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Riassunti Rotiferi e lofoforati Pag. 1
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Lofoforati

Sono organismi provvisti di un vero celoma. Hanno in comune la presenza di

una struttura ciliata per alimentarsi, detta lofoforo, costituito da una

disposizione peculiare di tentacoli ciliati, portati da un’unica cresta che

circonda la bocca, ma non l’ano. Il lofoforo contiene al suo interno

un’estensione del celoma e le sottili pareti ciliate dei tentacoli non solo sono

efficaci per la nutrizione, ma forniscono una superficie respiratoria per lo

scambio di gas tra l’acqua circostante e il fluido celomatico. Tutti e tre i phyla

hanno un canale alimentare ad U, con la bocca che si apre all’interno e l’ano

al di fuori dell’anello del lofoforo. Un lembo di tessuto, l’epistoma, ricopre la

bocca e contiene un’estensione del protocele.

Phylum Ectoprocta

Sono animali acquatici che incrostano spesso superfici dure. Sono per lo più

sessili, ma alcune scivolano lentamente e altre strisciano sulle superfici. Con

pochissime eccezioni, gli ectoprocta costruiscono colonie. Ogni membro della

colonia, è piccolo e si nutre estendendo il lofoforo. Gli zooidi secernono piccoli

contenitori in cui vivono e che formano un esoscheletro. Esso, anche detto

zoecio può essere gelatinoso, chitinoso, o indurito con calcio e talvolta anche

impregnato di sabbia. Le forme marine utilizzano tutti i tipi di superfici

solide, mentre quelli d’acqua dolce possono formare colonie simili a muschi su

piante, ancorati tramite stoloni.

Forma e funzione

Ogni zooide consta di un polipide che si nutre, e di un cistide, che produce lo

zoecio. Il polipide comprende il lofoforo, il tubo digerente, i muscoli e i centri

nervosi. Il cistide è costituito dalla parete dell’animale insieme con

l’esoscheletro da esso secreto. Determinati muscoli si contraggono per

estendere la corona di tentacoli, il che aumenta la pressione idraulica nella

cavità del corpo e spinge in fuori il lofoforo. Le particelle di cibo, catturate

dalle ciglia nell’imbuto, vengono guidate alla bocca, sia dall’azione pompante

del faringe muscolare sia dall’azione delle ciglia sul faringe. Particelle

indesiderate possono essere eliminate invertendo il battito ciliare, oppure

restringendo i tentacoli tra loro, o ritirando l’intero lofoforo nello zoecio.

Un setto separa il mesocele nel lofoforo dal più ampio metacele posteriore.

Protocele ed epistoma sono presenti solo negli ectoprotti dulciacquicoli.

La digestione nel tubo digerente ciliato, a forma di U, inizia extracellularmente

nello stomaco e si completa nell’intestino intracellularmente. Sono assenti

organi respiratori, vascolari ed escretori. Gli scambi gassosi avvengono

attraverso la superficie corporea. Sono presenti una massa gangliare e un

anello intorno al faringe, ma non ci sono organi sensoriali specializzati.

Un tipo di zooide modificato, detto avicularia, morde i piccoli organismi

invasori; vibracularia, invece, presenta una lunga setola che allontana le

particelle estranee. Sono per la maggior parte ermafroditi. Alcune specie

lasciano cadere le uova nel mare, mentre la maggior parte le cova, alcune

all’interno del celoma e altre all’esterno in una speciale ovicella, che è uno

zoecio modificato in cui si sviluppa l’embrione. In alcuni casi molti embrioni

proliferano asessualmente dall’embrione iniziale con un processo chiamato

poliembrionia. La segmentazione è radiala a mosaico. Le larve delle specie

che non incubano le uova possiedono uno stomaco funzionale e sono

pelagiche per alcuni mesi, prima dell’insediamento; le larve delle specie che

covano si attaccano al substrato mediante secrezioni costituite da

mucopolisaccaridi e proteine provenienti da un sacco adesivo. Ogni colonia

inizia da un singolo zooide primario metamorfosato, detto ancestrula, che va

incontro a gemmazione asessuale per formare numerosi individui della colonia.

Gli Ectoprotti d’acqua dolce effettuano una gemmazione che produce

statoblasti, capsule dure e resistenti che contengono una massa di cellule

germinali.

Phylum Brachiopoda

Sono forme sessili marine, di fondo che preferiscono acque poco profonde.

