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CONCENTRAZIONE ALLO STATO STAZIONARIO:

determinata concentrazione plasmatici di farmaco nel nostro organismo. La seconda

somministrazione viene eseguita prima che la dose precedente venga totalmente eliminata. Il

raggiungimento del PLATEU è il livello di concentrazione plasmatici allo stato stazionario.

dose mediana, induce il 50% dell’effetto massimo; dose

CuRVE DoSE-RISPoSTA: DE50: DT50:

tossica, induce effetti tossici sul 50% degli animali testati; dose letale mediana, induce la

DL50:

morte nel 50% degli animali trattati; InDiCe TeraPeUtICO: DL50/DE50.

la struttura chimica e spaziale, stereospecificità di un farmaco è

MECCANiSmO DI AZIONE:

fondamentale per la complementarietà con il recettore.

Stereoisomeria, orientamento cis e trans di determinati gruppi chimici.

Stereoisomeria ottica: due forme speculari della stessa molecola per la presenza di un atomo di C

asimmetrico. isola il citoplasma dall’ambiente

FARMaCODINAMiCA: MEMBRANA PlASMATICA:

extracellulare, permette un continuo scambio di atomi e molecole tra i due compartimenti. Doppio

strato fosfolipidico, proteine o complessi multiproteici che trasportano ioni da un versante all’altro.

legame altamente specifico tra gruppi chimici del

INTERAZIONE FARMACO-RECETTORE:

farmaco e determinati gruppi chimici del recettore di membrana. Il legame chimici deve essere su

numerosi siti di alta affinità, durare un certo tempo ed essere reversibile. Se irreversibile causa

effetto tossico.

La molecola che interagisce col recettore è se riesce a modificarne la sua

AGONISTA

conformazione che permetterà l’attivazione, ha affinità per il proprio recettore, alcuni determinano

effetto massimale anche quando occupano solo una piccola parte dei recettori, stabilizza la

conformazione ativa che insorge spontaneamente, il recettore può passare alla conformazione attiva;

se non riesce, competitivi possiedono affinità per i recettori ma il legame non

ANTAGONISTA

determina una modificazione della funzione cellulare, affinità solo per la conformazione inattiva e

la stabilizza, quando il sistema possiede elevata attività spontanea può causare effetto inverso

all’agonista; antagonismo allosterico si lega all’esterno dei siti recettoriali e induce diminuzione

dell’affinità. La modificazione del recettore può essere totale o parziale, la risposta biologica è data

dal legame chimico+durata dell’interazione+numero sufficiente di legami

chimici+complementarietà.

farmaci aventi la stessa struttura dell’enzima e competono con questo nell’occupazione

ENZIMI:

dei siti attivi; il passaggio di molecole o iono avviene secondo il

TRASPORTO PASSIVO:

gradiente chimico di concentrazione; il movimento dei soluti attraverso la membrana

ATTIVO:

avviene contro il gradiente utilizzando energia fornita dall’idrolisi dell’ATP le proteine coinvolte si

chiamano o

TRASPORTATORI CARRIER SCAMBIATORI.

lo stimolo per l’apertura del poro è la variazione del

CANALI VOLTAGGIO DIPENDENTI:

potenziale di membrana. I VOCs devono avere struttura transmembrana in grado di sentire il campo

elettrico e variazioni.

Il canale si apre solo in seguito all’insorgenza del potenziale d’azione, gli agenti farmacologici

possono modularne l’apertura e la chiusura ma non attivarlo, filtro di selettività che permette il

passaggio di ioni con carica e raggio atomico adatto, capacità di attivazione ed in attivazione

regolata dal sensore del voltaggio.

Anestetici locali: bloccano i canali per il Na dei nervi periferici; Antiaritmici di classe I: bloccano i

canali per il Na cardiaci; Anticonvulsivanti: bloccano i canali del Na dei neuroni centrali.

molecola proteica che lega in modo specifico, definito e con un’affinità precisa uno

RECETTORI:

o più ligandi e da questo legame subisce una trasformazione conformazionale capace di far scaturire

un effetto biologico.

Classificazione: in base alla struttura primaria; Recettori di membrana: traducono all’interno della

cellula delle informazioni mediate da neurotrasmettitori, ormoni o farmaci che non sono in grado di

attraversare la cellula e generano modificazioni biochimiche e biofisiche; Recettori intracellulari:

bersagli di molecole gassose, ormoni e farmaci liposolubili che sono in grado di attraversare la

membrana cellulare e generano modificazioni dell’espressione genica.

legame altamente specifico tra determinati gruppi

INTErAZIOnE FArMACO-RECEtTORE:

chimici del farmaco e determinati gruppi chimici da recettore di membrana; il legame chimico deve

essere su numerosi siti di alta affinità, durare un certo tempo ed essere reversibile.

complessi macromolecolari formati da subunità

RECETTORI CANALE O CANALI IoNICI:

proteiche che si assemblano a formare un canale idrofilo, canali ionici la cui aperta è modulata

dall’interazione con specifici ligandi endogeni o esogeni, a seguito del legame il recettore canale

subisce un cambiamento transitorio di conformazione che porta all’apertura di un canale di

membrana intrinseco alla sua struttura. una volta attivato dall’agonista va ad attivare una chinasi

RECETTORI LEGATI AD ENZIMI:

che catalizza delle reazioni. In successione si formano una serie di fosforilazioni proteiche che

modificano i geni a livello del DNA. Tempo di azione molto lungo.

bersaglio di ormoni steroidei e tiroidei, dei retinoidi e delle

RECETTORI INTRACeLLULArI:

vitamine D e A. proteine citoplasmatiche o nucleari che dopo il legame con il proprio ligando in

grado di controllare l’espressione genica. permette un rapido adattamento della risposta

MoDULAZIONE RISPOSTE RECETTORIALI:

cellulare ad un dato stimolo.

