MARTENSITE RINVENUTA:
Rinvenimento: trattamento termico per aumentare duttilità e tenacità della martensite
rimuovendo le tensioni interne;
Microstruttura molto fine.
ACCIAI LEGATI: ottenuti con l'aggiunta di altri elementi oltre Fe e C
Diversi diagrammi rispetto acciai normali.
CLASSIFICAZIONE ACCIAI:
Basso tenore di carbonio (C < 0.25%): teneri, duttili, tenaci;
Medio tenore di carbonio (0.25-0.6%): più resistenti ma meno duttili e tenaci;
Alto tenore di carbonio (0.6-1.4%): ottima resistenza all'usura;
Inossidabili (Cr > 11%).
TRATTAMENTI TERMICI:
Ricottura: processo che porta all'addolcimento dell'acciaio:
o Omogeneizza la composizione;
o Elimina tensioni interne;
o Migliore lavorabilità/duttilità.
Normalizzazione: riscaldamento a T poco maggiore T , poi raffreddamento in aria calma:
austenizzazione
o Struttura mista perlite-ferrite --> perlite costituita da cristalli minuti;
o Resistenza > ricottura;
o Fragilità < tempra.
Tempra: riscaldamento a t poco superiore T , poi raffreddamento veloce.
aust
o Non devo intersecare i campi di formazione di perlite e bainite.
Rinvenimento: riduce la fragilitò a scapito di una diminuzione di durezza.
Bonifica: tempra + rinvenimento.
DESIGNAZIONE ACCIAI:
sigla che inizia con una lettera (strutturali:S; C.A.:B; C.A.P:Y) seguita da numeri e/o lettere.
ACCIAI DA COSTRUZIONE:
Di base: senza leganti, ricotti o normalizzati;
Di qualità: legati, microlegati, processi produttivi avanzati.
TRATTAMENTI TERMICI PER ACCIAI DI QUALITA':
colata --> semilavorati (billetta, vergella) --> laminazione a caldo -->
raffreddamento controllato (aria, acqua).
LAVORAZIONE DEI METALLI: forgiatura - laminazione - estrusione -
trafilatura.
ACCIAI PER CEMENTO ARMATO: requisiti definiti da NORME
TECNICHE SULLE COSTRUZIONI (NTC) (D.M. 14/01/08).
11
ACCIAI PER CALCESTRUZZO ARMATO PRECOMPRESSO:
Proprietà:
o Elevata resistenza meccanica;
o Deformazione plastica bassa;
o Adeguata duttilità all'allungamento.
Produzione:
o Laminati a caldo (barre);
o Trafilati a freddo (trefoli di fili);
o Temprati e rinvenuti.
Requisiti:
o Rilassamento: diminuzione nel tempo dello sforzo a carico costante -->può diminuire la
precompressione;
o Resistenza alla corrosione.
ACCIAI PER COSTRUZIONI METALLICHE:
Laminati;
Al carbonio;
Patinabili;
Inossidabili. 12
08 - PROPRIETA' TERMICHE DEI MATERIALI
RISCALDAMENTO: Il contenuto energetico di un solido aumenta quando gli si fornisce calore.
Aumento temperatura: energia immagazzinata come en cinetica --> aumento ampiezza vibrazioni
termiche;
Dilatazione termica: energia immagazzinata come en potenziale --> aumento distanza di legame;
Trasformazioni di fase.
CAPACITA' TERMICA: misura quanto un corpo sia capace di assorbire calore dall'esterno C = dQ/dT
Calore specifico: capacità termica riferita all'unità di massa e innalzamento di 1°C;
Caloria: calore necessario per innalzare di 1°C un grammo di acqua (4,186 J);
Calore atomico: si riferisce ad una mole di sostanza; per molti elementi a T ambiente è circa 25
J/molK.
CONDUCIBILITA' TERMICA: attitudine di un materiale a trasferire energia termica attraverso:
Elettroni liberi: metalli;
Propagazione onde vibrazionali: ceramici e polimeri.
