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Modelli organizzativi

・OTTIMIZZAZIONE;

・UNIVERSALITÀ dei principi organizzativi;

・ERRORI: dovuti ad insufficienti incentivi, addestramento incompleto o cattiva volontà;

・MANSIONI: attribuzione di compiti a determinati soggetti;

2・STRUTTURA: l’insieme gerarchicamente ordinato delle mansioni;

・RENDIMENTO: criterio principale di valutazione.

MODELLO GERARCHICO-FUNZIONALE

Le funzioni sono ritagliate su grandi aree di competenza(produzione, personale, marketing, …), la linea dicomando è esclusivamente verticale e c’è un’estremaspecializzazione dei dirigenti.

MODELLO DIVISIONALE

Ogni divisione presenta una propria struttura organizzativa interna ed èautonoma; la direzione generale si occupa esclusivamente di definire ilportafoglio di prodotti.

MODELLO MATRICIALE

Creazione di gruppi temporanei e autonomi guidatida un direttore di progetto; la direzione generale sioccupa esclusivamente di definire il portafoglio diprogetti.

MODELLO JUST IN TIME

Questo

Il modello prevede la produzione aspasso con la domanda e senza scorte di produzione, quindi si avranno piccole quantità. La qualità dell'essere eccellente per non avere sostituzioni. La domanda principale non è sapere quante scorte occorrono ma il perché se ne ha bisogno, quindi l'obiettivo è eliminare le cose non necessarie e la complessità. FATICA E MONOTONIA La monotonia è un fattore soggettivo che incide sulla produttività ma è considerato negativamente in quanto disturba la normatività naturale. Tale disturbo, però, mette in campo l'equilibrio complessivo della persona al lavoro, poiché l'effetto è generato dalla disparità tra lo spazio del compito e lo spazio dell'esistenza quotidiana (distanza tra mondo della fabbrica e mondo della vita). Wyatt, Fraser L'esperimento condotto da eStock noianel 1929 mostrò come la monotonia possa essere evitata, o quanto meno ridotta, in due condizioni.

antitetiche: quanto il lavoro è talmente sprovvisto di significato e di responsabilità da concentrare totalmente l'attenzione su chi lo esegue; oppure all'opposto quando il lavoro talmente meccanico e semplice da richiedere minima attenzione e da permettere di evadere con la mente. La noia è massima, invece, quando il lavoro è molto ripetitivo ma allo stesso tempo non permette l'assenza di attenzione. Come conclusione gli autori proposero cinque rimedi per combattere la monotonia sul lavoro:

  • La rotazione di attività nel corso dello stesso turno lavorativo;
  • La retribuzione a cottimo (retribuzione in base al risultato della misurazione dei tempi di lavoro) per incentivare l'esecuzione;
  • L'organizzazione del lavoro in modo da favorire nell'operaio la percezione della propria attività come esecuzione di compiti conclusi, dotati di senso e separati piuttosto che come attività indefinite e interminabili;
  • Una

Collocazione degli operai che eviti l'isolamento e favorisca la formazione di gruppi;

L'introduzione di riposi periodici nei turni di lavoro.

MAYO (Human Relations) (veramente molto buona, soprattutto quella della Heinz)

Il primo esperimento fu sugli effetti provocati dai cambiamenti dell'illuminazione sui luoghi di lavoro. Con due gruppi, uno di controllo e uno sperimentale, dimostrò che la produttività aumenta con l'aumento dell'illuminazione e che non diminuisce con la stessa velocità togliendola; la cosa strana fu l'aumento anche del gruppo di controllo senza effettuare variazioni. Per questo continuò con un altro esperimento con sei operaie dentro una per poter controllare ogni variabile. L'esperimento durò due anni nel corso dei quali vennero apportati molti cambiamenti e ogni volta che subentravano la produzione aumentava e sorprendentemente aumentò anche al ripristino.

Delle condizioni iniziali e diminuì anche l’assenteismo.

4 condizioni ottimali per la produzione

Questo studio è servito per scoprire le e le principali conclusioni formulate da Mayo furono:

  • L’uomo è fondamentalmente motivato da bisogni di natura sociale, ed ottiene dal rapporto con gli altri il suo senso di identità personale;
  • A seguito della rivoluzione industriale e della razionalizzazione del lavoro, il lavoro è privo di significato intrinseco quindi il significato è da ricercare nei rapporti sociali che si formano sul lavoro;
  • Il lavoratore è più influenzato dalla forza sociale del suo gruppo che non dagli incentivi e dai controlli della direzione;
  • Il lavoratore risponde alla direzione nella misura in cui il suo superiore sa rispettare i suoi bisogni sociali e soddisfare il suo bisogno di essere accettato.

Hawthorne

Quest’aumento di produttività fu dato anche dell’effetto in quando la presenza

diosservatori portò i lavoratori a lavorare di più; si noto infatti che questi aumenti non durarono neltempo. human relations

Grazie a questi esperimenti si è anche iniziato a parlare delle dove la rilevanzadel fattore umano richiede una maggiore attenzione alle esigenze psicologiche dei soggetti allavoro. Venne proposta una serie di tecniche per promuovere e realizzare un ambiente di lavororispettoso di tale esigenze, dunque socialmente gradevole, armonico, privo di tensioni; comel’addestramento dei capi e l'attenzione alla comunicazione.