-Tolleranza: ridotta sensibilità e diminuzione dell’effetto a farmaco o ormone dopo esposizione a

farmaco o agonista dello stesso, omologa quando effetto a carico solo del recettore stimolato,

eterologa anche ad altri recettori che devono utilizzare la stessa via di traduzione del recettore

stimolato. Desensibilizzazione: alterazione affinità per il ligando, riduzione recettori dopo stimolo

prolungato, aumento numro recettori, diminuzione traduzione, induzione enzimi farmacometabolici;

-Tachifilassi: riduzione della risposta dopo esposizioni ripetute a un farmaco;

-Bradifilassi: tolleranza dopo periodi di trattamento con agonisti;

-Ipersensibilità: risposta farmacologia qualitativamente normale che si verifica per

dosi/concentrazioni inferiori a quelle usuali;

-Sinergismo: effetto combinato di due farmaci con la stessa azione per cui l’effetto complessivo è

maggiore della somma aritmetica degli effetti dei singoli farmaci.

organismi unicellulari privi di nucleo formati da parete cellulare e

ANTIBATTeRIcI: BATTERI:

membrana plasmatici e citoplasma. Gram positivi con strato spesso di peptidoglicani penetrabile da

antibiotici; Gram negativi con strato sottile coperto da membrana esterna costituita da doppio strato

di fosfolipidi e lipolisaccaridi difficilmente penetrabile ma con canali acquosi possibili solo ad

antibiotici idrofili di piccole dimensioni.

I batteri sono in grado di crescere e moltiplicarsi finchè la cellula muore e i patogeni vengono

rilasciati e ne infettano altre, il farmaco deve raggiungere il patogeno all’interno della cellula

attraverso la membrana del vacuolo fagocitarlo.

Battericidi, batteriostatici che impediscono la replicazione. Per

MECCANISMO DI AZIONE:

essere efficiente l’antibiotico deve raggiungere una concentrazione attiva nel sito di infezione.

barriere fisiologiche, quota di farmaco non legato alle proteine plasmatiche, fattori

DIFFUSIONE:

locali. innata e acquisita. Causate da scarsa penetrazione nella cellula batterica,

RESISTENZA:

produzione di enzimi batterici inattivanti l’antibiotico, riduzione di enzimi attivanti l’antibiotico,

alterazione del sito bersaglio batterico, eccessiva esposizione agli antibiotici.

Se la moltiplicazione batterica non è influenzata dal farmaco si manifesta perché il ceppo batterico è

naturalmente insensibile a quel farmaco.

infezioni non gravi, conoscenza della sintomatologia e dei microrganismi coinvolti

SCELTA:

generalmente in quei tipi di infezione; gravi: individuazione patogeni, spettro di attività

antimicrobica del farmaco, attività battericida o batteriostatica, capacità di raggiungere il sito di

infezione, effetti avversi, interazioni con altri farmaci, allergie, condizioni fisiologiche, patologiche.

AMPIO SPETTRO: tetracicline o SPETTRO RISTRETTO: Penicilline G.

Tanto più spesso è somministrato più è probabile si instauri una resistenza.

azione battericida concentrazione dipendente, interferenza sintesi proteica.

AMINOGLICOSIDI:

Tossicità temo dipendente.

Accumulo nel rene, nefrotossicità reversibile (ingrandimento lisosomi e fusioni, liberazione

enzimatica e lisi cellulare); orecchio interno irreversibile.

rispsosta difensiva dell’organismo nei confronti di un agente patogeno di un

INFIAMMAZIONE:

danno tissutale da trauma o da antigeni finalizzata al contenimento e eliminazione dell’agente lesivo

e alla riparazione del tesuto danneggiato. Rubor, tumor, dolor, calor, functio laesa.

In alcuni casi invece di essere un processo di malattia rapresenta causa di malattia.

-Fase acuta: vasodilatazione e aumento permeabilità vascolare;

-Fase subacuta: infiltrazione leucociti e fagociti;

-Fase cronica proliferativi: degenerazione tissutale.

sostanze solubili e diffusibili che agiscono sia localmente ce a distanza su organi e

MEDIATORI:

tessuti. Sostanze vasoattive (istamina, serotonina, bradichinina, sostanza P); enzimi lisosomiali

(degranulazione dei neutrofili); frammenti del complemento, citochine, metabolici dei fosfolipidi di

membrana: dal quale attraverso le reazioni cascate

LISO-PAF; ACIDO ARACHIDONICO

dell’acido arachidonico derivano: Ciclossigenasi e Lipossigenasi.

mediata da COX 1 e 2. i prodotti sono le

PRODOTTI DeLLA VIA CiCLOSSIGENASI:

che sono prodotte dalle membrane cellulari di quasi tutti gli organi. I loro

PROSTAGLANDInE

tessuti bersaglio sono gli stessi da cui vengono prodotte, producono un effetto marcato a

concentrazioni molto più basse di quelle della maggior parte degli ormoni. Molte sono di tipo

cellulare specifico. Nelle cellule endoteliali il prodotto principale è la PGI2 potende vasodilatatore

che inibisce l’aggregazione e aumenta la permeabilità vasale. Sono coinvolte nel dolore e nella

febbre.

Il principale prodotto della via è il 5-HETE, acido idrossieicosatetraenoico che ha azione

chemiotattica per i neutrofili e che viene convertito in una serie di prodotti detti leucotrieni.

effetto principale è l’inibizione più o meno selettiva delle ciclossigenasi. –Classici

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
10 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rups_1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Biologia Prof.