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TRASPORTO CON ELICOTTERO

Peculiarità: mantenere il volo stazionario, affidabilità del mezzo, intervenire sempre, evitare le congestioni dovute al traffico, rapidità degli interventi, diversi equipaggiamenti, poco spazio per atterraggio né sistemi particolari, accettabile costo di gestione Limiti di operatività: condizioni ambientali, ambiente ostile (superficie di atterraggio accidentata e passeggeri non protetti), oscurità Altitudine barometrica= minima distanza tra l’aeromobile e la superficie isobarica 1013,2 mb Caratteristiche tecniche generali: La sostentazione e la propulsione avvengono tramite due grandi eliche (rotori) ad asse di rotazione verticale, l’asse di rotazione è inclinabile nella direzione longitudinale per produrre propulsione ed in quella trasversale (negli elicotteri con un solo rotore) una forza che genera, con l’elica di coda, una coppia di controrotazione necessaria per la stabilità in volo.

Dimensioni che variano da 10 a 30 m in lunghezza e da 3 ad 8 metri di altezza, con una capacità di trasporto da 2 a 40 persone.

Norme di riferimento per l'operatività degli elicotteri è il regolamento Joint Aviation Requirements (JARs) dove ci sono misure riguardanti la sicurezza e le procedure operative degli aeromobili.

Le fasi operative degli elicotteri sono suddivise in:

  1. Procedure di volo (categoria A,B)
  2. Operazioni di volo (classe 1,2,3)

Fasi di decollo e atterraggio

AREE

1. FATO

Area di avvicinamento finale e di decollo, manovre di avvicinamento, hovering e atterraggio (oppure comincia la manovra di decollo).

1.2. TLOF

Area di atterraggio e sollevamento, cerchio di diametro 1,5 volte la lunghezza (o larghezza) del più grande elicottero che la impiega.

1.3. Area di sicurezza

Circonda il FATO, ridurre i rischi di danni, in caso di avaria dell'aeromobile.

1.4. Area libera

Area di dimensioni definite al di sopra del

terreno o dell'acqua, selezionata e preparata e sotto il controllo delle autorità.
  1. DISTANZE
    1. Distanza di decollo disponibile (TODA): lunghezza dell'area di avvicinamento finale e di decollo più la lunghezza della Clearway dell'elicottero.
    2. Distanza di decollo richiesta (TODRH): Distanza orizzontale compresa tra il punto di decollo ed il punto sul quale è raggiunta la VTOSS (velocità di sicurezza per il decollo).
    3. Distanza disponibile per la manovra di mancato decollo (RTODAH).
    4. Distanza richiesta per la manovra di mancato decollo (RTODRH): Distanza orizzontale richiesta, compresa tra il punto di decollo e il punto in cui il velivolo completa la sua corsa a terra, dopo l'avaria ad una turbina occorsa al TDP.
    5. Distanza di atterraggio disponibile (LDAH): lunghezza dell'area di avvicinamento finale e di decollo, più tutta l'area dichiarata utile ed idonea a completare la manovra di atterraggio.

1. DEFINIZIONI

1.1. Avaria ad un motore: guasto o perdita di potenza di un motore durante il volo.

1.2. Ponte di volo: punto di atterraggio designato sulla pista di un aeroporto.

1.3. Traiettoria di atterraggio: percorso seguito dall'aeromobile durante la fase di atterraggio.

2. TERMINI

2.1. Avaria ad una turbina: guasto o perdita di potenza di un motore a turbina durante il volo.

2.2. Perdita di potenza: diminuzione della potenza erogata da un motore.

2.3. Peso totale: somma del peso dei passeggeri, del bagaglio e di altri carichi trasportati.

2.4. Punto di avvicinamento finale: punto del sentiero di avvicinamento finale al quale il pilota in volo decide che, riscontrata la perdita di potenza di un turbomotore, la più sicura opzione sia continuare fino al ponte di volo.

