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FONTI PRIMARIE

1) DECRETI LEGISLATIVI: sono fonti utilizzate nei casi in cui la materia da

disciplinare sia complessa e siano necessarie particolari competenze tecniche;

Essi sono atti normativi deliberati dal Governo validi solo su delegazione del

Parlamento e hanno valore di legge.

Emanazione del decreto legislativo: il Governo redige uno o più decreti

legislativi rispettando oggetti, limiti temporali e principi espressi nella legge

delega. Il Parlamento può in ogni momento revocare la delega in modo esplicito

(con l’erogazione della legge di delegazione) o implicito (esercitando

direttamente il potere delegato)

2) DECRETI LEGGE: sono atti normativi aventi forza di legge, vengono deliberati

dal Governo in casi straordinari di necessità ed urgenza; se non vengono

convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni perdono valore.

Adozione del Decreto Legge: In seguito alla deliberazione da parte del

Consiglio dei Ministri, avviene l’emanazione da parte del Presidente della

Repubblica; i Decreti Legge vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e segue

l’entrata in vigore immediata.

Reiterazione dei Decreti Legge: consiste nel riproporre il contenuto di decreti

legge non convertiti in nuovi Decreti Legge, facendone salvi gli effetti.

Limiti all’emanazione dei Decreti Legge: essi non sono ammissibili nelle materie

coperte da riserva costituzionale e nelle materie riservate al procedimento

ordinario; inoltre il Decreto Legge deve contenere: misure di immediata

applicazione, contenuto specifico e omogeneo, delibera di approvazione del

Consiglio dei Ministri e indicazione delle misure per cui è stato adottato. Inoltre

non può essere utilizzato per conferire deleghe legislative, non può ripristinare

l’efficacia di disposizioni dichiarate illegittime ed emanare disposizioni che siano

esercizio del potere del Parlamento.

3) REFERENDUM: Consente nell’esercizio diretto della sovranità popolare; esso

dovrebbe avere solo efficacia abrogativa;

Esso può essere richiesto da: 500.000 elettori maggiorenni, 5 Consigli che

deliberino a maggioranza assoluta, viene posto al giudizio di legittimità e

successivamente al giudizio di ammissibilità, come ultima fase è presente

l’indizione, con decreto del Presidente della Repubblica

Giudizio di legittimità del Referendum: 10 promotori si presentano per dichiarare

formalmente la volontà di raccogliere le firme, successivamente viene

controllata l’osservanza del procedimento, in particolare il numero e la validità

delle firme; deve essere inoltre controllato che le firme siano state raccolte entro

il termine di 3 mesi e la presenza della deliberazione delle leggi costituzionali. 10

Esso può disporre di più richieste referendarie che presentino uniformità o

analogia di materia, l’interruzione del procedimento se le norme sono state

abrogate nel frattempo, abrogare le vecchie norme quando le nuove vengono

attuate

Giudizio di ammissibilità del Referendum: la Corte Costituzionale esamina il

rispetto dei limiti dell’art. 75 e di altri limiti elaborati dalla Corte stessa.

Limiti stabiliti dalla Costituzione: non possono essere sottoposte a referendum

leggi tributarie, di bilancio, amnistia e indulto (leggi atipiche), leggi di

autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali (art.80).

Limiti elaborati dalla Corte Costituzionale: il quesito referendario deve essere

univoco, chiaro ed omogeneo e non possono essere oggetto di Referendum

norme o altre leggi costituzionali, leggi a contenuto costituzionalmente

vincolato, leggi collegate all’art. 75

Il Referendum può essere:

Costituzionale: viene consultata la popolazione in merito ad una modifica della

Costituzione (art. 138). Non possono essere sottoposte a referendum leggi

Costituzionali, Regionali, tutte le fonti secondarie e le leggi atipiche (leggi che

richiedono un procedimento differente)

Abrogativo: viene consultato il popolo in merito all’abrogazione di una o più

norme primarie (abrogazione di legge o atto avente forza di legge; art. 75)

L’indizione avviene in seguito alla deliberazione del Consiglio dei Ministri, la

votazione viene svolta una in una domenica compresa tra il 15/04 e il 15/06.

L’abrogazione avviene se partecipa al referendum almeno la metà+1 dei votanti

(quorum costitutivo); ha esito positivo solo se la meta+1 dei voti validamente

espressi (escluse schede nulle) è favorevole all’abrogazione.

Fase successiva, Pubblicazione: esito positivo: abrogazione; esito negativo:

non abrogazione, non può essere richiesto un uguale referendum entro 5 anni

Relativo alle modifiche territoriali: viene consultata la popolazione in merito alle

modifiche territoriali, riguardanti Province, Regioni e Comuni. 11

FONTI SECONDARIE

Ritenute invalide se contrastano le primarie

4) RISERVA DI LEGGE: La Costituzione prevede che certe materie siano

riservate alla legge; può essere: Costituzionale, Assoluta o Relativa (si ha

quando la disciplina è riservata in tutto (assoluta) o in parte (relativa) alla fonte

primaria, con esclusione delle fonti secondarie). Rinforzata o aggravata fa

riferimento a fonti che non vengono vincolate unicamente dalle legge, fa da

guida alla disposizione dei contenuti.

Riserva di Legge Assoluta: quando la Costituzione impone che una data

materia sia disciplinata con legge o atto avente forza di legge.

Riserva di Legge Relativa: la Costituzione riserva alla legge la disciplina

generale stabilita dalla legge, mentre lascia alla fonte secondaria la disciplina

specifica o di dettaglio.

Riserva di legge Rinforzata o Aggravata: si ha quando la Costituzione impone

che una data materia sia disciplinata dalla legge e disciplina essa stessa parte

della materia; vincolando le scelte del legislatore, stabilisce l’intervento dello

stesso secondo certe procedure

5) REGOLAMENTI GOVERNATIVI: sono atti normativi deliberati dal Governo,

sono subordinati alla legge (in quanto fonti secondarie). Essi possono

intervenire solo in caso di riserva di legge; la funzione normativa secondaria del

Governo necessita di un fondamento in una fonte primaria che individui:

l’organo competente ad esercitarlo e le materie che possono esserne oggetto.

Procedimento di formazione dei regolamenti governativi: Vengono deliberati dal

Consiglio dei Ministri, successivamente viene richiesto il parere del Consiglio di

Stato; a seguito del parere viene data la deliberazione definitiva da parte del

Consiglio. La Corte dei Conti, agendo come organo consultivo del Governo,

appone un visto e una registrazione. Segue in ultimo l’emanazione da parte del

Presidente della Repubblica con successiva pubblicazione sulla Gazzetta

Ufficiale. I Regolamenti Governativi possono essere:

Regolamenti di Esecuzione: vengono emanati quando una legge necessita di

una disciplina di dettaglio

Regolamenti di Attuazione: intervengono quando la fonte primaria definisce

unicamente le norme di principio, lasciando al regolamento l’attuazione di tali

principi

Regolamenti Indipendenti: disciplinano materie nuove, non ancora disciplinate

da altre fonti primarie per le quali la Costituzione non preveda una riserva di

legge assoluta o relativa. (In caso di riserva di legge assoluta la fonte 12

regolamentare è esclusa del tutto; in caso di riserva di legge relativa perché

sarebbe necessaria in ogni caso la fonte primaria)

Regolamenti di Organizzazione: disciplinano l’organizzazione e il

funzionamento organi pubblici statali (i pubblici uffici, le relative competenze e

lo stato giuridico della pubblica amministrazione)

Regolamenti Autorizzati o di Delegificazione: vengono attuati quando la

disciplina emanata come fonte primaria viene delegificata a fonte secondaria. Si

passa da una legge ad un regolamento perché la fonte secondaria è molto più

maneggevole e flessibile di quella primaria

Regolamenti Ministeriali e Interministeriali: la legge può conferire ai singoli

Ministri il potere di adottare regolamenti nelle materie di competenza del singolo

ministro o di più ministri. Nel sistema delle fonti sono subordinati

gerarchicamente ai regolamenti governativi e l’eventuale contrasto ne

determina l’invalidità

Legge di delegazione:

principi e criteri direttivi, devono indicare ragioni e obiettivi della delega.

• termine entro il quale il decreto legislativo deve essere emanato dal presidente

• della repubblica.

l’oggetto che il Governo dovrà disciplinare

• 13

UNIONE EUROPEA

Ogni ordinamento nazionale è superiore ad ogni altro ordinamento, l’UE nasce il 1

Novembre 1993. Gli obbiettivi di base dell’UE sono: rafforzare l’unione del

Parlamento Europeo e dei Parlamenti nazionali, dare più importanza ai cittadini,

chiarire la ripartizione delle competenze.

Il Trattato sull’Unione Europea ha creato una struttura organizzativa definita unione

a tre pilastri, ovvero:

1) I vecchi Trattati (trattato CE, CECA e EURATOM)

2) La politica estera e di sicurezza comune

3) La cooperazione di polizia giudiziaria in materia penale.

Alla base dell’UE sono presenti i trattati:

Trattato di Parigi (1951): i principali paesi europei si uniscono, Italia, Francia,

• Belgio, Germania, Lussemburgo

Comunità Europea del carbone e dell’acciaio (CECA)

• Trattato di Roma (1957)

• Comunità Economica Europea (Cee), Comunità europea dell’energia atomica

• (Eratom); da qui vengono posti 3 principali obiettivi da raggiungere: area di libero

scambio, politica comune e istituzione di un grande banca europea.

Atto unico europeo (1986): vengono poste le basi dell’Unione Europea, in

• particolare riguardo alla moneta unica, vengono inoltre ampliate le funzioni del

Parlamento Europeo

Trattato di Maastricht (1992): nascono Unione Europea (UE), Comunità Europea

• (Ce) e Unione Economica e Monetaria. Viene posto come obiettivo principale

l’introduzione della moneta unica

Trattato di Amsterdam (1997): modifiche al trattato UE e ai trattati inerenti alle

• Comunità Europee

Trattato di Nizza (2001): modifiche al trattato UE e ai trattati istitutivi delle

• Comunità Europee

Costituzione Europea (2004): ANNULLATO

• Trattato di Lisbona (2007): Viene anche chiamato Trattato di Riforma, redatto

• principalmente per sostituire la Costituzione Europea bocciata da Olanda e

Francia nel 2005; Modifica il Trattato sull’UE e il trattato che istituisce la CE, ma

senza sostituirli. Successivamente al Trattato di Lisbona viene considerata

unicamente l’Unione Europea che va a sostituire Cee, ecc.; vengono istituiti il

trattato TUE (Trattato Unione Europea, contenente i principi fondamentali) e

TFUE (Trattato funzionamento Unione Europ

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Publisher
A.A. 2017-2018
44 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fabio.pia1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Ponzio Silvia.