ROETHLISBERGER & DICKSON (Human Relations)

Hanno notato che il comportamento sul lavoro non poteva essere interpretato e comprendoastraendolo dal suo contesto, quindi la struttura di un reparto dev’essere vista come un sistemasistemasociale. Per si intende un’entità che dev’essere considerata globalmente, perché fra leparti esiste un rapporto di interdipendenza.

Un’organizzazione

industriale svolte due funzioni fondamentali:

  • PRODUCE funzione economica BENI O SERVIZI: chiamata anche e quindi l'azienda è valutata in base ai costi e ai profitti;
  • CREA E DISTRIBUISCE SODDISFAZIONE TRA I MEMBRI DELL'ORGANIZZAZIONE: si parlarelazioni interpersonalidelle e il funzionamento è valutato in termini di mobilità del lavoro, durata del lavoro, incidenza di assenze…

L'azienda industriale deve risolvere sue tipi di problemi di equilibrio interno:

  • PROBLEMI DI EQUILIBRIO ESTERNO: problemi legati alla sfera economica;
  • PROBLEMI DI EQUILIBRIO INTERNO: problemi legati al mantenimento di un tipo di organizzinosociale in cui gli individui e i gruppi possano soddisfare le proprie aspirazioni.

L'efficacia di un'azienda è valutata in base a come risolve i problemi esterni, come se quelli interni fossero collocati su un piano totalmente differente. Anche se è stato notato come il tipo di organizzazione sociale che

si sviluppa all'interno di un'azienda è strettamente legato all'efficienza dell'azienda, quindi il successo esterno è direttamente condizionato da quello interno. È importante lo studio dell'ambiente fisico, inteso come insieme di macchinari, attività produttive che costruiscono e definiscono l'organizzazione tecnica dell'azienda. Da qui la suddivisione: da un lato l'organizzazione come sistema fisico, dall'altro l'organizzazione come sistema sociale. Organizzazione tecnica è anche quella razionale, dall'altra parte c'è l'organizzazione umana; e queste due dimensioni sono interconnesse. Nel modello meccanico invece la dimensione umana era poco presa in considerazione, non c'era un'attribuzione di rilevanza a questa dimensione umana. L'organizzazione umana è fatta di tanti individui che sono accomunati da un obiettivo comune. All'interno del testo

Vi è un punto interessante circa la continuità tra vita esterna e fabbrica. Portiamo all'interno dell'organizzazione il prodotto della nostra storia (bagaglio personale e sociale). Le socializzazione, la famiglia, la società sono tutti elementi che condizionano il soggetto nell'assumere certi atteggiamenti e comportamenti anche nel contesto organizzativo.

L'organizzazione non è sola e pura somma di individui. È un sistema, una rete di relazioni. Non è semplice compresenza di individui. È una struttura di rapporti. È organizzazione sociale.

L'organizzazione è definita anche da una serie di simboli che la qualificano. L'ordinamento, che in questo caso riguarda le relazioni sociali, è tale per cui ci sono delle posizioni che sono superiori a quelle di altre che hanno maggiore possibilità di intervenire nell'organizzazione vs posizioni che si collocano in aree più marginali.

Vi è poi il riconoscimento della rilevanza del ruolo delle emozioni legate ai ruoli e alle dinamiche dentro l'organizzazione. Il comportamento di qualsiasi membro di un'azienda industriale non può mai considerarsi totalmente motivato da aspetti legati agli incentivi. Questa impostazione è ben lontana dall'individuo inteso come homo oeconomicus (Taylor). Emozioni e sentimenti, per quanto vengano recuperati restano qualcosa di disturbante; ma questi sentimenti ci sono e non possiamo non tenerne conto e sono essenziali per capire un'organizzazione in quanto è un sistema sociale. Ulteriore distinzione: organizzazione formale vs organizzazione informale. Riconoscimento dell'importanza dell'organizzazione informale. Organizzazione formale dell'azienda comprende sistemi, regolamenti che stabiliscono i rapporti per la massima efficienza. Nell'organigramma non sono indicati aspetti di relazione che sostanziano la vita di.

Un'organizzazione. Problema: rapporto che intercorre tra i due tipi di organizzazione, formale ed informale. Vi è un rapporto di coerenza tale per cui l'organizzazione informale non impedisce, non intacca l'azione ed il lavoro dell'organizzazione tecnica. Organizzazione formale funziona sulla base della logica, del costo ed efficienza. Esiste la logica dei sentimenti che rimanda ai valori insiti nelle relazioni interpersonali.

BARNARD (Human Relations) Barnard vede l'organizzazione come un sistema cooperativo; nel suo libro "The functions of the Executive" propone una teoria generale dell'organizzazione dove è centrale la riflessione sul rapporto che si stabilisce tra essa e gli individui.

Il punto di partenza è un'antropologia del soggetto, visto come:

  • INDIVIDUO: un'entità singola, unica, indipendente, isolata e complessa che include innumerevoli forze
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Publisher
A.A. 2018-2019
14 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chuuu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione e psicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Vecchio Luca.