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NORMATIVE PER LA PRODUZIONE E IL COMMERCIO

DELLE SEMENTI

In ogni paese dell’Unione c’è un organismo certificatore; in

ENSE Ente Nazionale per le Sementi Elette

Italia è l’ ( ),

fondato nel 1954. La

certificazione è comprovata dalla presenza su ogni

confezione di semente di un cartellino ufficiale, rilasciato

ENSE I

dall’ENSE, sul quale deve essere riportato: , (di

numero cartellino categoria semente

Italia), , e

numero del lotto specie varietà paese di

, , ,

produzione peso data di certificazione

, e .

- Servizio di certificazione (ENSE) e sigla dello stato

membro (I);

- Numero del cartellino;

- Categoria della semente (esempio “sementi di pre-

base”);

- Numero di riferimento del lotto;

- Nome della specie;

- Nome della varietà;

- Paese di produzione;

- Peso netto in chili;

- Data della chiusura ufficiale riguardo alla decisione

sulla certificazione.

Oltre queste indicazioni ne sono previste altre specifiche

per alcune sementi come ad esempio i tappeti erbosi, che

miscuglio di sementi per

hanno anche l’indicazione “

tappeti erbosi miscuglio di sementi di piante

” o “

foraggere ”(cartellino verde). Alla denominazione

corrisponde una precisa composizione dello stesso: questo

consente di emettere cartellini ufficiali riportanti la

denominazione senza la composizione. La vendita dei

miscugli è consentita solo per le sementi destinate alla

produzione di foraggi e alla costituzione dei tappeti erbosi.

Per le sementi per colture erbacee da pieno campo sono

previste le categorie di base (sementi prodotti dal

costitutore), certificata (sementi derivanti da sementi di

base), commerciale (sementi non certificabili come

categorie base e certificata).

Sementi di base (cartellino bianco): le sementi di base

provengono dal seme del costitutore e sono prodotte sotto

la responsabilità del costitutore stesso secondo norme di

selezione che assicurino la conservazione in purezza della

varietà. La legislazione italiana consente la certificazione

anche di generazioni aggiuntive a quella di base (Sementi

prebase) per aumentare la quantità di seme da distribuire,

contrassegnandole con un cartellino bianco barrato di viola

e con una scritta sul cartellino ufficiale che riporta il

numero di generazioni successive dopo la prima.

Sementi certificate (cartellino azzurro): le sementi

Se si tratta

provengono da prodotti di categoria di base.

di piante allogame le sementi certificate non

possono essere utilizzate per produrre altre

categorie di sementi, mentre in specie autogame

sono previste altre due categorie ,ovvero sementi

certificate di seconda (cartellino rosso) e terza riproduzione

(cartellino rosso con la scritta “Sementi certificate di 3°

riproduzione).

Sementi commerciali (cartellino marrone): sono per le

specie per le quali non è obbligatoria l’iscrizione al Registro

varietale; devono essere identificate solo per la specie e la

zona di riproduzione ma non per la varietà.

Sementi standard: è una categoria di sementi riferita alle

piante ortive, per la quale sono presenti due cataloghi. Le

varietà ortive iscritte al catalogo “a” sono quelle costituite

dopo il 1970, e da questo catalogo è possibile ottenere

diverse categorie di sementi: di base, certificate e

standard; le varietà ortive iscritte al catalogo “b” sono

quelle costituite prima del 1970, e da questo catalogo si

ottengono solo sementi di categoria standard, perché

prima di questa data non era previsto alcun responsabile

della selezione conservatrice, ne alcun vincolo di

riferimento genealogico al materiale proveniente dalla

selezione conservatrice della varietà. Prima del 1970 non

esisteva l’obbligo di selezione conservatrice.

Le sementi standard devono essere sufficientemente

dotate di identità e purezza varietale. Per esse non è

previsto alcun controllo durante la produzione; il controllo

ufficiale è fatto solo a posteriori, mediante sondaggi, per

accertare identità e purezza varietale. Il lotto viene quindi

controllato a posteriori.

Tutte le sementi standard sono contraddistinte da un

cartellino giallo, posto a cura e sotto la responsabilità del

produttore.

Attività sementiera: in ogni stabilimento deve essere

Registro di carico e scarico

tenuto un dove vengono

segnate tutte le sementi in natura introdotte nello

stabilimento e quelle vendute dallo stesso. Il registro di

carico e scarico è validato dalla guardia di finanza o dal

notaio. Quando si fanno i controlli il registro di carico e

scarico è la prima cosa che viene chiesta, per vedere se

quello dichiarato nel registro corrisponde alla realtà di

quello realmente presente in stabilimento.