2.5. Carico trasportato: peso totale dei passeggeri, bagagli e carichi diversi trasportati.

3. PUNTI DI VOLO

3.1. Punto di decisione di decollo (TDP): Punto dal quale, essendo stata riconosciuta una avaria ad un motore in quel momento, può essere portata a termine in sicurezza sia la manovra di decollo che quella di mancato decollo.

3.2. Punto definito dopo il decollo (DPATO)

3.3. Punto definito prima dell'atterraggio (DPBL)

3.4. Punto critico di decisione all'atterraggio (LDP): punto della traiettoria di atterraggio dal quale, nella eventualità di avaria ad una turbina, può essere completata in sicurezza.

3.5. Committal point

3.6. Altezza di decisione critica

3.7. Tempo di

esposizioneàperiodo dentro il quale non sono tali da garantire un atterraggio forzato in sicurezza o continuareil volo in sicurezza.

VTOSSà velocità minima alla quale è assicurata la salita

ELIPORTIà Elisuperficie (area idonea alla partenza e all'approdo esclusivo di elicotteri), elisuperficie soprelevata (elisuperficieelevata almeno 3 m. rispetto alla superficie che la circonda).

Struttura: pista di rullaggio, edifici amministrativi e hangar, piazzale di sosta e area servizi, zona verifica, area di atterraggio, segnaletica

La linea ferroviaria nasce per soddisfare

  1. Esigenze di traffico viaggiatori e merci per un determinato territorio,
  2. Politiche e strategie di pianificazione territoriale,
  3. Esigenza di ridistribuzione modale,
  4. Decongestionamento della rete stradale,
  5. Formazione di una rete più ampia,
  6. Creazione di un valido sistema di trasporto

Linea o infrastruttura ferroviaria l'insieme delle infrastrutture e costruzioni

civili e tecnologiche necessarie per far viaggiare un treno tra due località in un determinato momento. Composta da:
  • Linea ferroviaria su Sede ferroviaria (ambito strumentale su cui si svolge la circolazione) composta:
    • Corpo stradale = l'insieme delle opere civili per la predisposizione della sede (opere d'arte, opere di difesa, di protezione, di confine, etc.)
    • Sovrastruttura ferroviaria costituita da:
      • massicciata (ballast che sostiene l'armamento)
      • armamento (rotaie, traverse, apparecchi di deviazione)
  • Impianti funzionali per i servizi merci e viaggiatori e infrastruttura tecnologica, infatti sono presenti:
    • Opere complementari = sentieri pedonali, vie di accesso, etc.
    • Impianti funzionali per i viaggiatori e per le merci = infrastrutture idonee allo svolgimento delle attività operative, tecniche e commerciali connesse alla circolazione ferroviaria
    • Impianti tecnologici = impianti per l'energia per Trazione elettrica, luce e

forza motrice, impianti di segnalamento e sicurezza, impianti per telecomunicazioni, etc.

La linea ferroviaria può essere classificata in base alle proprie caratteristiche costruttive e funzioni: numero di binari (semplice - doppio), sistema di trazione (diesel - elettrico), Rango (A, B, C, P), massa assiale dei veicoli ammessi a circolare, massimo grado di prestazione (principale e sussidiario: da 1 a 31)

Nella progettazione di una linea ferroviaria vari sono i parametri di cui tenere conto: velocità di circolazione lenta, velocità di circolazione veloce, accelerazione centrifuga non compensata, accelerazione centripeta per ipercompensazione, modulo dell'alinea (distanza tra due posti di movimento o stazioni), modulo dei posti di movimento o delle stazioni (max. lunghezza del treno ricoverabile in stazione), Distanza tra due posti successivi di comunicazione, Distanza tra due posti successivi di manutenzione.

