uova. Questi

insetti sono parassitoidi che mettono il tubo dentro una larva di lepidottero o coleotteri e immettono uno o

più uova nella larva. L’uovo si schiude e la larva andrà a forare la trachea della larva su cui si è insidiata e si

nutre dell’emolinfa della larva e la mantiene viva finché diventa adulta. Trovare in un magazzino

parassitoidi significa che l’ambiente è molto infestato

Ordine dei coleotteri

Li troviamo molto spesso negli alimenti, hanno uno sviluppo omometabolo, sono tutti in grado di volare ma

volano solo se c’è la necessità perché sono strettamente legati al substrato. Il loro sviluppo in condizioni

estive è di circa 30 giorni. Essi sono lunghi mediamente qualche mm. Essi vengono suddivisi in coleotteri

primari e secondari. →

1) COLEOTTERI PRIMARI attaccano direttamente il substrato

FAMIGLIA DEI DRIOFTORIDI

Vi appartengono 3 specie importanti che danno più comunemente reclami sui cereali ma possono attaccare

anche la pasta alimentare. Essi vengono chiamati punteruoli perché dall’alto vediamo l’apertura boccale

formata da un tubo (deduciamo quindi che l’insetto deve scavare). Essi depongono le uova dentro il seme;

la femmina dopo essersi accoppiata mangiucchia il seme e con le sue mandibole fa un foro che diventa

come un pozzetto dove depone l’uovo. La femmina poi produce un impasto con la saliva e chiude il foro.

L’uovo si schiude e la larva si sviluppa all’interno dove si trasforma adulto, fora ed esce.

I nomi che gli vengono dati derivano dal substrato su cui sono stati trovati la prima volta ma in realtà

attaccano tutti i cereali. Possono attaccare anche la pasta alimentare, in particolare la pasta secca trafilata

in bronzo perché la superficie risulta più rugosa e facile da forare. È più difficile forare la pasta lunga perché

fanno fatica a muoversi su di essa, mentre per quanto riguarda quella corta prediligono quella con

costolature. Il riso è più appetibile perché è più naturale, in particolare il riso integrale che è stato il primo

ad essere sottoposto al confezionamento sottovuoto.

La femmina depone 6-8 uova al giorno.

Sitophilus granarius

• Sono marroni

• Non sono in grado di volare, quindi abbiamo una diffusione minore

di questo rispetto ad altri 10

Sitophilus oryzae

• Sono marroni, ma hanno 4 macchie arancioni sulle elitre (ali che

permettono di volare in condizione estreme)

• L’unica differenza con lo zeamais sono i genitali del maschio

Sitophilus zeamais

• Molto simili agli oryzae

FAMIGLIA BOSTRICHIDI

Rhyzoperta dominica

• Si comporta molto similmente ai sitofili, ma depone le uova sul

cereale o sulla pasta, poi ci pensa la larva con zampe toraciche ad

entrare nel cereale

• È presente in Italia come insetto stabile (si trova bene alle

condizioni dei silos soprattutto nel sud Italia)

• I reclami sono bassi perché la confezione viene commercializzata a

T° più basse di quelle necessarie per il loro sviluppo

• Sono presenti nei pastifici (sotto gli essiccatori)

FAMIGLIA DEI BRUCHIDI

Vi appartengono molte specie, sono lungh

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
25 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/04 Ispezione degli alimenti di origine animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pistorius7 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Protezione degli alimenti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Locatelli Daria Patrizia.