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LA DISCIPLINA DELLE PRESTAZIONI TRIBUTARIE

Secondo il principio dell'indisponibilità del tributo, le imposte sono insuscettibili di accordi o

transazioni di stampo privatistico tra il contribuente e l'ufficio finanziario, e si prevede che nei

contratti con lo Stato non si può convenire alcuna esenzione da qualsiasi specie di imposte o tasse

vigenti all'epoca della loro stipulazione.

L'adempimento si traduce nella corresponsione delle somme dovute. Per l'adempimento degli

obblighi di versamento diretto è stabilito che esso deve avvenire mediante corresponsione delle

somme ad un istituto di credito, con rilascio di delega irrevocabile. Il pagamento si considera

effettuato al momento stesso del conferimento della delega all'istituto di credito.

La solidarietà tributaria risulta in atto costituita da soluzioni giurisprudenziali. Si ha solidarietà

paritetica laddove le posizioni dei coobbligati hanno un medesimo titolo costitutivo dal verificarsi

del presupposto di fatto dell'obbligo tributario in capo ad essi. Si ha solidarietà dipendente quando

la legge estende l’obbligo di pagamento a soggetti diversi da quelli nei cui confronti si è verificato il

presupposto di fatto del tributo per ampliare le possibilità satisfattive delle pretese tributarie. 22

L’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA

L’ATTIVITA’ DI INDIRIZZO

Il fine ultimo dell’attività di indirizzo è dato dall'esigenza di tutelare il buon andamento degli Uffici

e l’imparzialità dell'azione amministrativa:

 forma: disposizioni interne (circolari, note, risoluzioni) che l'amministrazione centrale

impartisce agli Uffici periferici;

 oggetto: esigenza di orientare, a criteri di efficienza ed imparzialità, l’esercizio di poteri

discrezionali da parte degli Uffici periferici. Abbiamo così atti volti ad indirizzare l'esercizio

dei poteri di indagine ed acquisizione di conoscenze sulle attività e sulle situazioni

economiche dei contribuenti (ad esempio, decreti ministeriali per il controllo della DDR dei

contribuenti) ed atti che investono il campo delle attività estimative e valutative delle

conoscenze acquisite (ad esempio, redditometro e studi settore);

 efficacia: si deve tenere conto sia degli aspetti formali dell'atto che del suo oggetto.

Gli atti di indirizzo interni sono:

 circolari: atti indirizzati dall'Amministrazione centrale a tutti gli Uffici periferici, emanate in

occasione della pubblicazione di nuove leggi al fine di assicurarne l'uniforme applicazione

nel territorio nazionale;

 note e risoluzioni: atti diretti ai singoli Uffici, attraverso i quali l’Amministrazione centrale

fornisce istruzioni per la soluzione di specifiche problematiche.

Gli atti di indirizzo regolamentari (ad esempio, decreti ministeriali e governativi) sono quelli

considerati atti amministrativi generali. Oggetto dei regolamenti possono anche essere direttive

dell'operato di Uffici periferici. Gli atti di indirizzo esterni, invece, sono:

 redditometro: provvedimento volto ad orientare l'attività degli Uffici periferici nella

quantificazione degli imponibili determinabili in sede di accertamento sintetico del reddito

delle persone fisiche. Riguarda l'esercizio di poteri relativi alla valutazione della rilevanza di

dati precedentemente acquisiti in sede di quantificazione del reddito complessivo dei

contribuenti. Il redditometro è dunque l'atto amministrativo generale con il quale il

Ministero dell'Economia e delle Finanze predetermina i criteri di valutazione delle

manifestazioni di capacità contributiva al fine di assicurarne l'uniforme apprezzamento da

parte degli Uffici periferici. L'accertamento sintetico è invece volto alla determinazione del

reddito complessivo attribuibile al singolo contribuente mediante la valutazione di

manifestazioni esterne di agiatezza e capacità contributiva; 23

 studi di settore: strumenti di orientamento dell’attività valutativa da parte degli Uffici

periferici riguardanti la determinazione presuntiva dei ricavi e dei compensi realizzati da

imprese minori/esercenti arti e professioni, e sono emanati sotto forma di decreto dal

Ministero delle Finanze. Tali strumenti prendono le mosse dall'individuazione di campioni

significativi di contribuenti dei vari settori economici ed, attraverso l'individuazione di

elementi caratterizzanti l’attività esercitata, esprimono un risultato numerico

sull'ammontare dei ricavi ritenuto coerente rispetto alle concrete modalità d’esercizio delle

attività dei singoli contribuenti.

Il diritto di interpello è un'istanza che il contribuente rivolge all'amministrazione finanziaria

affinché dia una valutazione preventiva ad un'operazione economica ancora in fieri (= in divenire).

