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Esso avviene:
• In soluzione: sostanze dissociate in ioni derivanti dai processi di alterazione chimica.
• Per galleggiamento: materiali con peso specifico inferiore a quello dell’acqua fluviale come
pomici.
• In sospensione: particelle fini e finissime sostenute dalla massa d’acqua, determinano la
torbidità.
• Per movimento sul fondo: i materiali più pesanti che vanno a costituire il carico d fondo
possono essere mossi per saltazione, per trascinamento e per rotolamento. I materiali così
trasportati vengono levigati e arrotondati.
Il trasporto dipende dal peso specifico dei materiali, dalla loro forma e dimensioni, dalla velocità,
dalla portata e dalla forma dell’alveo. È definito carico limite la quantità massima di materiale (in
tonnellate) che un corso d’acqua può trasportare. La competenza indica invece la dimensione
massima dei materiali che possono essere trasportati.
Sedimentazione fluviale
Avviene quando l’energia di un corso d’acqua decresce fino a quando non riesce a vincere tutti gli
attriti e a trasportare i materiali. Nelle fasi di piena è elevata l’energia e quindi un’elevata
competenza. Man mano che la piena viene meno, decresce l’energia e vengono così depositati
via via i materiali, a partire dai più pesanti e grossolani, fino ai più fini, quando l’energia è nulla. Ne
consegue che vi è una marcata eteropia di facies . i sedimenti hanno spesso struttura lenticolare
con stratificazione incrociata o troncata, nei depositi ghiaiosi è frequente una struttura embriciata,
ossia con immersione opposta alla corrente.
Livello base: livello del mare o livello dei laghi, quota più bassa alla quale può spingersi l’erosione
fluviale
Profilo longitudinale: andamento altimetrico dell’alveo, dalla sorgente alla foce. Nei primi tratti esso
è assai irregolare e spesso si formano delle cascate responsabili di intensi processi erosivi. Il salto
viene gradualmente annullato, prima con la formazione di rapide.
Erosione regressiva: erosione che si propaga verso monte, facendo retrocede ed eliminando
eventuali gradini del profilo, si verifica ogni qual volta si ha erosione verticale
Profilo di equilibrio: risultato dei processi erosivi in stadi avanzati, tipica forma parabolica, Et = Ed e
quindi En = 0
Le catture fluviali
Fenomeni che si attivano quando due corsi d’acqua drenanti bacini limitrofi presentano una diversa
capacità erosiva, dovuta ad una diversa pendenza o ad una diversa portata. Il corso d’acqua più
attivo incide più profondamente il suo bacino e, per effetto dell’erosione regressiva, si ha
l’arretramento della testata, un progressivo spostamento della linea spartiacque, con conseguente
cattura del corso meno attivo da parte di quello più erosivo.
Le forme fluviali
Letti scavati in roccia: incisi per erosione verticale da corsi d’acqua montani molto acclivi e pertanto
con un’elevata Ec. Andamento quasi rettilineo con sinuosità = 1 (lunghezza canale\lunghezza
valle). Profondità elevata rispetto alla larghezza.
Nei corsi rettilinei è frequente la presenza di un fondo irregolare con la presenza di riffles
e pools
La presenza di massi con dimensioni simili a quella della lunghezza del canale fluviale determina
una struttura a scalinata detta steps and pools.
Letti a canali intrecciati: tipico dei corsi a regime torrentizio e con abbondante trasporto di fondo.
Contraddistinto dalla presenza di una serie di canali attivi che si dividono e si riuniscono e si
intrecciano a formare un insieme di vie d’acqua curvilinee, separate tra loro da barre ed isole.
Ampi, poco profondi ed instabile.
Corsi d’acqua a canali anastomizzati: corsi d’acqua costituti da diversi canali intrecciati che si
sviluppano su zone depresse irregolari, intorno ad ostali preesistenti. A differenza dei precedenti il
tracciato non si sviluppa per sedimentazione ma a causa di processi erosivi, le cui isoli sono il
relitto di alti topografici.
Fase A (arida), aggradazione e planazione con fenomeni di sheet flood effimeri nelle aree più
depresse.
Fase B (aumento precipitazioni), formazione di deflusso regolare nelle suddette aree.
Fase C (umidità persistente), da deflusso areale a concentrato.
Letti ampi ed isole sabbiose: letti di sedimentazione tipici dei grandi corsi d’acqua con carico solido
sabbioso. Ampi e profondi. Variazioni di velocità determinano sedimentazione con formazione di
isole sabbiose.
Letti a meandri: letti molto sinuosi, caratterizzati da una serie di anse dette meandri che si
succedono a valle. Tipico di fiumi con carico solido sabbioso e limoso. La lunghezza dei meandri è
proporzionale alla larghezza del canale fluviale e al loro raggio di curvatura. Si determina un flusso
ad andamento elicoidale dovuto alla forza centrifuga che fa si che la massima velocità si abbia in
corrispondenza della sponda esterna, la quale avrà una quota superiore della massa d’acqua.
L’evoluzione di questi corsi consiste in un aumento dell’ampiezza, riduzione lunghezza, rotazione
asse secondo il senso della corrente e migrazione verso valle nonché riduzione al massimo del
collo del meandro, lobo di terra tra due anse.
L’ulteriore erosione del collo può sfociare in un meandro abbandonato, il quale origina dapprima un
lago e poi una palude.
Forme di erosione fluviale
L’azione erosiva determina la formazione di valli fluviali, ossia depressioni allungate limitate da due
versanti, con una tipica forma a V. Negli stadi iniziali, in relazione a letti molto acclivi e quindi ad
elevata energia, si formano profonde forre (gole, canyon e gorge) con pareti verticali e sub
verticali.
Forme di deposito fluviale
Nelle zone più vallive: