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REGNO TIPO CELLULARE NUTRIZIONE ESEMPI

MONERE Procarioti unicellulari o Autotrofi ed eterotrofi Batteri, cianobatteri

coloniali

Eucarioti unicellulari,

PROTISTI coloniali o pluricellulari Autotrofi ed eterotrofi Amebe, parameci,

con strutture molto alghe, mixomiceti

semplici

FUNGHI Eucarioti pluricellulari Eterotrofi Lieviti, funghi e muffe

filamentosi

PIANTE Eucarioti pluricellulari Autotrofi fotosintetici Muschi, felci, piante con

semi, piante con fiori

Spugne, molluschi,

ANIMALI Eucarioti pluricellulari Eterotrofi insetti, uccelli,

mammiferi 144

1. MONERE: è il gruppo dei procarioti, che sono privi di membrana nucleare. Sono organismi

unicellulari minutissimi, talvolta mobili grazie a sottili filamenti, o striscianti. In base al tipo di

metabolismo, gli organismi appartenenti a questo gruppo possono essere suddivisi in tre categorie

principali: fotoautotrofi (sintetizzano i composti organici a partire dalla CO₂, utilizzando la luce

Solare), chemioautotrofi (sintetizzano i composti organici a partire dalla CO₂ e ricavano l’energia

necessaria dall’ossidazione di composti inorganici), eterotrofi (assumono dall’ambiente i composti

organici necessari come fonte di energia e come elementi strutturali).

Il Regno delle Monere comprende gli Archaeobacteria ed Eubacteria.

2. PROTISTI: sono organismi prevalentemente unicellulari eucariotici, mobili, o coloniali. Unica

eccezione è l’alga ma non è formata da veri e propri tessuti differenziati. Vivono in ambienti umidi

e acquatici, molte sono specie parassite.

A questo gruppo appartengono organismi molti diversi fra loro: alcuni (alghe) compiono la

fotosintesi e risultano quindi simili alle piante, altri, detti protozoi, non sono fotosintetici e si

procurano il cibo per predazione, altri ancora hanno modalità di nutrizione simile a quella dei

funghi (mixomiceti).

Le alghe sono esseri vegetali autotrofi che vivono in ambiente acquatico, possono essere sia

unicellulari che pluricellulari di notevoli dimensioni, sempre però caratterizzati da strutture molto

semplici.

3. FUNGHI: sono formati da cellule isolate o riunite in filamenti (ife). La maggior parte secerne

sostanze che effettua la digestione del materiale nutritizio (cioè la riduzione di sostanze più

semplici) al di fuori del corpo, seguita dall’assorbimento attraverso la parete cellulare.

Hanno il corpo a tallo (poiché non hanno radici, fusto e foglie) e il loro corpo è chiamato micelio.

4. PIANTE: organismi pluricellulari autotrofi, fotosintetici, formati da tessuti. Sono per lo più

organismi terrestri.

Sono di solito suddivise in piante vascolari e piante non vascolari:

Le prime sono le piante più evolute (o piante superiori) e sono le cormofite terrestri, con un corpo

differenziato in radici, fusto e foglie, detto cormo; queste piante sono denominate anche piante

vascolari, o tracheofite perché dotate di vasi conduttori, o trachee; sono distinte in pteridofite, che

comprendono le forme più primitive che si riproducono per spore, e in spermatofite, che

comprendono le forme più evolute, perché si riproducono mediante semi. Quest’ultimo gruppo

comprende le gimnosperme, caratterizzate da ovulo “nudo”, i cui rappresentanti più noti sono le

conifere (pini, abeti) e le angiosperme, il cui ovulo è racchiuso in un ovario (cioè racchiuso in un

frutto).

Le seconde, quelle non vascolari, corrispondono essenzialmente alle briofite che furono le prime

piante a occupare la terraferma. Infatti, sono ancora parzialmente dipendenti dall’acqua, per

questo motivo le troviamo in luoghi molto umidi e ombrosi. I rappresentanti più noti di questa

categoria sono i muschi. Sono caratterizzate dal corpo a tallo (tallofite), sono cioè prive di radici,

fusto e foglie e non possiedono un sistema di vasi conduttori adibito al trasporto dei liquidi.

5. ANIMALI: Il regno degli animali comprende gli organismi pluricellulari eterotrofi che si riproducono

sessualmente e le cui cellule, a differenza di quelle vegetali, sono prive di parete cellulare. Derivati

presumibilmente da protisti che formavano colonie marine simili alle attuali spugne, gli animali si

sono evoluti in una straordinaria varietà di forme, con livelli di complessità i più diversificati,

connessi a una crescente organizzazione e specializzazione cellulare in tessuti. I phyla animali

riflettono questa tendenza a una sempre maggiore complessità. 145

-IL REGNO ANIMALE-

I biologi che studiano gli animali sono chiamati zoologi, e suddividono gli animali in due grandi gruppi:

Invertebrati e vertebrati.

Gli INVERTEBRATI sono gli organismi privi di colonna vertebrale, e si dividono nei seguenti phylum:

- Poriferi: spugne. È l’unico phylum del regno animale i cui individui sono formati da semplici

aggregati di cellule che non costituiscono tessuti differenziati. Si trovano sia in acqua dolce che

salata e sono dotati di cavità attraverso cui l’acqua entra e viene filtrata per raccogliere particelle di

cibo.

- Celenterati: meduse e coralli. Sono invertebrati quasi esclusivamente marini, caratterizzati da un

rudimentale differenziamento dei tessuti. Sono costituiti da un doppio strato di cellule che delimita

auna cavità centrale dotata di una sola apertura (celenteron). Si riproducono per via asessuata e

sessuata con alternanza di generazioni.

- Platelminti: vermi piatti. Con i platelminti compare la simmetria bilaterale e lo sviluppo degli

organi. A esclusione dei turbellari, sono tutti parassiti di uomini e animali, come ad esempio le

tenie. Sono ermafroditi.

- Nematodi: vermi cilindrici. Sono vermi dotati di un tubo digerente completo provvisto di due

aperture (bocca e ano).

- Molluschi: es. lumache, bivalvi, polpi. Presentano una conchiglia calcarea, prodotta da un tessuto

sottostante chiamato mantello. Si muovono per mezzo di un robusto piede muscolare e sono in

genere a sessi separati.

- Anellidi: lombrichi. Detti anche vermi segmentati, sono caratterizzati dalla comparsa della

metameria (suddivisione corporea in segmenti ripetitivi). Comprendono i lombrichi (i comuni vermi

di terra) e anche le sanguisughe.

- Artropodi: crostacei, ragni, insetti. Quello degli artropodi è il phylum che comprende il maggior

numero di specie viventi (oltre un milione di specie note) ed è considerato il più evoluto degli

invertebrati. Sono caratterizzati da un esoscheletro di chitina e dal corpo generalmente diviso in

tre parti (capo, torace, addome).

- Echinodermi: ricci di mare, stelle marine. Sono animali marini di simmetria pentaraggiata.

Gli organismi CORDATI sono invece dotati della corda dorsale, una struttura di sostegno, almeno durante

una parte del loro ciclo vitale.

Sono urocordati quando presentano la corda dorsale solo nella regione caudale e sono negli stadi

embrionali. Cefalocordati, organismi in cui la corda permane per tutto l’arco vitale e occupa l’intera

lunghezza del corpo. Gli organismi vertebrati possiedono una corda dorsale che viene sostituita da una

struttura scheletrica chiamata colonna vertebrale.

