Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
(HACCP).
Questa difesa riguarda diversi step:
- prevenzione: creare delle situazioni non idonee all’insediamento di infestanti (insetti, acari e roditori)
- monitoraggio: permette di conoscere immediatamente la presenza di un infestante
- tecniche di difesa: riguardano mezzi fisici e chimici
Per quanto riguarda l’ambiente in alcuni casi si utilizzano dei mezzi chimici mentre per quanto riguarda il prodotto
solo nel caso dei cereali possono essere utilizzati dei mezzi chimici.
Mentre i mezzi fisici vengono applicati sia a livello del prodotto sia a livello di certe aree ambientali. Sono mezzi
efficaci ma più complicati da applicare perché presuppongono specifiche conoscenze/competenze.
Prevenzione: riguarda gli ambienti esterni (esterno dell’industria) ed interni (dalla zona di arrivo delle merci al
magazzino e all’area di produzione).
Ambienti esterni:
- Devono essere asfaltate, non ci deve essere tanto verde (alberi, siepe, erba) perché possono essere rifugio di
roditori
- Spesso l’entrata dell’industria ha un cortile ed è in ordine, mentre la parte dietro è nel caos (vecchi macchinari,
teloni di plastica) e quindi possono essere rifugio ideale per insetti e roditori ed inoltre incrementa le zanzare.
- I bancali sono di legno e possono assorbire umidità quindi non devono essere lasciati all’esterno ma devono
essere protetti in un ambiente interno; non basta proteggerli con delle tettoie perché ci possono essere
infestanti.
- Smaltimento dei rifiuti: è importante che i contenitori siano chiusi (ermetici) in modo da limitare l’accesso.
- Tombini: dovrebbero avere delle reti a maglie tali da non permettere l’uscita di eventuali ratti; inoltre devono
essere costantemente puliti
- Accesso agli ambienti: in particolare nel periodo estivo gli accessi sono lasciati aperti (spesso vi sono dei sistemi
di allarme per evitare che vengano lasciati aperti); quando le porte o finestre vengono lasciate aperte gli odori
o le luci possono attrarre gli infestanti (anche insetti che non c’entrano nulla). Quindi è importante la formazione
del personale, ovvero tutto il personale deve conoscere gli infestanti in modo che capiscano l’importanza della
loro assenza. Se l’azienda vuole vendere una grande quantità di prodotto in una catena deve accettare che
venga effettuata un audit attraverso delle persone che provengono dall’azienda esterna (cliente).
Quando il camion entra ed esce per il carico e scarico dei prodotti vi sono delle specie di tendoni che scendono in
modo da limitare la parte superiore e l’ingresso di infestanti.
Ambienti interni:
- pareti/pavimenti: non si utilizzano le piastrelle ma delle resine che sono più resistenti e facilmente pulibili; se nel
caso di urti forti vi sono delle rotture è possibile aggiustarle facilmente; gli spigoli devono essere concavi perché
facilitano la pulizia degli angoli e lo stesso vale per l’intersezione tra parete/pavimento. Bisogna effettuare le
pulizie con degli aspiratori e il contenuto deve essere immediatamente allontanato. Fare attenzione all’uso
dell’aria compressa perché nel momento in cui si libera l’area di sporco questo può andare in giro quindi si
devono utilizzare dei teli di plastica dove la parte interna viene trattata con insetticidi.
- Attrezzature: occorre nella progettazione tenere presente il fatto degli infestanti quindi bisogna ottenere dei
macchinari facilmente pulibili all’interno e che evitino il più possibile la formazione di sfridi oppure che abbiano
dei cassetti che raccolgono questi sfridi che possono poi essere svuotati. Tutto ciò deve essere valutato prima
dell’acquisto.
- Quasi tutti gli insetti sono lucifughi quindi si muovono di notte perciò tutti gli scarti (rifiuti) devono essere portati
all’esterno.
- La pulizia deve essere effettuata in modo idoneo, bisogna aspirare tutto lo sporco e asportare gli sfridi di
lavorazione.
- La selezione dei fornitori: è possibile effettuare dei prelievi al momento dell’arrivo che però non è sufficiente
quindi è utile andare a vedere le condizioni dei molini (ispezioni degli ambienti, piano di autocontrollo e
verificare il rispetto delle norme) ad esempio, in particolare se è la prima volta che mi rifornisco di semola.
- Magazzini: è importante che i macchinari, scaffali e bancali non siano contro le pareti ma siano ad una distanza
di almeno 40cm per permettere il passaggio dell’uomo.
- Tipi imballaggio: ogni tipo di imballaggio ha delle problematiche e quindi bisogna procedere in un certo modo
per i prodotti alimentari che sono più esposti alla contaminazione da parte di infestanti (riso, farina ecc.). Inoltre
è importante anche sapere gli imballaggi che si portano all’interno dello stabilimento (rotoli, scatole ecc.): è
possibile prevenire la presenza di insetti come gli psocotteri (amano la cellulosa e gli amidi presenti nei cartoni)
che possono insediarsi nei cartoni che vengono portati all’interno dei magazzini; è possibile che ci sia anche
della muffa su questi cartoni se vengono lasciati in ambienti troppo umidi. La responsabilità è quindi del fornitore
quindi bisogna effettuare dei controlli.
- Barriere: nelle nuove industrie alimentari non vi sono le finestre ma ad esempio nel caso dei molini le finestre
devono essere costituite da zanzariere con delle maglie molto fini ed inoltre queste devono essere fisse per
impedire l’ingresso di infestanti (bisogna verificare che non siano rotte).
