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Formule finanziarie
VA= V€ tV = Z + Z /(1+i ) + Z /(1+i )(1+i ) + Z +3/(1+i )(1+i )(1+i )...et et+1 et+1 et+2€ € € € €t t+1 t t+2 t t t
Se Z Vt→€ €t+1 ma se i Vt→et+1 €
Se i tassi di interesse sono costanti, tanto più un pagamento sarà lontano nel tempo, tantomeno sarà il suo peso, perché il fattore di sconto diventa sempre più piccolo:V = Z + Z /(1+i ) + Z /(1+i )(1+i ) + ….et et+1€ € € €t t+1 t t+2 t
Se il tasso di interesse e i pagamenti sono costanti nel tempo:
[1 – (1(1+i) ]n= ---------------------V€ t 1- (1/1+i)
Se i tassi e i pagamenti sono costanti nel tempo e per sempre (CONSOL):
V Z /i€ €t= tCiò che ottengo ogni anno diviso il tasso.
VA in termini reali:
V = Z + Z /(1+r ) + Z /(1+r )(1+r ) + …t t t+1 t t+2 t t+1
Prezzo dei titoli e curva dei rendimenti
Caratteristiche dei titoli:
maturità: durata del 'contratto'
nell'erogare pagamenti– rischio: un titolo può essere soggetto a rischio di insolvenza (emittente fallisce) o di– rischio di mercato (oscillazione nel prezzo del titolo). Prezzo dei titoli come VA Sono indifferente a tenere il titolo che scade a 1 anno o quello che scade a 2 anni quando hanno lo stesso rendimento a 1 anno. Con neutralità al rischio, l'arbitraggio mi indica che: $(1+i) = $P /Pe1t+1t 2t Prezzo del titolo e rendimento del titolo Rendimento alla scadenza di un titolo a n anni di maturità: è il t di interesse costante che eguaglia il prezzo del titolo al suo VA. i ≈ 1/2(i + i )e1t+12t 2t Il t di interesse a 2 anni è approssimativamente uguale alla media tra il tasso corrente a 1 anno e quello atteso a 1 anno del prossimo anno. I t di interesse a lungo termine riflettono i t di interesse a breve termine attesi nel futuro. Ruolo del rischiosità Quando lo consideriamo dobbiamo correggere la relazione diarbitraggio: rischio di 'controparte' (default): l'emittente di obbligazioni compromesse di pagamento nel futuro non è più in grado di far fronte al pagamento o verrà erogato in misura minore.
rischio di mercato: il valore delle attività prima della scadenza può oscillare (per l'andamento del tasso di interesse)
Con il premio al rischio, la relazione di arbitraggio viene corretta: (1+i + x) = [P / P]e1t+1€ €t 2t
affinché io sia indifferente tra il VA dei due titoli, bisogna che ciò che prendo dal titolo che scade tra 2 anni sia uguale a ciò che prendo da quello a 1 anno + x, che compensa la possibilità che la mia attività a 2 anni, dopo 1 anno, abbia subito una riduzione del prezzo.
P = [P / (1+i + x)]e1t+1
Quindi: € €2t tSe x P→ → € 2t i ≈ 1/2(i + i + x)e1t+12t 2t
Quando x aumenta, le condizioni di emissione di un titolo a più anni
diventano più onerose, quindi i t di interesse saranno più alti.
Caso particolare: con un premio al rischio che cresce con la maturità, in media, la curva dei rendimenti è inclinata positivamente.
Mercato azionario e prezzo delle azioni
Il prezzo di un'azione è uguale al valore attuale dei dividenti futuri attesi.
obbligazione titolo che promette pagamento; non si diventa proprietari, si è solo→– creditoriazione si è in parte proprietari; non promette pagamenti fissi, ma su decisione→– del management dell'impresa. Non ha scadenza fino al fallimento di essa.
Valore azione anno t= 1 €
Valore azione anno t+1= ( D + Q )/ Qet+1 et+1€ € € tQt= costo azione, Q = costo atteso di un'azione in t+1, D = dividendo ricevuto per ogni azioneet+1 et+1
Condizione di arbitraggio (con premio al rischio sulle azioni)
Q =[€D /(1 + i + x)] +[ Q /(1 + i + x)]et+1 et+1€ €t t t
Con n elevato, rimane
che:Q =[ D /(1 + i + x)] +[ D /(1 + i + x)(1 + i + x)] +... + [ D /(1 + i + x)...(1 +et+1 et+2 et+1 et+n€ € € €t t t ti + x) => valore 'fondamentale'et+n-1 se D Q→et+2 te€ €– se i Q→et+z te€–Mercato azionario e attività economica, esempi:, )1. espansione monetaria (i r r Q→r Y D→ Q→ →2. aumento spesa per consumi (C↑)Se la BC non interviene: Y→ D Q→ Se BC interviene per Y=Yo: r Q→Bolle speculative (deviazione dal 'valore fondamentale')alta variabilità del mercato di Borsa– sotto/sopra valutazione delle azioni rispetto al valore che dovrebbero avere secondo– il 'fondamentale'.Teoria del consumo'consumatore lungimirante': basa le sue scelte di consumo sul reddito disponibile che haoggi e su ciò che si aspetta di avere anche nel futuro.Fino ad ora, f. di consumo
keynesiana: c = c + c (Y - T )t 0 1 t tTeoria moderna del consumo: il consumo è fondato su una nozione di ricchezza.
