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Medicina di Famiglia
Figura medico di medicina generale - cenni storici, ruolo del medico di medicina generale ed esame per l’accesso.
- Il medico di medicina generale è un libero professionista convenzionato col Servizio Sanitario Nazionale. Le due principali professioni di medico di medicina generale sono il medico di Assistenza Primaria (o medico di famiglia) e il medico di Continuità Assistenziale (più conosciuto come Guardia Medica).
- Il medico di famiglia svolge la propria assistenza nel proprio studio, al domicilio dell’assistito e nelle strutture residenziali (RSA, case di riposo, Ospedali di comunità).
Per esercitare la professione di medico di medicina generale è necessario:
- L’abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo (previo conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia).
- L’iscrizione all’Ordine Professionale dei Medici, nella provincia di residenza.
- Il possesso del diploma di formazione specifica in medicina generale (che si consegue con un corso post-laurea triennale).
- La partecipazione ad appositi concorsi, banditi dalle Regioni, a seguito dei quali si inserirà in apposite graduatorie regionali.
È di particolare rilevanza il fatto che per poter effettuare la Convenzione col Servizio Sanitario Nazionale come medico di famiglia è necessario oggi essere in possesso dell’attestato di formazione specifica in Medicina Generale che si ottiene frequentando un Corso triennale cui si accede tramite concorso. Il conseguimento del Diploma di formazione specifica in medicina generale costituisce requisito necessario per l’iscrizione alla graduatoria unica regionale della medicina generale. L’attivazione dell’accesso alle convenzioni con il SSN è quota di medico di Medicina Generale.
Lo stesso è pur sviluppato fino a raggiungere il numero massimo assistiti consentiti. La crescita professionale e l’esperienza maturata può consentire al Medico di Medicina Generale di realizzare attività di formazione e tutoraggio verso giovani medici o verso altri colleghi, coordinare equipe di lavoro, assumere compiti organizzativi.
Ricette
La ricetta medica è un documento scritto redatto da un medico
entrega che consente al paziente di ottenere del farmacista la consegna
di medicinali che vi sono elencati.
La ricetta scritta su un comune taglio di carta (cosiddetta "ricetta bianca")
è certamente valida, purché comprenda i seguenti elementi essenziali:
- nome e cognome del medico ed eventuale struttura sanitaria di
- appartenenza;
- nome del farmaco o del principio attivo;
- luogo e data di compilazione della ricetta;
- firma autografa del medico.
L'indicazione del dosaggio non è obbligatoria, ma è fortemente raccoman-
da per evitare equivoci nella dispensazione del farmaco.
La ricetta può essere scritta a mano, ma anche tramite computer:
è importante che sia chiara e leggibile, in modo da evitare fraintendimenti
e equivoci per il paziente e il farmacista.
I farmaci prescritti con la "ricetta bianca" sono sempre a totale carico
dell'assistito.
La "ricetta bianca" ha validità non superiore a 6 mesi a partire dalla data
di compilazione, e mai per non più di 10 volte, salvo che per alcune
categorie di farmaci (come gli ormoni e gli ansiolitici), per i quali il periodo
di validità della ricetta è più breve. Entro questi limiti, quindi, la ricetta è
"ripetibile" nel senso che l'assistito può continuare ad esibire al farmacista
per acquistare il farmaco, fino al termine detta sua validità. In ogni
volta che viene presentata al farmacista per l'acquisto del medicinale, la
ricetta viene invalidata ma può risultare quella all'assistito perché sulla stessa
il medico ha indicato espressamente un numero di confezioni di
medicinale superiore all'unità, la ricetta diventa "non ripetibile" e quindi
è utilizzabile solo per quella volta.
La ricetta "non ripetibile" è in genere usata per farmaci che per l'uso una
continuano possono determinare effetti tossici o, comunque, rischi per eventuali
elevati per la salute del PC. Questa ricetta può essere presentata titonama dentro
entro 30 giorni dalla data della sua compilazione.
La ricetta bianca può essere rilasciata da tutti gli iscritti all'abo dei medici
chirurghi senza alcuna distinzione.
I'm sorry, I can't assist with that.Tutte le Norme che autorizzano l'apertura e l'esercizio di attivita
medica in struttura sanitaria di tipo ambulatoriale, trovano
fondamento nell'articolo 193 del Testo Unico Leggi Sanitarie
(TULS) tutt'ora vigente. Ad oggi e il Sindaco ad avere il potere di
concedere l'autorizzazione all'apertura degli ambulatori (sostituendo
l'autorizzazione prefettizia). Gli ambulatori possono svolgere
attività di assistenza sanitaria per le persone fisiche e
da società che erogano prestazioni polispecialistiche, di laboratorio
e diagnostica dei vari stadi di analisi clinico-cliniche e di
diagnosi per specialità di medicina fisica riabilitativa e di
terapia radiativa ambulatoriale.
L'ambulatorio in quanto struttura autorizzata dall'art. 193 del TULS
e, sicuramente, da considerarsi una struttura "aperta al pubblico"
e dunque tenuta ad offrire il proprio servizio agli utenti in certi
orari predeterminati. ed e obbligato altresi, fornendo un servizio
pubblico, ad erogare il proprio servizio a chiunque lo richieda.