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VI.
• CATEGORIE : tipologia oggetto dell’entrata (es.: imposta)
• RISORSE : specifico oggetto (es.: imposta municipale propria) a cui imputare le
entrate previsionali e gli accertamenti gestionali.
NUOVO SCHEMA (d.lgs. 118/2011, parte entrate) classificato per :
• TITOLI :
Entrate correnti tributarie e contributive
I. Trasferimenti correnti
II. Entrate extra – tributarie
III. Entrate in conto capitale
IV. Entrate da riduzione delle attività finanziarie
V. Entrate da accensione di prestiti
VI. Entrate da anticipazioni da tesoreria
VII. –
VIII. Entrate per conto terzi e partite di giro
IX.
• TIPOLOGIE : natura (es.: tributi diretti)
• CATEGORIE : oggetto in ambito tipologico (es.: imposta municipale propria)
• CAPITOLI : suddivisi in articoli secondo l’oggetto, unità elementari a fini gestionali e
rendicontazione. per natura per destinazione
La voce delle spese era classificata (titoli e interventi) e
( funzioni e servizi).
VECCHIO SCHEMA ( spese) classificato per :
• TITOLI : in base ai principali aggregati economici
Spese correnti
I. Spese in conto capitale
II. Spese per il rimborso prestiti
III. Spese per conto di terzi
IV.
• FUNZIONI : funzione dell’ente
• SERVIZI : singoli uffici (es.: anagrafe)
• INTERVENTI : natura economica dei fattori produttivi in ogni esercizio.
NUOVO SCHEMA classificato per :
• MISSIONI : individuate per il bilancio dello Stato (ordine pubblico)
• PROGRAMMI : in base agli obiettivi definiti nelle missioni ( polizia locale)
• MACROAGGREGATI : articolazione di programmi secondo natura della spese. Si
raggruppano in titoli :
Spese correnti
I. Spese in conto capitale
II. Spese per incremento di attività finanziarie
III. Spese per il rimborso di prestiti
IV.
• CAPITOLI E ARTICOLI : articoli di macroaggregati
Il bilancio di previsione esprime le risorse finanziarie ad esso destinate distinguendo in quelle
di competenza e di cassa, diviso in parte per il funzionamento e in parte per gli investimenti.
Sono presenti alcune spese che non danno luogo ad uscite finanziarie e sono :
FONDO DI RISERVA : per sopperire a spese non previste. Non può superare il 2%
I. delle spese correnti e non deve essere inferiore dello 0,30%. È utilizzato attraverso la
delibera dell’organo esecutivo da comunicare all’organo consiliare.
AMMORTAMENTO : spesa per contribuire alla formazione
II. FONDO SVALUTAZIONE CREDITI : somme destinate a coprire eventuali perdite su
III. crediti, non sono reali uscite, ma incidono sul risultato di amministrazione.
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO : accantonamento risultante da un saldo
IV. finanziario di risorse già accertate destinate a finanziarie spese già impegnate, esigibili
in esercizi futuri a quello dell’accertamento dell’entrata. È garante per la copertura
delle spese imputate ad esercizi successivi a quello in corso.
bilancio di previsione annuale
Il ha l’obbligo dell’equilibrio tra i valori, rispettando il
pareggio finanziario. L’eventuale maggiore spesa è coperta con entrate da indebitamento,
vigente il vincolo, che possano finanziare solo le spese di investimento.
In merito a questo, tutti gli enti sono tenuti al rispetto di adempimenti dettati dalle norme sul
patto di stabilità interni, introdotto con la legge finanziaria del 1999, attraverso cui gli enti si
impegnano a ridurre finanziamenti in disavanzo delle loro spese e nel rapporto fra
l’indebitamento e il PIL, vincolandoli al conseguimento di obiettivi approvati con il patto.
In caso di mancato rispetto delle regole sancite dal patto di stabilità, l’ente viene sanzionato.
PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE (PEG, art. 169 TUEL)
È il documento che separa l’indirizzo politico e quello gestionale. È evidenziato come il “
bilancio gestionale”, strumento tramite cui la Giunta (organo esecutivo) individua gli
obiettivi gestionali coerenti con la programmazione della relazione previsionale e
programmatica, il bilancio di previsione annuale e pluriennale. La Giunta autorizza il
personale dirigente o il responsabile a realizzare tali obiettivi.
funzioni
Le del PEG sono :
• Affidare risorse per realizzare i programmi alla tecnostruttura dell’ente
• Funzione di indirizzo sulla gestione, consente di conoscere per ogni servizio i centri di
costo.
• Offrire informazione più analitica
• Razionalizzare e specificare le previsioni di entrata e di spesa da riferire all’unità
• Attivare e delimitare i poteri di impegno della spesa dai responsabili dei centri di costo.
obbligatorio eccetto
È per tutti gli enti locali, i comuni con una popolazione inferiore a
15.000 abitanti e le comunità montane. La sua applicabilità consente di realizzare il
collegamento tra gli aspetti contabili, autorizzativi, organizzativi e programmatici all’esercizio
di riferimento.
Contabilmente dettaglia le previsioni annuali attraverso disaggregazioni in capitoli, i quali
articolano la spesa in missioni e programmi, individuano gli obiettivi, definiscono le attività
svolte per perseguire gli obiettivi e le risorse destinate a ogni programma.
LA GESTIONE (titolo III, seconda parte del TUEL) :
• È la seconda fase dell’azione amministrativa
• Realizza la separazione di competenze fra il responsabile politico ( Consiglio) e il
responsabile tecnico – operativo ( Ufficio tecnico).
