vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
AZIONI IRRAZIONALI:
•3. AZIONE AFFETTIVA: quando l'agire è influenzato dai sentimenti, dalle pulsioni e da ciò che riguarda la sfera emotiva.
•4. AZIONE TRADIZIONALE: quando l'agire è influenzato da abitudini acquisite.
Queste categorie sono ideal tipi.
IDEAL TIPO: modello concettuale utile per ridurre la complessità sociale e comprendere meglio la società. L'accezione "ideale" designa la forma pura di un fenomeno, cioè la tipizzazione media di un comportamento.
GEORGE SIMMEL
Simmel studia i fenomeni storico-sociali dal punto di vista delle forme che assume il rapporto tra soggetti individuali e soggetti collettivi.
OMOLOGAZIONE E DISTINZIONE NELLA MODA: il modo in cui ci vestiamo dice a che gruppo sociale ci omologhiamo e al contempo ci distingue da altri gruppi.
L'UOMO BLASÉ: gli uomini moderni, i cittadini delle grandi città, appartengono contemporaneamente a più cerchie sociali con pochi nodi.
di contatto (sociologia delle geometrie), generando un atteggiamento indifferente e disimpegnato verso gli altri. Questo atteggiamento è detto ATTEGGIAMENTO BLASÉ.
INTERAZIONE: l'interazione sociale si manifesta con continui scambi interpersonali ma si consolida in forme sociali stabili che costituiscono la sociazione (le forme di interazione tra individui: cerchie sociali o associazioni). Gli scambi reciproci necessitano di fiducia reciproca. La fiducia è decisiva sia in campo economico sia nei rapporti tra i gruppi. La sua mancanza porta a conflitti. Nella metropoli moderna si ha un aumento delle cerchie e delle intersecazioni, della velocità dei contatti, della differenziazione degli individui, ma si ha anche un raffreddamento e un distanziamento nei rapporti.
PIERRE BOURDIEU
Bourdieu si chiede che cosa facciamo quando facciamo qualcosa (automatismi). L'uomo compie azioni razionali.
dotate di un significato motivazionale in una concatenazione di mezzi e fini. Queste azioni spesso sono fatte inconsciamente, in automatico.SOCIALIZZAZIONE PRIMARIA: tutti quei modelli di comportamento che ci sono trasmessi dalla nostra cultura e dalla nostra famiglia (ethos di classe).
L'uomo tende a ricercare momenti di equilibrio, cioè situazioni che lo fanno sentire a proprio agio. Questo si traduce nel cercare relazioni e situazioni sociali in cui noi sappiamo come orientarci. Questo è il concetto di habitus. È una modalità attraverso cui interiorizziamo la cultura dominante.
HABITUS: insieme di disposizioni acquisite, di schemi e di strutture che l'uomo apprende e che lo orientano nella società. L'habitus secondario viene invece acquisito attraverso altre agenzie di socializzazione (scuola, lavoro, sport, religione). L'insieme di schemi che si viene a creare è in minima parte modificabile dall'uomo che non è
quindi vincolato in modo deterministico. L'habitus agisce dentro un campo all'interno del quale vengono scambiati capitali che generano disuguaglianza.
CAMPO: è lo spazio d'azione entro cui si muovono le persone, nella misura in cui esse sono disposte a entrarvi e in cui credono nelle ricompense che ivi possono ottenere tramite l'applicazione di una strategia (l'insieme di azioni compiute per raggiungere un fine). All'interno del campo vengono scambiati beni, detti capitali, che generano relazioni tra gli agenti in campo.
Esistono diversi tipi di capitale:
- capitale economico (denaro);
- capitale sociale (reti sociali, legami);
- capitale culturale (lingua, gusto, titoli di studio);
- capitale simbolico (potere simbolico, prestigio, reputazione).
Il capitale che prevale sugli altri è quello sociale perché permette all'uomo di ottenere quello che vuole nella vita grazie alle relazioni sociali.
Introduzione
alla sociologia 2019-2020 prof. Visentin Erica Lunardi
CAPITALE ECONOMICO: insieme di beni convertibili in denaro. È dato dal livello della professione e dal livello di reddito di un individuo. Bordieau sostiene che il capitale culturale e sociale sono strettamente dipendenti da quello economico.
CAPITALE SOCIALE: è costituito dall'ammontare delle risorse attuali o potenziali che derivano dall'appartenenza ad una rete stabile di relazioni sociali o dall'essere membri di un gruppo. Le persone hanno interesse a conservare ed accrescere il loro capitale sociale, ma ciò comporta un incessante sforzo di sociabilità ed una continua serie di scambi, sia materiali che simbolici, con un conseguente investimento di tempo e risorse.
CAPITALE SIMBOLICO: forma che rivestono le differenti specie di capitale quando sono percepite e riconosciute come legittime (es. prestigio).