COEFFICIENTE DI CONDUCIBILITA' TERMICA (K) [W/mK] 2
Quantità di calore che in un secondo attraversa una superficie di 1 m di materiale spesso 1m con un ∆T di
1°C; dato dalla somma di:
K : contributo fononico --> peggiora se T aumenta;
f
K : contributo elettronico --> costante al variare di T.
e
FONONE: vibrazione termoelastica della struttura del materiale.
Ottimizzata se la struttura è regolare;
Meno efficiente del moto elettronico.
CONDUZIONE NEI METALLI:
moto di elettroni --> molto efficiente --> elevata conducibilità.
Turbato da difetti e irregolarità del reticolo cristallino.
CONDUTTIVITA' TERMICA UTILE/DICHIARATA (settore specifico isolanti)
Conducibilità termica del prodotto relativa a 25 anni di servizion misurata a 10°C sul 90% della produzione.
2
RESISTENZA TERMICA DICHIARATA (R [m K/W])
D
Rapporto fra lo spessore di isolante impiegato e la conduttività termica dichiarata.
Capacità della struttura di opporsi al passaggio del calore.
TRASMITTANZA TERMICA DICHIARATA: inverso della resistenza termica dichiarata.
DILATAZIONE TERMICA:
∆l = α ∆Tl ∆V = α ∆TV
l 0 V 0
Α: coefficiente dilatazione termica.
Inversamente proporzionale alla forza di legame;
Contrastata: se il solido viene vincolato meccanicamente e poi riscaldato/raffreddato si
introducono sollecitazioni a compressione/trazione che possono causare fratture/deformazioni.
RESISTENZA A SHOCK TERMICO: può essere migliorata introducendo pori o seconde fasi.
Parametro di resistenza agli sbalzi termici (TSR): indice della variazione massima di temperatura
che può subire un materiale senza rompersi.
CONSIDERAZIONI INGEGNERISTICHE SU DILATAZIONE TERMICA
Se due materiali posti a contatto in componenti che lavorano ad alta T, devono avere valori di α il più
l
possibili vicini e ci devono essere spazi vuoti per consentire l'espansione termica.
Per unire metalli con resine polimeriche devo usare polimeri caricati( fibre di vetro o ceramici)
13
09 - I VETRI
DEFINIZIONE ASTM (American Society for Testing and Materials)
Sono materiali amorfi ottenuti per progressivo irrigidimento di un liquido che non ha cristallizzato durante
il raffreddamento.
Solido non cristallino: no ordine a lungo raggio.
STATO AMORFO: Non esiste una transizione di fase solido-liquido, prima rammollisce poi fonde.
Metastabile: si trasforma in cristallino se le condizioni termodinamiche e cinetiche lo permettono.
FORMAZIONE DEL VETRO
La velocità di raffreddamento del liquido deve essere maggiore della sua velocità di cristallizzazione.
STRUTTUTA DEI VETRI:
Vetrificanti o formatori:
o sostanze che possono assumere struttura vetrosa (vetrificanti),
o costituiscono il reticolo amorfo (formatori).
Fondenti o modificatori:
o Abbassa la T di fusione (fondente)
o Provocano un'interruzione del reticolo amorfo del formatore (modificatori).
Intermedi: entrano a far parte del reticolo di un altro ossido formatore.
VISCOSITA' η [Pa*s]
Resistenza allo scorrimento laminare, in risposta ad una sollecitazione meccanica parallela alla superficie;
decresce all'aumentare di T.
Punto di fusione: η = 10 Pa*s
3
Punto di lavorazione: η = 10 Pa*s Intervallo di lavorazione
6
Punto di rammollimento: η = 4*10 Pa*s
12
Punto di ricottura: η = 10 Pa*s
13
Punto di deformazione: η = 10 Pa*s
PRODOTTI VETRAI
Colato: ottenuto per colata e successiva laminazione;
Float: prodotto in lastre, ottenuto per colata su un bagno metallico di stagno in atmosfera
controllata (metodo Pilkington);
Cavo: utilizzato per la manifattura di contenitori.