Ora andiamo a vedere le classi che costituiscono il sub-phylum dei VERTEBRATI:

1. CICLOSTOMI o AGNATI: Gli agnati sono comparsi sulla Terra circa 400 milioni di anni fa e sono i

vertebrati più antichi. Oggi, gli agnati sono ridotti a poche specie; tra queste, le più conosciute

sono le lamprede. Tutti gli agnati possiedono una bocca circolare e, al contrario di tutti gli altri

vertebrati, non hanno una mandibola e una mascella articolate, in grado di permettere l’apertura

o la chiusura della bocca. Non potendo masticare, si nutrono succhiando il sangue di pesci e

cetacei (come balene e delfini) a cui si attaccano grazie ai dentelli e alle ventose di cui è dotata la

loro bocca. Respirano per mezzo di branchie e la forma del corpo ricorda quella dei pesci, ma a

differenza dei pesci non sono dotati di pinne.

2. PESCI: I pesci è una superclasse che è formata da due classi: i pesci cartilaginei (condroitti) e i pesci

ossei (osteitti).

Il corpo dei pesci è idrodinamico, provvisto di pinne e rivestito da scaglie, e ha una temperatura

simile a quella dell’ambiente circostante. Tutti i pesci sono dotati di branchie, l’organo respiratorio

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che consente di prelevare l’ossigeno disciolto in acqua. Possiedono inoltre gli occhi e uno speciale

organo di senso (il sistema della linea laterale) per orientarsi nell’acqua, percependo la presenza di

altri pesci o di ostacoli. Gli arti dei pesci sono le pinne, sia pari (a coppie) sia impari.

La classe dei condroitti, che comprende squali, razze e mante, possiede uno scheletro flessibile,

composto da cartilagine e privo di ossa e una bocca in posizione ventrale, caratteristica che li

distingue esternamente dagli osteitti.

La classe degli osteitti è il gruppo più numeroso e comprende le specie comunemente usate

nell’alimentazione umana (trote, tonni, merluzzi ecc.). Caratteristica specifica degli osteitti è quella

di possedere la vescica natatoria, un «sacco» pieno di gas il cui volume interno può essere

aumentato o diminuito, per regolare il galleggiamento.

3. ANFIBI: gli anfibi hanno avuto origine nel Devoniano, circa 350 milioni di anni fa, a partire dai

sarcopterigi, un gruppo di pesci che vivevano nelle acque basse, e potevano sopportare periodi in

cui scarseggiava l’acqua, grazie a una specie di polmone che permetteva loro di respirare l’ossigeno

atmosferico. La classe degli anfibi (dal greco amphi = doppio e bios = vita) comprende animali che

trascorrono una fase della vita in acqua e una sulla terraferma. Esistono tre ordini di anfibi:

– anuri (come rane e rospi), privi di coda da adulti e con arti posteriori allungati, adatti per nuotare

o saltare;

– urodeli (come le salamandre), dotati di coda anche da adulti e con quattro arti;

– apodi, privi di arti e quasi ciechi, che vivono sottoterra.

Gli anfibi hanno una pelle priva di scaglie, sottile e sempre umida, che costituisce una superficie

adatta per gli scambi respiratori. I loro polmoni sono infatti poco sviluppati e non possono assorbire

da soli tutto l’ossigeno necessario. La maggior parte degli anfibi è legata all’acqua per la fase di

riproduzione. Le uova, infatti, sono prive di strutture protettive e devono essere deposte

nell’acqua altrimenti si disidraterebbero rapidamente. Nella maggior parte delle specie, dopo la

fecondazione si sviluppa un girino, una larva acquatica priva di zampe e dotata di coda, che si

trasforma in un anfibio adulto a seguito di una profonda metamorfosi.

4. RETTILI: i rettili, i primi vertebrati terrestri del tutto svincolati dall’acqua, comparvero nel

Carbonifero e raggiunsero un’incredibile diffusione nel Mesozoico (da circa 200 a 65 milioni di anni

fa). I dinosauri in particolare, si diversificarono in un gran numero di specie, spesso di grandi

dimensioni.

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
148 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lmartina8 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Salvadori Susanna.