Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
GEOGRAFIA ECONOMICA
Capitolo 1: Le categorie geografiche nel contesto della globalizzazione dell'economia.
La geografia economica è la scienza di analisi nello studio dei microspazi, ma persegue la sintesi nello studio dei macrospazi. La geografia economica è la scienza che ha per oggetto i fenomeni economici in quanto essi appaiono differenziati e distribuiti sulla superficie terrestre e in quanto si coordinano nell'insieme del mondo economico e negli insiemi spaziali parziali. Ci sono due principali metodi di indagine in tale scienza: il ragionamento induttivo (è l'osservazione dei fenomeni, della loro distribuzione e delle loro dinamiche evolutive per giungere alla formulazione di ipotesi generali) e il ragionamento deduttivo (si fonda su ipotesi generali e, verificandole nella loro reale manifestazione, perviene all'individuazione dei fenomeni). Innanzitutto, nell'ultimo secolo e mezzo, si possono evidenziare alcuni momenti, ossia il determinismo.
il suo libero arbitrio e la sua capacità di influenzare l'ambiente circostante. Secondo il volontarismo, sono le scelte e le azioni umane a determinare il corso degli eventi, indipendentemente dai fattori naturali. Infine, la teoria generale dei sistemi si occupa dello studio delle interazioni tra i diversi elementi di un sistema, sia esso naturale o sociale. Questa teoria considera l'interdipendenza e l'interconnessione tra le parti di un sistema, evidenziando come un cambiamento in una parte possa influenzare l'intero sistema.rappresentando l'ambiente come un insieme di condizionamenti da superare. Infine abbiamo la teoria generale dei sistemi, sviluppatasi grazie alle analisi delle conseguenze derivanti dal deterioramento dell'ambiente naturale. Tale teoria, nata grazie a Bertalanffy, si fonda sul concetto di ecosistema e cioè su un'interpretazione sistemica delle varie parti che compongono il mondo, dove sistema sta ad indicare un complesso di strutture interagenti tra loro, mosse da uno stesso processo. In questa teoria, al principio di causa effetto si sostituisce quello di feedback, secondo il quale il mutamento di qualsiasi elemento del sistema va a ripercuotersi su tutti gli altri, provocando quindi una serie di reazioni e retroazioni. Infine, il termine ecosistema ha subito nel tempo un mutamento, perdendo la sua originara connotazione naturalistica, per approdare dunque a un significato molto più esteso concernente sia il sistema ecologico (cioè gli elementifondamentali è il concetto di "spazio". Lo spazio geografico è l'insieme dei luoghi e delle relazioni che si stabiliscono tra di essi. Inoltre, la geografia economica si occupa anche delle attività economiche che si svolgono all'interno di un determinato territorio, come l'agricoltura, l'industria e il commercio. Queste attività sono influenzate da diversi fattori, come il clima, la disponibilità di risorse naturali e la presenza di infrastrutture. La geografia economica studia quindi come questi fattori influenzano lo sviluppo economico di una regione o di un paese.più rilevanti in materia è la localizzazione. La localizzazione è il processo con il quale si colloca qualcosa su un punto della superficie terrestre. Tale processo non riguarda soltanto l'uomo nella sua azione di posizionamento, ma anche le attività dell'uomo. Altro termine molto importante è quello di localismo. Il localismo è il riconoscimento e la valorizzazione di specificità locali. In ogni caso, il luogo rappresenta l'unità elementare per due concetti fondamentali di ogni indagine geografico-economica, ossia lo spazio e il territorio. Lo spazio è una entità illimitata e indefinita. Nella geografia economica, ciò che costituisce il vero oggetto primario di investigazione è l'organizzazione naturale dello spazio e come questa viene trasformata dall'uomo in spazio umanizzato. Per quanto concerne, invece, il territorio, esso rappresenta il complesso di rapporti orizzontali e verticali.