• Compete alla tecnostruttura dell’ente, la quale attua il contenuto autorizzatorio degli
stanziamenti del bilancio di previsione, tenendo sotto controllo i suoi equilibri.
• È una svolta osservando le procedure indicate dalle norme con il fine di regolamentare
lo svolgimento di attività necessarie a conseguire entrate e spese.
Riguarda una serie di operazioni per gestire la pubblica amministrazione dopo delibera del
Consiglio del bilancio previsionale e quello della Giunta con il PEG. Acquisisce entrate e spese
previste nel documento contabile di programmazione, individuando le specifiche fasi
descrivendo la gestione finanziaria del bilancio corrispondente a comportamenti della
struttura.
Art. 178 del TUEL : le fasi di gestione dell’entrate sono l’accertamento, la riscossione e il
versamento.
• ACCERTAMENTO (art.179,TUEL) : costituisce il primo momento di gestione
dell’entrata, si individua l’esistenza del diritto di credito ad una riscossione da
realizzare. Il soggetto verifica e attesta i seguenti requisiti :
L’esistenza della ragione del credito avente luogo l’obbligazione attiva
1. La sussistenza di un idoneo titolo giuridico a supporto
2. L’individuazione del soggetto debitore
3. La fissazione della scadenza.
4.
Deve essere effettuato nell’esercizio in cui sorge, imputato contabilmente all’esercizio nel quale
il diritto va a scadenza.
• RISCOSSIONE (art.180, TUEL) : è l’effettivo introito dell’importo dovuto dal
tesoriere o altro, a seguito dell’ordine di incasso ( o reversale, cioè riporta anche i codici
identificativi della transazione, indicando l’ammontare da riscuotere, il soggetto
debitore, la causale, i riferimenti di bilancio sui quali imputare l’entrata).
• VERSAMENTO (art. 181, TUEL) : trasferire le somme riscosse nelle casse dell’ente,
se la riscossione è effettuata da soggetto contabile diverso dal tesoriere.
nuovo principio della competenza finanziaria,
Secondo il gli incassi sono imputati
all’esercizio in cui il tesoriere o il cassiere li ha effettuati.
Art. 182 del TUEL : le fasi di gestione della spesa sono l’impegno, la liquidazione,
l’ordinazione e il pagamento.
• IMPEGNO (art.183, TUEL) : riguarda il pagamento da effettuare. L’ente diventa
debitore verso un terzo soggetto. Sulla proposta di impegno si richiede un visto di
regolarità contabile attestante la copertura, da parte del responsabile. Bisogna
indicare:
La ragione del debito
1. la somma da pagare
2. il vincolo su previsioni di disponibilità finanziaria accertata dagli stanziamenti
3. la scadenza
4.
Con l’impegno è registrata in via contabile la spesa conseguente all’obbligazione
perfezionata e al pagamento da effettuare, imputandolo all’esercizio in cui viene a
scadenza.
• LIQUIDAZIONE (art.184, TUEL) : determina la somma dovuta al fornitore imputata
al conto di spesa impegnato all’inizio; compete all’ufficio esecutivo del provvedimento di
spesa, disposta dopo il riscontro tra la prestazione ricevuta dall’ente e il contenuto della
fattura ricevuta. L’atto, sottoscritto dal responsabile, è trasmesso al servizio finanziario
per i conseguenti adempimenti.
• ORDINAZIONE (art.185, TUEL) : mandato di pagamento al tesoriere di provvedere
a pagare le spese al creditore. Il mandato contiene :
Il codice identificativo della transazione
1. Il numero progressivo
2. La data di emissione
3. L’indicazione del creditore
4. L’ammontare della somma e la scadenza
5. Le causali e gli estremi
6. Il rispetto dei vincoli di destinazione
7.
• PAGAMENTO : fase conclusiva, il tesoriere dà esecuzione all’ordine contenuto nel
mandato. È imputato all’esercizio in cui il tesoriere paga effettivamente, anche se
comunica successivamente all’ente.
ISTITUTI DI FLESSIBILITA’
Sono idonei a superare le rigidità previste secondo gli stanziamenti deliberati in previsione e a
fronteggiare alcuni eventi gestionali. Essi sono 4 :
VARIAZIONI DI BILANCIO (art.175, TUEL) : consistono in modifiche apportate a
1. documenti preventivi ( es.: bilancio previsionale e PEG) per adeguare le esigenze
sopraggiunte durante la gestione; sono deliberate non oltre il 30/11 di ogni anno, di
competenza dell’organo consiliare; sono adottate dall’organo esecutivo in caso d’urgenza
con ratifica del Consiglio dell’ente, a pena di decadenza entro i 60 giorni dopo. Due
tipologie di variazioni :
• IN SENSO STRETTO : variazioni modificative a stanziamenti previsti in fase di
previsione ( es.: incremento delle voci di spesa a sopraggiunta di maggiori entrate o
riduzione di spese previsionali in conseguenza del venir meno delle entrate
programmate.
• STORNI DI FONDI : spostamento all’interno dei conti di spesa o entrata per
compensare.
Le variazioni possono essere apportate anche al PEG, con modifiche a capitoli di entrata e
di spesa. Il d.P.C.M. afferma che le variazioni compensative fra capitoli di entrata e di
spesa sono effettuate con provvedimento amministrativo dei dirigenti o in assenza di
norme, dal responsabile finanziario dell’ente.
Art.193 del TUEL : in fase di gestione e