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Estratto del documento

Il giorno della festa è arrivato e il Capitano è riuscito abilmente a sventare l’idea di

Eduardo di far realizzare una corona di fiori che porti il nome di Ottilia. Gli abitanti dei

villaggi sono tutti pronti a prender parte alle celebrazioni e si accalcano in riva al laghetto

per poter ammirare i fuochi d’artificio. Il terreno però è cedevole a causa del gran numero

di persone che lo calpestano e diverse persone cadono in acqua. Molte riescono con

facilità a raggiungere nuovamente la riva ma un ragazzo, in preda al panico e affaticato,

non riesce a mettersi in salvo. Il Capitano si tuffa e lo riporta a riva. Carlotta decide di

interrompere le celebrazioni per prestar soccorso al Capitano e al ragazzo finito in acqua e

i tre, seguiti dagli abitanti dei villaggi circostanti, si dirigono al castello. Eduardo si

indispettisce dal momento che a breve sarebbero dovuti iniziare i fuochi e non vuole che

Ottilia segua il corteo su invito di Carlotta. I due pertanto rimangono in riva al lago

all’ombra dei platani e si godono lo spettacolo. “Il caso singolare di stasera affretta la

nostra unione. Tu sei mia! L’ho già detto e giurato tante volte!” Eduardo è estasiato dalle

lingue di fuoco fiammeggianti e Ottilia, commossa da tanto splendore, si stringe all’uomo.

Al castello nel frattempo, il Capitano conferma a Carlotta il suo proposito di partire e la

notizia viene data anche a Ottilia e ad Eduardo, che pensa soddisfatto di poter vivere

finalmente con Ottilia. La giovane entra in camera e scopre il regalo di compleanno

donatole da Eduardo: un cofanetto pieno di stoffe pregiate.

Cap. XVI

La mattina dopo il Capitano lascia il castello e si parla ormai di un suo prossimo

matrimonio. Carlotta è sempre più decisa a lasciarsi l’amore per il capitano alle spalle e di

rinunciarvi in via definitiva. Carlotta, ripreso il suo solito contegno e la sua rigida morale,

pretende che anche il marito e Ottilia dimostrino la sua stessa forza di volontà e parla con

Eduardo chiedendogli se voglia ritornare allo stato precedente il soggiorno del Capitano. A

causa di queste mezze parole e di sottintesi Eduardo pensa che la donna si riferisca allo

stato vedovile in cui si trovavano prima di convolare a nuove nozze ed è convinto che

Carlotta voglia il divorzio. Risponde alla moglie che non resta che mettersi d’accordo e

Carlotta inizia dunque ad esporgli i suoi diversi progetti in merito al futuro di Ottilia. Due

sono le possibilità per la nipote: 1. Far ritorno al collegio una volta che la figlia di Carlotta

l’abbia abbandonato per sempre; 2. Andar presso l’amica della baronessa.

Eduardo si oppone alla permanenza di Ottilia presso estranei ma Carlotta ha delle riserve

per quanto riguarda il ritorno della nipote al collegio, dal momento che l’istitutore che la

informava dei progressi scolastici di Ottilia è innamorato della ragazza. Eduardo non vuole

che la giovane lasci il castello ma Carlotta lo ammonisce mettendo in campo la morale

della ragione e dell’età non più giovanissima: dai due coniugi ci si aspetta serietà e non

comportamenti da sciocchi ragazzini. Nel momento in cui Eduardo avanza nuovamente un

rifiuto per quanto riguarda l’allontanamento dell’amata Carlotta lo invita a pensare se

Ottilia sarebbe felice sapendo di strappare alla zia il marito e ai figli il padre. Eduardo

ribatte di non estremizzare dal momento che da lui Carlotta non ha mai avuto figli.

In realtà pochi capitoli dopo sarà rivelata la gravidanza di Carlotta, rimasta incinta dopo la

notte trascorsa con il marito e narrata nel cap. XI.

Eduardo, ancora ignaro della gravidanza della moglie, si sente tradito e ingannato dai suoi

discorsi e decide di abbandonare la casa con il pretesto di non voler assistere alla

partenza di Ottilia. Scrive una lettera alla moglie in cui impone di far restare con lei Ottilia e

promette di non cercare una relazione segreta con la giovane. Secondo l’uomo la

lontananza in questo momento potrà curare il suo dolore.

Eduardo è scosso dagli ultimi avvenimenti e non è nemmeno sicuro di ciò che sta per fare:

teme di non rivedere più l’amata e allo stesso tempo non la vuole rivedere per vanificare i

suoi propositi. Mentre sta per abbandonare il castello vede sotto un platano il mendicante

a cui la sera prima ai fuochi aveva fatto la carità. Il pover’uomo è sotto l’albero e si gusta in

tranquillità il cibo che ha potuto acquistare con l’elemosina di Eduardo. Eduardo in lui vede

solo la felicità passata che non ritornerà mai più. “Tu sì che sei da invidiare, ti pasci ancora

dell’elemosina di ieri, ma io non più, della mia felicità di ieri!”

Cap. XVII

Ottilia sente un cavallo al galoppo e si affaccia alla finestra giusto in tempo per vedere

Eduardo di schiena. Le sembra strano che l’uomo non si sia congedato da lei o l’abbia

salutata come tutte le mattine. A pranzo la tavola è apparecchiata solo per due e la

ragazza è sempre più inquieta. Spera che l’amato si sia allontanato per accompagnare il

Capitano ma quando torna uno dei servitori per portar via gli effetti personali dell’uomo

Ottilia capisce che Eduardo si tratterrà via più a lungo e ne è profondamente addolorata.

Non si rassegna alla perdita dell’amato e nel frattempo apprende del matrimonio del

Capitano: capisce dunque che Carlotta non ha intenzione di divorziare da Eduardo e di

sposare il Capitano come le aveva riferito l’amato.

Carlotta nel frattempo decide di non proseguire i lavori alla tenuta e nelle zone circostanti

sperando che se ne occupi Eduardo al suo ritorno. Ottilia attende impaziente l’amato nella

speranza che torni per il compleanno e trascorre il suo tempo dedicandosi al giardinaggio,

in compagnia delle persone che le raccontano di Eduardo.

Ottilia e Carlotta non raggiungono un’intesa dal momento che la ragazza in Eduardo aveva

trovato per la prima volta la vita e la gioia. Ora la giovane si sente un vuoto dentro. “Un

cuore che cerca sente che gli manca qualcosa, ma un cuore che l’ha perduta, sente che

gli è stata tolta”. La ragazza non riesce a mettere in atto l’etica della rinuncia tanto cara a

Carlotta e spesso salta sulla barca e si spinge al largo; qui si lascia cullare dalle onde e

legge i diari di viaggio di Eduardo, avendo così l’impressione di aver vicino a lei l’uomo.

Cap. XVIII

Mittler, a conoscenza delle difficoltà intercorrenti tra Carlotta, Ottilia ed Eduardo, vuole

mettere in atto le sue capacità di riconciliazione e, una volta scoperto dove abita Eduardo,

si reca dall’uomo. Eduardo trascorre il tempo fantasticando sull’amata, spera che la

ragazza fugga dal castello e lo cerchi, immagina il lecito e l’illecito. “Così passavano i suoi

giorni, in un eterno oscillare tra speranza e dolore, tra pianto e serenità, tra progetti,

disegni, disperazione”. Quando l’uomo vede Mittler pensa che sia stata la moglie a

mandarlo da lui. Mittler rivela di essere andato a fargli visita di propria iniziativa e veste i

panni del confidente. Rimprovera Eduardo per la vita solitaria che sta conducendo ma

l’uomo risponde che in questo modo può immaginare Ottilia che cammina, indugia, lavora.

Si è scritto delle lettere d’amore firmandole col nome della donna e risponde a queste,

conservando tutto il carteggio. Si dispera che Ottilia non lo raggiunga: solo lui infatti ha

giurato di non compiere un passo verso di lei. “No, non avevo mai amato: adesso

sperimento cosa vuol dire. Sinora la mia vita è stata solo un preludio, un indugiare, oziare,

sprecar tempo, sinché non ho trovato lei, non l’ho amata, e ho conosciuto l’amore

autentico, pieno”.

Mittler a questo punto assume il suo atteggiamento brusco e adotta la sua morale rigorosa

esortando Eduardo a comportarsi in modo dignitoso e saldo, virile. Eduardo ribatte che

l’uomo tranquillo non può comprendere un dolore senza limiti e rimprovera gli uomini dal

cuore arido e dalle ciglia asciutte. Di fronte a sé gli si aprono due possibilità, l’infelicità e la

gioia. Prega dunque Mittler affinché gli procuri il divorzio e afferma che la sorte vuole la

sua unione con Ottilia. Mostra a Mittler il calice che fortunosamente, durante la festa

inaugurale e di compleanno di Carlotta, non si era infranto, quello recante le iniziali O ed

E. Eduardo ha acquistato a caro prezzo il calice e ogni giorno si abbevera da quel

bicchiere in modo da farlo sentire più vicino alla donna che ama.

Mittler decide di recarsi da Carlotta e a malincuore le propone il divorzio. La donna,

raggiante, è fermamente convinta che la gravidanza di cui ha appreso da poco, le

restituirà il marito e Mittler approva, dicendo che molti matrimoni dati per finiti si sono

rinforzati grazie ad una gravidanza. Carlotta scrive pertanto al marito informandolo di

quanto avvenuto a seguito della loro notte d’amore ma l’uomo, sconvolto, non decide di

tornare a casa bensì di andare in guerra. Scrive il testamento, intesta la proprietà nella

quale vive attualmente a Ottilia e provvede a Carlotta e al bambino.

Ottilia apprende della gravidanza della zia e una loro riconciliazione diventa ormai

impossibile.

Parte seconda

Capp. I, II e III

Nella vita di Ottilia e Carlotta entra l’architetto, un giovane che era stato allievo del

Capitano e a cui quest’ultimo aveva affidato il proseguimento dei lavori al castello e nella

Chiesa. Una famiglia nobile infatti ha deciso di far causa a Carlotta per i lavori di

ristrutturazione del cimitero e della Chiesa e l’architetto cerca di redimere la controversia.

Iniziano poi i lavori di affresco della volta della Chiesa e a questi si dedicano l’architetto e

Ottilia. Il giovane, non ancora esperto di fisionomia naturale e artistica, fa somigliare tutti i

volti dipinti a quelli della giovane.

Carlotta riceve la lettera in risposta del marito, cordiale ma seria e non affettuosa. Per

qualche tempo non ha più sue notizie finché legge su un giornale un articolo sulle imprese

compiute dal marito in guerra.

I lavori della volta terminano il giorno prima del compleanno di Eduardo, all’avvicinarsi

dell’autunno e anche il paesaggio contribuisce a far sentire Ottilia ancora più sola. Le

viene a mancare la spalla su cui poggiare il capo, il sostegno che rappresentava per lei

l’uomo amato.

Capp. IV e V

Ottilia viene a conoscenza della decisione presa da Eduardo ed è sempre più sconfortata.

A distrarla dai suoi pensieri è l’arrivo al castello di Luciana, figlia di Carlotta. Luciana, dopo

un breve soggiorno a casa della zia e dopo aver debuttato in società, si è fidanzata con un

g

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
18 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/13 Letteratura tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stsara17 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura tedesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Nelva Daniela.