Il territorio rappresenta l'area in cui uno Stato esercita la propria sovranità, ma ha un significato più ampio. La comunità di persone insediate in quell'area assume importanza, poiché esprime l'organizzazione del territorio in termini economici, culturali e di coesione sociale. Il termine "territorio" comprende una serie di rapporti non solo orizzontali, ma anche verticali, che interconnettono gli individui con l'ecosistema naturale e i luoghi con la cultura che vi si esprime. Il dibattito sull'interpretazione del territorio in geografia è diventato più serrato con il passaggio dal pensiero determinista a quello possibilista. È con il possibilismo che si radica il
Il paradigma città-campagna, ossia il complesso dei rapporti tra aree urbane e aree rurali dai quali dipende la struttura del territorio. Successivamente, con l'affermazione delle attività industriali, al paradigma città-campagna si sostituì il paradigma città-regione, ossia il complesso dei rapporti che si instraurano tra centri urbani. Con l'affermarsi dell'impostazione sistemica (teoria sistemica), infine, il territorio e la sua organizzazione vengono individuati in una rete di nodi e linee e il territorio presenta anche spazi prevalentemente agricoli e rurali. Dunque si afferma il sistema territoriale. Molto importanti nella geografia economica è anche il termine di regione. La regione è un sistema spaziale composto da elementi fisici e umani. La regione è il risultato di un processo definito regionalizzazione (ossia il modo con cui si organizzano effettivamente, su un determinato territorio, i flussi di beni e di persone).
Nonché le reti infrastrutturali e insediative in un rapporto di reciproca interazione con gli ecosistemi naturali. In parole povere, la regionalizzazione è il processo che conduce alla individuazione della regione). I processi di regionalizzazione hanno dato origine a quelle che sono state definite: la regione naturale (che coincide con la fase del determinismo ambientale), la regione omogenea (che coincide con il possibilismo), la regione funzionale (che coincide con il volontarismo) e la regione sistemica (che coincide con la teoria dei sistemi). La regione naturale è il risultato di processi di regionalizzazione basati sulle condizioni naturali e integrati poi con le implicazioni storiche e con la ripartizione amministrativa. La regione omogenea è quella con il carattere della staticità nell'organizzazione delle attività umane, cioè la staticità della frequenza di flussi di beni e persone e dell'informazione e comunicazione tra gruppi.
I due caratteri fondamentali della regione omogenea sono il genere di vita (ossia l'insieme delle pratiche economiche e sociali, nonché dei comportamenti territoriali che tendono a permanere quasi immutati nel tempo) e il paesaggio (inteso come insieme di fattezze visibili e sensibili che caratterizzano i luoghi e che esprimono una forte coesione e stratificazione storica dei rapporti tra ambiente naturale e azione modellatrice dell'uomo).
La regione funzionale costituisce una costruzione nella quale l'interazione città-città supera completamente quella città-campagna, con quest'ultima che non scompare ma che assume un ruolo complementare. La regione funzionale si afferma con la nascita e lo sviluppo delle attività industriali e, a causa del dinamismo delle attività industriali, tale regione è caratterizzata dalla velocizzazione dei flussi di beni e di persone. Per lo studio della regione funzionale molto importanti sono i
Concetti di gravitazione e di polarizzazione. La gravitazione è la base dei fenomeni di polarizzazione e tende a spiegare i fenomeni di interazione fra più centri, dei quali uno è un polo. La polarizzazione è a fondamento della natura stessa della regione funzionale, infatti nella regione polarizzata si individuano quei poli che esercitano una forza di attrazione maggiore degli altri e sui quali gravitano una serie di processi socio-economici, provenienti dalla cosiddetta area di gravitazione. La gravitazione verso il polo economico si determina a causa del fatto che il suo centro è in grado di produrre e offrire occupazione e una certa quantità e qualità di funzioni in misura eccedente alle quote necessarie ai residenti. La regione sistemica segna infine una fase di evoluzione della regione funzionale, dove ha giocato un ruolo fondamentale la terziarizzazione che ha aggiunto ai flussi di beni, servizi e persone crescenti flussi di informazione.
Con riferimento alla teoria generale dei sistemi, dunque, la regione può essere assunta come un sistema spaziale aperto, ovvero un ecosistema organizzato. In questa nuova visione della regione, l'oggetto principale della ricerca non è più la regione, bensì la regionalizzazione, vista dinamicamente e studiata attraverso i processi di formazione e di trasformazione di sistemi spaziali e territoriali. Al momento attuale si fa riferimento specifico ai processi di regionalizzazione che danno luogo alla regione sistemica. Poiché la regione è un sistema spaziale aperto, ossia un insieme di elementi interagenti mossi da uno stesso processo, particolare importanza assumono i sistemi territoriali, ossia delle unità territoriali complesse, la cui costituzione è di rilevanza strategica ai fini dello sviluppo economico e sociale delle popolazioni. L'evoluzione dei sistemi territoriali poggia su una persistente attenzione alla trasformazione.delle strutture produttive e sociali, e quindi territoriali. In altri termini, il processo di territorializzazione, ossia il processo di