Il piano di esercizio individua il tipo di servizio

che si intende realizzare stabilendo l'area geografica servita, le direttrici di intervento, le fermate, le interconnessioni tra linee, le possibili coincidenze, la velocità commerciale e la frequenza. Riporta simbolicamente tutti gli enti di piazzali (binari, scambi, segnali, circuiti di binario, etc.):
  • I binari di circolazione (in stazione, adibiti a ricevimento, partenza e transito dei treni)
  • I binari di corsa (in stazione, sono prosecuzione dei binari della piena linea, di corretto tracciato, servono per transiti)
  • Gli innesti dei fasci di servizio per le manovre e binari secondari di sosta dei veicoli dove si fa pulizia delle carrozze
  • Gli apparecchi del binario e le comunicazioni
  • Le traverse limite
  • I circuiti di binario
  • Fabbricato viaggiatori, di servizio, sottopassi, etc.

LA MASSICCIATA= cuscinetto di pietrisco elastico, permeabile, nel quale sono annegate le traverse (incastrate in essa a reticoloindeformabile

lo ancora al piano sottostante), che consente che l'armamento reagisca elasticamente agli sforzi a cui è sottoposto.

Viene interposta tra corpo stradale ed armamento con i seguenti fondamentali scopi:

  • consentire di realizzare le condizioni geometriche di posa del binario sia in fase di costruzione che di esercizio
  • consentire la correzione dei difetti di geometria indotti dai carichi dinamici e da eventuali piccole alterazioni del corpo stradale
  • distribuire i carichi verticali sul piano del corpo stradale e assorbire gli sforzi:
  • sforzi verticali (peso proprio, peso degli assi dei veicoli, sforzi da beccheggio e rollio, sforzi da martellamento nelle giunzioni, sforzi per effetto del carico di punta, generato dalle dilatazioni termiche)
  • sforzi longitudinali (dovuti ad accelerazioni e frenature, sforzi dovuti alla dilatazione termica delle rotaie)
  • sforzi trasversali (dovuti ai moti di serpeggio, alla forza centrifuga non compensata, dovuti alla componente radiale degli sforzi)

due tipologie di sovrastruttura: di tipo classico: binario con massicciata (ferrovie extraurbane), di tipo innovativo: binario senzamassicciata (ferrovie metropolitane)

caratteristiche: garantire elevata sicurezza, lunga durata (minimo 30 anni), spesa per manutenzione ordinaria pari a 1% costosostituzione, interventi ripristino rapidi e poco onerosi, costi contenuti, capacità di far passare treni anche in situazione nonottimale

pietrisco: derivante dalla frantumazione di rocce silicee o calcari con: caratteristiche meccaniche elevate, a spigolo vivo, diuniforme pezzatura (massimo attrito), resistenza all'usura, durabilità, materiale pulito, privo di terra e polveri, pezzature tra i 15/20 ed i 60/65 mm proviene da cave e deve rispondere a specifiche curve granulometriche

sezione: forma trapezoidale, costituita da:

  • cassonetto (parte in cui sono annegate le traverse)
  • unghiatura (parte a sezione triangolare della massicciata)

ciglio della massicciata (spigoli superiori)— piede dell’unghiatura (spigoli tra unghiatura e banchina pedonale)• altezza della sezione trapezia dipende dallo spessore al di sotto delle traverse, che a sua volta è funzione del pesomassimo di ogni asse dei veicoli, del distanziamento tra traverse successive e della velocità della linea.• larghezza della base superiore è funzione dell’incastro delle traverse per resistere agli sforzi orizzontali, nelle FS siprevede di lasciare la distanza di 1m tra bordo interno della rotaia più vicina e ciglio della massicciata.

Classificazione FS per spessore minimo di massicciata, garantito al di sotto delle rotaieTipo A (linee più importanti): rettilineo e a semplice binario, trapezio isoscele con altezza 0.50 m, base minore di 3.435- m, base maggiore di 4.90 m; in curva, a semplice o doppio binario, la base superiore ruota di un angolo intorno al puntoin cui l'asse della rotaia

interna alla curva poggia sulla traversa, mantenendo spessore minimo di 0,50 m, quindi si ha allargamento del corpo stradale.

Tipo B (linee meno import

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
42 pagine
5 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/04 Strade, ferrovie ed aeroporti

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ann_Ann di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Progettazione di sistemi ed infrastrutture di trasporto ( aeroporti e ferrovie) e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Festa Domenico Carmine.