Voci del registro di carico e scarico:

Numero d’ordine cronologico: in questa voce devono

essere annotate con numerazione progressiva ed in ordine

cronologico tutte le operazioni di carico, lavorazione e

scarico;

Data: giorno dell’operazione;

Riferimento per etichette del produttore: da utilizzare

come riferimento al registro nell’cartellino del produttore;

questo riferimento può essere composto da almeno una

lettera e numeri; deve risultare uguale sia nell’annotazione

del carico che in quella dello scarico;

Ente, data e numero di certificazione: devono essere

riportati i dati relativi ai materiali ufficialmente certificati

che devono corrispondere a quelli stampati nei cartellini

ufficiali;

Lotto: Qualora si tratti di semente ufficialmente certificata

il numero del lotto deve essere quello dato dall’ente

certificatore;

Specie e varietà: se sono miscugli si indicano solo le

specie e le varietà maggiormente rappresentate;

Provenienza: indicare l’azienda agraria o la ditta dalla

quale il materiale proviene, distinguendo quello di propria

produzione da quello avente altra provenienza. Per i

prodotti selezionati o i miscugli ottenuti a seguito di

lavorazione o manipolazione effettuata nello stabilimento

cui il registro si riferisce, indicare “proveniente da

lavorazione” o “manipolazione propria”;

Quantità (di carico): quantità di tutte le categorie di

seme (prebase, base, certificato), espressa in chili o

tonnellate;

Riferimento al numero cronologico di carico;

Destinazione;

Quantità (di scarico): quantità di tutte le categorie di

seme (prebase, base, certificato), espressa in chili o

tonnellate;

Scarti e cali: espressa in chili o tonnellate;

Note.

I prodotti sementieri devono essere confezionati in partite

omogenee e in imballaggi muniti all’esterno e all’interno di

cartellino del produttore.

un Il cartellino esterno del

produttore deve essere applicato in modo che per

asportarlo bisogna rovinare la chiusura dell’imballaggio (si

fissa con un sigillo) e non deve essere confuso con il

cartellino ufficiale rilasciato dall’ENSE che attesta la

categoria di certificazione della semente. Sul cartellino del

produttore deve figurare la ditta, il nome della specie e

della varietà, l’anno in cui è avvenuto il primo

confezionamento, il riferimento al registro di carico e

scarico, il peso netto dei semi, la purezza specifica, la

germinabilità e la data della sua determinazione,

l’indicazione del formulato commerciale utilizzato per

l’eventuale concia. I miscugli di sementi per tappeti erbosi,

se confezionati in piccoli imballaggi (peso non superiore a 2

kg), possono presentare la sola etichetta del produttore.

CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DELLE SEMENTI

Attraverso la certificazione si è voluto garantire

all’agricoltore la sicurezza che le sementi da lui acquistate

appartenessero effettivamente alla varietà prescelta e

fossero in grado di originare, nel maggior numero possibile,

piante vitali, vigorose e sane. La certificazione è attribuita a

un determinato prodotto per garantire che lo stesso è stato

ottenuto seguendo una stabilita procedura e nel rispetto

dei requisiti qualitativi previsti dalle norme. La

certificazione conviene all’agricoltore perché anche se

spende di più lo solleva dall’onere di produrre, selezionare

e conservare le sementi; nello stesso tempo può usufruire

di un prodotto geneticamente e tecnologicamente più

valido; ha garanzie sulla purezza, stato sanitario, assenza

di infestanti, germinabilità (perché la ditta sementiera

grazie a tutta una serie di macchinari adatti alla

manipolazione del seme pone molta attenzione dalla

raccolta al confezionamento a non rompere il seme, per

non perdere profitti) ed in caso di fregature l’agricoltore

può fare reclamo alla ditta sementiera ed essere

rimborsato sul costo per la semente acquistata, sul costo

delle lavorazioni colturali fatte ed ottenere anche un

risarcimento per la mancata produzione avuta. Se la

semente si autoproduce per più generazioni, inoltre, non si

hanno garanzie nemmeno dal punto di vista genetico,

perchè l’ambiente dell’azienda dell’agricoltore è diverso da

quello di dove è stata costituita la varietà, e quindi nel

corso delle generazioni si potrebbe causare una selezione

ad opera dell’ambiente e quindi una variazione del

genotipo della varietà. La certificazione è obbligatoria per

diverse specie ed estende i suoi controlli, quindi le garanzie

per l’agricoltore, oltre ai requisiti genetici, anche alla

purezza fisica, facoltà germinativa, stato sanitario, assenza

di semi di altre specie. La certificazione è obbligatoria per

le sementi di specie per le quali è stato istituito il Registro

delle varietà. La certificazione avviene attraverso 5

passaggi:

1) denuncia all’ENSE per sottoporre la varietà alla

verifica della corretta successione genealogica e alle

prescritte ispezioni in campo;

2) controllo in stabilimento durante tutte le fasi di

selezione meccanica e condizionamento delle sementi;

3) prelievo di campioni ufficiali di semente da

sottoporre ad analisi di laboratorio;

4) rilascio di cartellini ufficiali di certificazione e

chiusura ufficiale delle confezioni destinate alla

commercializzazione;

5) controllo a posteriori (a sondaggio) su tutte le

sementi certificate.

Registro nazionale delle varietà: Sono certificabili e

Registro

commerciabili solo le sementi di varietà iscritte al

nazionale delle varietà, istituito a scopo di consentire

l’identificazione della varietà. Responsabil

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Publisher
A.A. 2018-2019
94 pagine
4 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher c.ofria di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Produzioni delle sementi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Amato Gaetano.