RICCHEZZA TOTALE = RICCHEZZA UMANA + RICCHEZZA NON UMANA:
VA dei guadagni dell'individuo nella sua vita → RICCHEZZA UMANA: ricchezza finanziaria, immobiliare ecc (al netto dei debiti) → RICCHEZZA NON UMANA
Teoria del reddito permanente: l'individuo basa le sue decisioni correnti di consumo sulla ricchezza totale di cui dispone: c è una frazione della sua ricchezza totale.
tc = c[ ].RICCHEZZA TOTt (Y – T ) + (Y – T )/(1+r) + ...+ (Y – T )/(1+r) n
RICCHEZZA UMANA: t t t+1 t+1 t+n t+n
Per un individuo, in questa teoria, è cruciale la capacità di indebitarsi.
Capacità/desiderio di indebitarsi
Obiezione: anche se l'individuo vuole e può indebitarsi, non lo fa perché:
1. i giovani decidono di rimandare i piani di consumo più elevati al futuro
2. i calcoli sul VA dei redditi nella vita
Possono essere errati o poco attendibili se si desidera prendere a prestito, le banche possono essere restie a concederlo o a concederlo a condizioni accettabili. L'individuo è quindi costretto a finanziare il consumo con ciò che ha problema di liquidità: il reddito diventa cruciale come fonte di liquidità. Con problemi di liquidità: c = c[ , Y – T ].
RICCHEZZA TOTt t tIl consumo tende a variare relativamente poco al variare del reddito corrente. Inoltre guadagni maggiori attesi nel futuro, tendono ad aumentare il consumo desiderato oggi.
Teoria dell'investimento Fino ad ora: I= I(Y, r) qui le decisioni sull'investimento sono basate su profitti futuri attesi. Inoltre, l'impresa deve stimare la durata dei macchinari: i macchinari perdono utilità/efficienza nel tempo (al tempo δ>=0), quindi 1 macchinario oggi, domani verrà (1- δ) macchinari, e dopodomani (1- δ) 2δ= tasso di
Apprezzamento del bene capitale. Il valore presente scontato dei profitti π = profitto reale al tempo t (per unità di capitale) tin t= acquisto macchinario che genera profitti da t+1 in poi
Il VA di questi profitti è dato da: V(π) = [1/(1+r)]π + (1- δ)π/[(1+r)(1+r)] +....e et+1 et+2 et+1t t
Investire o no? Suppongo il prezzo del bene capitale=pkse V(π) > pk: investe→ ese V(π) < pk: non investe→ e
In aggregato: I = I(V(π)et se aumenta il VA dei profitti associati a nuovi beni capitale, t l'investimento aumenterà. Le decisioni di investimento di oggi dipendono dalle aspettative sul futuro.
Q di Tobin VA dei profitti attesi da un nuovo macchinario q = ---------------------------------------------------------- prezzo di acquisto del macchinario
Se q>1 (V/pk>1): investe→ Se q<1 (V/pk<1): non investe→
Con capitali già esistenti si usa l'idea del marginal-q variazione nel VA dei profitti dovuta
all'unità addizionale di capitale q = ----------------------------------------------------------------------------------------prezzo dell'unità addizionale del capitale
Il marginal-q però non è osservabile nei dati di Bilancio, quindi si usa l'avarege-q:
VA di tutto il capitale installato q =-----------------------------------------≈ costo d'impianto del capitale
Caso speciale t di interesse e flussi di profitto sono costanti nel tempo:
r = r = r , π = π = πt t+1 t t+1
V(π) = π/r + δ
quindi: I = I(π/r + δ)
Quindi: t
In generale: r + δ = costo d'uso/d'affitto del capitale.
In generale la teoria dell'investimento dice che la decisione di investire oggi dipende dai profitti attesi in futuro, MA:
empiricamente si dimostra che gli investimenti oggi dipendono relativamente 'troppo' dai profitti oggi.
I varia 'troppo' al variare del profitto corrente π. Perché?
t t1. le
delle valute: i consumatori e le imprese possono scambiare valute nazionali e estere Inoltre, l'economia aperta può essere influenzata da fattori come il tasso di cambio, i flussi di capitale internazionali e le politiche commerciali. In sintesi, le imprese possono essere restie a indebitarsi per evitare il rischio di default, mentre le banche possono essere restie a concedere credito a causa del razionamento del credito. Gli investimenti e i profitti delle imprese dipendono dal livello di vendite e dallo stock di capitale esistente. Nell'economia aperta, ci sono limiti e opportunità legati al mercato dei beni e servizi, ai mercati finanziari e al mercato delle valute.n un paese ad altri paesi. -importazioni: acquisto di beni e servizi di produzione da altri paesi. -investimenti esteri diretti: investimenti di imprese straniere in un paese diverso da quello di origine. -fattori produttivi: risorse utilizzate per la produzione di beni e servizi, come il lavoro, il capitale e la terra. -localizzazione: scelta del luogo in cui un'impresa decide di stabilirsi e operare. -migrazione: movimento di persone da un luogo all'altro, solitamente per motivi di lavoro o miglioramento delle condizioni di vita.