TIPI DI VETRO
Di silice: ottenuto da quarzo purissimo, resistente ad alta T, uso in laib chimici, molto costoso;
Sodico-calcico: basso costo, facilmente lavorabile, + comune;
Piombo: schermi per radiazioni;
Borosilicatici (pyrex): resistenti a sbalzi termici/agenti chimici;
Allumino silicati: alta resistenza a T elevate.
PRODUZIONE DELLA MASSA VETROSA:
preparazione della miscela --> fusione --> affinazione --> formatura --> ricottura.
VETRI IN EDILIZIA
VETRI ISOLANTI: Per ridurre il consumo energetico invernale
Diminuire U --> intercapedini d'aria disidratata o gas tra 2/3 lastre di vetro.
VETRI DI SICUREZZA
Armati: contengono una rete metallica, serve solo a ritardare la propagazione delle fiamme in
caso di incendio;
Temprati: con processi chimico fisici vengono create nel vetro delle tensioni permanente di
compressione in superficie e trazione al centro; in seguito a rottura piccole schegge con spigoli
smussati;
Stratificati: unione per riscaldamento e pressaggio di almeno 2 lastre di vetro con uno strato di
materiale trasparente interposto. 14
10 - MATERIALI CERAMICI
DEFINIZIONE: prodotti ottenuti da materie prime inorganiche, non metalliche, formati a freddo e
consolidati mediante cottura (SINTERIZZAZIONE); caratterizzati da numerosi pori.
PROPRIETA':
Meccaniche:
o Comportamento elastico;
o Buona resistenza a compressione, scarsa a trazione;
o Fragili.
Chimiche:
o Stabili ad: acidi, solventi organici, acqua.
Fisiche:
o Isolanti elettrici e termici;
o Amagnetici;
o Refrattari;
o Opachi.
MICROSTRUTTURA
Policristallina;
Plurifasici: fase principale + fase vetrosa + porosità;
Legami: materiali divisi tra legami ionico e covalente;
A pasta porosa: grani separati da molti pori;
A pasta compatta: vuoti riempiti da fase vetrosa.
MATERIE PRIME
Argille:
o Pure--> bianche;
o Impure --> ossidi di ferro --> rosse;
o Idroplastiche: se mescolate con acqua formano una massa plastica facilmente lavorabile.
Sgrassatori: non hanno proprietà leganti, ma danno la resistenza al verde per essere sagomato e
fargli mantenere la forma durante la cottura;
Fondenti: provocano la formazione di fase liquida-vetrosa che salda i granuli e riempie le porosità;
Feldspati
TECNICHE DI FABBRICAZIONE:
Preparazione impasto: giusta distribuzione granulometrica, abbastanza resistente da mantenere
la forma;
Formatura:
o Pressatura ( acqua 5-7%);
o Estrusione ( acqua 15-20%);
o Colaggio ( acqua 35-40% --> borbottine): componenti sia cavi che pieni.
Essiccamento: evaporazione dell'acqua --> contrazione volumica --> deve essere lento;
Cottura (900-1400°C): trasforma irreversibilmente il crudo in corpo rigido --> aumento densità e
resistenza meccanica;
Finitura: con rivestimenti vetrosi o ingobbi (pasta bianca argillosa + vernice)
o Bicottura: 1° per il supporto, 2° per il rivestimento;
o Monocottura: smalto applicato sul crudo.
TIPOLOGIE DI MATERIALI CERAMICI
CERAMICHE BIANCHE: con argilla di orrima qualità (caolino)
Divise a seconda del grado di vetrificazione/porosità:
Vetrose: porcellane, chimicamente inerti e eccellenti isolanti elettrici;
Semivetrose;
Porose. 15
LATERIZI: materiale da costruzione, fatto con argille comuni, poco costosi --> materiale ceramico + diffuso.
Per murature:
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