CAPITALE CULTURALE: è rappresentato dalla cultura trasmessa dalla famiglia, dal
livello e dal tipo di istruzione.
DISTRIBUZIONE DISEGUALE DI CAPITALI: nel campo in cui ci muoviamo ci sono delle disuguaglianze sistemiche (inevitabili) poiché tutti possediamo un capitale economico, sociale, culturale e simbolico distribuiti in maniera diseguale. C'è una relazione diretta tra capitale culturale ed economico: sostanzialmente se si ha un capitale culturale alto è più probabile che si abbia un capitale economico alto e viceversa.
APPLICAZIONE DELL'HABITUS AL GUSTO: le scelte di gusto non sono innate ma hanno una derivazione e una funzione di classificazione sociale. L'habitus applicato al gusto dice qualcosa in merito al tipo di posizione sociale che occupiamo nella società.
APPLICAZIONE DELL'HABITUS AL CORPO: gli esseri umani fanno esperienza del mondo attraverso il corpo. Nel corpo e nelle sue tecniche si inscrivono/incorporano in modo indelebile le influenze ed eredità sociali. I modi di camminare, gesticolare,
mangiare e bere, salutare sono quasi sempre marcatori che ci dicono qualcosa che abbiamo acquisito. DISUGUAGLIANZA: disparità sistemica riguardante il possesso di risorse che danno luogo a opportunità diverse. Dalla mancanza di alcune risorse possono derivare diversi tipi di povertà: - povertà alimentare: non c'è accesso al cibo; - povertà educativa: non tutti hanno le stesse possibilità di essere istruiti; - povertà relazionale: solitudine; - povertà sanitaria: non c'è accesso alle cure. In qualche modo povertà economica, culturale e relazionale sono tutte collegate tra loro. Introduzione alla sociologia 2019-2020 prof. Visentin Erica Lunardi La povertà è una condizione instabile perché può cambiare. Le trappole di povertà sono una serie di dispositivi di Welfare che perpetuano e favoriscono lo status di povertà perché non aiutano.adavere autonomia e uscire dallo status. La situazione di disuguaglianza spesso si protrae di generazione in generazione. Ad esempio, il fallimento scolastico è più comune in quelle famiglie in cui i genitori hanno un basso tasso di istruzione. Spesso è il sistema educativo stesso che contribuisce a riprodurre il capitale sociale. Il concetto è sempre quello di habitus: l'istituzione convince gli individui che la stratificazione è naturale. MOBILITÀ SOCIALE: è la possibilità di muoversi da uno strato della società all'altro, è un processo di mutamenti nella struttura di un sistema sociale. CLASSE: insieme di persone che partecipano di una stessa condizione sociale o che esercitano la stessa professione, avendo generalmente interessi in comune da salvaguardare (es. classe operaia). CETO: categoria di cittadini caratterizzata da una particolare condizione sociale, dal tipo di disponibilità economica, un analogoLivello di istruzione, ecc. Oggi non si parla più di classi o di ceti, essendoci in qualche modo un appiattimento della società.
IL SENSO COMUNE
Siamo tutti un po' sociologi perché facciamo esperienza di vita sociale. Tuttavia c'è una differenza tra il senso comune, ovvero l'ordine sociale in cui siamo immersi, e la sociologia: si tratta del metodo. Il senso comune non ha un metodo. Ogni cultura ha un proprio senso comune: il senso comune è culturalmente costruito.
Come facciamo a capire l'ordine sociale della realtà?
- L'ordine sociale emerge quando siamo in un ambiente che non conosciamo.
- Quando viviamo un'esperienza di qualcosa di inatteso.
- Quando ci sono delle rotture intenzionali dell'ordine.
SENSO COMUNE: è quell'insieme di rappresentazioni, narrazioni, discorsi, e tutto quello che consideriamo indubbio e naturale, compresi valutazioni morali, giudizi, pregiudizi, ecc. che danno senso alla
realtà sociale e la strutturano in termini di costellazioni di significato.
Introduzione alla sociologia 2019-2020 prof. Visentin Erica Lunardi
SCHÜTZ
Studia come una persona che viene da un Paese diverso cerchi di rendere familiare ciò che non loè. Spiega come uno straniero cerchi di fare un processo faticoso di adeguamento ad una cultura diversa, ma sostanzialmente non venga mai accettato del tutto e resti uno straniero perché deve fare un’opera di sintesi tra la sua cultura di provenienza e quella in cui si trova a vivere. Questo implica che la realtà non è oggettiva ma è culturalmente costruita.
La conoscenza ordinaria della vita quotidiana si basa su:
- reciprocità delle prospettive : si tende a pensare, a parlare e a comportarsi in accordo con la cultura dominante;
- non illusorietà delle apparenze : gli attori sociali pensano che le costruzioni della realtà siano oggettive e fattuali (e non costruite soggettivamente).