Esternamente assomigliano ai molluschi bivalvi, in quanto hanno due valve

calcaree secrete da un mantello. Esse pero sono disposte una dorsalmente e

l’altra ventralmente. La maggior parte di essi si fissa al substrato tramite un

peduncolo carnoso detto pedicello. I muscoli aprono e chiudono le valve e

forniscono motilità al peduncolo e ai tentacoli. Nella maggior parte dei

brachiopodi la valva ventrale è leggermente più larga di quella dorsale

un’estremità si proietta sotto forma di un corto becco appuntito, che è forato

nel punto in cui il pedicello carnoso lo attraversa per attaccarsi al substrato. Le

valve degli Articulata sono collegate mediante una cerniera con dispositivi

costituiti da dentelli e fossette (Terebratella); quelle degli Inarticulata sono

prive di cerniera e tenute insieme solo dai muscoli (Lingula e Glottidia).

L’ampio lofoforo a forma di ferro di cavallo della cavità anteriore del mantello

porta lunghi tentacoli ciliati, che hanno funzioni respiratorie e nutritiva. Le

correnti d’acqua, prodotte dal movimento ciliare, trascinano le particelle di cibo

tra le valve aperte sopra il lofoforo. Il cibo viene catturato dai tentacoli e

trasportato alla bocca. Il metacele posteriore porta i visceri. Uno o due paia di

nefridi si aprono nel celoma e si svuotano nella cavità del mantello.

Celomociti, che inglobano i materiali di rifiuto, vengono portati all’esterno dai

nefridi. È presente un sistema circolatorio aperto con un cuore contrattile. il

lofoforo e il mantello sono probabilmente i principali siti dello scambio

gassoso. È presente un anello nervoso con un piccolo ganglio dorsale e un

ganglio ventrale più grande.

I sessi sono separati e gonadi temporanee pari scaricano i gameti attraverso i

nefridi. Per la maggio parte delle specie la fecondazione è esterna. La

segmentazione è radiale, la formazione del celoma e del mesoderma, almeno

in alcuni brachiopodi, è di tipo enterocelico. Il blastoporo si chiude. La

metamorfosi della larva avviene dopo che essa si è attaccata con il pedicello,

negli Articolati, mentre negli Inarticolati, gli stadi giovanili assomigliano ad un

minuscolo brachiopode con un pedicello spiralato, presente nella cavità del

mantello.

Phylum Phoronida

Sono piccoli animali vermiformi, che vivono sui fondali delle acque basse

costiere, specialmente nei mari temperati. Ciascun verme secerne un tubo

coriaceo o chitinoso in cui si muove liberamente e che non abbandona mai. Il

lofoforo è costituito da due creste parallele incurvate ventralmente a forma di

ferro di cavallo, in mezzo alle quali è situata la bocca. Le creste sono spesso

avvolte a spirali doppie e ognuna di esse porta tentacoli cavi, ciliati che, come

le creste stesse, sono estensioni delle parti del corpo. Le ciglia dei tentacoli

dirigono la corrente d’acqua verso un solco presente tra le due creste, che

porta alla bocca. L’ano è posto in posizione dorsale rispetto alla bocca,

all’esterno del lofoforo, affiancato su ciascun lato da un nefridioporo. L’acqua,

che lascia il lofoforo, passa sopra l’ano e sui nefridopori, portando via i

prodotti di rifiuto. Le ciglia nell’area dello stomaco del tubo digerente a forma

di U, agevolano il movimento del cibo. La parete del corpo è costituita da

cuticola, epidermide e muscoli circolari e longitudinali. Il protocele è presente

come una piccola cavità nell’epistoma; è collegato col mesocele lungo i lati

dell’epistoma. Il metacele è separato dal mesocele mediante un setto. I

foronidei possiedono un ampio sistema di vasi sanguigni contrattili,

funzionalmente, ma non tecnicamente chiuso: sono privi di cuore; il sangue, di

colore rosso, contiene emoglobina, entro cellule nucleate. È presente una

coppia di metanefridi. Un anello nervoso invia nervi ai tentacoli e alla parete

corporea; nell’epidermide si trova una singola fibra motrice gigante; un plesso

nervoso epidermico provvede alla parete del corpo e all’epidermide. Nei

Phoronida sono presenti specie sia monoiche sia dioche e almeno due specie

si riproducono asessualmente. La fecondazione può essere interna o esterna.

Dettagli
A.A. 2017-2018
5 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simone.valeri.14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia degli invertebrati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof De Mattheis Elvira.