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ECONOMIA INTERNAZIONALE
I sussidi alle esportazioni sono i più difficili da eliminare nonché da individuare, per via delle variegate forme che questi assumono: possono infatti essere dei premi che lo stato garantisce al produttore per ogni quantità di bene esportato, oppure un credito agevolato ai paesi esteri con il vincolo di commerciare con questi. Secondo gli accordi internazionali i sussidi alle esportazioni sono vietati, ma il problema è individuarli. Assumiamo che il sussidio prenda la forma di un premio pagato dall'autorità governativa per ogni quantità di prodotto esportata. L'impresa a seguito dell'intervento governativo, riceve alla vendita il prezzo internazionale più il sussidio. All'impresa conviene aumentare la propria produzione anche se aumentandola i costi marginali superano i ricavi marginali, ma questo costo è compensato dal sussidio, quindi G1G'1 è una
perditacompensata dal sussidio. Consideriamo ora il punto H'. L'impresa sul mercatointerno percepisce OM, cioè il prezzo internazionale, perché sulle venditeall'interno non è sussidiata, quindi per quantità Oq1 riceve p. Tuttavia nel mercatointernazionale riceve il prezzo p1>p, quindi all'impresa conviene, per una banaleoperazione di arbitraggio, spostare la propria offerta interna al mercatointernazionale dove ricevono di più. In questo modo riducono l'offerta interna di HH'1, questo porta ad un situazione di eccesso di domanda nel mercato interno cheprovoca un aumento del prezzo interno. Lo spostamento dell'offerta si interrompequando il prezzo interno sarà uguale al prezzo internazionale più il sussidio, e perl'impresa sarà indifferente produrre per l'interno o per il mercato internazionale.L'effetto di un sussidio alle esportazione è quello di creare artificialmente
Un eccesso di domanda interno. Vediamo gli effetti in termini di benessere. L'area del trapezio M-N-G-G1 rappresenta l'incremento di rendita del produttore, l'area del trapezio M-N-H-H1 rappresenta la perdita di rendita del consumatore. Bisogna però tenere conto del fatto che lo Stato paga un sussidio, e questo rappresenta una riduzione di benessere per la società. La perdita di benessere sarà pari al sussidio unitario per la quantità esportata, quindi sarà pari all'area del rettangolo H1-G1-G'1-H'1. Dalla somma algebrica di queste quantità risulta che la perdita netta della società in termini di benessere è pari all'area dei triangoli H1-H-H'1 e G-G1.G'1. E' da notare che gli effetti di un sussidio non provocano delle distorsioni dal lato della domanda come per esempio nel caso della politica di contingentamento ciononostante il costo in termini sociali esiste. Il caso osservato è un
Viene sostenuto dai consumatori. L'introduzione di un dazio ha lo stesso effetto di un imposta sul consumo. Dal grafico possiamo misurare quanto è costato al consumatore l'introduzione del dazio. Il prelievo sarà pari alla differenza tra prezzo finale e prezzo iniziale, pi(1+d)-pi * quantità domandata al prezzo pi (1+d), che nel grafico si identifica con l'area tratteggiata. Notiamo quindi che aiutando il settore interno abbiamo un effetto redistributivo, vengono infatti prelevate delle risorse ai consumatori a vantaggio dei produttori.
Possiamo analizzare l'introduzione del dazio utilizzando concetti di economia del benessere. È necessario definire cos'è il benessere; il benessere non è facilmente misurabile ma chiaramente una buona valutazione di questo si può avere in termini monetari. Introduciamo 2 concetti. Questo grafico rappresenta la curva di domanda del consumatore, esso ci fornisce informazioni relative alle
sopra del prezzo di mercato.sopra del prezzo vigente (cioè il triangolo rosso). Se il prezzo del bene aumenta al livello p3 la rendita del consumatore evidentemente diminuisce della grandezza pari all'area del trapezio blu. Analogamente possiamo dare una definizione monetaria di benessere anche per il produttore. Chiaramente il profitto deriva dalla differenza ricavi meno costi, che dipendono dalla quantità e dal prezzo. Prendiamo una curva di offerta, non tenendo conto di eventuali costi fissi, che non cambierebbero comunque il risultato. 20 Integriamo il nostro grafico con questi due nuovi concetti. A seguito dell'introduzione del dazio, il prezzo interno del bene sale al livello pi(1+d), dove d è il dazio, come percentuale del valore sulla merce. Conseguentemente abbiamo una riduzione del la rendita dei consumatori pari all'area del trapezio Pi - Pi(1+d) - H - H1 (rossa) ciononostante bisogna tenere conto dell'aumento della rendita del produttore conseguente all'introduzione del
dazio che si può misurare graficamente guardando la curva d'offerta, l'aumento di benessere dei produttori è quindi pari all'area del trapezio Pi - Pi(1+d) - G - G1 (blu). Prima di dire che il benessere della società è diminuito in seguito all'introduzione del dazio bisogna tenere conto delle entrate doganali aggiuntive che risultano dall'introduzione del dazio. Presupponendo che lo stato utilizzi questi soldi in maniera efficiente a beneficio della società, tramite investimento in infrastrutture, o altro, 21 Al prezzo P il produttore vende la quantità q1 del bene, realizzando un ricavo complessivo pari all'area del rettangolo OPHq1, mentre i costi totali che sostiene sono pari all'area del trapezio OVHq1, il profitto sarà quindi uguale alla differenza delle due aree, ovvero il triangolo VPH, che definiamo Rendita (o surplus) del produttore. Se il prezzo del bene in questione aumenta fino al prezzo p1
aumentare il prezzo del prodotto, la rendita del produttore era rappresentata dall'area del triangolo VP1H1. Dopo l'aumento del prezzo, la rendita del produttore aumenta di una quantità pari al trapezio PHH1P1. Integrando il grafico con questi due nuovi concetti, possiamo osservare che a seguito dell'introduzione del dazio, il prezzo interno del bene sale al livello pi(1+d), dove d è il dazio come percentuale del valore sulla merce. Di conseguenza, si ha una riduzione della rendita dei consumatori pari all'area del trapezio Pi - Pi(1+d) - H - H1 (rossa). Tuttavia, è importante considerare anche l'aumento della rendita del produttore conseguente all'introduzione del dazio, che può essere misurato guardando la curva d'offerta. L'aumento del benessere dei produttori è quindi rappresentato dall'area del trapezio Pi - Pi(1+d) - G - G1 (blu). Prima di aumentare il prezzo del prodotto, è necessario valutare attentamente gli effetti sia sulla rendita dei consumatori che sulla rendita del produttore.dire che il benessere della società è diminuito in seguito all'introduzione del dazio, bisogna tenere conto delle entrate doganali aggiuntive che risultano dall'introduzione del dazio. Presupponendo che lo stato utilizzi questi soldi in maniera efficiente a beneficio della società, tramite investimento in infrastrutture, o altro, 21 Al prezzo P il produttore vende la quantità q1 del bene, realizzando un ricavo complessivo pari all'area del rettangolo OPHq1, mentre i costi totali che sostiene sono pari all'area del trapezio OVHq1, il profitto sarà quindi uguale alla differenza delle due aree, ovvero il triangolo VPH, che definiamo Rendita (o surplus) del produttore. Se il prezzo del bene in questione aumenta fino al prezzo p1, aumenteranno conseguentemente sia i ricavi totali che i costi totali, ma aumenterà anche la rendita del consumatore che graficamente si identifica con l'area del triangolo VP1H1. In seguitoAll'aumento del prezzo del prodotto la rendita del produttore aumenta di una quantità pari al trapezio.