Gli interpelli si distinguono in:

 interpretativo: finalizzato al conseguimento di una risolutiva pronuncia

dell'amministrazione finanziaria sull'applicazione delle disposizioni tributarie quando vi

sono condizioni d’incertezza sulla corretta interpretazione di tali disposizioni;

 probatorio: si dà vita ad interpelli ai quali vengono attribuiti i connotati tipici della

doverosità e delle finalità probatorie;

 antielusivo: si guarda all'applicazione della disciplina dell'abuso del diritto ad una specifica

fattispecie, e deve essere proposto alla Direzione Centrale Normativa dell'Agenzia delle

Entrate;

 disapplicativo: possibilità della disapplicazione delle norme che, per evitare comportamenti

elusivi, limitano deduzioni, detrazioni e crediti d’imposta. 24

L’ATTIVITA’ DI ACCERTAMENTO

Gli atti di accertamento tributario hanno un’efficacia sostanziale che va oltre la ricognizione dei

fatti fiscalmente rilevanti e delle loro conseguenze giuridiche. Tali atti vengono concepiti come una

funzione amministrativa vincolata. Per qualificare tali momenti di autorità amministrativa si ricorre

alla decisione amministrativa. Nello svolgimento dell'attività di accertamento, l’Amministrazione

deve tenere conto del rapporto tra i mezzi impiegati e l’interesse pubblico conseguito. Il fine è

dunque il conseguimento dei migliori risultati possibili con le risorse disponibili. Il legislatore:

 ha sancito che i conflitti tra il contribuente e l'amministrazione finanziaria vengano definiti

nelle forme dell’accertamento con adesione (anteriormente all’impugnazione dell'atto

impositivo) o della conciliazione giudiziale (posteriormente alla proposizione del ricorso);

 ha sancito la possibilità che gli uffici procedano all’annullamento d'ufficio degli atti che

riconoscono illegittimi o infondati;

 ha limitato ai casi di dolo o colpa grave la responsabilità patrimoniale dei funzionari che

incorrono in errori nell’attività d’interpretazione delle norme tributarie.

L’autotutela è la possibilità, dell’amministrazione finanziaria, di annullare un proprio errore

commesso e di correggerlo senza dover attendere la decisione del giudice. Abbiamo 2 tipi di

autotutela:

 positiva: gli orientamenti dominanti in dottrina convengono nell'ammettere la possibilità

del ri-esercizio del potere di accertamento nel caso l'Ufficio intenda ovviare ad eventuali

vizi di natura formale dell’accertamento originario;

 negativa: ovvero l’annullamento d'ufficio del provvedimento viziato, ed è possibile in

materia di accertamenti tributari. Sono del tutto assenti i connotati tipici dell'autoritatività,

ed il contribuente non è vincolato o pregiudicato dall'annullamento d'ufficio degli

accertamenti tributari (anzi ne è addirittura avvantaggiato).

Gli accertamenti tributari si classificano:

 accertamento d’ufficio: si ha laddove la legge stabilisce che ad esso devono provvedere gli

uffici tributari, senza l’intervento del contribuente;

 accertamento effettuato con cooperazione del contribuente: si ha laddove l’attività

amministrativa di accertamento è orientata e condizionata dagli obblighi di dichiarazione

posti a carico del cittadino;

 autoaccertamento: si ha laddove la legge rimette allo stesso contribuente il compito di

provvedere alla determinazione dell'imposta dovuta e al relativo pagamento.

L'accertamento catastale è un sistema di determinazione preventiva ed astratta, ad opera

dell'amministrazione finanziaria, dei redditi medio-ordinari ritraibili dai cespiti immobiliari (rendite

catastali). I redditi immobiliari sono caratterizzati da una relativa stabilità nel tempo e potrebbero

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essere quindi sottoposti a tassazione su basi medio-ordinarie. L'accertamento catastale è il

risultato di un procedimento caratterizzato da:

 officiosità: l'attribuzione delle rendite dei singoli immobili è rimessa agli Uffici

dell'amministrazione finanziaria;

 collettività: ha ad oggetto la totalità delle unità immobiliari comprese nei territori dei

singoli Comuni;

 astrattezza: l'essere volto a determinare un dato (il reddito medio-ordinario ritraibile

dall'immobile) riferito alle potenzialità produttive dei cespiti in normali condizioni.

Il catasto esprime quindi dei redditi tipici o normali, ed è suddiviso in catasto dei terreni e catasto

dei fabbricati. Ha poi funzioni sia descrittive (della consistenza e titolarità della proprietà

immobiliare) che determinative (della sua redditività medio-ordinaria), ed è il risultato di una

complessa serie di operazioni di natura tecnica ed estimativa. Queste operazioni hanno il loro

referente oggettivo nella particella:

 particella dei terreni: la porzione continua di terreno rientrate nel territorio di uno stesso

Comune, appartenente ad uno stesso soggetto ed avente la medesima qualità o classe;

 particella dei fabbricati: ciascuna parte delle singole costruzioni che risulti atta a produrre

un reddito autonomo.

Le operazioni estimative sono finalizzate alla determinazione della rendita catastale delle singole

particelle e si articolano in 4 fasi:

1) qualificazione: rilevazione delle colture praticate nell'ambito di ciascun Comune;

2) classificazione: data dall'articolazione interna delle singole qualità in una pluralità di classi;

3) tariffe d’estimo: determinazione della rendita imponibile astrattamente attribuibile;

4) classamento: vengono stabilite la qualità e la classe d'appartenenza delle singole particelle.

Il catasto rappresenta la situazione e la redditività dei beni in un determinato momento storico.

L'aggiornamento del catasto si ha per:

 effetti della svalutazione monetaria: i contribuenti devono moltiplicare

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Publisher
A.A. 2016-2017
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SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GC93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Salanitro Guido.