Monitoraggio: Permette di verificare la presenza di infestanti. Esso può essere suddiviso in monitoraggio degli
ambienti e dei prodotti.
Monitoraggio degli ambienti: può essere fatto un controllo visivo degli ambienti e questo viene chiamato audit se
viene effettuato da una persona esterna e quindi permette di verificare se vi sono delle tracce di infestanti (analisi
delle tracce).
L’analisi delle tracce: le persone devono avere la piantina dell’ambiente da analizzare e delle schede da compilare
durante il controllo. Inoltre si avrà tutto l’occorrente per raccogliere del materiale trovato (sacchetti, pinzette, palette
ecc.) ed anche delle pile in quanto spesso gli insetti sono lucifughi. Verrà poi stilato un resoconto e nel caso di un
audit bisogna indicare anche le azioni migliorative che bisogna applicare. Ci deve essere all’interno dell’azienda una
persona che faccia un giro però spesso questo viene affidato ai disinfestatori che si occupano di posizionare le
trappole.
Le trappole che possono essere utilizzate sono: cromotropiche, alimentare, a feromoni, alimentari + feromoni.
Quando si parla di trappole per il monitoraggio, queste non hanno a che fare con un metodo di disinfestazione,
ovvero non raccolgono tutti gli insetti presenti. Esse svolgono quindi un ruolo di tipo qualitativo. Non vi sono inoltre
trappole universali per tutti gli insetti delle derrate.
Le trappole luminose attirano gli individui che hanno un fototropismo positivo. Esse possono monitorare gli
anobidi, i ditteri ed in piccola parte anche i lepidotteri. Il posizionamento delle trappole deve essere tale da non
essere viste dall’esterno. Queste trappole danno indicazioni quindi se gli ambienti sono ben isolati dall’esterno.
Le trappole luminose sono di vario tipo ed hanno una fonte luminosa blu-verde; l’insetto volante che può essere
attratto, muore o perché la trappola porta dei fili con passaggio di corrente oppure perché dietro all’emissione della
luce c’è un leggero cartoncino con un foglio appiccicoso. Le trappole adesive non vanno bene se siamo in un
ambiente con presenza di molti insetti che potenzialmente vengono attratti perché in poco tempo viene ricoperta
la superficie e quindi non è più appiccicosa, ovvero bisogna cambiare ogni giorno il foglio; mentre quelle con
passaggio di elettricità riportano una bacinella dove l’insetto a contatto della corrente muore e cade in questa
bacinella e quindi bisogna provvedere almeno ogni 15 giorni a pulirla perché soprattutto nel periodo estivo se
vengono lasciate le porte aperte possono entrare anche i dermestidi che possono nutrirsi di sostanze proteiche (dal
polline fino ad arrivare agli insetti morti). È importante il posizionamento, ovvero non bisogna posizionarle in
corrispondenza dei nastri trasportatori perché potrebbero finire nel prodotto; solitamente per il posizionamento
bisogna tener conto di diverse cose: non sono mai competitive nei riguardi della luce naturale, quindi se viene messa
in prossimità della finestra essa non catturerà molti insetti, non devono inoltre essere viste dall’esterno; la posizione
giusta sarebbe ad un altezza non superiore ai 2 metri, di fianco o sopra alla porta.
Queste trappole devono essere controllate e ci devono essere delle schede di raccolta dati; questi dati devono
essere tenuti nel tempo (2 anni o più) perché si può vedere se l’andamento è peggiorato o migliorato in base al tipo
di monitoraggio applicato. Esistono delle trappole che si mettono in modo perpendicolare alla parete oppure negli
angoli in modo da attirare insetti da una parte e dall’altra. Se l’ambiente è molto grande, le trappole si mettono nelle
porte di accesso ed anche in centro (in questo caso l’altezza sarà maggiore) e devono essere numerate.
Le raccolte vengono effettuate in inverno se l’ambiente non è riscaldato 1 volta al mese mentre nei mesi caldi ogni
15 giorni.
Le trappole alimentari sono delle scatolette con della rete interna e con dentro qualcosa che non vada male in
fretta e che piaccia agli insetti (frutta secca, essiccata e cereali in granella). Queste vengono posizionate sotto i
macchinari e i bancali. Esse devono essere controllate: si utilizzano dei fogli di carta e delle bacinelle larghe e piatte
e si scuote: se non c’è stato attacco di insetti non scende nulla mentre se scende una polverina, le deiezioni e a volte
anche le larve sono presenti insetti. Vengono utilizzate per lepidotteri e coleotteri. Il personale deve essere a
conoscenza della distribuzione delle trappole.
Le trappole a feromone: i feromoni costituiscono la comunicazione tra insetti, ovvero comunicano attraverso gli
odori ed ogni odore ha un significato. Questi odori chiamati feromoni sono prodotti da delle ghiandole presenti sul
corpo dell’insetto e rappresentano una miscela di odori, ovvero non sono costituiti da una sostanza sola. Il risultato
della loro miscelazione dà uno specifico messaggio che viene recepito da una sola specie, quindi spesso sono simili
i costituenti ma cambiano i rapporti. Lo studio sui feromoni sessuali dei lepidotteri delle derrate è nato da
osservazioni, ovvero si vedeva che durante il giorno gli insetti non svolazzavano ma lo facevano all’imbrunire.
Non avvengono accoppiamenti tra specie differenti; quando l’individu